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Attualità

L’export salentino tiene

La provincia di Lecce resta forte in macchinari ed apparecchiature; Francia, Svizzera e Germania i Paesi dove vendiamo di più

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Nei giorni scorsi l’Istat ha diffuso  i dati sul commercio estero, da cui si evince che  da gennaio a settembre le imprese salentine hanno esportato prodotti per un ammontare di oltre 369 mln di euro, con un lieve incremento (+0,82%) rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, mentre le importazioni ammontano a 220,5 mln di euro con un saldo positivo  pari a 149,2 mln di euro. L’export nazionale nel medesimo periodo  ha registrato una variazione dello 0,50% sintesi dell’aumento registrato dalle regioni  meridionali (+10,6%), nord –orientale e centrale (+1,5% entrambe) e del calo delle aree insulari  (-21,3%) e nord occidentali (-0,8%). Anche la regione Puglia registra una variazione negativa del -2,4%, mentre tra le regioni che hanno contribuito  positivamente alla crescita delle esportazioni  italiane troviamo la Basilicata (+76,6%) e l’ Abruzzo (+12,2%), mentre il Piemonte  (-4,9%, Sicilia (-21,2%) e Sardegna (-21,4%) hanno contribuito negativamente.


Tra le province pugliesi, quella brindisina ha realizzato  l’incremento più consistente (+15,7%)  per un volume vendite  estere di circa 700 mln di euro che rappresentano il 12,5% dell’ export pugliese. Subito dopo troviamo la provincia di Foggia (+7,8%) con un volume d’affari estero di  570 mln di euro e un peso sull’export regionale del 9,8%, segue la Bat (+7%) con 382,5 mln di fatturato e un’incidenza percentuale del 6,6% sulle esportazioni  della regione. Il contributo più importante, il 48,5%, all’export della Puglia lo dà la provincia di Bari che registra un fatturato di 2,8 miliardi di euro, diminuito del 7,2% rispetto al medesimo periodo del 2015. Il  contributo alle vendite estere regionali della provincia salentina è del 6,4%, che registra però un saldo positivo (+ 149 mln) unitamente a Foggia (+ 151,7 mln) e Bari (+3,2 mln); negativi i saldi di Taranto (-584 mln), Brindisi (- 74 mln) e  della Bat (-11 mln).


I settori


Il settore economico che contribuisce in maniera consistente  alle vendite estere della provincia di Lecce, rappresenta infatti il 42% dell’export complessivo,  si conferma quello dei macchinari e apparecchiature con un volume d’affari di 154,6 mln e un incremento dell’1,4% rispetto ai primi tre trimestri del 2015. Subito dopo è il comparto dei prodotti in pelle (calzature) a contribuire in maniera consistente con un fatturato di 38,3 mln,  in flessione però rispetto al medesimo periodo del 2015 (-4,2%); le vendite estere di abbigliamento registrano invece un incremento del 14,5% e un volume d’affari di 36 mln. In crescita del 16,2% le esportazioni di bevande (vino) che registrano vendite all’estero per  23,7 mln di euro. I prodotti i metallo registrano un fatturato di 22,6  mln di euro e una flessione del 5,45%, mentre gli altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi chiudono i primi nove mesi dell’anno con una flessione del 38,5% e  un fatturato  di 13 mln di euro.


export-2Le importazioni registrano complessivamente una diminuzione del 2,5% e la fetta più consistente, pari a 32,6 mln, è riconducibile ai prodotti alimentari, pur diminuiti del 5,7% nel periodo considerato. In particolare si importa dall’estero  carne per un valore di 16,2 mln di euro, pesce lavorato e conservato per 8,8 mln e prodotti lattiero caseari  per 3,4 mln. Le imprese salentine importano prodotti agricoli e animali per circa 20 mln, diminuiti del 9,4% rispetto ai primi tre trimestri del 2015, rappresentati soprattutto da prodotti di colture permanenti per 10,3 mln  e pesce fresco per 2,9 mln di euro. Ragguardevoli le importazioni di macchinari e apparecchiature  per 21,8 mln, cresciute del 15,4%, e degli articoli in gomma e materie plastiche per un importo di 18 mln di euro anch’ esse aumentate del 15,4%. Le importazioni di articoli in pelle (calzature) ammontano a 13,8 in diminuzione del 13% rispetto al medesimo periodo del 2015, mentre le importazioni di capi di abbigliamento registrano un incremento di circa il 3% per un valore di 12, 6 mln.


