Connect with us

Attualità

L’ex sindaco di Tricase, Coppola: “Supermercato? Area edificabile”

Querelle in via Pirandello: “Mi riesce molto difficile capire perché sul lato di via Apulia sia andato tutto bene mentre ora, su quello di via Vittorio Emanuele, si facciano tante discussioni e sorgano tante polemiche”

Pubblicato

il

ESCLUSIVA


Sulla questione lavori in zona Lama, in via Pirandello a Tricase (dove sorgerà un nuovo supermercato) interviene anche l’ex sindaco Antonio Coppola. Attore protagonista di alcuni importanti step della vicenda risalenti agli anni di sua amministrazione.


Chi nel corso dei suoi mandati aveva sognato di far diventare l’intera zona Lama il polmone verde della città («… partendo dal parco basso della Zona Lama, saranno realizzati dei percorsi che diventeranno una sorta di passeggiata fruibile anche dai diversamente abili che si collegherà anche al grande complesso dell’Acait», da un’intervista rilasciataci nell’aprile 2014) è l’ex sindaco Antonio Coppola: «L’area era individuata nel Programma di Fabbricazione, come depressione altimetrica, parco e parcheggio», ricorda, «fino agli anni ’80 ogni acquazzone creava allagamenti di notevole entità, tutta l’acqua della zona “Lavari” veniva lì convogliata attraverso dei varchi posti al di sotto di via vittorio Emanuele».


Esiste ancora un rischio idrogeologico in quella zona?


Antonio Coppola


«Il problema ora non esiste più perché sono stati realizzati, dalla fine degli anni ’80 in poi, importanti lavori di fognatura pluviale, il cui tronco principale costeggia verso Sud la zona parco. Ritengo ora improbabili gli allagamenti. Non sono mancate alluvioni dopo la realizzazione della fognatura pluviale, anche notevolmente violente come quella del 2008, la più violenta dal 1902, ma nessun allagamento ha più interessato quest’area. L’Autorità di Bacino della Puglia, inoltre, con deliberazione n°16 del 12.03.2012 ha escluso quest’area da quelle con pericolosità geomorfologica. I proprietari, scaduti i termini di validità dei vincoli urbanistici imposti dal vecchissimo programma di fabbricazione, hanno proposto vari ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR). In seguito all’ultimo ricorso il TAR, superando il problema del rischio idrogeologico, ha imposto la riqualificazione dell’area con l’individuazione di aree edificabili e, a tal fine, aveva nominato Commissario ad acta l’architetto Luigi Maniglio per la loro quantificazione ed ubicazione, estromettendo l’amministrazione comunale».


Ed è a questo punto che il destino della Zona Lama prende una direzione diversa…

«Alla fine dell’amministrazione Musarò, il commissario presentò la sua proposta: un condominio di quattro piani al centro dell’area, esattamente dove ora è il parco. A questa proposta ci si oppose con fermezza. Un fabbricato di quelle dimensioni al centro dell’area, proprio dove ora sorge il parco, non poteva essere accettato. Avremmo dovuto rinunciare al parco cittadino e si sarebbe edificato nel punto in cui il terreno è più sottoposto rispetto a quelli circostanti. Pur se il rischio di alluvioni è molto ridotto, non si possono escludere eventi di eccezionale violenza ed una zona libera nella parte più bassa avrebbe potuto costituire un bacino di assorbimento. Le nostre opposizioni non furono ascoltate ma, oltre a noi, non vi furono altre manifestazioni di dissenso. Dopo pochi mesi, cadde l’amministrazione Musarò. Il problema fu tra i primi ad esser affrontato nel 2012 dall’ultima amministrazione Coppola. Si promossero conferenze dei servizi e si ebbero numerosi incontri con il commissario ad acta, i proprietari e l’assessore regionale all’urbanistica, architetto Angela Barbanente. Fermo restando il diritto dei proprietari, sancito dal TAR, di edificazione, fu accolta la nostra proposta di realizzare il parco nella parte centrale, la più bassa altimetricamente, con una superficie maggiore rispetto a quella stabilita in origine dal commissario ad acta, lasciando la edificabilità alle residue aree a ridosso di via Vittorio Emanuele, angolo via Pirandello, ed a ridosso della scuola elementare di via Apulia sempre costeggiando via Pirandello».


