Attualità
Tricase: gli ultras fanno il tifo per gli ammalati
Simbolico abbraccio de “La Tricase Ultras” ai ricoverati e doni per i bimbi del reparto di pediatria. Il ringraziamento a medici e personale sanitario per l’abnegazione mostrata durante tutto il periodo della pandemia

Una manifestazione semplice ma carica di significato.
Nel rispetto delle norme anticovid “La Tricase Ultras” che raggruppa i tifosi della Est ha simbolicamente abbracciato con il suo calore tutti gli ammalati costretti in ospedale i questi giorni di festa ed in particolar modo i bambini del reparto di Pediatria.
Una rappresentanza dei tifosi ha provveduto a donare ai più piccini calze e regali che saranno distribuiti domani in occasione dell’Epifania.
Significativi anche la vicinanza ed il ringraziamento a medici, infermieri e a tutto il personale sanitario del “Cardinale Panico” «per il loro gravoso impegno nel corso di questi lunghi mesi di pandemia», da parte di quei tifosi che hanno manifestato il loro attaccamento alla città oltre che alla locale squadra di calcio, dando ancora una volta un forte segnale del loro impegno sociale.
Attualità
Cibi contaminati a tavola, occhio all’etichetta
La top 10 dei cibi più pricolosiche possiamo trovare in Italia: la black list di Coldiretti che, ogni anno, ci mette in guardia sugli alimenti, potenzialmente contaminati da pesticidi, aflatossine, mercurio e salmonella, che rischiano di finire nei nostri carrelli

Prestiamo attenzione a cosa portiamo a tavola.
A ricordarcelo è Coldiretti che, dall’analisi dei dati del sistema di allerta Rapido (Rassf), ha pubblicato la black list degli alimenti più pericolosi, potenzialmente contaminati da pesticidi, aflatossine, mercurio e salmonella, che rischiano di finire nei nostri carrelli.
Nel mirino ci sono il pesce spagnolo, i pistacchi statunitensi, la carne di pollo polacca e i fichi secchi turchi, ma anche i litchi cinesi e le spezie indiane. Non si tratta solo di misure meno stringenti di sicurezza alimentare in alcuni Paesi in via di sviluppo, secondo Coldiretti, sono «gli effetti della globalizzazione degli scambi e della competizione al ribasso sui prezzi» che si estendono anche agli Stati più ricchi.
Secondo i dati del Rapporto Efsa 2023 relativo ai dati nazionali dei residui di pesticidi, i cibi e le bevande stranieri sono oltre dieci volte più pericolosi di quelli Made in Italy, con un numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari oltre i limiti di legge pari al 6,4% nei prodotti di importazione, rispetto alla media dello 0,6% dei campioni di origine nazionale.
«In Italia», sottolinea la Coldiretti, «oltre otto prodotti su dieci pericolosi per la sicurezza alimentare provengono dall’estero (86%). Sul totale dei 317 allarmi rilevati nel 2022, 106 scaturivano da importazioni da altri Stati dell’Unione Europea (33%) e 167 da Paesi extracomunitari (53%) e solo 44 (14%) hanno riguardato prodotti con origine nazionale».
Quando fate la spesa, dunque, occhio all’etichetta e, soprattutto, alla provenienza.
E, se potete, affidatevi al Made in Italy o meglio ancora alla produzione locale.
LA CLASSIFICA DEI CIBI DA EVITARE
Qui la top 10 dei cibi più contaminati che possiamo trovare in Italia:
- Fichi secchi (Provenienza: Turchia) – pericolo: aflatossine, sostanze altamente cancerogene
- Pesce spada e tonno (Provenienza: Spagna) – pericolo: elevato contenuto di mercurio
- Carni di pollo (Provenienza: Polonia) – pericolo: contaminazione da salmonella
- Mitili (Cozze e Vongole – Provenienza: Spagna) – pericolo: contaminazione da Escherichia coli e salmonella
- Pistacchi (Provenienza: Turchia) – pericolo: elevato contenuto di aflatossine cancerogene
- Ostriche (Provenienza: Francia) – pericolo: Norovirus
- Pistacchi (Provenienza: USA) pericolo: aflatossine
- Erbe e spezie (Provenienza: India) – Pericolo: pesticidi
- Pistacchi (Provenienza: Iran) – Pericolo: aflatossine
- Litchi (Provenienza: Cina) – Pericolo: pesticidi
Attualità
Gagliano del Capo: Nonna Immacolata fa 101!
Nata il 29 novembre del 1922 oggi festeggia con familiari e compaesani

Festa grande quest’oggi a Gagliano del Capo.
I familiari e l’intera comunità si stringono intorno ad Immacolata Profico che spegne 101 candeline!
Una donna buona, altruista, sensibile, aperta, dolcissima.
Una vita di battaglie, sacrificio e dolori, ripagata con tanta salute, con tantissimo amore da parte dei suoi figli e nipoti, per i quali è esempio di vita, e con questo traguardo meraviglioso.
Tanti auguri anche dalla Redazione.
Attualità
Salento amico dei giovani imprenditori
Indice Youth Friendly, Lecce terza provincia del Mezzogiorno: «La tecnologia deve essere utilizzata al servizio della creatività delle imprese artigiane». Imprese artigiane alle prese con la sfida dell’innovazione. Dalla transizione digitale ed ecologica all’intelligenza artificiale. Una sfida nelle mani dei giovani

Si è tenuto presso il Museo Castromediano il convegno “Artigianato: Costruttori di Futuro. Motore di sviluppo economico e sociale del territorio”, organizzato da Confartigianato Lecce per riflettere sulle nuove prospettive di sviluppo del settore artigiano diviso tra il digitale e il saper fare.
«L’artigiano si deve porre di fronte al futuro come protagonista del suo tempo», ha dichiarato Luigi Derniolo, presidente Confartigianato Imprese Lecce, «oggi l’artigiano è la storia del territorio e deve trasmettere quelle conoscenze senza aver paura della tecnologia e del nuovo che avanza. Una tecnologia che è al fianco dell’artigiano, che lo aiuta a costruire. Oggi non si può non essere green. L’azienda deve puntare a essere ecologicamente più sostenibile. Dobbiamo lasciare le generazioni in mondo diverso».
Secondo i dati elaborati dall’Ufficio studi Confartigianato, la provincia Lecce risulta la “locomotiva” del Mezzogiorno con +10,3% occupati tra il 2019 e il 2022; +21,7% donne occupate tra il 2019 e il 2022; Lecce è la terza provincia italiana per dinamica occupati 2019-2022 dopo Frosinone e Brindisi e 1° provincia per crescita occupati 2019-2022 nei Servizi e seconda per crescita tasso occupazione femminile 2019-2022.
Tra novembre 2023 e gennaio 2024 si prevede + 3,4 assunzione nella provincia. Il territorio salentino è la terza provincia “youth friendly” ovvero “amica dei giovani”. Il dato è stato rilevato analizzando 13 indicatori per valutare l’habitat per le imprese e lavoro dei giovani, misurando il grado di apertura verso gli under 35 dei territori italiani. Non mancano le criticità: tra tutti il reperimento del personale, soprattutto addetti specializzati.
«Dal rapporto emergono prospettive molto interessanti di un territorio che vede legato un sistema diffuso di micro e piccole imprese artigiane con il mondo dei giovani», ha evidenziato Enrico Quintavalle, Responsabile Ufficio studi Confartigianato Imprese, «in particolare rispetto agli indicatori che hanno misurato l’habitat per i giovani Lecce è risulta la terza provincia nel Mezzogiorno. Le medie e piccole imprese artigiane sono tipicamente un luogo di grande importanza per l’avvio dei giovani nel mondo del lavoro. Lecce e la Puglia ha dimostrato una alta presenza di giovani imprenditori under 35. Con questi fattori chiave del capitale umano Lecce dovrebbe essere orientata a confermare le ottime performance di recupero successivo alla pandemia».
Analizzando i dati provinciali sull’economia di impresa, Confartigianato propone una riflessione intorno alle diverse e nuove sfide che le imprese devono affrontare ogni giorno. Tra queste la più importante è quella della transizione ecologica, energetica e digitale che avrà un impatto significativo sulla vita quotidiana, sul modo di produrre e sulle nuove generazioni.
«Si tratta di capire in che mondo si potrà esprimere il valore delle imprese artigiane nella contemporaneità», ha sottolineato Massimiliano Valerii, Direttore Generale Censis, «soffia un vento nuovo. Dopo una narrazione apologetica della globalizzazione durata oltre 30 anni, oggi si parla sempre di più di rimpatrio delle produzioni, di ricerca di un modello nuovo. E questo lascia intendere che torneremo a un protagonismo dei territori e gli artigiani locali sono parte fondativa della tradizione. Questo apre uno spazio nuovo. Ma dobbiamo preservare cioè che di buono la globalizzazione ha portato, ovvero non solo l’apertura di nuovi mercati per le imprese artigiane che esportano ma anche la tecnologia, che deve essere utilizzata al servizio dei valori di qualità e di tradizione e di creatività delle imprese artigiane. La tecnologia è buona per preservare i valori costitutivi degli artigiani».
Il convegno è stata occasione anche per far emergere sempre più la forza degli artigiani e delle micro e piccole imprese quali ‘costruttori di futuro’, e per ribadire la mission dell’associazione ovvero valorizzare le attività del territorio, un universo di eccellenze profondamente connesse tra loro che sono motore dello sviluppo economico e sociale, per costruire insieme a loro, ogni giorno, il nostro domani: un futuro sostenibile e a misura d’uomo.
A chiudere i lavori Mario Vadrucci, presidente Camera di Commercio di Lecce: «Nessuno di noi si aspettava dati così incoraggianti. Le sfide che abbiamo di fronte sono difficilissime. Che vanno capite e poi attuate. Confartigianato è chiamata a essere presente su questi grandi cambiamenti. Il Salento ha un patrimonio di aziende artigiane importante che dobbiamo continuare a valorizzare e ad accompagnare nel futuro. Un futuro che non può prescindere dai giovani e dalle nuove tecnologie».
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