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Attualità

Il SIFF da Tricase a Casarano

Dopo cinque edizioni a Tricase, il Salento International Film Festival trasloca a Casarano. Lo ha ufficialmente annunciato il suo direttore artistico, Gigi Campanile, che aveva accusato l’Amministrazione Comunale tricasina di “scarsa attenzione e promesse non mantenute”. Dopo la risposta dell’assessore Nunzio Dell’Abate, ecco ora l’attacco del consigliere di minoranza del Partito Democratico, Carmine Zocco.

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Dopo cinque edizioni a Tricase, il Salento International Film Festival trasloca a Casarano. Lo ha ufficialmente annunciato il suo direttore artistico, Gigi Campanile, che aveva accusato l’Amministrazione Comunale tricasina di “scarsa attenzione e promesse non mantenute”. Dopo la risposta dell’assessore Nunzio Dell’Abate, ecco ora l’attacco del consigliere di minoranza del Partito Democratico, Carmine Zocco.


Dunque, l’annuncio ufficiale di Gigi Campanile, direttore artistico del SIFF: “La grande festa del cinema indipendente si dà appuntamento quest’anno nel centro storico casaranese, fra Piazza D’Elia, Piazza Nazario Sauro e Piazza San Giovanni, che dal 4 al 13 settembre prossimi si animeranno grazie alle proiezioni del Festival ed ai suoi numerosi eventi collaterali. Anche a Casarano, dove il Festival la decisione è stata accolta con grande entusiasmo, il SIFF celebrerà e promuoverà i nuovi talenti e le loro opere, con particolare attenzione al lavoro dei giovani. Non sarà solo un concorso internazionale, ma anche una iniziativa volta a vestire Casarano di una sofisticata nota di mondanità”.


La novità ha inevitabilmente scatenato la polemica a Tricase. Nei giorni scorsi lo stesso Campanile aveva additato l’Amministrazione Comunale tricasina di scarsa attenzione e promesse non mantenute in vista di questa sesta edizione e dunque “di non credere nell’evento sufficientemente da investire nella sua crescita”, prendendo perciò in considerazione “proposte di altri Comuni del Salento che intendano ospitare il SIFF ed abbiano intenzione di farlo crescere a beneficio della propria comunità”. Cosa ora puntualmente verificatesi con la scelta di Casarano.


Non si era fatta attendere la risposta dell’assessore a Cultura e Spettacolo del Comune di Tricase, Nunzio Dell’Abate, che aveva ricordato come “Campanile era a conoscenza che l’impegno economico da lui richiesto non rientrava nel budget a nostra disposizione. E sapeva bene che, come fatto l’anno scorso, potevamo mettere a disposizione solo le attrezzature di proprietà comunale ed un contributo di 2500 euro”.


Adesso alle accuse di Campanile si aggiungono adesso quelle di Carmine Zocco, consigliere comunale di minoranza del PD: “L’Amministrazione Comunale infligge un’altra offesa alla nostra comunità. Quello che si paventava come una possibilità è accaduto! A nulla sono valsi gli appelli lanciati dall’ideatore e direttore del Festival, Gigi Campanile, che sollecitava il Sindaco e l’Assessore affinché ufficializzassero il sostegno concreto del nostro Comune con un atto amministrativo. Una bozza di convenzione era già stata redatta, infatti, fin dallo scorso novembre ma è stata lasciata su un binario morto.

Nessun impegno concreto, dunque, per una iniziativa giunta alla sua  VI edizione, cofinanziata dalla Regione Puglia e diventata prezioso riferimento culturale e importante strumento di promozione territoriale. Per l’edizione di quest’anno, dedicata al cinema indiano, gli organizzatori contano ad oggi  prenotazioni di circa 400  persone provenienti da 15 stati stranieri. Ci chiediamo, inoltre, con quale rigore e attendibilità vengano annunciate e pubblicate le iniziative dell’estate. Nelle sue frequenti interviste-vetrina, infatti, l’assessore ha sempre annunciato lo svolgimento del Festival del Cinema. Su quali presupposti basava le sue dichiarazioni?


Il cittadino o il turista che sfoglia la brochure degli spettacoli avrà anche la beffa di leggervi qualcosa che si svolgerà altrove. L’idea che si potesse svolgere un Festival Internazionale del Cinema a Tricase è stato il frutto della dedizione alla sua terra di chi aveva acquisito altrove esperienza e conoscenza del settore. Fu una scommessa audace e lungimirante che prese avvio nel 2004 con il sostegno decisivo dell’Amministrazione Coppola che credette e investì sul progetto. Il Festival è cresciuto in questi anni e sono state superate con tenacia numerose difficoltà anche con l’aiuto finanziario della Provincia e della Regione.


Nelle edizioni fin qui svolte sono stati stretti rapporti con l’Università del Salento, sono stati accolti attori e registi Premi Oscar e sono stati proiettati film provenienti da 64 Paesi. Grazie all’indolenza e alla superficialità di chi oggi governa a Palazzo Gallone, la nostra città è stata privata di questi eventi. Non si è ritenuto necessario neanche mantenere il contributo dell’anno scorso e sono stati stanziati solo 2.500 euro per una manifestazione che dura 10 giorni. E non ci si venga a dire che ciò è dovuto a mancanza di fondi! Per le manifestazioni estive sono stati impegnati, infatti, più di 50 mila euro.


E’ una questione di scelta e di attribuzione di valore.  Per alcune iniziative di pochi giorni sono state impiegate ben altre risorse! Stiamo assistendo, purtroppo, alla soppressione metodica di tutte le iniziative di maggior rilievo spettacolare e culturale che si erano consolidate nel corso degli ultimi anni. Con un altro motivo di tristezza: che non si vede nulla di nuovo in sostituzione!”.


Attualità

Khady Sene a Salve e Tricase

Il coraggio di non arrendersi: trasformare le sfide in opportunità: la prima donna immigrata in Italia a ricoprire il ruolo di direttrice di una Caritas diocesana domattina farà visita a ragazzi e ragazze dell’Istituto comprensivo di Salve Morciano Patù. Nel pomeriggio Semi di integrazione a Palazzo Galone a Tricase

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È donna, italiana, di origini senegalesi, Khady Sene, la nuova direttrice della Caritas diocesana di Foggia-Bovino, nominata dall’arcivescovo Giorgio Ferretti.

Domattina, alle 9,30, sarà ospite presso l’Istituto comprensivo di Salve Morciano Patù (nell’aula magna della sede centrale di via Rosenberg), per incontrare gli studenti e testimoniare «il coraggio di non arrendersi, per trasformare le sfide in opportunità».

E lei di coraggio ne ha avuto tanto: arrivata in Italia a 20 anni ha dovuto fin da subito rimboccarsi le maniche, ricominciare a studiare, ripartendo dalle medie, fino a laurearsi in finanza e marketing.

Nel frattempo, per 10 anni, Khady si è impegnata come volontaria nelle mense e come operatrice sociale.

A soli 31 anni è oggi la prima donna immigrata in Italia a ricoprire il ruolo di direttrice dell’ente ecclesiastico.

Un esempio di donna che non si è arresa, che ha creduto in una missione: stare accanto agli ultimi.

E lo fa, Kadhy, in un luogo martoriato dal caporalato e dallo sfruttamento dei migranti nei campi.

«In un presente segnato da sofferenze e incertezze, è difficile immaginare un futuro luminoso. Tuttavia, anche in tempi come i nostri, essere contaminatori di pace diventa un dovere», ha dichiarato la nuova direttrice al magazine Vita.

«Mentre i “potenti” bombardano, c’è una collettività che lotta quotidianamente per dare voce a una comunità violata, che presta il proprio volto a una giusta causa, difendendo i diritti di tutti» ha ribadito Khady Sene, ricevendo il “Premio donna per la pace” dal Comune Monteleone di Puglia.

Il dirigente scolastico Istituto comprensivo di Salve Morciano Patù accoglie la nuova direttrice Caritas: «Siamo convinti che l’incontro con Kadhy Sene rappresenti un momento prezioso per offrire ai nostri studenti una prospettiva diretta sulle sfide del territorio e sull’importanza di essere un aiuto concreto nella comunità. L’obiettivo è quello di consolidare il messaggio di forza, resilienza e responsabilità sociale. Ascoltare la sua testimonianza significa educare al cuore della cittadinanza attiva: comprendere le realtà di fragilità e imparare che, a tutte le età, possiamo e dobbiamo fare la nostra parte per un mondo più giusto e inclusivo. L’appuntamento di domani», conclude Gianni Sergi, «si pone in stretta continuità con l’iniziativa tenutasi là scorsa settimana che ha celebrato figure femminili di forte impatto sociale e civile».

A TRICASE

Nelle Scuderie di Palazzo Gallone, dalle 15 alle 19, 𝐮𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐨 𝐭𝐫𝐚 𝐢𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢, 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐞 𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐢 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢, 𝐞𝐝𝐮𝐜𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐞 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚𝐥𝐢, 𝐜𝐨𝐧 𝐥’𝐨𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞: il funzionamento e l’evoluzione del servizio di supporto alle persone migranti; le metodologie adottate nei percorsi educativi e di mediazione; le collaborazioni attive con scuole, enti locali e realtà associative; testimonianze e buone pratiche maturate nel territorio dell’Ambito.

Semi di Integrazione” è un’iniziativa promossa dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo, nell’ambito dei servizi dedicati al supporto, all’accompagnamento e all’integrazione delle persone con background migratorio.

L’evento, patrocinato dalla Città di Tricase, è realizzato con il contributo degli enti attuatori del servizio, la Cooperativa Sociale Ipad Mediterranean e l’Associazione Form.Ami, impegnati quotidianamente nel lavoro di mediazione, orientamento e costruzione di percorsi inclusivi sul territorio.

L’iniziativa prevede inoltre la possibilità di visitare la mostra fotografica “Nessuno è straniero – Storie di migrazioni” e si concluderà con un momento di convivialità multiculturale.

L’evento rappresenta un’occasione per conoscere più da vicino i servizi messi in campo dall’Ambito e il lavoro svolto dagli enti attuatori, evidenziando il ruolo della cura, della professionalità e della rete territoriale nel promuovere integrazione e inclusione sociale.

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Attualità

Gagliano del Capo: piante d’ulivo gratis

Distribuzione gratuita di piante resistenti alla Xylella Fastidiosa per il recupero del paesaggio agrario olivicolo. Chi sono i destinatari e cosa fare per usufruirne

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«Salviamo il nostro paesaggio olivicolo. Reimpianta o crea nuovi oliveti con piante resistenti»: il Comune di Gagliano del Capo promuove un progetto per il recupero e la valorizzazione del paesaggio olivicolo. Distribuirà gratuitamente piante d’ulivo resistenti alla Xylella Fastidiosa.

Ne beneficeranno i proprietari di terreni agricoli nel territorio comunale.

Per reimpianti: terreni con piante compromesse dalla Xylella.

Per nuovi impianti: terreni agricoli non vincolati dal PPTR Puglia.

È prevista la distribuzione da 20 a 50 piante gratuite per ogni richiedente che riceverà: piante certificate esenti da Xylella fastidiosa; Cultivar resistenti (Leccino o Favolosa); piante di 18-24 mesi, pronte per l’impianto; targa identificativa comunale da affiggere sul fondo.

Per partecipare bisognerà compilare il modulo di domanda, allegare documenti richiesti (identità, visura catastale, foto/PPTR) e presenta la domanda entro il 30 dicembre alle 12.

La domanda potrà essere presentata: a mano presso Ufficio Protocollo Comunale (in piazzetta del Gesù) il lunedi, mercoledì e venerdì  dalle 9 alle 12 (solo il martedì dalle 16,30 alle 18,30); via PEC, indirizzando all mail a protocollo.gaglianodelcapo@pec.rupar.puglia.it; per posta, indirizzando la missiva a Comune di Gagliano del Capo, Piazzetta del Gesù 73034 Gagliano del Capo (LE).

La consegna delle piante sarà effettuata dal 20 febbraio al 15 marzo 2026; obbligatorio affiggere sul fondo la targa comunale  (sanzione € 50,00 se non affissa); messa a dimora entro 2 mesi dalla consegna (controlli comunali dopo 60 giorni dalla consegna)

Informazioni e modulistica su www.comune.gaglianodelcapo.le.it (Sezione: Amministrazione Trasparente); telefono 0833798311; mail ambiente@comune.gaglianodelcapo.le.it

L’iniziativa, promossa dal consigliere con delega all’agricoltura Mario Profico, è finanziata dal Comune di Gagliano del Capo con una dotazione finanziaria di 8mila euro.

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Attualità

Tricase e Lecce fra i migliori ospedali, secondo l’Agenas

Per il meridione è sconfortante notare come ci sia un “deserto” di nosocomi che raggiungono valutazioni basse o molto basse. Fra le altre, però, vogliamo evidenziare le due strutture in provincia uscite a pieni voti…

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Su 1117 ospedali pubblici e privati, valutati su 6 aeree cliniche, 15 hanno raggiunto dei risultati e livello “alto” e “molto alto” ed è migliorata, secondo l’Agenas (agenzia nazionale servizi sanitari), l’assistenza negli ospedali italiani nel 2024.

Migliorano certo, ma evidenziano anche una forte discrepanza fra Nord e Sud.

Dal 2012, AGENAS sviluppa il Pne, finalizzato alla valutazione degli esiti delle prestazioni assistenziali e delle procedure medico-chirurgiche nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale.

Tale osservatorio, il Pne, regolamenta gli standard relativi all’assistenza ospedaliera e, per tale valutazione, quest’anno ha utilizzato 218 indicatori: 189 per l’assistenza ospedaliera (67 di esito/processo, 101 di volume e 21 di ospedalizzazione); 29 per l’assistenza territoriale, valutata in termini di evitata ospedalizzazione, esiti a lungo termine e accessi impropri al Pronto Soccorso.

Sono stati analizzati separatamente otto ambiti clinici: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologico, gravidanza e parto e classificati gli standard di qualità in alto/molto alto, medio, basso/molto basso.

Per il meridione è sconfortante notare come ci sia un “deserto” di nosocomi che raggiungono valutazioni basse o molto basse.

Fra le altre, però, vogliamo evidenziare le due strutture in provincia uscite a pieni voti.

La prima, fra le strutture citate in ambito cardiocircolatorio, per gli interventi su valvole cardiache, spicca come un livello molto alto, la Casa di Cura Città di Lecce.

La seconda, con un’altra importante valutazione fra gli ospedali salentini, come migliore ospedale per i tumori rientra, con un livello molto alto, l’Ospedale Cardinale Panico di Tricase.

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