Che idea si è fatto della piega che ha preso questa vicenda?


«Urbanisticamente il problema è completamente definito e ritengo che la soluzione urbanistica trovata fu un ottimo punto di incontro tra le imposizioni del tribunale e l’interesse pubblico. Come ho detto prima, l’area ad angolo tra via Pirandello e via Vittorio Emanuele, è edificabile, esattamente come lo è quella tra via Pirandello e Via Apulia. In quest’ultima sono stati già realizzati edifici di notevole volumetria. Nessuno allora ha protestato, nessuno ha chiesto di ampliare il parco. Eppure lì, al confine, vi è una scuola… Mi riesce molto difficile capire perché su via Apulia sia andato tutto bene e perché ora, su via Vittorio Emanuele, si facciano tante discussioni e sorgano tante polemiche. L’attuale intervento ha gli stessi presupposti urbanistici e giuridici. L’area è edificabile. Misteri della polemica politica nella nostra città. Non entro, invece, nel merito delle dispute sull’edificio commerciale, argomento complesso e che richiede approfondimenti e conoscenza degli attuali atti autorizzativi che non ho nel dettaglio».


Resta il fatto che quel famoso polmone verde della città rispetto all’idea originale si è decisamente ridotto…


«Ho sentito che alcuni avrebbero preferito che tutta l’area verso via Vittorio Emanuele fosse utilizzata come parco. Ho paura che questo desiderio, per un’idea bella e che si potrebbe condividere, sia stato espresso tardivamente. Per ampliare il parco sarebbe stato necessario progettare l’intervento e reperire le somme per la sua realizzazione e per l’acquisizione delle aree che, come ho detto, in seguito alla decisione del TAR, sono edificabili, e quindi più costose. Nel periodo dell’ultima amministrazione di cui ero sindaco, le restrizioni sulla spesa e sull’acquisto di immobili erano rigidissime (Governo Monti e successivi fino al 2017). Solo successivamente queste restrizioni sono andate allentandosi. Se da quella data in poi si fosse voluto davvero ampliare il parco, lo si sarebbe potuto fare, limitando altri interventi pubblici di pari importo, scelta comunque molto difficile, soprattutto in periodo di pandemia e di gravissime esigenze sociali. Si sarebbe trattato di scegliere politicamente le priorità. Evidentemente questa non è stata considerata una priorità.  Ma non sempre è facile scegliere».


Giuseppe Cerfeda


Attualità

Istituto penale per i minorenni: «Non può aprire in quelle condizioni»

L’onorevole salentino Leonardo Donno presenta interrogazione al ministero della Giustizia. «L’Ipm, inaugurato di recente e presentato come modello di riabilitazione all’avanguardia, riporta numerose criticità»

Pubblicato

il

Segui il GalloLive News su WhatsApp  clicca qui

«Ho presentato un’interrogazione al ministero della Giustizia per chiedere di fare chiarezza sulla situazione in cui versa l’Istituto penale per i minorenni di Lecce».

Lo ha annunciato Leonardo Donno, deputato e coordinatore regionale per la Puglia del MoVimento 5 Stelle.

«Come emerso da recenti articoli di stampa e da denunce di sindacati, l’Ipm, inaugurato di recente e presentato come modello di riabilitazione all’avanguardia, riporta numerose criticità», spiega davanti ai nostri taccuini il deputato di Galatina, «diverse organizzazioni sindacali hanno anche annunciato lo stato di agitazione del personale e chiesto il differimento dell’apertura».

Secondo i sindacati sono tante le carenze anche sul piano della sicurezza e funzionalità: «Carenze che ho potuto riscontrare anche durante la mia visita alla struttura ieri mattina, martedì 16 dicembre. Un’ispezione in cui ho avuto modo di constatare di persona diversi problemi, dalle aree che sulla carta risultano già consegnate ma che di fatto sono ancora cantieri aperti fino a criticità nei luoghi che dovrebbero ospitare i minori con derivanti rischi per la loro sicurezza e dei lavoratori. Ho avuto modo di visionare, inoltre, lavori e rifiniture che ritengo non eseguite a regola d’arte».

