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Attualità

Morto Don Pino, l’uomo di Quarta Caffè

Scomparso l’ultimo dei discendenti di Antonio Quarta, fondatore di Quarta Caffè, che insieme ai fratelli si è occupato dell’azienda familiare nata nella Lecce degli anni cinquanta

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Ci sono persone che se ne vanno non lasciando vuoti ma eredità morali, insegnamenti e stili di vita fatti di sobrietà, semplicità e umiltà.


Se ne è andato così don Pino Quarta, l’ultimo dei discendenti di Antonio Quarta fondatore di Quarta Caffè, che insieme ai fratelli Carlo e Gaetano si è occupato dell’azienda familiare nata nella Lecce degli anni cinquanta. Tutto partì una piccola torrefazione artigianale con bar degustazione. Una storia, la loro, nata nel pieno centro della città con un tostino della portata di 5 kg e una miscela per soddisfare le poche decine di clienti, almeno sino a quando questo bar non diventa punto di riferimento per i leccesi e per l’intero Salento, e non solo.


Se ne è andato in silenzio, accompagnato da un cielo nuvolo, un filo di vento che asciugava le lacrime della moglie Rita, dei figli Andrea, Luca, Simona e Stefania e dei nipoti, affetti che hanno rappresentato sempre i punti cardine della sua vita. Se n’è andato accompagnato da un feretro lineare, simbolo del suo modo di essere, una persona essenziale, discreta ed elegante, che non amava le parole in più, almeno quanto non amava gli sprechi o gli eccessi. Una persona che con la stessa semplicità arrivava dritto al cuore dei clienti come anche dei dipendenti e degli amici.


Forte e toccante il ricordo dei figli: “Un grande imprenditore, un grande uomo, un grande marito, un grande papà anche nei momenti di fatica e di ombra. È difficile riassumere in poche parole quello che è stato “don Pino” per tanti, papà per noi: un uomo che ha saputo essere esempio di correttezza, altruismo, bontà, disponibilità, rispetto e umiltà aldilà di ogni parola detta. Giovedì la Chiesa di San Lazzaro non è riuscita a contenere l’affetto che tante persone provavano per papà e ringraziando per il calore e l’affetto che ci ha circondato, vorremmo condividere una riflessione: quando chiedevano a papà come ha fatto a crescere quattro figli lui diceva sempre: amando il più piccolo. E noi siamo convinti che amando, pregando e vivendo con i suoi principi si possa cambiare il mondo, perché crediamo siano i “piccoli uomini” che con le loro “grandi azioni di tutti i giorni” facciano la differenza”. Raccogliamo così poche battute anche da parte degli amici di sempre che descrivono la sua vita: una vita spesa con passione per il suo lavoro, una vita di “fede testimoniata” animata da quell’aiuto per il prossimo, quello in cui la mano destra non sa quello che fa la mano sinistra, quello che lo ha portato a scegliere di essere al fianco di Don Mario nella fondazione della Communità Emmanuel. Anche in questo”, racconta chi l’ha conosciuto, “don Pino lascia un’eredità che dovrebbe essere rammentata a quanti fanno della carità un investimento pubblicitario”. Un uomo di fede con “cinture ai fianchi e lucerne accese”, e ironizzava lui sul fatto di dover essere pronti sempre, quindi sulla necessità di dimagrire per poter entrare in quella stretta porta del regno dei cieli.

Così, dopo una celebrazione essenziale un applauso spontaneo e fragoroso gli ha reso omaggio all’uscita del feretro dalla Chiesa di San Lazzaro nella sua Lecce, dove si sono svolti pomeriggio i funerali. Un applauso lungo il giusto per arrivare lì su in quel cielo, fattosi sgombro dalle nuvole e diventato dello stesso colore dei suoi occhi dolci e penetranti.


Viviana Bello


Appuntamenti

A Vaste (di Poggiardo) ricordano Alfio, Filadelfio e Cirino

Entrambi i genitori furono barbaramente martirizzati. I tre fanciulli vennero educati dapprima da Evodio da Bisanzio e, successivamente, dal Sacerdote cristiano Onesimo. I loro nomi, le cui radici presentano…

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Aria di festa a Vaste (frazione di Poggiardo) per i Santi patroni Alfio, Filadelfio e Cirino, i tre Martiri vissuti nel III secolo.

I tre fratelli nacquero nella Città dei Prefetti, nel III secolo. Dai nobili natali, discendevano da Benedetta di Locuste e dal principe Vitale (o Vitalio), padre di quattro figli (la primogenita fu madre del martire Erasmo).

Entrambi i genitori furono barbaramente martirizzati. I tre fanciulli vennero educati dapprima da Evodio da Bisanzio e, successivamente, dal Sacerdote cristiano Onesimo. I loro nomi, le cui radici presentano eminentemente una derivazione ellenistica, evidenziano tre significati ben precisi: Alfio (di carnagione chiara), Filadelfo (amico del fratello), Cirino (piccolo signore). La breve vita terrena dei tre Santi si concluse in modo tragico: furono martirizzati per la loro fede Cristiana a Lentini, in Sicilia, nel 253 d.C.

La Novena in onore dei Santi Martiri, quest’anno è titolata “La Vita è un Viaggio”, (avviata il 1° maggio con l’intronizzazione dei Santi e seguita, il giorno dopo, da “Il Miracolo della vita” che si concretizza nelle braccia di una madre con la dott.ssa Adriana Carluccio che si racconta…) prosegue sabato 3 maggio con “Un Cuore che ha R-imparato a battere”: nei corridoi degli ospedali comprendi che la vita non è una gara ma una benedizione. Il dott. Stefano Primitivo si racconta…

Domenica 4, “Lungo la via che percorsero i Martiri”: alle 18,30: Pellegrinaggio e Santa Messa al Pozzo dei Martiri.

Lunedì 5, “Se ognuno di noi vedesse nel prossimo il riflesso di Dio, pensate che ci sarebbe ancora bisogno di barconi?”: la Dott.ssa Katia Botrugno si racconta…

Martedì 6, “Chiusi dentro”: viaggio nelle carceri italiane. La prof.ssa Alba Monti si racconta…

Mercoledì 7, “Vite spezzate: la tua morte è per me, per noi la più grande ingiustizia». L’avv.ssa Maria Cristina Rizzo si racconta…

Giovedì 8, “Non sono stati mamma e papà ad adottare me, ma sono stata io con il passare dei giorni, dei mesi e deglianni ad adottare loro”. Mina Monteduro si racconta…
Si entra nel vivo delle celebrazioni venerdì 9 maggio: alle 8,30: Santa Messa della vigilia; alle 19,30, la processione per le vie del paese.
Al termine, lo spettacolo itinerante della Salento Street Band, Artisti di Strada e il Dj Nico Monteduro.

Sabato 10, solennità dei Santi Patroni Alfio, Filadelfio e Cirino, Sante Messe alle 8, 11 e 19 (in piazza, celebrata da don Antonio Tondi, parroco di Collepasso).
Nel corso della giornata presterà servizio la Grande Orchestra di Fiati Lirica Sinfonica di Terra d’Otranto Città di Lecce, diretta dal Maestro Giancarlo Perrone.

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Attualità

Taurisano e la Festa del SS Crocifisso ed il grande spettacolo

Oggi, 3 maggio, il concerto degli Audio 2, noti al grande pubblico anche per la loro stretta somiglianza al compianto Lucio Battisti. Sul palco, un altro grande esponente della musica partenopea: il percussionista Tony Esposito…

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Taurisano rinnova l’appuntamento con la tanto attesa Festa del Santissimo Crocifisso: un’occasione di fede, cultura e anche grande spettacolo che unisce la comunità in un’atmosfera unica.

Quella di quest’anno, promette di essere un’edizione speciale che anuncia emozioni forti.

Sabato 3, presso la Cappella del SS. Crocifisso, Sante Messe alle 8 e alle 10. Alle 11 traslazione della venerata immagine del SS. Crocifisso nella Chiesa SS. Apostoli San Pietro e Paolo dove sarà celebrata la Santa Messa alle 18,30.

Alle 19, la processione per le vie del paese.

Nel corso della giornata presterà servizio il Gran Concerto Bandistico Associazione “G. Verdi” di Taurisano.

In cartellone, per sabato 3 maggio, il concerto degli Audio 2, alla ribalta negli anni ’90 e duemila e noti al grande pubblico anche per la loro stretta somiglianza al compianto Lucio Battisti. Sul palco, con i due artisti napoletani,un altro grande esponente della musica partenopea: il percussionista Tony Esposito con la sua inconfondibile energia.

Dopo il concerto, nell’Area So What, street food, birra artigianale e DJ set con Manuele Arhgirò.

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Attualità

Casarano Calcio: voce ai commericanti ed alla gente

Le voci, i commenti, la gioia dei tifosi e dei commercianti di Casarano per la Serie C

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ESCLUSIVA

INSERTO CASARANO IN SERIE C, scaricalo cliccando sul link a seguire:

https://www.ilgallo.it/wp-content/uploads/2025/04/Inserto-Maggio_Casarano-Serie-C.pdf

di Giuseppe Lagna

Gianni Toma (Toma Orologi)

«Felice della grande stagione e del ritorno del Casarano tra i professionisti, sarà volano economico per l’intera città. Gioisco anche per aver contribuito al rilancio della squadra alcuni anni fa».

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Annalisa Giorgino (Civico 16 Abbigliamento)

«Sono molto contenta per la vittoria del campionato, che porterà notorietà alla città e incremento alle attività commerciali».

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Agostino Malorgio (Enjoy Pizza Restaurant)

«Sono sicuro che la promozione del Casarano in serie C darà lustro anche all’economia e alla socialità nella città, con vantaggi anche nelle attività di ristorazione».

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Alessandro Venneri (Libreria Dante Alighieri)

«Sicuramente la risalita del Casarano nei professionisti apporterà ampi riflessi in tutte le attività del territorio, comprese quelle sportive e culturali».

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Paolo Mele (Bar Betitaly)

«Con il ritorno del Casarano nel professionismo tutta la città deve essere soddisfatta, perché è noto che il calcio può rappresentare occasione di ripresa in ogni ambito sociale».

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Aldino Antonaci (Trattoria La Pergola)

«Dopo quasi un trentennio di alti e bassi, siamo riconoscenti all’impegno del presidente Antonio Filograna Sergio per aver riportato il Casarano in serie C, questo avrà certamente ripercussioni positive in ogni settore dell’economia cittadina».

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Alessandra Costa (Costa Confezioni)

«Per me che son cresciuta al seguito del Casarano con mio padre Gigi è stata una grande gioia e spero che la serie C riporti la città agli splendori sociali ed economici di un tempo».

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Leonardo Scorrano (Buffetti Computer Store)

«Come recita lo striscione apposto al mio negozio, si è trattato di una continuità tra l’epoca di Mesciu Ucciu Filograna e suo nipote Antonio. Tutto questo non potrà che assicurare vantaggi all’economia della Città e del comprensorio».

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Giovanna D’Agnello Crazy Tabacchi e Servizi online)

«Finalmente! La Serie C è un’altra cosa. Il salto di categoria ce lo siamo meritato tutti. In particolare, noi tifosi. Dico “noi” perché, oltre ad occuparmi della rivendita dei biglietti per le partite nella mia tabaccheria, sono un’assidua frequentatrice della curva. Quando abbiamo potuto cantare “ce ne andremo in Serie C”, in curva erano tanti gli occhi gonfi. La terza serie darà lustro alla città e, ne sono sicura, anche l’economia casaranese se ne gioverà. Sono felice anche per i calciatori, ne ho conosciuti molti e sono tutti bravi ragazzi. Così come sono felice per il presidente, se lo merita. Domenica 4 maggio al Capozza ci sarà il pienone e sarà gremita anche la Curva Sud.
Faremo una grande festa, questo è sicuro!».

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