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Attualità

Grazie a “il Gallo” ho scoperto che…

Dopo il nostro articolo ci ha scritto Davide Torsello, pronipote di Bianca ed Ena Colombarini, le donne salvate da Cosmo Scarcella a Tricase Porto cento anni fa

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Riceviamo & Pubblichiamo


«Vi scrivo in relazione all’articolo da voi pubblicato perchè letteralmente ” mi avete aperto un mondo” sulla mia famiglia.


Bianca ed Ena Colombarini di Amedeo ed Ida Draghi erano le mie prozie, sorelle di mia nonna Ernestina, ultima delle figlie, nata a Tutino il 21/06/1922 dunque all’epoca dei fatti una bambina.


Dai racconti di mia zia Bianca non ero mai venuto a conoscenza dei fatti, solo ora da voi so quanto accaduto quel giorno.


Provenivano tutti da Milano perché il padre, il mio bisnonno Amedeo, era un fuochista II° CL. in servizio sulle linee ora FSE distaccato a Tricase.


Per le due sorelle, vivacissime, provenendo da una grande città come Milano, vivere a Tutino era quasi il mondo dei balocchi, senza macchine, strade non asfaltate, tante amicizie sincere nate sul posto; abitavano presso la casa del Dott. Rodolfo Caputo nei pressi di San Gaetano.


Mia nonna ricordava molto spesso e volentieri le sue amiche del tempo tra le quali la ragazzina Dolores da voi citata, la sua amica Trifona che abitava nella Piazza del Castello di fronte alla bottega di tale “maestro Gaetano“, la Signora Addolorata che badava al Dottor Caputo e che abitava sotto il loro appartamento, la levatrice condotta donna Stamura e non ultima la sua compagna di scuola Rosina che abitava dietro il campanile della chiesa.


Un mondo portato via dallo scorrere del tempo con i suoi personaggi che sono un po’ anche i miei.

La famiglia rimase a Tutino fin quasi al 1935, per poi trasferirsi a Lecce e di seguito far ritorno a Milano.


Io sono stato cresciuto da mia nonna Ernestina deceduta a giugno di quest’anno a 101 anni a Piacenza e da mia zia Bianca deceduta nel 1996 a Piacenza.


Sentir parlare della famiglia di mia nonna, molto solidale con le persone del posto, mi ha dato davvero tanta ..tantissima gioia.


Grazie alla redazione e soprattutto grazie a quella persona che salvò le vite delle mie zie».


Davide Torsello



Attualità

Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto

Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni

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Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.

La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.

Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.

La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.

L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.

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Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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