Tricase
Lettera al sindaco Musarò da un giovane tricasino
Questo è un intervento sintetico, diretto e semplicemente articolato che risponde a un bisogno di sapere e protestare. Nell’ultima intervista a “il Gallo”, il Sindaco ha indicato

Questo è un intervento sintetico, diretto e semplicemente articolato che risponde a un bisogno di sapere e protestare. Nell’ultima intervista a “il Gallo”, il Sindaco ha indicato le sue priorità: la zona industriale, il porto, il piano regolatore, Piazza Cardinale Panico (che priorità!). Perché il Sindaco non dà all’occupazione giovanile e al turismo la priorità su tutto? Chiedo al sindaco Musarò: perché io 29enne di Tricase devo emigrare per trovare lavoro e dignità? Noi abbiamo un ottimo clima da aprile a ottobre, con temperature che i tedeschi, gli inglesi, i francesi sognano soltanto. Abbiamo una cultura interessante e bei paesaggi da offrire, ma non abbiamo i servizi, le attività, gli eventi e i trasporti che li possano rendere appetibili. All’estero non conoscono questa parte d’Italia come, per esempio, la Toscana o il sud della Spagna. Perché il Sindaco non spinge la Puglia e il Salento a promuovere campagne pubblicitarie all’estero? Il turismo significa soldi, significa esportare dei beni propri, significa posti di lavoro come guide, camerieri, cuochi, addetti al ricevimento, interpreti. Forse i giovani tricasini non possono svolgere questi lavori? Tricase e il Salento devono puntare al turismo estero che ha gli euro stampati addosso e ha enormi potenzialità! E non soltanto alle misere due settimane estive quando gli italiani prendono le ferie. Non bastano i Bed&Breakfast. Il Sindaco deve fare in modo che, per esempio, ci sia collaborazione tra i paesi del Salento e iniziative comuni come un trasporto puntuale per collegare le varie zone, un calendario di eventi primaverili, e pubblicità, tanta pubblicità! Perché il centro storico di Tricase non è così bello come quello di Specchia o Corigliano? Perchè non si usano gli 8 km di costa? Lo sa il Sindaco che il sud della Spagna, una volta povero come noi, ha investito sul turismo da più di un decennio ed è adesso una delle mete preferite del nord europeo? Vivendo molti anni all’estero, ho sempre visto in televisione spot pubblicitari che mostravano le bellezze della Spagna e terminavano con lo slogan “Sorridi, Sei in Spagna!”. E mucchi di inglesi e irlandesi riempivano i voli Ryanair e le spiagge della costa spagnola, portando miliardi di euro ogni anno. Qualche mese fa mi trovavo in un cinema di Sheffield, in Inghilterra, e prima dell’inizio del film, proiettarono uno spot simile che promuoveva l’Italia, ma fra le immagini c’erano solo le piazze di Firenze e di Roma, i laghi, i canali di Venezia ma nessuna traccia dei trulli e delle pajare, o del nostro mare. Riassumendo: se vuoi il mare, il sole, la buona cucina e l’arte, vai in Spagna! Se invece vuoi vedere le bellissime, ma già solite piazze toscane, vai in Italia! Che noia! Così, molte sterline inglesi finiscono a Marbella e non a Otranto o a Tricase. La Ryanair che vola su Brindisi ha dato una mano al turismo brindisino, ma i turisti si spingono poco a sud e fino a noi. Il Sindaco dice che ha a cuore il futuro dei tricasini e dei loro figli. Io non ci credo e molti la pensano come me. Noi gli paghiamo lo stipendio, che sia dia una svegliata! E se non ha la capacità di visione, molli! E torni a fare il suo mestiere. Dev’essere chiaro che a Tricase non tutti sognano di essere commercialisti, avvocati o infermieri. C’è bisogno di lavoro e di economia. Questa deve essere la priorità del Sindaco. Con il turismo verranno anche i soldi per rifare Piazza Cardinale Panico, “personale progetto” del Sindaco! Il suo personale progetto deve essere la facilitazione della vita tricasina ai giovani tricasini, fare in modo che chi sceglie di vivere a Tricase possa farlo con dignità e orgoglio e non grazie ai quattrini dei genitori. Io protesto contro l’incapacità, il lassismo e gli interessi privati! Da cittadino, chiedo che il Sindaco si preoccupi di rispondere a queste mie domande. Musarò ha detto che “finora nessuno mi ha fatto capire che ho rotto le scatole e che me ne devo andare”. Beh, a me le ha rotte! Specifico che non appartengo a nessuna parte politica e che parlo come giovane cittadino. Specifico anche che questo è un attacco alla stasi che colpisce Tricase e non alla persona del “primo” cittadino. Specifico che non mi aspetto che egli trovi un lavoro a chi non l’ha, ma mi aspetto che si faccia in quattro per creare o favorire le possibilità di lavoro.
Vito Tommaso Panico
Cronaca
Intascava ricavi Lotto: condannato ex titolare ricevitoria a Tricase

