Sport
Calcio, Gallipoli: D’Odorico rassicura i tifosi
Il presidente Daniele D’Odorico: “Anche se vengo dal Nord, ho la stessa passionalità degli Ultrà gallipolini. Si può essere passionali a qualsiasi latitudine del mondo. Sono venuto da Udine nel Salento per un grande sogno, un sogno che dobbiamo custodire e difendere tutti insieme. Ma Udine è lontana da Gallipoli assai più di quanto Gallipoli disti da Lecce”.
Prosegue D’Odorico: “Se da Grosseto eravamo tornati con l’amaro in bocca per qualche decisione arbitrale che non ci era piaciuta, la partita con il Sassuolo ci ha amareggiato ancor di più. Alcune scelte del direttore di gara ci sono apparse incomprensibili, così come incomprensibile ci è sembrato far ripetere più volte il calcio di punizione dal quale è scaturito il pareggio degli emiliani. Eravamo a tempo scaduto, il primo tentativo di cross era stato neutralizzato. Insomma… Non si è compreso bene perché quella punizione si è dovuta battere e ribattere, ricevendo la sensazione che se quel tiro non fosse finito perfettamente in area, sarebbe stato fatto ripetere più e più volte. Non vogliamo assolutamente recitare il ruolo delle vittime; non è nelle nostre corde. Ma così come non vogliamo aiuti da nessuno, così anche non desideriamo essere danneggiati.
In maniera molto civile abbiamo fatto le adeguate rimostranze a chi di dovere, dal momento che stiamo costruendo una squadra che vuole essere protagonista e non lo sparring partner di turno per le altre compagini. Ai tifosi, intanto, dico grazie. Avevo chiesto che si facessero sentire di più con il loro incitamento e così hanno fatto. I calciatori hanno sentito un sostegno incessante. Certo, il Via del Mare è molto grande, ma sono certo che se riusciremo a conquistare l’affetto dei nostri tifosi, partita dopo partita, ci faremo sentire ancora di più. Ai tifosi, però, avverto anche il dovere di dire che non mi piacciono certi cori che vengono intonati contro le Istituzioni cittadine. Non sono belli, non sono decorosi, non ci fanno fare bella figura con chi ci guarda dalla televisioni. Sono del parere che certe cose si devono dire “dentro casa” e non devono essere messe in piazza con toni poco garbati.
La Società che io dirigo è ben presente sul territorio e sarò io personalmente ad interfacciarmi con le Autorità. I tifosi devono sostenere la squadra, andare allo stadio, divertirsi, passare dei bei sabato pomeriggio. Alle pubbliche relazioni, anche e soprattutto con gli Enti Pubblici, ci pensa il Presidente. Stesso discorso vale per il campo d’allenamento. So perfettamente che i tifosi preferirebbero che ci allenassimo a Gallipoli. Hanno ragione: è bello andare a seguire gli allenamenti della squadra. Purtroppo, però, devo dire che i campi da gioco non si inventano dall’oggi al domani, e nemmeno le strutture annesse e connesse al manto erboso. Non si costruisce un campo sportivo ed uno stadio dall’oggi al domani. Né tantomeno può farlo un privato da solo.
Le strutture sportive sono strutture sociali, e quindi devono essere realizzate dagli Enti Pubblici poiché tali strutture assolvono ad un servizio pubblico. Non possiamo chiedere ad un imprenditore di sobbarcarsi da solo uno sforzo economico enorme dalla certa negativa ricaduta economica. Di certo per il modo che io intendo il calcio desidero condividere con i tifosi il nostro progetto, dialogando con loro e con la città, fissando degli incontri e dei dibattiti, accettando suggerimenti, idee e proposte. E’ mia ferma intenzione attivare anche un numero verde per avere un contatto quotidiano e diretto con chi ci segue e con chi ci ama.
Anche se vengo dal Nord, ho la stessa passionalità degli Ultrà Gallipolini. Si può essere passionali a qualsiasi latitudine del mondo. Sono venuto da Udine nel Salento per un grande sogno, un sogno che dobbiamo custodire e difendere tutti insieme. Udine è lontana da Gallipoli assai più di quanto Gallipoli disti da Lecce. A buon intenditor… Forza Gallipoli!”.
Appuntamenti
A Torre San Giovanni l’Europeo per club di Beach Rugby
Superata la concorrenza della Turchia. Nel Salento l’atto conclusivo del massimo circuito europeo, il torneo che nel prossimo luglio assegnerà i titoli di Campionesse e Campioni d’Europa per Club. In campo le 12 squadre maschili e 10 squadre femminili qualificate attraverso le EBRA Series 2026, insieme ai campioni nazionali in carica
Sarà il Salento ad ospitare la Finale Europea Masters EBRA Series 2026 di Beach Rugby.
La presentazione ufficiale di questo prestigioso traguardo sportivo in Provincia, domani, venerdì 12 dicembre, alle ore 11,30, nella sala conferenze stampa di Palazzo Adorno a Lecce.
Il Salento entra così ufficialmente nel grande circuito europeo del Beach Rugby.
La European Beach Rugby Association (EBRA) ha assegnato, infatti, all’ASD Salento Rugby la Finale Europea Masters EBRA Series 2026, che si terrà il 18 e 19 luglio 2026 a Torre San Giovanni, marina di Ugento.
Per illustrare tutti i dettagli dell’evento e del percorso che condurrà alla sua realizzazione, interverranno: Fabio Tarantino, presidente della Provincia di Lecce; Fabio Manta, presidente ASD Salento Rugby; sindaco di Ugento Salvatore Chiga e l’assessore comunale allo Sport Vincenzo Ozza; Luigi Renis, delegato Provinciale CONI; Cosimo Urso di Eventi & Sport-Ugento; Giancarlo Stocco, presidente dell’EBRA sarà in collegamento video.
La candidatura salentina ha superato la concorrenza internazionale, in particolare quella della Turchia.
La Finale 2026 rappresenterà l’atto conclusivo del massimo circuito europeo di Beach Rugby e vedrà in campo 12 squadre maschili e 10 squadre femminili, qualificate attraverso le EBRA Series 2026, insieme ai campioni nazionali in carica.
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Casarano
Serpi con il veleno in coda
Casarano raggiunto all’ultimo minuto di recupero dal Latina. Dopo il goal del “solito” Chiricó padroni di casa non chiudono la gara e subiscono la beffa finale
CASARANO-LATINA 1-1
Reti: 6′ Chiricò (C), 96′ Gagliano (L)
di Giuseppe Lagna
Accade al Casarano quello che è da temere, allorquando il risultato a favore rimane di corto muso fin quasi al termine: e si parla giustamente di “beffa”.
Viene definito anche “episodio“, a meno che non si ripeta spesso e quindi si tratta di prendere provvedimenti.
Di certo c’è che da qualche tempo a gonfiare la rete avversaria ci sta pensando fortunatamente Mino Chiricò, altrimenti con quella difesa colabrodo (30 reti in 17 incontri) per il Casarano sarebbero alla maniera di Lino Banfi
“volatili per diabetici“.
Ordunque, quando mancano ormai soltanto due giornate al termine del girone di andata (a Crotone e l’Altamura in casa) e in vista del ritorno notoriamente più impegnativo, sicuramente la Società potrà e saprà porre rimedio alla situazione sconveniente sopra descritta.
La posizione in classifica dei Rossoazzurri è ancora buona, in piena zona playoff e a nove punti dai temibili playout,
ma occorre guardarsi bene dalla brama di risalita delle squadre in difficoltà, alcune delle quali dimostrano di non stare certo a guardare.

Casarano
Calcio, Serie C: Casarano “freezato” a Potenza
Brutto stop in Lucania per i rossoazzurri mai in partita. A fronte del secondo attacco del campionato, quel che preoccupa è la seconda peggior difesa. Sabato, alle14,30, al “Capozza” arriva il Latina
POTENZA-CASARANO 3-1
Reti: 2′ Ghisolfi (P), 19′ pt e 6′ st Selleri (P), 53′ st Chiricò su rig. (C)
di Giuseppe Lagna
Casarano “gelato” ai tre gradi del “Viviani“: davanti allo storico striscione “U Putenz è semb nu squadron“, i lucani si sono dimostrati realmente tali nella circostanza.
Gli uomini di Di Bari, al contrario, forse fulminati dallo svantaggio al primo giro di lancette, non sono mai entrati davvero in partita, se non per brevi tratti dell’incontro.
Pallino, quindi, sempre in mano a Selleri e compagni, protagonisti di una prestazione caratterizzata dalla velocità impressa alle trame di gioco.
La bandiera del Casarano è salva solo grazie al rigore realizzato dal solito Chiricò proprio allo scadere del recupero, penalty confermato dopo il ricorso al FVS.
La situazione di classifica non viene certo pregiudicata dal brutto stop (quarta sconfitta fuori casa), in quanto i rossoazzurri restano comunque saldamente in zona play-off.
Nota alquanto stonata, però, a fronte del secondo attacco con 27 reti, non certo poche, essere la seconda peggior difesa con 29 reti subite, seriamente molte.
Servirebbe maggiore equilibrio, oltretutto in un campionato imprevedibile per tutte le formazioni in lotta, dalla capolista all’ultima in classifica.
Occorre, nelle tre giornate al termine del girone d’andata, mettere quanto più fieno in cascina, per poter affrontare poi il ritorno, dove le difficoltà sicuramente aumenteranno.
Sabato alle ore 14,30 al Capozza per affrontare il Latina: non mancherà il forte sostegno dei tifosi, impareggiabili anche nella trasferta a Potenza in orario alquanto discutibile.
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