Attualità
Commerciante salentino lancia campagna a favore dei negozi di vicinato
Crisi post Covid, Renato Manni di Racale ha esposto davanti al proprio esercizio commerciale il cartello che invita la cittadinanza a scegliere, per la ripresa, i piccoli negozianti: «Mi piacerebbe che il messaggio diventasse virale»

“Non importa se si chiama Danilo, Sara, Marco o Sofia, l’importante è sceglierlo vicino a te. Preferire un negoziante di vicinato è come dare un abbraccio ad un fratello o ad una sorella».
Recita così il cartello che un commerciante ha realizzato e affisso a proprie spese fuori dal suo negozio a Racale.
È un messaggio/consiglio rivolto alla cittadinanza a supporto dei tantissimi piccoli e medi negozi che animano ogni paese e città e che, dopo questa profondissima crisi dovuta alla pandemia del Covid-19, rischiano di chiudere.
Il commerciante autore dell’iniziativa si chiama Renato Manni ed il suo pensiero è rivolto a tutti i suoi colleghi in ogni angolo d’Italia. Già prima del lockdown i negozi di vicinato non se la passavano benissimo per via della fortissima concorrenza dei grandi circuiti, ora che la ripresa è lenta e va a tentoni la situazione è ancora più delicata e preoccupante.
«Conosco tantissimi colleghi, piccoli commercianti che ogni singolo giorno aprono le saracinesche sperando che la clientela possa ricominciare ad entrare», racconta Renato, «ci sentiamo spesso e ci scambiamo opinioni e sensazioni, e l’atmosfera non è delle migliori. È così che mi è venuta la voglia, nel mio piccolo, di dare un contributo alla categoria e cercare un modo per arrivare alla gente e cercare di sensibilizzarla nei confronti dei piccoli negozianti di vicinato. I nomi di persona che ho inserito nel cartello sono scelti a caso ma, nella mia testa, corrispondono a persone fisiche, persone vere, che conosco e che mi piacerebbe che possano ricevere fiducia e un’importante incoraggiamento a stringere i denti e ad andare avanti. Comprendo perfettamente che la capacità di spesa si è drasticamente ridotta e che, pur di risparmiare qualcosa, la gente possa preferire una grande catena multinazionale, solo che, così facendo, penalizza un suo “fratello” o una sua “sorella” che con quel piccolissimo surplus riesce a campare e a far campare la sua famiglia. La mia attività è posizionata su una strada molto trafficata e sono tante le persone che vedo rallentare, leggere il cartello e, a volte, fotografarlo. Mi piacerebbe che fosse un messaggio che circolasse tanto sul web e sui social network, che diventasse virale e raggiungesse ogni angolo della Penisola».
Attualità
Forno crematorio a Caprarica di Lecce? «Si valutino benefici e costi»
Il consigliere regionale Basile (FdI), a margine della Commissione Ambiente: «Non esiste un’emergenza tumulazioni, quindi, non vedo benefici a fronte dei “costi” ambientali»

Continua a far discutere la possibile realizzazione di un forno crematorio a Caprarica di Lecce.
Questa volta registriamo l’intervento del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Dino Basile, a margine della riunione della Commissione Ambiente
«La scelta della cremazione è una scelta personale, a volte dettata anche da motivi economici», premette Basile, «quindi non si può essere a favore o contro la pratica funeraria, ma è evidente che la costruzione di un forno crematorio a Caprarica di Lecce, una comunità di poco più di 2.200 persone, qualche riflessione su costi e benefici la impone».
«Oggi in Commissione Ambiente», racconta, «non è stato neppure possibile entrare nel merito del possibile inquinamento, perché l’ARPA ha sostenuto di non aver ancora visionato il progetto, ma ci siamo soffermati sugli aspetti legislativi esistenti, ma mai attuati».
Nel 2008, infatti, il Consiglio regionale approvò una legge in in materia di attività funeraria, cremazione e dispersione delle ceneri, che prevedeva l’adozione di un programma che definiva anche la localizzazione dei forni crematori, in assenza di questa, però, e nonostante siano passati 17 anni, la richiesta di costruire nuovi impianti è andata avanti in molti centri pugliesi, un po’ a macchia di leopardo.
«Difficile, nel caso di Caprarica», aggiunge il consigliere regionale, «limitarsi a sollecitare l’attuazione di una legge regionale, che pure è necessaria. In questo caso ci sarebbe da chiedersi: se i costi di dover sopportare nelle vicinanze del centro abitato i fumi (anche controllati) della cremazione siano giustificati a fronte di una situazione dove non vi è un’emergenza tumulazione, visto che mi risulta che vi siano loculi a sufficienza per ospitare nuovi decessi».
Insomma, peer dirla come Basile, sarebbero giustificati solo laddove vi è un’emergenza: «Faccio un esempio: io non sono favorevole (tout-court) ai dissalatori, perché andrebbe fatta una programmazione ma, di fronte a un’emergenza, per alleviare la sete degli agricoltori, sarei favorevole anche alla costruzione. In questo caso, però, chiediamocelo: vi è un’emergenza?».
Attualità
Seconda Giornata della Legalità a Marittima

