Trepuzzi
Trepuzzi: grande successo per la quinta edizione del premio giornalistico “Maurizio Rampino”
Giovedì 5 maggio si è svolta presso l’Aula Consiliare di Trepuzzi la cerimonia di premiazione della quinta edizione del “Premio Giornalistico Maurizio Rampino” organizzato
Giovedì 5 maggio si è svolta presso l’Aula Consiliare di Trepuzzi la cerimonia di premiazione della quinta edizione del “Premio Giornalistico Maurizio Rampino” organizzato dal Comune di Trepuzzi, in collaborazione con La Gazzetta del Mezzogiorno e l’Associazione “Amici di Maurizio”, con il patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Lecce, Ordine Nazionale dei Giornalisti e Ordine dei Giornalisti di Puglia. Quest’anno alle due categorie previste (edito e inedito) è stato aggiunto anche un premio alla carriera, in collaborazione con Coldiretti Lecce, assegnato ad Antonio Padellaro, direttore de Il Fatto quotidiano, che è intervenuto con una riflessione sul mondo della comunicazione, sul rapporto tra giornalismo e potere, sui nuovi scenari della professione, sottolineando il grande valore di iniziative in ricordo di colleghi scomparsi. “Dalle parole che ho sentito da parte di tutti in queste poche ore con voi, comprendo come nei confronti di Maurizio Rampino ci fosse affetto ma soprattutto grande stima professionale. Io non l’ho conosciuto, ma mi pare di capire che fosse un punto di riferimento per una comunità, soprattutto per il suo lavoro e la sua passione”, ha sottolineato Padellaro.
Dopo i saluti istituzionali la cerimonia è proseguita con la consegna dei premi assegnati dalla giuria tra gli oltre cento partecipanti con articoli o servizi sul tema “Turismo, paesaggio e sviluppo: le politiche virtuose e i cattivi esempi”. Nella sezione editi il primo classificato (2000 euro) è stato Alessio Lasta autore di un servizio nell’ambito de L’ultima parola, trasmissione di Rai Due, condotta da Gianluigi Paragone. In un momento in cui la cultura è messa pesantemente in discussione con tagli considerevoli il servizio racconta la storia “tipicamente italiana” dei musei di Selinunte, Palermo e Messina attraverso un’inchiesta precisa e documentata, e il racconto delle voci dei protagonisti. Secondo classificato (1500 euro) Marco Merola con Fragili Pontine articolo pubblicato sull’edizione italiana del National Geographic. Terzi classificati (ex aequo – 500 euro) Aldo Mea con Porto Cesareo dove rinascono le spiagge, articolo apparso sulla neonata rivista Up e Tiziana Colluto autrice del servizio di Telerama dal titolo Santa Cesarea Terme in arrivo “la colata”. Infine la giuria ha voluto assegnare una menzione speciale (500 euro) per Marina Greco con Passione, fede e amore per la terra breve reportage apparso su qui Salento che racconta la storia della comune agricola Lunella, tra Galatone e Seclì, in provincia di Lecce. Nella sezione inediti il primo premio (1000 euro) è stato assegnato ad Arcangelo Rociola con il servizio A Consonno tutto è meraviglioso.
Nel corso della serata sono intervenuti anche Simona Manca (vice presidente della Provincia di Lecce), Paola Laforgia (presidente Ordine dei giornalisti della Puglia), i consiglieri nazionali e regionali dell’Ordine dei Giornalisti, Cosimo Valzano (sindaco di Trepuzzi), Anna Blasi (assessore del Comune di Trepuzzi), Fernando Monte (presidente del consiglio comunale di Trepuzzi), Valeria Solazzo (presidente dell’Associazione Amici di Maurizio), Benedetto De Serio (direttore di Coldiretti Lecce) e Pantaleo Piccinno (presidente di Coldiretti Lecce).
Da cinque anni, il Premio ricorda la figura del giornalista prematuramente scomparso il 14 Giugno 2006, la sua indipendenza di giudizio, il suo coraggioso saper andare controcorrente e anticipare i tempi, il suo osservare quello che accadeva e saperlo riportare con puntualità e obiettività.
Attualità
Musica… salentina: Tony Floo ritorna… sulla “126”
Il nuovo singolo “126” disponibile su tutte le piattaforme digitali. Da giovedì 19 giugno anche il video

