Connect with us

Attualità

La “Fiusis” finalista europea

L’azienda salentina selezionata tra le finaliste del Contest della Comunità europea sul modello di Sviluppo Green, Sostenibile e Sociale nei Territori. Come sostenerla con il voto online

Pubblicato

il

Nella settimana mondiale Green Week,  la Fiusis, azienda di Calimera, è stata selezionata tra le finaliste del Contest della Comunità europea sul modello di Sviluppo Green, Sostenibile e Sociale nei Territori.


Tra centinaia di aziende appartenenti ai vari Statie valutate, sono state selezionate nel Progetto Rubizmo dal comitato europeo, organo consultivo della Commissione europea, le 18 Eccellenze Europee Finaliste.


Tra queste c’è la salentina Fiusis presentata al comitato europeo dai ricercatori dell’Università di Bologna.


A scegliere la vincitrice tra le 18 finaliste del Rural Business Innovation Award sarà il voto online (si potrà votare fino al 22 ottobre).


La premiazione si terrà a Bruxelles il giovedì 24 ottobre.


A contendere il primato a Fiusis ci saranno tre aziende  francesi, tre tedesche,2 spagnole, 2 svedesi e una per oguno di altri 7 Stati.


Per sostenere l’azienda salentina votando Fiusis basta cliccare su www.surveymonkey.com/r/N8GRVMJ, scorrere e selezionare il nome Fiusis (è la undicesima della lista) e confermare il voto (done) dopo aver scritto nome  cognome e un indirizzo mail negli appositi spazi.


Marcello Piccinni


«Fiusis», ricorda l’amministratore dell’azienda, Marcello Piccinni, di Tricase, «è un’azienda italiana, che dal Salento ha saputo creare un modello di sviluppo sostenibile, sociale e green apprezzato ed imitato in tutta Europa».







Fiusis produce energia elettrica grazie alla combustione di cippato di legno vergine, raccolto nelle campagne del Salento come scarto della potatura degli alberi di ulivo.


«Il nostro impianto adotta la tecnologia più moderna presente attualmente in Europa», aggiunge l’amministratore dell’azienda, «e consta essenzialmente di una caldaia a griglia mobile, fornita da Uniconfort, in cui, tramite un nastro trasportatore, viene conferito il cippato (legno vergine di ulivo proveniente dagli scarti di potatura, raccolto e triturato).


Successivamente il calore viene veicolato attraverso un fluido che arriva ad azionare la turbina, fornita da Turboden, che produce energia elettrica. La struttura e la composizione della caldaia non è idonea a bruciare alcun tipo di materia prima che non sia biomassa legnosa».








«Sarà dura competere con i colossi europei», conclude Piccinni, «ma tentare non costa nulla».


Ora tocca a noi: un click, un piccolo sforzo per premiare chi dal Salento sta indicando la strada giusta all’Europa e al resto del mondo.


PER VOTARE CLICCA QUI


Attualità

Forno crematorio a Caprarica di Lecce? «Si valutino benefici e costi»

Il consigliere regionale Basile (FdI), a margine della Commissione Ambiente: «Non esiste un’emergenza tumulazioni, quindi, non vedo benefici a fronte dei “costi” ambientali»

Pubblicato

il

Continua a far discutere la possibile realizzazione di un forno crematorio a Caprarica di Lecce.

Questa volta registriamo l’intervento del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Dino Basile, a margine della riunione della Commissione Ambiente

«La scelta della cremazione è una scelta personale, a volte dettata anche da motivi economici», premette Basile, «quindi non si può essere a favore o contro la pratica funeraria, ma è evidente che la costruzione di un forno crematorio a Caprarica di Lecce, una comunità di poco più di 2.200 persone, qualche riflessione su costi e benefici la impone».

Dino Basile (FdI)

«Oggi in Commissione Ambiente», racconta, «non è stato neppure possibile entrare nel merito del possibile inquinamento, perché l’ARPA ha sostenuto di non aver ancora visionato il progetto, ma ci siamo soffermati sugli aspetti legislativi esistenti, ma mai attuati».

Nel 2008, infatti, il Consiglio regionale approvò una legge in in materia di attività funeraria, cremazione e dispersione delle ceneri, che prevedeva l’adozione di un programma che definiva anche la localizzazione dei forni crematori, in assenza di questa, però, e nonostante siano passati 17 anni, la richiesta di costruire nuovi impianti è andata avanti in molti centri pugliesi, un po’ a macchia di leopardo.