La Corte dei Conti della Puglia ha condannato un 45enne, ex titolare di una ricevitoria del lotto a Tricase, al risarcimento di 31mila e 500 euro in favore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per danno erariale, oltre al pagamento degli interessi legali, della rivalutazione monetaria e delle spese processuali.
La vicenda risale al 2022, quando l’uomo, concessionario della tabaccheria (oggi non più attiva), non ha versato gli incassi del gioco del lotto relativi a due settimane di giugno, nonostante i ripetuti solleciti dell’ADM.
Il mancato pagamento ha portato alla revoca della concessione e successivamente all’apertura di un procedimento per responsabilità contabile.
Secondo quanto accertato dalla Procura regionale, l’uomo avrebbe intenzionalmente trattenuto le somme, provocando un arricchimento personale e un danno diretto alle casse pubbliche. Una compagnia assicurativa ha coperto parzialmente l’importo dovuto, ma è rimasta una scopertura di oltre 31mila euro.
Nel frattempo, il Tribunale di Lecce ha già condannato il 45enne in sede penale a 1 anno e 10 mesi di reclusione per peculato, ritenendo provata l’appropriazione indebita dei proventi del gioco.
In sede contabile, l’uomo non si è costituito in giudizio né ha presentato difese. La Corte dei Conti ha pertanto accolto le richieste della Procura, condannandolo al risarcimento e al pagamento delle spese di giustizia.
Cronaca
Tricase: incendio a ridosso del rione di Caprarica
In fiamme macchia mediterranea e sterpaglie alle spalle del Castello, pericolosamente vicino ad alcune abitazioni

Altro giro altro incendio. A Tricase come in tanti luoghi del Salento.
Per i poveri (nel senso di sfiancati) vigili del fuoco la media, a Tricase, è di un incendio al giorno da domare.
Ieri erano impegnati a spegnere le fiamme nei pressi del nuovo cimitero, vicino al Cosimina, e a lungo una vasta cappa di funo aveva dominato la zona.
Questo pomeriggio le fiamme stanno divorando (proprio in queste ore) macchia mediterranea e sterpaglie proprio vicino al rione di Caprarica, alle spalle del Castello, pericolosamente vicino ad alcune abitazioni.
Tanto per cambiare caschi rossi (del locale distaccamento) in azione.
La situazione sembra progressivamente peggiorare, almeno a giudicare dalla frequenza degli incendi, e il caldo torrido non promette certo di migliorare le cose.
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Appuntamenti
Storie di Vita e Museografia con Liquilab a Tricase
Aperta la call per la Residenza “Storie di vita come artefatti di una museografia interpretativa e partecipata”. La partecipazione è gratuita e rivolta a operatori culturali, artisti, antropologi, studenti, creativi e appassionati di musei, storie di vita e patrimonio immateriale

Vi siete mai chiesto come si possano raccontare le storie di vita attraverso l’arte, l’antropologia e la museografia partecipata?
Se la risposta è sì, questa è l’occasione che fa per voi. Liquilab – ONG UNESCO, con sede a Tricase, apre ufficialmente le iscrizioni alla residenza “Storie di vita come artefatti di una museografia interpretativa e partecipata”, che si terrà dal 23 al 27 luglio, con una giornata introduttiva in programma martedì 22 luglio.
La partecipazione è gratuita e rivolta a operatori culturali, artisti, antropologi, studenti, creativi e appassionati di musei, storie di vita e patrimonio immateriale.
La residenza si inserisce nella decima edizione della Scuola di Storia delle Tradizioni Popolari “Oltre il Mediterraneo tra storie di vita, comunità patrimoniali, archivi e musei narrativi”, promossa da Liquilab in collaborazione, con partner nazionali e internazionali, tra cui ICPI – Ministero della Cultura, Regione Puglia, Università del Salento, Accademia di Belle Arti di Lecce, ICOM Puglia, SIMBDEA, SIAC e altri.
Curata dal prof. Vincenzo Padiglione (nella foto in alto), tra i principali studiosi italiani di antropologia museale, la residenza propone un’esperienza teorico-pratica di alto profilo, fondata su un interrogativo attualissimo: come possono essere raccontate le storie di vita attraverso l’arte, l’antropologia e la museografia partecipata?
I partecipanti lavoreranno con materiali dell’Archivio Liquilab, intrecciandoli con i propri vissuti per realizzare una proposta di installazione etnografica che sarà presentata pubblicamente domenica 27 luglio.
La giornata conclusiva ospiterà inoltre il workshop “Approcci partecipativi e musei narrativi”, con la partecipazione di: Luigi De Luca, coordinatore Poli Biblio-museali Regione Puglia; Elisa Monsellato, coordinatrice ICOM Puglia; Vincenzo Padiglione, responsabile scientifico della Residenza; Eugenio Imbriani e Ornella Ricchiuto, della direzione scientifica della Scuola di Storia delle Tradizioni Popolari.
L’iniziativa rappresenta un’occasione unica di formazione e sperimentazione per chi opera – o desidera operare – nel campo della valorizzazione culturale attraverso approcci partecipativi e transdisciplinari.
Sede della residenza: Liquilab, in piazza dell’Abate 1, a Tricase
Info e iscrizioni: infoliquilab@gmail.com | +39 348 3467609
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