I Paesi

I mercati europei assorbono il 72% dell’export salentino  per un ammontare complessivo di 265,7 mln di euro con un lieve incremento del 3,6% rispetto ai primi nove mesi del 2015. La Francia si conferma il partner commerciale più importante con  41 mln di merci acquistate (l’11% delle esportazioni salentine), in particolare le imprese francesi acquistano macchinari e apparecchiature (13,8 mln), prodotti in metallo (8,2 mln), calzature (6,9 mln). Le importazioni dalla Francia  (34,7 mln) riguardano soprattutto i prodotti alimentari (11,5 mln) in particolar modo la carne (10 mln). Tra i paesi europei, subito dopo i cugini francesi, troviamo la Svizzera e la Germania, rispettivamente, con  38,3 e 32,8 mln di fatturato verso tali paesi. L’export verso la Svizzera nei primi tre trimestri dell’anno è cresciuto del 28% e riguarda soprattutto l’abbigliamento (14,8%), le calzature (9,8 mln) e le  bevande (vino), mentre le importazioni sono piuttosto esigue per un valor complessivo di 1,1 mln. Le esportazioni verso la Germania (+8,7%) sono rappresentate da macchine e apparecchiature (13,8), prodotti agricoli (4,8 mln) e vino (4,4 mln), mentre tra i prodotti più importati troviamo i prodotti alimentari (3,9 mln), in particolare lattiero-caseari (circa 2 mln) e carni (1,8 mln); le importazioni dalla Germania sono complessivamente pari a 37,7 mln di euro.


La Turchia nel periodo considerato è il quinto partner commerciale del Salento, con 18,4 mln di merci esportate e 13,7 mln importate, anche  se tra gennaio e settembre l’export verso tale paese ha registrato una flessione del 23%; la Turchia acquista dalle nostre imprese soprattutto   macchine e apparecchiature (17,8), mentre le imprese salentine importano soprattutto capi di abbigliamento (4,6mln). Un altro importante mercato per le imprese salentine è la Gran Bretagna  che acquista beni per un valore di 18,3 mln, dei quali 12,2 costituiti da macchine e apparecchiature,  mentre le importazioni verso tale paese sono pari a 2,4 mln.


I mercati americani assorbono circa l’11% delle nostre esportazioni  per un fatturato di  40 mln di euro, di questi 36 milioni verso gli Stati Uniti d’ America, fatturato sostanzialmente stabile (+1,6%) rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Sono soprattutto macchine e apparecchiature che vengono esportate verso gli U.S.A. per un valore di 24,3 mln di euro e  capi di abbigliamento per un valore di 4,6 mln.


Verso i paesi asiatici le imprese salentine esportano 31 mln di euro (l’8,4% del totale delle esportazioni) cresciute di circa il 32% nei primi nove mesi di quest’anno rispetto all’anno scorso. Il principale partners commerciale asiatico delle imprese leccesi, escludendo la Turchia,  a metà strada tra l’Europa e l’Asia, è Hong Kong verso cui si esportano merci  per circa 3 mln di euro, del tutto marginali le  importazioni.


I paesi africani complessivamente acquistano merci per un valore di 27 mln di euro (7,4% delle esportazioni salentine), in diminuzione rispetto lo scorso anno (28,9%). L’Algeria è il principale mercato di sbocco dell’export salentino  con un fatturato pari a 14,3 mln di euro, di cui 6,4 mln riconducibili ad altri minerali non metalliferi (cemento, calce e gesso) e 5,5 a macchinari e apparecchiature.


Attualità

Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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Presentato il calendario della Polizia locale contro la violenza di genere

Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela…

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Lo speciale calendario della Polizia Locale di Nardò per il 2026 è dedicato al tema del contrasto alla violenza di genere.

Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela. Ci sono, tra le altre cose, un paio di scarpette rosse sul suolo di piazza Salandra, una foto di gruppo delle agenti del Comando di via Crispi, la panchina rossa.

Dietro queste immagini c’è il lavoro quotidiano della Polizia Locale, che con dedizione e sensibilità opera per garantire sicurezza e dignità ai cittadini e ovviamente anche a tutte le donne.

Questa mattina il comandante Cosimo Tarantino ha presentato il calendario nella sede di via Crispi, consegnando una copia al consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione e all’assessora con delega alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni. Presenti anche la consigliera Daniela Bove e la vice comandante Simona Bonsegna.

“Questo calendario – ha detto il comandante Cosimo Tarantino – è un messaggio di coraggio e speranza. Pensiamo che ognuno di noi debba fare la propria parte nel contrasto alla violenza di genere, la Polizia Locale ha ritenuto quest’anno di utilizzare il calendario come importante veicolo divulgativo per sensibilizzare tutti. È importante non abbassare mai la guardia”.

“Questo è un tema che interessa singoli, famiglie e istituzioni – ha aggiunto il consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione – e ognuno deve affrontarlo nei limiti del proprio ruolo e delle proprie possibilità. Questo calendario è uno strumento istituzionale, ma stavolta anche un segno tangibile di vicinanza nei confronti dei cittadini e di tutte le donne”.

“Ringrazio il Corpo di Polizia Locale – ha detto ancora l’assessora alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni – per questa iniziativa di estrema sensibilità e responsabilità. Avere a casa questo calendario ci ricorda ogni giorno che il contrasto alla violenza di genere non può e non deve essere una battaglia episodica, ma costante e generalizzata”.

Dalla prima edizione del calendario della Polizia Locale di Nardò sono passati ormai 24 anni, dedicata all’epoca alla sicurezza stradale e arricchita dai disegni sul tema degli studenti delle scuole primarie. Questa edizione, invece, arriva nell’anno (il 2026) che celebra i 160 anni della Polizia Locale italiana.

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