Attualità
Orientamento post diploma con quasi 1.300 studenti salentini
Si è conclusa oggi la doppia rassegna targata Arpal Puglia dedicata ai diplomandi. Il videoracconto dalle voci degli operatori dei Centri per l’impiego

Sono stati 1.273 gli studenti coinvolti nella prima doppia rassegna di orientamento post-diploma targata Arpal Puglia e realizzata nell’Ambito di Lecce.
Il percorso, avviato il 15 febbraio scorso e conclusosi oggi, si è snodato attraverso ventiquattro appuntamenti: il mese di febbraio è stato interamente dedicato a nove istituti professionali e tecnici, quello di marzo ai sei istituti alberghieri della provincia.
Il videoracconto della rassegna dalla voce degli operatori dei Centri per l’impiego
Con gli alunni di 93 classi quinte, gli operatori dei dieci centri per l’impiego del territorio, con il supporto tecnico di Anpal Servizi, hanno affrontato temi importanti e cruciali per il loro futuro e lo hanno fatto attraverso sessioni informative, laboratori e confronti.
L’obiettivo è stato trasferire ai giovani gli strumenti per orientarsi e muovere i primi passi in un mondo del lavoro totalmente cambiato rispetto a qualche anno fa e diventato sempre più esigente e smart.
«Un’esperienza importante, ricca di spunti ma anche di feedback da parte degli studenti. Un legame, quello con il mondo della scuola, che come Arpal Puglia continueremo a rafforzare», commenta Luigi Mazzei, dirigente dell’U.O. Coordinamento servizi per l’impiego dell’Ambito di Lecce.
«POV: IO CHE CERCO LAVORO… E LO TROVO!»: FORMAT E LINGUAGGIO A MISURA DI GIOVANI
Alla rassegna, mutuando un trend molto seguito su TikTok, è stato dato il nome di «Pov: Io che cerco lavoro… e lo trovo!», con la variante «Pov: io che cerco lavoro…e lo trovo nel turismo».
Titolo, format e contenuti hanno privilegiato un approccio nuovo, a misura dei diplomandi.
«Bellissima giornata»; «Ci avete dato davvero informazioni utili per capire come muoverci nel mondo del lavoro»; «Cercheremo di mettere in pratica questi consigli»: è stata decisamente positiva la risposta degli studenti, che hanno partecipato attivamente dimostrando grande interesse verso le tematiche trattate e tanta voglia di mettersi in gioco.
Le giornate sono state suddivise in due fasi.
Nella prima, quella plenaria, sono stati presentati i servizi di politica attiva del lavoro e la rete territoriale Arpal Puglia.
Per comprendere meglio il contesto, è stato anche analizzato l’andamento del mercato del lavoro locale. Poi, è stata dettagliata la mappa delle opportunità post-diploma: percorsi universitari e di istruzione superiore, il sistema degli Its e i corsi di formazione, ma anche gli strumenti del tirocinio, dell’apprendistato, il servizio civile e il programma Garanzia giovani.
Lo sguardo è stato ampliato alla rete Eures, fondamentale per le possibilità di formazione e lavoro in altri Paesi europei, nonché alle opportunità per il lavoro autonomo e l’imprenditoria giovanile e femminile.
Non solo, sono stati forniti suggerimenti pratici per fare ricerca attiva di lavoro, nel pubblico e nel privato, attraverso i servizi Arpal, le agenzie e il web, con un focus sui nuovi strumenti del social networking e del personal branding.
«In un’era sempre più digitalizzata», rimarcano gli operatori dei Cpi, «è stato importante sottolineare l’utilizzo consapevole di piattaforme quali Instagram e Facebook, affinché il loro utilizzo non sia meramente ludico, ma anche funzionale alla ricerca attiva del lavoro. I diplomandi hanno anche avuto modo di comprendere che i loro profili sui social network sono essenziali per conoscere le aziende presenti sul territorio, ma soprattutto per farsi conoscere da queste. È sempre più diffusa, infatti, la pratica da parte dei datori di lavoro di ricercare informazioni sui candidati, oltre che dal curriculum, anche dal web».
Nella seconda fase, con i gruppi classe sono stati svolti laboratori pratici sulle tecniche migliori per affinare il curriculum, scegliendo quello più adeguato tra le diverse tipologie esistenti e preparandosi poi a gestire un colloquio con aziende o recruiter.
15 SCUOLE COINVOLTE: ECCO QUALI. E SI PENSA GIÀ ALLA NUOVA EDIZIONE
In questa prima fase sperimentale della rassegna, sono stati nove gli istituti tecnico e professionali coinvolti: ISIS “Galilei Costa Scarambone” di Lecce e il plesso “A.Volta” di Campi Salentina; IISS “F. Bottazzi” di Casarano; IISS “E. Giannelli” di Parabita, Gallipoli e Casarano; IISS “Laporta/Falcone-Borsellino” di Galatina; IISS “E. Mattei” di Maglie; IISS “E. Lanoce” di Maglie; IISS “S. Trinchese” di Martano; IISS “E. Medi” di Galatone; IISS “Don Tonino Bello – Nino Della Notte” di Tricase e Poggiardo.
Inoltre, hanno aderito tutti e sei gli istituti alberghieri della provincia: IISS “A. Vespucci” di Gallipoli; IISS “F. Bottazzi” di Casarano e Ugento; IISS Polo tecnico del Mediterraneo “A. Moro” di Santa Cesarea Terme; IISS “Presta-Columella” di Lecce; IISS “E. Lanoce” di Otranto; IISS “N. Moccia” di Nardò.
Visto l’interesse da parte degli studenti e di ulteriori istituti, si pensa già ad una nuova edizione di “Pov: io che cerco lavoro…e lo trovo!”.
“Don Tonino Bello – Nino Della Notte” di Tricase e Poggiardo
Il “Bottazzi” di Casarano
Il “Laporta” di Galatina
Il Polo Tecnico del Mediterraneo di Santa Cesarea Terme
Alliste
Scuola: anno nuovo, problemi vecchi
Ritardi, mezzi sovraffollati, corse e fermate saltate: trasporto studenti pendolari, carenze in gran parte della provincia. Interrogazione del consigliere regionale Paolo Pagliaro: “Subito un potenziamento del servizio”

Puntuale come un orologio svizzero all’inizio dell’anno scolastico si ripresenta l’annoso problema dei disagi per gli studenti pendolari della nostra provincia.
Segnalazioni da molti dei nostri centri: Alliste, Carmiano, Casarano, Corigliano d’Otranto, Felline, Lizzanello, Martano, Melissano, Novoli, Racale, Salice, Soleto, Squinzano, Sternatia, Taviano, Trepuzzi, Vernole, Zollino
Non si arrende il consigliere regionale de “La Puglia domani” Paolo Pagliaro che, anche quest’anno, ha presentato un’interrogazione urgente all’assessora ai trasporti Anna Maurodinoia, la terza in tre anni su questo specifico problema.
«Anche all’avvio di quest’anno scolastico», premette Pagliaro, «abbiamo ricevuto tante segnalazioni su disservizi e carenze nel servizio di trasporto pubblico per gli studenti pendolari di Lecce e provincia. È un coro di denunce su ritardi, mezzi sovraffollati, corse e fermate saltate. Il disagio, diffuso e certificato, con foto e segnalazioni anche da parte dei sindaci dei tanti Comuni interessati».
Un esempio su tutti: sulla tratta Corigliano-Soleto-Sternatia-Zollino-Martano il bus da 50 posti a sedere viaggia con una trentina di studenti in piedi per raggiungere l’istituto superiore Trinchese di Martano.
Per questo Pagliaro chiede all’assessore ai Trasporti Maurodinoia che «siano presi subito provvedimenti per potenziare il servizio e garantire collegamenti efficienti e puntuali ai 27mila studenti pendolari della provincia di Lecce». Provvedimenti che andavano predisposti per tempo ma che evidentemente così non è stato, nonostante la preventiva concertazione tra Regione, Provincia, Provveditorato agli Studi, dirigenti scolastici e vettori (Stp e Ferrovie Sud Est). Il servizio aggiuntivo non è sufficiente, e serve un monitoraggio per verificare le criticità evidenziate dagli utenti e provvedere a risolverle.
«I mezzi a disposizione sono pochi», evidenzia il consigliere regionale, «e ciò determina la soppressione senza preavviso di corse e fermate, lasciando a terra gli studenti e costringendoli a saltare le lezioni o a farsi accompagnare a scuola con mezzi privati e con ingresso posticipato. Anche i fortunati che riescono a salire a bordo viaggiano in condizioni disagevoli, schiacciati come sardine. E i ripetuti ritardi impediscono di raggiungere in orario gli istituti scolastici di Lecce e provincia. Questo si ripercuote negativamente anche sulle famiglie degli studenti, obbligate a farsi carico del trasporto privato a scuola, pur avendo sostenuto il costo di abbonamenti e biglietti».
Paolo Pagliaro, dunque, invita l’assessora Maurodinoia «a prendere a cuore il problema e a sollecitare i gestori del servizio a rimodulare il trasporto in modo da colmare le carenze emerse. E, al di là di questa specifica criticità che si ripresenta all’avvio di ogni anno scolastico per inadeguata e intempestiva programmazione, sollecito l’assessora ad uscire dalla sua provincia barese, dove sta inaugurando nuovi treni e servizi avveniristici, per venire nel Salento e rendersi conto dell’arretratezza di infrastrutture e trasporti che non ci stanchiamo mai di evidenziare anche al presidente Emiliano, senza ricevere risposta. L’Italia inizia a Santa Maria di Leuca e non finisce a Bari».
Attualità
Casarano, il sindaco: «Se questo è immobilismo…»
Ottavio De Nuzzo: «Basterebbe uscire dal proprio splendido giardino per constatare il lavoro dell’amministrazione comunale che da qui ai prossimi due anni restituirà alla nostra città un volto completamente nuovo, attraente ed attrattivo». Sulla visita di Bernard Jean Étienne Arnault: «La nostra città ha ospitato uno dei pilastri mondiali della moda e del lusso, una visita che ci ha inorgoglito, che ha destato grande curiosità e speranza per il futuro, di cui avremmo voluto conoscerne i dettagli, prenderne parte e contribuire in qualsiasi modo. non è arrivata nessuna notizia, informazione o coinvolgimento da chi ospitava il magnate. Plateale antipatia o mancanza di senso delle Istituzioni?»

Di tale visita però «non è arrivata nessuna notizia, informazione o coinvolgimento da chi ospitava il magnate.
Non un nostalgico sguardo al passato ma una necessità perché “historia magistra vitae”.
Ecco perché il sindaco Ottavio De Nuzzo esordisce ricordando che «c’era un tempo in cui la Politica e il “potere economico” camminavano ognuno seguendo il proprio percorso con lo stesso passo: erano gli anni del Cavaliere Antonio Filograna e dell’industria a domicilio, in cui la nostra città smetteva di avere figli sparsi in tutto il mondo per tornare ad accoglierli. Non servivano titoli e onori, vi era solo comunione di intenti. Erano anni in cui non importava del colore politico delle Amministrazioni Comunali, di chi fossero il Sindaco e gli Amministratori in carica, era importante contribuire allo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio. Non senza confronto o divergenze, ma con reciproco rispetto».
Questa premessa per evidenziare come «nei giorni scorsi la nostra città ha ospitato uno dei pilastri mondiali della moda e del lusso, una visita che ci ha inorgoglito, che ha destato grande curiosità e speranza per il futuro, di cui avremmo voluto conoscerne i dettagli, prenderne parte e contribuire in qualsiasi modo».
Della visita di Bernard Jean Étienne Arnault (è ritenuto l’uomo più ricco del mondo, il suo patrimonio personale ammonta a oltre 200 miliardi di dollari ed è alla guida della più importante multinazionale proprietria di oltre 70 marchi della moda extralusso come Dior, Bulgari, Luis Vuitton), però, «non è arrivata nessuna notizia, informazione o coinvolgimento da chi ospitava il magnate. Sarà che nell’era dei social si danno per scontato i rapporti istituzionali? Si è trattato di plateale antipatia o di tangibile divergenza? O semplice mancanza di senso delle Istituzioni?».
«Nostro malgrado», se ne fa una ragione il primo cittadino, «abbiamo avuto rispetto di quella che è sembrata una visita privata, e ne abbiamo preso atto. Ciononostante, continuiamo a lavorare perché amiamo la nostra città e non la denigriamo sui social, rischiando di screditare il contesto in cui operiamo per ottenere likes o per condizionare l’opinione pubblica».
E poi giù quella che continua ad essere l’opera della sua amministrazione: «Per questo abbiamo intrapreso la strada del confronto con tutti gli illustri piccoli e grandi imprenditori che con grande collaborazione segnalano le esigenze, le criticità, i bisogni: videosorveglianza all’avanguardia, nuova viabilità e rotatorie, decoro, sfalcio, potenziamento dell’illuminazione, vigilanza, progettazione del depuratore, estensione della fibra, sono solo le prime misure che abbiamo adottato per migliorare la nostra Z. I. e che continueremo ad attuare. Una zona industriale che prima degli ultimi dieci anni era considerata solo in occasione delle fiere del S.S. Crocefisso e di San Giovanni Elemosiniere, per la pulizia del viale. Negli ultimi tre anni invece, abbiamo fatto enormi sforzi finanziari per garantire maggiore decoro, sfalcio e pulizia su tutta l’area industriale. Tanto altro si farà per implementare nuovi servizi, a partire dal nuovo asilo nido comunale che questa Amministrazione ha progettato per andare incontro alle esigenze delle famiglie e dei più piccoli».
Ottavio De Nuzzo rivendica con orgoglio che «la Città di Casarano sta vivendo un periodo di profonda rigenerazione urbana e sociale, non solo in termini di “visione” ma sotto forma di progetti esecutivi e cantieri».
Altra rivendicazione: «Negli ultimi dieci anni tanto è stato fatto, dalla ristrutturazione di tutte le piazze, degli immobili, ai servizi, e si continua in maniera incessante: Piazza San Domenico, via Dante, Giardini “William Ingrosso”, riqualificazione delle stradine del Centro Storico da sempre abbandonato a se stesso e mai considerato una risorsa, Palazzo D’Elia, Palazzo De Judicibus, Palazzo De Donatis, zona “Largo Terra”, rifacimento delle strade, potenziamento dell’illuminazione pubblica del Centro, edilizia residenziale pubblica, edilizia ed efficientamento energetico di tutti gli edifici scolastici. Tutti interventi visibili anche a distanza. Pur pagando a caro prezzo l’assenza di rappresentanza istituzionale fuori città, abbiamo costruito con la sola forza delle idee e dei progetti, e combattuto contro chi ha cercato di depotenziare e svuotare il territorio, privando i cittadini di servizi essenziali».
«Se questo è immobilismo, siamo fieri di esserlo», replica piccato a chi ha criticato sui social l’amministrazione, «de gustibus non est disputandum, ma basterebbe uscire dal proprio splendido giardino per constatare il lavoro dell’amministrazione comunale che da qui ai prossimi due anni restituirà alla nostra città un volto completamente nuovo, attraente ed attrattivo».
Infine il sindaco ringrazia «tutti i cittadini per gli stimoli e le critiche costruttive perché ci offrono spunti di riflessione e confronto, nella consapevolezza che il nostro sia un ruolo “a tempo”, ma che ricopriamo nell’interesse della comunità nella sua interezza: degli imprenditori, dei commercianti, dei professionisti, degli artigiani, degli operai, delle famiglie, dei giovani, dei bambini, dei forti e dei deboli».
Attualità
Miggiano: il Codice della strada insegnato ai bambini
Per formare cittadini attenti e rispettosi delle regole. Il sindaco Michele Sperti: «I attraversano le strade e vanno in bici. Necessario sensibilizzarli ad assumere una condotta sicura e corretta»

È cominciato ieri il percorso di educazione stradale indirizzato agli alunni della scuola primaria di Miggiano che ha come obiettivo ultimo formare cittadini attenti e rispettosi delle regole.
«I nostri piccoli attraversano le strade sia a piedi che in bicicletta e si rende allora necessario sensibilizzarli ad assumere una condotta sicura e corretta», ha sottolineato il sindaco Michele Sperti, «la nostra Polizia Locale insieme agli insegnanti di ogni classe, attraverso una serie di attività stimolanti e divertenti, prenderanno per mano i bambini rendendoli utenti della strada accorti e responsabili».
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