Altro punto contestato dalle associazioni di categoria è il personale: «L’assegnazione delle risorse è stata definita insostenibile. È chiaro che l’insieme di questi elementi non consentono alla struttura, la cui apertura era prevista per il 15 dicembre, di svolgere il ruolo per il quale è preposta. Apertura già slittata a domani, 18 dicembre, data in cui, a quanto si apprende, dovrebbero arrivare i primi minori».

Per tutti questi motivi Donno ha chiesto se «alla luce di quanto emerso, il ministero non ritenga opportuno intervenire con urgenza e posticipare l’apertura dell’istituto fino alla realizzazione completa dei lavori a regola d’arte e alla totale messa in sicurezza a garanzia e tutela degli ospiti e dei lavoratori. E se non ritenga inoltre che le risorse lavorative assegnate siano insufficienti per lo svolgimento del ruolo e preveda quindi una dotazione organica congrua».

Il deputato salentino evidenzia anche come siano state «eseguite opere pagate con denaro pubblico, e per questo sarebbe opportuna una verifica approfondita dai soggetti e responsabili interessati, per valutare la sussistenza di un possibile danno erariale».

«Unitamente ai sindacati, qualora non avessimo le dovute rassicurazioni», conclude con una per nulla velata minaccia Leonardo Donno, «valuterò una segnalazione ad Anac e alla Procura».

Continua a Leggere

Attualità

Matino Comune Ambasciatore d’Italia

Si è distinto per il conseguimento del premio 100 ambasciatori nazionali e per il Premio ambasciatori d’eccellenza. il riconoscimento è stato assegnato al Comune di Matino, per l’innovativo progetto di raccolta differenziata porta a porta con contenitori intelligenti dotati di sistemi di tracciabilità, esempio virtuoso di sostenibilità ambientale, efficienza e partecipazione civica. Il sindaco Giorgio Salvatore Toma: «Son tornato da Roma», conclude il primo cittadino, «con grande orgoglio e con rinnovata responsabilità: continuerò a lavorare con determinazione affinché Matino possa crescere ulteriormente, mantenendo al centro il benessere della comunità e la valorizzazione del nostro territorio»z

Pubblicato

il

Segui il GalloLive News su WhatsApp  clicca qui

Momento centrale della cerimonia svoltasi svoltasi presso la Sala Koch di Palazzo Madama è stata la consegna del Premio Ambasciatori d’Eccellenza 2025, massimo riconoscimento dell’iniziativa, assegnato ai soli dieci vincitori individuati, tra i cento nazionali, nei principali ambiti strategici del Paese.

Tra questi dieci, relativamente all’ambito Comuni del Mezzogiorno, il riconoscimento è stato assegnato al Comune di Matino, per l’innovativo progetto di raccolta differenziata porta a porta con contenitori intelligenti dotati di sistemi di tracciabilità, esempio virtuoso di sostenibilità ambientale, efficienza e partecipazione civica.

La cerimonia di consegna del premio “100 Ambasciatori Nazionali”, come ha sottolineato il sindaco Giorgio Salvatore Toma, «rappresenta per il Comune di Matino un momento di straordinario valore istituzionale e simbolico. Ricevere questo riconoscimento nella sede del Senato della Repubblica, alla presenza di numerose e autorevoli personalità dello Stato, conferisce ulteriore significato al percorso intrapreso dalla nostra comunità. Questo premio testimonia il lavoro serio e costante portato avanti dall’amministrazione comunale, dagli uffici e dai partner coinvolti, volto a promuovere modelli di sviluppo basati su sostenibilità, innovazione e qualità della vita».

«È un risultato che appartiene all’intera città di Matino», aggiunge Toma, «e che valorizza l’impegno quotidiano di chi opera per rendere il nostro territorio sempre più efficiente, inclusivo e attento alle esigenze dei cittadini.

La partecipazione a un’iniziativa di rilievo nazionale, sostenuta dalle più alte istituzioni della Repubblica, rafforza la consapevolezza che anche i Comuni di dimensioni medio-piccole possono essere protagonisti di buone pratiche amministrative e diventare esempi virtuosi a livello nazionale».

«Son tornato da Roma», conclude il primo cittadino, «con grande orgoglio e con rinnovata responsabilità: continuerò a lavorare con determinazione affinché Matino possa crescere ulteriormente, mantenendo al centro il benessere della comunità e la valorizzazione del nostro territorio».

Il Premio Ambasciatori d’Eccellenza si conferma così un riconoscimento di riferimento a livello nazionale, volto a valorizzare il merito, le competenze e il senso delle istituzioni, contribuendo a rafforzare l’immagine dell’Italia come Paese di eccellenze riconosciute e riconoscibili nel mondo.

GLI ALTRI RICONOSCIMENTI

Per l’ambito Sicurezza Nazionale e Relazioni Internazionali, il premio è stato conferito al Generale di Squadra Aerea Luca Goretti; per la categoria Dirigenti di Enti Pubblici, Associazioni e Fondazioni, il riconoscimento è andato al consigliere Roberto Alesse, per l’elevata competenza istituzionale e la guida autorevole dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nonché per l’impegno nel rafforzare la credibilità e la cooperazione internazionale del Paese.

Nell’ambito Giuristi e Magistratura, è stato premiato il Presidente Franco Massi, per il ruolo svolto nella promozione di trasparenza, legalità e responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche, rappresentando un punto di riferimento per la governance nazionale.

Per il settore Servizi, il Premio Ambasciatori d’Eccellenza è stato conferito a Poste Italiane.

Per il settore Ricerca e Salute, al Dott. Marcello Cattani, per il contributo allo sviluppo di studi innovativi e progetti a elevato impatto sociale, favorendo il miglioramento della qualità delle cure e il rafforzamento del dialogo tra istituzioni e comunità scientifica.

Per l’ambito Innovazione, il premio è stato conferito all’ASI – Agenzia Spaziale Italiana.

Per il settore Turismo, il riconoscimento è andato al Grand Hotel Le Sirenuse di Positano, simbolo di eccellenza nell’ospitalità di alta qualità e nella valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano.

Nell’ambito Giornalismo, è stato premiato Paolo Liguori, per il contributo offerto a un’informazione rigorosa e responsabile, capace di incidere con professionalità e autorevolezza nel dibattito pubblico nazionale.

Continua a Leggere

Attualità

Luminarie Parisi nello spot di Natale di Poste Italiane

Torquato Parisi: “Questa luce nasce dalla nostra terra e dal lavoro delle mani. Quando riesce ad arrivare così lontano, smette di essere solo nostra e diventa patrimonio condiviso”…

Pubblicato

il

Le Luminarie Parisi 1876, storica realtà artigiana salentina con sede a Taurisano, sono partner di Poste Italiane per lo spot natalizio 2025 La sera dei Miracoli”, girato in Puglia, tra Lecce e Monopoli e attualmente in onda sulle reti nazionali.  Non un punto di arrivo, ma uno dei tanti traguardi di un percorso che vede l’artigianato  salentino delle Luminarie Parisi 1876 misurarsi da tempo con scenari sempre prestigiosi.

«Siamo artigiani del Sud da generazioni e mai avremmo immaginato di arrivare fin qui», commenta Rocco Parisi. «Vedere il nostro lavoro all’interno di uno spot televisivo che parla a tutto il Paese è un’emozione che va oltre le parole».

Sulla stessa linea Torquato Parisi: «Questa luce nasce dalla nostra terra e dal lavoro delle mani. Quando riesce ad arrivare così lontano, smette di essere solo nostra e diventa patrimonio condiviso. La partnership con Poste Italiane, realtà storicamente vicina agli italiani e simbolo del Paese, rafforza ulteriormente il valore di questo nuovo traguardo».

Lo spot La sera dei Miracoli racconta la storia di Filippo, un bambino che spedisce un pacco speciale, carico di ricordi, al nonno scomparso. Un gesto semplice che diventa metafora di un legame che resiste al tempo e alla distanza, valorizzando il ruolo dei servizi postali come strumento di prossimità e relazione. Le immagini restituiscono scorci autentici del territorio pugliese, tra atmosfere notturne e luci natalizie.

Con questa collaborazione, Poste Italiane sceglie la Puglia, valorizzandone i territori e le competenze artigiane all’interno di uno scenario nazionale che riconosce ancora una volta nella nostra tradizione un patrimonio di valore condiviso.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti