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Attualità

Tricase: “La politica ai tempi del covid-19”

Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Vincenzo E. Chiuri, consigliere comunale di maggioranza e medico “offeso da post e social persino pericolosi in una realtà della cui gravità forse non ci si rende conto”

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Di seguito la lettera del consigliere comunale Vincenzo E. Chiuri, medico di professione, sulla situazione politica che il paese sta vivendo in questa fase di grande emergenza mondiale a causa del coronavirus.


Di ritorno dall’ospedale, ho deciso di scrivere alcune riflessioni su quanto accaduto in ambito politico cittadino; il tutto calato in una realtà della cui gravità forse non ci si rende conto.


Non parlerò di sciacallaggio, né userò termini, con i quali non sono allineato, per il rispetto che va portato anche a chi ha un pensiero differente dal nostro.


Però, come ho specificato pubblicamente in passato, ci sono principi etici di fronte ai quali non intendo derogare.


Pertanto, mi sento offeso, come cittadino e come medico, nel leggere articoli e post sui social, che nulla hanno a che vedere con il diritto di espressione o di svolgere il ruolo politico di opposizione.


È in atto una tragedia planetaria, che: miete vittime; smembra famiglie (che non possono neanche dare l’estremo saluto ad un proprio caro); toglie l’empatia del sorriso, coperto dalla mascherina; fa lavorare gli operatori sanitari nel timore di infettare i pazienti anziché curarli ma ciononostante, li fa stare in prima linea (carenti di dispositivi di protezione) a lottare (e morire) contro un virus subdolo, che si trasmette anche dagli asintomatici. Ciononostante, pur di marcare la differenza ad ogni costo, si usano espressioni che rischiano di sminuire la gravità del problema (portando i cittadini ad abbassare la guardia), o di creare allarmismi.


Fino a perdere il limite della decenza, dando al COVID-19 meriti “salvifici” nei confronti dell’Amministrazione.


Di fronte ad espressioni siffatte, come diceva il Cirano di Guccini: “io non perdono e tocco”.


Giacché si tratta di articoli e post che rendono bene la cifra di chi li ha prodotti. E quand’anche alcuni siano non firmati, penso di aver capito chi li abbia scritti e chi bellamente si sia accodato.


Già durante un incontro, avvenuto repentinamente l’8 marzo, dopo la emanazione del DPCM che istituiva la prima “zona rossa”, si poneva a chi di competenza la questione dell’opportunità di insediare il consiglio in un contesto in cui si chiedeva ai cittadini di limitare spostamenti ed assembramenti.


A ciò si rispondeva che l’Ufficio di Presidenza (ora questa definizione va di moda) aveva preso tutte le precauzioni: riunione in Sala del Trono; distanziamento dei consiglieri; invito a seguire in streaming [non a porte chiuse… (vd. manifesto di convocazione)].


Quando le prescrizioni sono state ulteriormente inasprite dal DPCM del 9 marzo, però, il giorno dopo la maggioranza inviava un messaggio, nel quale si ribadiva la non opportunità di procedere con il Consiglio, stante l’assenza di argomenti dalla perentoria necessità di approvazione; nonché in relazione alla presenza tra i consiglieri di operatori sanitari, che avevano già anticipato la decisione di continuare a prestare la propria opera negli ospedali di competenza in un momento così delicato.


Momento nel quale si riteneva più importante l’unità, rispetto ai numeri per la persistenza della maggioranza, giacché per quest’aspetto ci sarebbe stato tempo.


A questo punto partiva una convocazione della Conferenza dei Capigruppo per l’11 marzo, salvo rapidamente ritirarla, stante il suddetto DPCM.


Alla fine, il Presidente “sentiti i Capigruppo” (?!), revocava la convocazione “in ottemperanza alle misure più restrittive del DPCM del 09/03”.


Però, dal/i ghost writer/s emerge risentimento, come se la revoca fosse stata imposta per limitare il diritto democratico di partecipazione ai consiglieri ed ai cittadini, piuttosto che per ragioni di opportunità e tutela della salute pubblica.


Il che è anche lo spirito delle ordinanze sindacali: contenimento capillare del rischio di contaminazione, subdolo e misconosciuto, tale da chiedere massima allerta su tutti i fronti! Nulla di contrario rispetto a quanto stabilito nelle misure emanate a livello centrale. Com’era previsto dall’articolo 35 del D.L. n.9 del 02/03/’20, che rendeva inefficaci le ordinanze sindacali se in contrasto con le misure statali.


Anzi, alcune misure le hanno anticipate le amministrazioni periferiche, le quali hanno meglio il polso della situazione, riguardo scenari di possibile formazione di focolai epidemici sul proprio territorio.


In realtà, motivo del contendere è sempre uno: la chiarezza sulla tenuta della Maggioranza.


Chiarezza che, a nostro avviso, c’è sempre stata. Sia all’epoca dell’appoggio esterno della consigliera Sodero, sia quando lei ha dichiarato la sospensione dello stesso in attesa delle decisioni del Sindaco sulla candidatura alle regionali.


D’altronde, noi stessi, prima del DPCM del 09/03, eravamo pronti a presentarci in Consiglio, pur consci dei numeri non a nostro favore.

A fronte di un decreto emanato in piena emergenza sanitaria a marea montante, della quale già all’epoca si intravedeva la portata (e che ancora oggi non sappiamo quando rientrerà), pur di avere il piacere di ufficializzare in streaming la mancanza dei numeri (con verve ciceroniana o con artati ammiccamenti a favore di telecamera), si è continuato a sostenere in maniera miope la possibilità di convocare il Consiglio.


Anzi, nonostante il recente dibattito sulle fonti del diritto e sul rango delle norme, si è sminuito il DPCM “io resto a casa” in “io resto a casa, ma con iudicio”.


Salvo poi, quando l’onda si è avvicinata ed anche i miopi l’hanno vista, con gli hashtag #iorestoacasa, #distantimauniti, #andratuttobene divenuti hot topics sui social, allora i politici “dell’aria che tira” sono assurti a paladini del “distanziamento sociale”, “vinciamo noi”, “domani saremo ancora più forti”, “servono più vigili per presidiare il territorio ed evitare gli assembramenti”.


Dimentichi dell’uscita dall’aula all’approvazione del Bilancio Consolidato, che ha reso possibile l’assunzione di Vigili Urbani a tempo determinato.


Dovevano dimostrare che c’era “la stampella” (già noto). Mentre ora sarebbero stati pronti a restare in aula e far insediare il Consiglio, nonostante l’emergenza sanitaria, per dimostrare che non c’erano i numeri (già noto).


Piccole soddisfazioni della vita politica!…


Tutti a condividere sui social la sanificazione; per poi arrembare, appena fiutata la polemica.


Non che si voglia negare il diritto di avere informazioni e chiarimenti. Però, se la richiesta formale di chiarimenti in qualità di consigliere comunale serve da allegare ad un post in cui si


parla di cittadini di serie A e serie B, instillando il dubbio di una scelta in malafede delle strade giocando sulla pelle delle persone (in un periodi di emergenza nel quale di tutto c’è bisogno, fuorché dell’allarmismo), allora è lecito pensare che lo scopo non fosse “la ricerca della verità”.


Mi sovviene la frase di Roberto Giachetti durante un’infuocata Direzione del PD, ma non la scriverò per non essere troppo volgare. Gli esperti di social sapranno come trovarla!


È un momento in cui il virus ha messo spalle al muro il mondo, con le sue debolezze. Tutti ci si interroga sull’uscita dalla crisi. Penso alle interviste di David Grossman e mons. Andrea Manto (Sacerdote e Medico) sulle implicazioni sociali ed etico-assistenziali di questa pandemia.


Al dibattito sulla limitazione dei diritti fondamentali in una fase emergenziale dell’esistenza.


Dibattito cui ha contribuito anche il costituzionalista Fulco Lanchester, il quale, da oppositore dell’informatizzazione dell’attività parlamentare in tema di votazione a distanza, ora sostiene –visti i miglioramenti dei sistemi informatici e l’emergenza in corso – tale possibilità.


In tale contesto, mi sarei atteso uno sguardo ad orizzonti più ampi, all’idea di implementare un sistema di videoconferenza, tale da permettere le riunioni o il Consiglio stesso, se necessario.


Anche perché, per i cultori della gerarchia normativa, l’art.73 del DPCM del 17 marzo prevede la possibilità di riunire gli organi collegiali con strumenti informatici.


Per la cronaca, il Prof. Lanchester è ascoltabile su Radio Radicale. La quale, quando si ipotizzava il taglio dei fondi ad essa destinati, chiese a tutti i consigli comunali di discutere un ordine del giorno a favore del loro mantenimento. Ma non ricordo che i ropugnatori della democrazia e partecipazione organici all’Ufficio di Presidenza si siano spesi per portare in Assise l’argomento. Eppure, sono così prodighi di interrogazioni e mozioni!


Sarà perché via Principe Amedeo 2 è lontana, a Roma; non è piazza Pisanelli o piazza Cappuccini. Quindi, abbassando lo sguardo sugli iPhone non avrebbero trovato tutti i like sperati.


È questa la politica ai tempi del COVID a Tricase? Quella delle giravolte in base ai like? Della millanteria? Delle offese? Del “o con me o contro di me”? Voglio credere di no!


Mi tornano ancora in mente i versi del Cirano di Guccini: “Le verità cercate per terra, da maiali, tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali”.


Vincenzo E. Chiuri


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Ampliamento Pista Porsche, Regione sospende accordo

Il governatore Michele Emiliano: “Abbiamo preso una decisione in linea con il ministero, al fine di riconsiderare alcuni aspetti del procedimento a seguito delle specifiche indicazioni fornite dalla Commissione europea”

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ll presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha deciso di sospendere l’accordo di programma Nardò technical center.

Lo ha comunicato la Regione.

Il progetto fortemente contestato dal Comitato Custodi del Bosco d’Arneo causa la perdita di una foresta secolare di oltre 200 ettari di enorme valenza naturalistica, il Bosco e la macchia d’Arneo.

“La Regione, ancora una volta – afferma Emiliano – dimostra di voler coniugare l’interesse pubblico sotteso alla realizzazione dell’intervento con la tutela dell’ambiente. Abbiamo preso una decisione in linea con il ministero, al fine di riconsiderare alcuni aspetti del procedimento a seguito delle specifiche indicazioni fornite dalla Commissione europea”.

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Attualità

Treni da e per Roma, riattivazione linea anticipata all’8 aprile

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Sarà riattivata l’8 aprile la circolazione ferroviaria sulla linea Foggia – Benevento, sospesa dallo scorso 12 marzo a causa di una frana che ha interessato l’intera area.

Oltre 70 tecnici di Rete Ferroviaria Italiana e Imprese Appaltatrici qualificate stanno lavorando senza sosta per ridurre i disagi e anticipare la riattivazione, prevista inizialmente per il 14 aprile.

«Cambiamenti climatici e dissesto idrogeologico sono purtroppo una realtà che a volte coinvolge anche la rete ferroviaria», ha detto l’amministratore delegato e direttore generale di Rete Ferroviaria Italiana, Gianpiero Strisciuglio, «lo sforzo che stiamo facendo per ripristinare la circolazione tra Foggia e Benevento è senza eguali. Tecnici, operai e ingegneri hanno lavorato dal primo giorno con il massimo impegno».

Dopo le piogge dello scorso 12 marzo, a seguito di un’ispezione da parte del personale specializzato di RFI, sono stati riscontrati dei movimenti franosi che hanno interessato la galleria Starza e che hanno causato un dissesto per circa 250 metri nel tratto Ariano Irpino – Montecalvo.

Immediata l’interruzione della circolazione ferroviaria.

Ulteriori approfondimenti hanno evidenziato dei danneggiamenti a uno dei pozzi di areazione della galleria nonché un dissesto localizzato dell’opera.

Per la messa in sicurezza dell’infrastruttura, quindi, sono stati rimossi i detriti presenti sulla sede ferroviaria e demoliti e poi ricostruiti dei brevi tratti del piedritto, i sostegni verticali dei binari.

In galleria i tecnici stanno lavorando per proteggere la base del pozzo di areazione e procedere al successivo tombamento. Gradualmente si sta procedendo alla realizzazione di una parete di calcestruzzo armato alla base del pozzo, in modo da isolare e proteggere il sedime ferroviario.

Contestualmente proseguono le attività necessarie al monitoraggio geologico, anche mediante l’istallazione di sensori ad ampio spettro.

«Possiamo tirare un sospiro di sollievo: la circolazione ferroviaria sulla linea Foggia-Benevento sarà riattivata l’8 aprile prossimo, addirittura con una settimana di anticipo rispetto alle previsioni», scrivono in una nota i parlamentari pugliesi del Centrodestra, «l’impegno che era stato assunto con noi parlamentari nell’incontro avuto a Roma nei giorni immediatamente successivi alla frana è stato mantenuto e per questo ringraziamo il Gruppo FS e in particolare RFI per tutto quello che stanno facendo per garantire la ripresa della circolazione. Noi continueremo a monitorare la situazione nell’interesse dei cittadini e del nostro territorio, augurandoci che i disagi sulla linea tra Lecce e Roma siano presto solo un brutto ricordo».

Intanto i disagi continuano e, tra un trasferimento in pullman e l’altro, i viaggi per arrivare a Lecce denunciano un ritardo di almeno un paio d’ore.

I parlamentari pugliesi del centrodestra: Andrea Caroppo, Saverio Congedo, Mauro D’Attis, Dario Damiani, Vito De Palma, Anna Maria Fallucchi, Giandiego Gatta, Dario Iaia e Mariangela Matera

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Andrano

Dal sud Salento a Malta parlando inglese

Oltre 100 studenti dell’Istituto comprensivo di Andrano, provenienti dai plessi di Andrano, Spongano e Marittima hanno partecipato ad uno stage linguistico in full immersione. Il dirigente scolastico Ivano De Luca: «Opportunità straordinaria per i nostri studenti di vivere un’esperienza educativa e formativa unica»

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L’Istituto comprensivo di Andrano ha partecipato allo stage linguistico a Malta, «un’esperienza senza precedenti per oltre 100 studenti provenienti da tutti i plessi dell’istituto», compresi Andrano, Spongano e Marittima.

Promosso dall’Associazione Multicultura Mondiale (AMCM), il progetto ha offerto agli studenti un’opportunità unica di arricchimento culturale e linguistico: durante il soggiorno a Malta, hanno partecipato a oltre 40 ore di attività linguistiche in lingua inglese in collaborazione con l’ente Esat Malta, affiliato all’Esat Italia ed accreditato presso il Ministero dell’Istruzione.

Le giornate sono state composte da lezioni mattutine in lingua inglese tenute da docenti madrelingua presso scuole maltesi e escursioni pomeridiane in lingua in tutta l’isola di Malta.

Il dirigente scolastico Ivano De Luca

Il dirigente scolastico Ivano De Luca, ha espresso grande soddisfazione: «È stata un’opportunità straordinaria per i nostri studenti di vivere un’esperienza educativa e formativa unica. Non è stato un compito facile organizzare tutto questo, ma siamo determinati a offrire ai nostri studenti opportunità di crescita che vadano oltre il tradizionale ambito scolastico.

L’aspettativa educativa e formativa perseguita era molto alta, e gli studenti hanno tratto enormi benefici anche a livello personale e relazionale. Dalla gestione delle proprie emozioni e paure al rapporto con una cultura e una lingua diverse, tutti i partecipanti hanno imparato molto da questa esperienza».

Il dirigente scolastico ha inoltre sottolineato «l’impegno profuso dagli insegnanti e dai genitori per rendere possibile questa straordinaria esperienza: voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al successo di questo progetto, dalla referente prof.ssa Federica Minonne, dai docenti accompagnatori agli studenti, dai genitori al personale organizzativo. È stata una dimostrazione di vera collaborazione e dedizione alla causa dell’istruzione e della crescita personale».

I partecipanti hanno ricevuto tre attestati: una certificazione di 43 ore di formazione riconosciuta ai sensi della Direttiva Ministeriale  70/2016; un attestato del livello di inglese Esat; una certificazione della competenza QCER dello Speaking, che permetterà loro di completare l’intero iter di certificazione permanente.

Il 10 Maggio ci sarà a Messina il 18° meeting AMCM al quale parteciperanno il Ministro dell’Istruzione maltese Hon. Clifton Grima e il Ministro dell’Istruzione e del Merito prof. Giuseppe Valditara insieme al Sindaco di Messina al Provveditore agli Studi di Messina prof. Stello Vadalà: «un’occasione per migliorare un progetto che offre tanto e che coglie le esigenze della scuola per dare la possibilità di vivere queste importanti esperienze formative».

Infine Ivano De Luca annuncia: «Siamo in attesa dei fondi per un progetto approvato dall’USR Puglia di Fondi Ristori Educativi per dare un’ulteriore possibilità ai nostri studenti. L’inclusione totale è la vittoria di una battaglia alla quale come scuola stiamo combattendo da tempo e vogliamo vincerla».

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