Casarano
Calcio, Casarano: porte chiuse e reti bianche
Solo 0-0 in un “Capozza” desolatamente vuoto, contro il Molfetta arriva il quindicesimo pareggio della stagione (nono interno). A cavallo di Pasqua si decide il futuro: giovedì derby a Nardò, dopo le feste la Cavese in casa

CASARANO-MOLFETTA 0-0
Note: gara a porte chiuse,
30′ st espulso Cianciaruso (M) per doppia ammonizione
Per ironia della sorte, il Casarano targato Foglia Manzillo (nella foto in alto) torna all’antico ossia da dove aveva avviato questo suo strano campionato: in sette incontri, quattro vittorie e tre pareggi per un totale di quindici punti.
Nell’anticipo di sabato, nel triste Capozza a spalti vuoti, dove si odono soltanto ordini dalle panchine, i Rossoazzurri sbattono contro la coorte ben congegnata della compagine molfettese, producendo, a reti inviolate, il quindicesimo pareggio della stagione (nono interno).
Nel pomeriggio di domenica i risultati completi dagli altri campi ridisegnano la nuova griglia play-off, che snocciola: Cavese 62, Nardó 58, Brindisi 56, Barletta 53, Casarano 51.
In pratica, per un solo punto in meno non si torna al fondo dei dodici punti di distacco dal vertice, che risale alla 16^ giornata, dopo il pari a Francavilla in Sinni.
Eppure, dopo il Catania straccia-campionato nel girone I, le Serpi salentine continuano a rimanere “leader” con due sole sconfitte dell’intera serie D.
Cos’è che non va allora, nonostante il cambio di allenatore, che era sembrato dare la svolta utile per la risalita?
Interrogativo a parte, suscettibile di mille risposte, adesso resta l’imperativo del miglior posto possibile per il play-off, oltretutto guardandosi le spalle dall’incalzante Altamura.
I prossimi impegni a Nardó giovedì e contro la Cavese dopo Pasqua nel Capozza, riabilitato dal ricorso, costituiranno i due crocevia, forse gli ultimi per salvare capra e cavoli, i play-off e l’onore.
Giuseppe Lagna
Casarano
Brutto incidente nel centro di Casarano: un codice rosso
Coinvolte due auto in via Corsica: un suv finisce contro il concessionario Renault, ma è una 500 ad avere la peggio, con la conducente ferita seriamente

Attimi di paura in pieno centro abitato questo pomeriggio a Casarano dove si è registrato un brutto incidente stradale.
Il sinistro è avvenuto in via Corsica ed ha visto coinvolte due vetture. Rocambolesco l’impatto tra una Fiat 500 ed un suv Range Rover. Con la prima vettura a patire le conseguenze peggiori ed il suv che è invece finito contro il concessionario Renault che si trova sul posto.
Necessario l’intervento del 118 che ha preso in carico una donna, residente a Gallipoli ma di origini albanesi: si tratta della conducente della 500. La malcapitata è stata trasportata in codice rosso per via di una sospetta frattura del bacino.
Le forze dell’ordine, una volta effettuati i rilievi, hanno lavorato al ripristino della sicurezza dell’area ed alla rimozione dei mezzi interessati.
Casarano
Calcio, Serie D: Casarano all’ultimo respiro
Altro pari in casa agguantato in extremis dopo una gara dominata ma con gli avanti rossoazzurri incapaci indicidere. Il direttore sportivo Francesco Montervino ringrazia il pubblico del “Capozza”: “Ha tifato ancora di più dopo il gol subito e ha aiutato tanto a raggiungere il pari”

CASARANO-FIDELIS ANDRIA 1-1
Marcatori: st 19′ Martinez (A), 50′ Perez (C)
Letteralmente esplode il Capozza sui titoli di coda di un film-beffa, che vedeva l’Andria ormai in procinto di portarsi tre punti a casa a dir poco… frodati.
C’era stata al diciannovesimo della ripresa una papera della difesa casaranese a offrire su un piatto d’argento la porta sguarnita al subentrato andriese Martinez, che non perdonava e ringraziava.
Insomma, dopo tre giornate di campionato e tre partite disputate tutto sommato con impegno e senza eccessivo demerito, il Casarano conserva lo zero nella casella delle vittorie.
È appena di due punticini il magro carniere, mentre ammontano a ben cinque le reti subite a fronte delle quattro realizzate.
L’undici di mister Laterza non gioca affatto male, per lunghi tratti tiene tranquillamente testa all’avversario e ieri poi ha chiuso quasi totalmente la pur agguerrita Fidelis nella propria metà campo, per non dire addirittura l’area di rigore.
Purtroppo stenta in fase conclusiva e compie qualche stecca in difesa.
Sarà senz’altro frutto di episodi anche sfortunati la posizione attuale di classifica, ma quel che rimane certo è la necessità di un miglioramento nel rodaggio della manovra a centrocampo.
Il direttore sportivo Francesco Montervino ammette in conferenza-stampa che esiste “un problema di gestione della palla che risolveremo facendo crescere gli under… e non ci saranno altri innesti“.
Nel contempo lo stesso ds intende estendere un plauso al pubblico, che “ha tifato ancora di più dopo il gol subito e ha aiutato tanto a raggiungere il risultato“.
E conclude: “Questo è quello che serve per fare una grande stagione, tutti uniti“.
Nelle foto di Gigi Garofalo, la formazione iniziale del Casarano e la gioia di Perez per il gol all’ultimo minuto di recupero.
Giuseppe Lagna
Attualità
Lavoratori stranieri e provenienza, i primi dalla Romania i secondi dall’Ucraina
L’analisi dei paesi di origini dei lavoratori domestici evidenzia come il 46% dei lavoratori domestici “stranieri” provenga da tre nazioni…

Il 21% dei domestici stranieri in Italia proviene dalla Romania ed il 14,7% dall’Ucraina.
Il lavoro domestico rappresenta il settore economico di maggiore impiego per filippini e moldavi.
Quasi il 70% dei lavoratori domestici in Italia non ha la cittadinanza italiana, il dato aumenta al 72,7% nel caso delle badanti. Si tratta di quasi 622 mila lavoratori, di cui il 50,2% si occupano di assistenza alle persone (badanti). Ma quali sono le nazionalità più propense al lavoro domestico?
L’Osservatorio DOMINA, grazie ad una fornitura di dati personalizzata INPS riesce ad individuare quali sono le nazionalità più coinvolte nel settore domestico. Vengono analizzati i dati relativi al paese di provenienza con la precisazione che i lavoratori nati all’estero che hanno acquisito la cittadinanza italiana sono considerati italiani. Non si tratta solo di quantificare il numero di domestici provenienti dalla Romania o dalla Ucraina, ma anche di analizzare la propensione al lavoro domestico di alcune nazionalità.
Infatti, dal confronto con la popolazione attività per nazionalità, appare evidente che il lavoro domestico sia uno dei settori principali di impiego per i cittadini delle Filippine e della Moldavia.
Provenienza dei Lavoratori domestici, 2022
Elaborazioni DOMINA e Fondazione Leone Moressa su INPS – fornitura personalizzata
L’analisi dei paesi di origini dei lavoratori domestici evidenzia come il 46% dei lavoratori domestici “stranieri” provenga da tre nazioni; un quinto viene dalla Romania (131 mila), il secondo Paese più rappresentato è l’Ucraina, con 91 mila lavoratori, seguito dalle Filippine con 65 mila.
Seguono gli altri paesi di provenienza; il 6% dei lavoratori domestici totali in Italia proviene dal Perù (37.333), mentre il 5,6% dalla Moldavia (35.113). Sotto le 7 mila unità paesi come la Bulgaria, Senegal, Russia o Nigeria.
Lavoratori domestici stranieri per Paese d’origine, 2022
Elaborazioni DOMINA e Fondazione Leone Moressa su INPS – fornitura personalizzata
Nella tabella seguente vengono riportati i domestici in base ai primi venti paesi di provenienza e quantificata la presenza di badanti. La tipologia di lavoro domestico sembra essere correlata con la provenienza, ovvero in base alla nazionalità cambia anche la tipologia di lavoro domestico.
Le badanti sono maggiormente frequenti tra i cittadini della Georgia (82,4%), tra quelli della Bulgaria (73,8%), dell’Ucraina (65,7%) e della Romania (63,0%). Mentre si registra una netta prevalenza di Colf per i lavoratori provenienti dal Pakistan (89,4%), dalle Filippine (83,7%) e dal Bangladesh (83,8%).
Rispetto al 2021 si registra una contrazione in quasi tutte le nazionalità, l’unica a riportare una crescita (+4,6%) è la Georgia. A diminuire in modo notevole la Romania con meno 14 mila lavoratori (-9,9%), il Marocco (-14,6%) e le cittadinanze asiatiche come Bangladesh (-34,0%) e Pakistan (-27,8%).
Lavoratori domestici stranieri per Paese d’origine, 2022
Prime 20 nazionalità straniere | Dati 2022 | Distrib. % (su tot. Stranieri) | di cui Badanti | Var. %
2021-22 |
Romania | 131.387 | 21,1% | 63,0% | -9,9% |
Ucraina | 91.254 | 14,7% | 65,7% | -4,3% |
Filippine | 65.715 | 10,6% | 16,3% | -3,3% |
Perù | 37.333 | 6,0% | 51,0% | -3,9% |
Moldavia | 35.113 | 5,6% | 60,6% | -8,9% |
Sri Lanka | 29.172 | 4,7% | 28,8% | -2,8% |
Albania | 26.188 | 4,2% | 35,8% | -10,4% |
Marocco | 24.598 | 4,0% | 54,3% | -14,6% |
Georgia | 24.372 | 3,9% | 82,4% | +4,6% |
Ecuador | 17.814 | 2,9% | 48,2% | -2,2% |
Polonia | 11.802 | 1,9% | 49,4% | -10,1% |
India | 10.878 | 1,7% | 47,4% | -14,8% |
Pakistan | 7.660 | 1,2% | 10,6% | -27,8% |
El Salvador | 7.361 | 1,2% | 38,7% | -3,0% |
Bangladesh | 7.234 | 1,2% | 16,2% | -34,0% |
Bulgaria | 6.982 | 1,1% | 73,8% | -14,8% |
Senegal | 5.812 | 0,9% | 39,4% | -18,0% |
Rep. Dominicana | 5.581 | 0,9% | 62,7% | -6,4% |
Russia | 5.466 | 0,9% | 59,6% | -11,3% |
Nigeria | 5.377 | 0,9% | 46,0% | -12,4% |
Brasile | 4.734 | 0,8% | 35,8% | -7,2% |
Stranieri | 621.716 | 100,0% | 50,2% | -8,4% |
Tutte queste nazionalità sono presenti in Italia in numerosità diverse, basti pensare che i cittadini romeni sono oltre un milione, mentre gli ucraini 225 mila e la comunità filippina conta solo 159 mila persone.
Per riuscire a capire quale sia la propensione al lavoro domestico per nazionalità, consideriamo la popolazione in età lavorativa (15-64 anni) suddivisa per cittadinanza. Rapportando lavoratori domestici in base alla provenienza appare evidente che per alcune nazionalità il lavoro domestico è uno dei settori a maggiore occupazione.
Lavoratori domestici stranieri sulla popolazione attiva (15-64 anni) per Paese d’origine. 2022
Oltre la metà dei Filippini e degli Ucraini sembra trovare impiego nel lavoro domestico, per i Moldavi la percentuale si abbassa al 38%.
Solo il 15% dei cittadini provenienti dalla Romania sembra essere impiegata in ambito domestico. Se dovessimo fare un raffronto con i cittadini italiani la percentuale non raggiungerebbe l’1%. Dati che confermano come il lavoro domestico sia un primo canale di ingresso al lavoro per molti stranieri in Italia.
Secondo Lorenzo Gasparrini, Segretario Generale di DOMINA, “Per il nostro Osservatorio è fondamentale realizzare la mappatura delle nazionalità dei lavoratori domestici. Ci permette di capire quali sono le nazionalità più coinvolte nel settore e gestire eventuali azioni di programmazione e formazione”.
-
Cronaca4 settimane fa
Fallito attentato contro Don Antonio Coluccia
-
Appuntamenti4 settimane fa
Tricase: grave lutto, annullati sagra e concerto a Tutino
-
Appuntamenti4 settimane fa
Ugento: Il filosofo, l’empio, il rogo
-
Attualità4 settimane fa
Casarano, Opel Sancar vince causa milionaria col fisco, ma nel frattempo fallisce
-
Approfondimenti4 settimane fa
Caregiver Familiari: «I disabili non siamo noi»
-
Cronaca4 settimane fa
Autocompattatori in fiamme nella notte
-
Approfondimenti3 settimane fa
Leuca e la ‘nuova’ Colonia Scarciglia che mette tutti d’accordo
-
Attualità2 settimane fa
Anche nel Salento lo Zaino sospeso