Riceviamo e pubblichiamo
🎗 2^ GIORNATA DELLA LEGALITÀ 🎗
📍 Presso il giardino della Bottega Equo-Solidale Marittima
📅 18 Luglio 2025
🕣 Ore 20:30
Ci ritroviamo insieme per ricordare la Strage di Via D’Amelio e per rinnovare il nostro impegno collettivo per la giustizia, la memoria e la legalità.
🌱 Interverranno: 🔹 Avv. Francesco Capezza – Responsabile presidio Libera di Casarano
🔹 Nadia Rizzello – Presidente Associazione Angelica Pirtoli
✨ Al termine della serata, condivideremo un piccolo rinfresco con prodotti provenienti dalle terre confiscate alla mafia – un gesto semplice, ma potente, che parla di riscatto e speranza.
Vi aspettiamo per fare memoria, costruire coscienza, e tessere insieme una comunità più libera.
📬 Info: esmarittima@libero.it
📞 338 7768095
Con il patrocinio della Pro Loco Acquaviva Marittima, del Comune di Diso e del Coordinamento Libera Lecce.
Attualità
Terzo Settore, c’è la legge regionale
Ritenuta una delle più evolute d’Italia per principi e valori. Gli oltre 8.600 enti, 45mila operatori e 250mila volontari, hanno ottenuto il riconoscimento di attori primari nella programmazione e definizione di politiche, strategie e azioni

Giornata storica quella di ieri per il Terzo Settore pugliese!
Con l’approvazione della Legge regionale, a detta di molti, una delle più evolute d’Italia per i principi e i valori che in essa sono inverati, il Terzo Settore, con i suoi oltre 8.600 enti, gli oltre 45mila operatori e 250mila volontari, ha ottenuto il riconoscimento di attore primario nella programmazione e definizione di politiche, strategie e azioni.
Si potranno, finalmente, superare approcci emergenziali e categorizzanti e restituire centralità alle persone, ai loro affetti, alle reti di riferimento, e soprattutto al diritto di progettare la vita di individui e comunità, secondo i propri tempi, desideri e condizioni.
Questa legge proietta il Terzo Settore dentro una più ampia dimensione del welfare.
Esso diventa principio attivo nel legare le relazioni tra cittadini, istituzioni, attori economici e territori in un’alleanza generativa, fondata sulla corresponsabilità e sull’amministrazione condivisa.
Il Forum del Terzo Settore Puglia esprime profonda soddisfazione per un traguardo che impegna i volontari a contribuire con ancora maggiore convinzione alla definizione delle linee guida sull’amministrazione condivisa, quale strumento fondamentale per rendere la legge pienamente attuativa e realmente trasformativa.
Perché, insomma, non resti solo una delle tante buone intenzioni o promessa non mantenuta.
Al Forum del Terzo Settore della Puglia aderiscono: ACLI, A.D.A., Adiconsum, AGESCI, AICS, ANFFAS, ANOLF, ANPAS, ANSPI, ANTEAS, ARCI, ASC, ASI, AUSER, AVO, CNCA, Comunità Emmanuel, Confcooperative Federsolidarietà, Consorzio Opus, CRI Croce Rossa Puglia, CSAIN, CSEN, CSI, ENDAS, Fidas, GRUPPI Vincenziano, Italia Nostra, Legacoop Sociali, Legambiente, MCL Movimento Cristiano Lavoratori, MODAVI, UISP, Uneba, UNPLI Pro Loco Puglia.
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