L’artista salentino ritorna con il singolo “126“, un brano intenso e commovente dedicato alla figura materna, tributando la forza e la determinazione di una madre che ha affrontato le sfide della vita al fianco del figlio.
Il brano “126″ è la storia di un legame forte e duraturo, un amore che supera ogni ostacolo.
Tony Floo dipinge un ritratto di una donna che, nonostante le difficoltà, resta salda aspettando il ritorno del figlio, con la luna come testimone del suo amore eterno.
Il brano si inserisce nel percorso artistico di Tony Floo come un ringraziamento e un invito a riflettere sulla potenza delle madri e sui legami familiari che resistono al tempo.
Il video del brano “126” uscirà giovedì 19 giugno, rappresenta un modo semplice e originale una passeggiata tra mamma e figlio.
Descrive una giornata senza pensieri con la voglia di vivere.
TONY FLOO
Antonio Rampino in arte, nato nel ’86 e originario di Trepuzzi, ha iniziato a suonare la batteria a dodici anni, diventando subito appassionato.
La sua esperienza musicale si sviluppa attraverso cover band rock come Red Hot e Jimi Hendrix, e con l’aiuto del Maestro Cananà, mira a entrare nella sua banda.
La sua sete di conoscenza lo porta a trasferirsi a Bologna a 27 anni, dove ottiene un diploma presso la Music Academy Italy, ampliando così i suoi orizzonti sia dal punto di vista accademico che professionale.
A Bologna viene coinvolto nella Gipsy Orkestar di Eusebio Martinelli e, nel 2018, entra a far parte della BandAdriatica, con la quale viaggia in Italia e all’estero, vivendo esperienze musicali e di vita significative.
Nel 2022 esce “Te dua”, l’album d’esordio della FlowFazigana di Tony Flow, che include sei brani auto prodotti. L’ambientazione marinaresca in una atmosfera fatta di viaggi nel Mediterraneo, e con Une te Dua, che ci culla nella dolce malinconia di un vero amore, passato. Nel 2024, ritorna con “Chiringuito”.
Con questo pezzo si porta dietro tutta l’urgenza di raccontare una delusione. Come in Un te dua, è sempre l’amore ma switcha verso uno più che reale: “tossico”, come viene definito nel brano –Tony, è in continua evoluzione. Sempre con lo sguardo “verso orizzonti lontani, volando come gabbiani” (Ziganì – FlowFaZigana).
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Appuntamenti
Una rotatoria alla memoria per salvare altre vite
L’idea è nata dai genitori e dalla sorella di Andrea Maggio che hanno acquistato e poi ceduto al Comune di Trepuzzi, gratuitamente e senza nessun onere per costi di trasferimento e frazionamento, tutte le porzioni di terreno necessarie alla realizzazione della rotatoria, fornendo anche il progetto. Domani l’inaugurazione con il presidente della provincia e il sindaco di Trepuzzi

Cerimonia di inaugurazione della rotatoria sull’intersezione tra la provinciale 296 Trepuzzi-Casalabate e la 100 Squinzano-Casalabate, che sarà intitolata alla memoria di Andrea Maggio, giovane squinzanese che nel giugno 2019 morì tragicamente in quel tratto di strada, ad appena 24 anni.
La cerimonia è in programma domani mercoledì 4 giugno, alle ore 18,30.
Alla presenza del presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva e del sindaco di Trepuzzi Giuseppe Taurino, della famiglia Maggio e delle altre autorità civili, militari e religiose, si terrà il taglio del nastro dell’opera che ha una storia particolare e toccante.
L’idea è nata dai genitori e dalla sorella di Andrea che, con questo obiettivo in mente, hanno acquistato e poi ceduto al Comune di Trepuzzi, gratuitamente e senza nessun onere per costi di trasferimento e frazionamento, tutte le porzioni di terreno necessarie alla realizzazione della rotatoria, fornendo anche il progetto.
L’opera stradale è stata poi finanziata e realizzata dalla Provincia di Lecce, grazie anche ad una proficua collaborazione con il Comune di Trepuzzi, e consentirà una maggiore sicurezza stradale e servirà a prevenire incidenti.
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Copertino
Resti umani lungo i binari
Nei pressi della stazione ferroviaria di Trepuzzi rinvenuti pezzi del cadavere smembrato di un uomo. Si tratta di un 56enne di Copertino

È di un 56enne di Copertino il corpo smembrato ritrovato lungo i binari a Trepuzzi
La macabra scoperta nei pressi della stazione ferroviaria dove, ieri sera intorno alle 21,30, un giovane, allarmato dal cattivo odore, ha verificato la presenza di frammenti umani e ha dato l’allarme.
Sul posto, oltre a un’auto medica, sono giunti quasi subito i carabinieri della locale Stazione e quelli della vicina Compagnia di Campi Salentina che, insieme alla Polfer, si sono occupati dei rilievi del caso e hanno avviato le indagini a cominciare dalle immagini delle videocamere di sorveglianza presenti in zona.
Anche se non si esclude nessuna pista, gli inquirenti sono propensi a pensare a un suicidio anche perchè la vittima, che lavorava all’ospedale di Copertino, soffriva di depressione : l’uomo si sarebbe gettato volontariamente sotto un treno in transito.
Il corpo smembrato e l’assenza di documenti hanno reso difficile il riconoscimento.
Va detto che non vi era neanche stata alcuna segnalazione dell’impatto di un treno né risultavano denunce di scomparsa compatibili nella zona.
Durante il corso delle operazioni la circolazione ferroviaria da Lecce a Bari è rimasta bloccata.
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