Attualità
SIFF: cinema o… circo mobile?
La telenovela è finalmente terminata. Il Salento International Film Festival, che ha rischiato di stancare prima ancora che cominciasse, resta a Tricase…dopo essere stato trasferito, ma solo per qualche ora, a Casarano. Il dubbio era durato settimane: ma dove caspita lo si fa questo benedetto Festival del Cinema, dal 4 al 13 settembre? E’ stato onestamente difficile capirci qualcosa: ai comunicati ufficiali, piuttosto risentiti, di Gigi Campanile, direttore artistico del SIFF, che imputava all’Amministrazione tricasina “di non credere nell’evento sufficientemente da investire nella sua crescita” e quindi di prendere in considerazione “proposte di altri Comuni del Salento che intendano ospitare il SIFF ed abbiano intenzione di farlo crescere a beneficio della propria comunità”, replicava con altrettanta fermezza l’assessore alla Cultura, Nunzio Dell’Abate, ricordando a Campanile che “l’impegno economico da lui richiesto non rientrava nel budget a nostra disposizione” e che, come fatto l’anno scorso, il Comune poteva offrire solo le attrezzature di sua proprietà ed un contributo di 2500 euro.
Ma il top lo si è toccato nella giornata del 4 agosto, quando all’ennesimo comunicato di Campanile, che annunciava la scelta definitiva di Casarano, con tanto di nome e cognome dell’organizzatore e perfino decantando le magnifiche piazze del centro storico casaranese come nuove location della sesta edizione del SIFF, si accodava il durissimo intervento di Carmine Zocco, consigliere comunale di minoranza del PD, ai danni dell’Amministrazione, rea “di aver inflitto, con la perdita del SIFF, un altro duro colpo alla città di Tricase”.
Tutto deciso? Nemmeno per sogno! All’ora di pranzo (e quando in redazione non avevamo neppure fatto in tempo a… finire di leggere la forte presa di posizione di Zocco), Campanile e Dell’Abate arrivavano, pensate un po’, ad una clamorosa “schiarita” su tutto il fronte (Dell’Abate ha assicurato a Campanile che il Comune si farà anche carico dell’ospitalità degli ospiti del Festival): miracolosamente, e per un tozzo di pane, il SIFF “rientrava” a Tricase!
Non solo: qualche ora dopo, il sindaco di Casarano Ivan De Masi prima telefonava e poi scriveva anche una mail a Dell’Abate, rassicurandolo sul fatto che la notizia della mattinata, ossia lo spostamento del SIFF a Casarano, fosse destituita di ogni fondamento, avendo lui stesso declinato la proposta fattagli da uno degli organizzatori e ritenendo che il Festival di Tricase abbia una tradizione meritata, augurando pertanto all’Amministrazione tricasina le migliori fortune in vista della sesta edizione. Come dire che a Casarano, al contrario di quanto “minacciato” per giorni da Campanile, il SIFF non ci sarebbe mai andato. Considerazione finale al di là del circo messo su dai vari protagonisti della vicenda: passata l’edizione di settembre, quale futuro attende il Festival sotto questi chiari di luna?
Federico Scarascia
Attualità
La “Bike economy” a Lecce e provincia: una filiera diffusa
Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio)…

A Lecce e provincia la “Bike economy” è una filiera diffusa che va dalla fabbricazione di biciclette tradizionali oppure elettriche a pedalata assistita fino alla vendita, dalla riparazione e manutenzione fino al noleggio o al leasing.
Nel Salento sono attive 90 imprese che danno lavoro a 103 addetti.
Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio) o amministrativo/gestionale (ad esempio ufficio, magazzino, deposito), ubicato in luogo diverso da quello della sede legale.
È quanto emerge da uno studio condotto dal data analyst Davide Stasi.
«L’integrazione di dati – spiega Davide Stasi – assieme alla formazione e alla cultura delle due ruote stanno rivoluzionando il modo in cui pensiamo e utilizziamo la bicicletta: permettono di progettare soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale nelle città, ma soprattutto di promuovere valori etici e sociali nella ciclo della logistica e nei sistemi di delivery. Non si tratta solo del tragitto casa-lavoro dei dipendenti o degli spostamenti per attività di tipo aziendale, ma anche del trasporto, della distribuzione e della vendita di merci.
Tanti aspetti che, messi tutti insieme, sono in grado di operare una piccola rivoluzione green a beneficio di tutti. Al mondo delle due ruote – aggiunge Stasi – guardano con crescente interesse non solo gli addetti ai lavori del settore, quali i produttori di biciclette, componentistica e accessoristica o i commercianti al dettaglio o i noleggiatori ma anche gli appassionati di cicloturismo; i produttori di macchine industriali/tecnologie (ad esempio robot) o strumenti (ad esempio stampi) per la produzione di biciclette o per la produzione di componentistica; e poi ancora, i produttori di servizi e tecnologie intangibili (ad esempio le soluzioni software) al servizio della filiera della bicicletta, le associazioni, gli investitori e i business angels. Fino alla pandemia e nel periodo immediatamente successivo – ricorda Stasi – il mercato è cresciuto grazie alle e-bike. Subito dopo il Covid, in particolare e per oltre un anno, la filiera della “Bike economy” ha registrato un incremento maggiore delle più rosee aspettative. Dopodiché, l’assestamento del mercato e i tempi lunghi di consegna hanno rallentato questa sorprendente crescita. Il mercato oggi continua a soffrire per le piccole dimensioni delle aziende e per una politica ancora poco lungimirante che non incentiva l’utilizzo delle biciclette attraverso, ad esempio, una forte defiscalizzazione».
“Bike economy” a Lecce e provincia | Imprese attive | Localizzazioni | Addetti |
Fabbricazione di biciclette (Ateco 30.92) | 1 | 1 | 1 |
Fabbricazione di biciclette, escluse parti e accessori (Ateco 30.92.1) – fabbricazione di biciclette senza motore, con motore elettrico a propulsione o elettriche a pedalata assistita | 3 | 3 | 1 |
Attività di intermediari del commercio all’ingrosso di biciclette (Ateco 46.18.22) | 38 | 39 | 38 |
Commercio all’ingrosso di biciclette e altre attrezzature e articoli sportivi (Ateco 46.49.4) | 10 | 15 | 13 |
Noleggio e leasing operativo di biciclette (Ateco 77.21.01) – incluse biciclette con pedalata elettrica assistita | 15 | 30 | 23 |
Riparazione e manutenzione di biciclette, articoli sportivi e attrezzature da campeggio (95.29.2) | 23 | 24 | 27 |
totale | 90 | 112 | 103 |
Attualità
Donna scomparsa ritrovata morta dopo un mese vicino alla marmeria del marito

Si è conclusa tragicamente la vicenda di Gina Monaco, la 60enne di Ceglie Messapica scomparsa il 6 aprile scorso. Il corpo della donna è stato ritrovato l’8 maggio in avanzato stato di decomposizione sotto un albero nel boschetto di contrada Moretto, a pochi metri dalla sua abitazione e dalla marmeria del marito.
A fare la drammatica scoperta sono stati alcuni volontari impegnati nelle ricerche. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale. La Procura di Brindisi ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte, che, secondo una nota del procuratore reggente Antonio Negro, sembrano non essere imputabili ad altri.
Gina, conosciuta e benvoluta in paese, era uscita di casa la mattina del 6 aprile, dopo aver chiesto al marito di prenotare un ristorante per il pranzo domenicale. Le ultime immagini la mostrano camminare con passo deciso lungo la strada vicino alla marmeria. Uno dei suoi cellulari era stato localizzato proprio nei pressi del bosco dove è poi stata trovata.
Cinque giorni prima della scomparsa, la donna era stata ricoverata in ospedale per un’ingestione di psicofarmaci. Le indagini proseguono per chiarire se si sia trattato di un gesto volontario o meno.
Alessano
Fiocco azzurro per Chiara e Matteo: è il loro decimo figlio
Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima…

Mamma Chiara e papà Matteo, di Alessano, come anticipavamo a febbraio scorso, erano euforici e felici per l’arrivo che sarebbe dovuto avvenire, a maggio, del loro decimo figlio.
Ebbene, quel momento è arrivato, Achille, questo è il nome scelto per il nascituro, è l’ultimo di dieci figli della coppia alessanese.
Il piccolo è nato ieri, all’ospedale Panico di Tricase e pesa 3,5 chili, lui e la mamma stanno bene, presto potranno rientrare a casa.
Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima.
Il piccolo è stato accolto dal calore di sorelle e fratelli: Mattia, Azzurra, Francesco, Riccardo, Enea, Ludovica, Diego, Luigi Maria e Vittoria.
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