«Difficile, nel caso di Caprarica», aggiunge il consigliere regionale, «limitarsi a sollecitare l’attuazione di una legge regionale, che pure è necessaria. In questo caso ci sarebbe da chiedersi: se i costi di dover sopportare nelle vicinanze del centro abitato i fumi (anche controllati) della cremazione siano giustificati a fronte di una situazione dove non vi è un’emergenza tumulazione, visto che mi risulta che vi siano loculi a sufficienza per ospitare nuovi decessi».

Insomma, peer dirla come Basile, sarebbero giustificati solo laddove vi è un’emergenza: «Faccio un esempio: io non sono favorevole (tout-court) ai dissalatori, perché andrebbe fatta una programmazione ma, di fronte a un’emergenza, per alleviare la sete degli agricoltori, sarei favorevole anche alla costruzione. In questo caso, però, chiediamocelo: vi è un’emergenza?».

Continua a Leggere

Attualità

Seconda Giornata della Legalità a Marittima

Pubblicato

il

Riceviamo e pubblichiamo

🎗 2^ GIORNATA DELLA LEGALITÀ 🎗
📍 Presso il giardino della Bottega Equo-Solidale Marittima
📅 18 Luglio 2025
🕣 Ore 20:30

Ci ritroviamo insieme per ricordare la Strage di Via D’Amelio e per rinnovare il nostro impegno collettivo per la giustizia, la memoria e la legalità.

🌱 Interverranno: 🔹 Avv. Francesco Capezza – Responsabile presidio Libera di Casarano
🔹 Nadia Rizzello – Presidente Associazione Angelica Pirtoli

✨ Al termine della serata, condivideremo un piccolo rinfresco con prodotti provenienti dalle terre confiscate alla mafia – un gesto semplice, ma potente, che parla di riscatto e speranza.

Vi aspettiamo per fare memoria, costruire coscienza, e tessere insieme una comunità più libera.

📬 Info: esmarittima@libero.it
📞 338 7768095

Con il patrocinio della Pro Loco Acquaviva Marittima, del Comune di Diso e del Coordinamento Libera Lecce.

Continua a Leggere

Attualità

Terzo Settore, c’è la legge regionale

Ritenuta una delle più evolute d’Italia per principi e valori. Gli oltre 8.600 enti, 45mila operatori e 250mila volontari, hanno ottenuto il riconoscimento di attori primari nella programmazione e definizione di politiche, strategie e azioni

Pubblicato

il

Giornata storica quella di ieri per il Terzo Settore pugliese!

Con l’approvazione della Legge regionale, a detta di molti, una delle più evolute d’Italia per i principi e i valori che in essa sono inverati, il Terzo Settore, con i suoi oltre 8.600 enti, gli oltre 45mila operatori e 250mila volontari, ha ottenuto il riconoscimento di attore primario nella programmazione e definizione di politiche, strategie e azioni.

Si potranno, finalmente, superare approcci emergenziali e categorizzanti e restituire centralità alle persone, ai loro affetti, alle reti di riferimento, e soprattutto al diritto di progettare la vita di individui e comunità, secondo i propri tempi, desideri e condizioni.

Questa legge proietta il Terzo Settore dentro una più ampia dimensione del welfare.

Esso diventa principio attivo nel legare le relazioni tra cittadini, istituzioni, attori economici e territori in un’alleanza generativa, fondata sulla corresponsabilità e sull’amministrazione condivisa.

Il Forum del Terzo Settore Puglia esprime profonda soddisfazione per un traguardo che impegna i volontari a contribuire con ancora maggiore convinzione alla definizione delle linee guida sull’amministrazione condivisa, quale strumento fondamentale per rendere la legge pienamente attuativa e realmente trasformativa.

Perché, insomma, non resti solo una delle tante buone intenzioni o promessa non mantenuta.

Al Forum del Terzo Settore della Puglia aderiscono: ACLI, A.D.A., Adiconsum,  AGESCI, AICS, ANFFAS,  ANOLF, ANPAS, ANSPI, ANTEAS, ARCI, ASC, ASI, AUSER, AVO, CNCA, Comunità Emmanuel, Confcooperative Federsolidarietà, Consorzio Opus, CRI Croce Rossa Puglia, CSAIN, CSEN, CSI, ENDAS, Fidas, GRUPPI Vincenziano, Italia Nostra, Legacoop Sociali, Legambiente, MCL Movimento Cristiano Lavoratori, MODAVI, UISP, Uneba, UNPLI Pro Loco Puglia.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti