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Cronaca

Morì per caduta da letto senza sponde: 17 indagati

69enne con problemi psichiatrici riportò trauma cranico al quale non riuscì a sopravvivere

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Cadde dal letto privo di sponde nella struttura psichiatrica dove era ricoverato e morì in seguito, stando a quanto riportato dai suoi familiari, a causa delle ferite riportate alla testa nella caduta.


I suoi due fratelli, uno dei quali suo tutore, si rivolgono all’autorità giudiziaria per richiedere di individuare i responsabili dell’accaduto.


È così che si apre la triste storia di Walter Paladini, originario di Surbo, che conta oggi 17 indagati tra medici, infermieri, direttori di strutture ed operatori.


Paladini, deceduto nel novembre 2014 all’età di 67 anni, iniziò a manifestare disturbi del pensiero sin dalla giovane età di 24 anni, quando lavorava come perito elettronico. Da allora, alternò periodi di ricovero a fasi di discreto compenso.


Affetto da schizofrenia e demenzia, sommate ad alzheimer e disorientamento temporo/spaziale, Walter fu spostato di struttura in struttura dai fratelli, spesso preoccupati dalla negligenza degli operatori cui affidavano il loro familiare. Una mancanza di attenzioni riscontrata in più luoghi e più occasioni, due su tutte nel 2006, quando furono i carabinieri a recuperarlo dalla strada a Tuturano ed a Cellino San Marco.

Preoccupati dalla incompatibilità delle strutture fino ad allora scelte con le necessità di sorveglianza che presentava loro fratello, Dario e Salvatore Paladini nel 2013 richiedono il trasferimento urgente dalla CRAP di Srudà ad una struttura idonea dal punto di vista contenitivo.


La loro richiesta resta inascoltata, così come pare lo sia rimasta quella integrativa nella quale domandavano, perlomeno, l’utilizzo di sponde ai lati del letto, per scongiurare quanto accaduto nella notte tra il 23 ed il 24 ottobre 2014.


Walter cade dal letto e viene trasportato all’ospedale di Galatina, privo di reparto di neurochirurgia. Riporta un grave trauma cranico e viene trasportato quindi a Lecce per essere operato. Dopo una dozzina di giorni di sofferenza, incontra la morte, per le cui cause i fratelli, ancora oggi, chiedono giustizia.


Attualità

L’impegno di Colacem per la Sicurezza sul Lavoro

Colacem ha scelto il tema della sicurezza alla guida, sviluppando un opuscolo informativo che illustra le linee per una guida sicura su ogni mezzo, con l’obiettivo di ridurre i rischi e proteggere l’incolumità dei lavoratori. «La sicurezza non è solo una responsabilità individuale, ma un impegno collettivo. Colacem è determinata a garantire un ambiente di lavoro sicuro a un’organizzazione professionale e consapevole, per essere esempio di eccellenza in termini di sicurezza e benessere dei suoi lavoratori»

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La Giornata Mondiale della Sicurezza del 28 aprile è occasione per Colacem di «ribadire il suo costante impegno a rafforzare la cultura della sicurezza: un valore fondamentale per l’azienda, che promuove comportamenti consapevoli e sicuri tra i propri dipendenti».

Nella ricorrenza di quest’anno, Colacem ha scelto il tema della sicurezza alla guida, sviluppando un opuscolo informativo che illustra le linee per una guida sicura su ogni mezzo, con l’obiettivo di ridurre i rischi e proteggere l’incolumità dei lavoratori.

Uno strumento di comunicazione che sarà presto disponibile in diverse lingue oltre l’italiano, tra cui francese e spagnolo, per assicurare che il messaggio raggiunga tutti i dipendenti del Gruppo nei vari territori di operatività, ovviamente Salento e Galatina compresi.

Inoltre, per lunedì 29 aprile Colacem ha invitato i propri dipendenti a partecipare a incontri, sia in sede che nei reparti degli stabilimenti, per condividere il contenuto dell’opuscolo e sensibilizzare tutti ad adottare sempre comportamenti sicuri.

«Queste iniziative», fanno sapere dall’azienda, «sono parte di un più ampio sforzo quotidiano per costruire una cultura della sicurezza che permei ogni aspetto del lavoro e della vita. Nel corso degli ultimi anni sono state intraprese numerose attività volte al miglioramento continuo dei livelli di sicurezza degli impianti, all’acquisizione di una maggiore consapevolezza nell’attuare comportamenti sicuri e alla creazione di maggiori standard procedurali. La formazione rimane il principale strumento per la creazione di cultura della sicurezza, insieme alla partecipazione attiva dei lavoratori attraverso riunioni e analisi dei mancati infortuni. La sicurezza non è solo una responsabilità individuale, ma un impegno collettivo. Colacem è determinata a garantire un ambiente di lavoro sicuro a un’organizzazione professionale e consapevole, per essere esempio di eccellenza in termini di sicurezza e benessere dei suoi lavoratori».

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Cronaca

Schianto al “solito” incrocio sulla 275: paura in prossimità del Gulliver

Sinistro sotto la pioggia, attorno a mezzogiorno: soccorsi nel territorio di Surano

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Sotto la pioggia, questa mattina pochi minuti prima di mezzogiorno, si è registrato un brutto incidente stradale sulla strada statale 275, la Maglie-Leuca.

Il sinistro è avvenuto alla famigerata intersezione semaforica in prossimità del centro commerciale Gulliver, nel territorio di Surano.

La violenza dello scontro la raccontano i pesanti danni patiti dalle auto coinvolte, non più marcianti.

I mezzi coinvolti sono due utilitarie: una completamente distrutta sulla fiancata destra, l’altra ko nell’anteriore sinistro.

Soccorsi e 112 sul posto. I coinvolti non versano in condizioni gravi.

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Cronaca

“Fascisti al rogo”, imbrattata la porta del comitato di Fitto a Maglie

Ernesto Toma, su fb: “E’ evidente che il buon governo del presidente Giorgia Meloni e la vittoria del centrodestra in Basilicata, viene mal digerita da qualcuno che nella notte ha imbrattato un comitato elettorale (chiuso, ma nel centro di Maglie) del Ministro Raffaele Fitto…”

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Dopo la scritta intimidatoria “Fascisti al rogo”, lasciata da alcuni vandali con lo spray sulla porta del comitato del Ministro Raffaele Fitto a Maglie, e dopo la ferma disapprovazione arrivata da tutti gli esponenti di spicco della politica, il sindaco della città Ernesto Toma, condanna l’odioso gesto e posta su fb: “E’ evidente che il buon governo del presidente Giorgia Meloni e la vittoria del centrodestra in Basilicata, viene mal digerita da qualcuno che nella notte ha imbrattato un comitato elettorale (chiuso, ma nel centro di Maglie) del Ministro Raffaele Fitto con una scritta intimidatoria: “fascisti al rogo”.

Gli autori non resteranno ignoti a lungo, i carabinieri stanno indagando. Esprimo la mia condanna per l’ignobile e vile gesto e tutta la mia solidarietà al ministro Fitto a nome dell’intera città”.

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