Gallipoli
Campionato Nazionale Formula Windsurfing a Gallipoli
L’Istituto Nautico “A. Vespucci” di Gallipoli – Sezione Vela e Sport Acquatici – organizza dal 15 al 18 settembre il Campionato Nazionale Formula Windsurfing,
L’Istituto Nautico “A. Vespucci” di Gallipoli – Sezione Vela e Sport Acquatici – organizza dal 15 al 18 settembre il Campionato Nazionale Formula Windsurfing, specialità che ha già regatato a Gallipoli negli ultimi anni a cura del Club Nautico con la collaborazione tecnica dell’Istituto “A. Vespucci”, affiliato Coni-Fiv. Il Comitato Organizzatore, presieduto dal Dirigente Scolastico Antonio Fachechi e coordinato dal vice presidente della Sezione Vela ITN, Antonio Rima, è composto da Attilio Caputo (Caroli Hotels), Giuseppe Greco (Dir. naz. classe FW), dr Alessandro Cortese (Cons Zon. FIV/CONI), dr Michele de Simone (C.V. Gallipoli), Vincenzo Mariello (C.N. Gallipoli), ed ha varato un programma denso di appuntamenti, che si svolgerà presso l’Ecoresort Le Sirené dal 15 al 18 settembre, ma non solo, essendo previste escursioni culturali e ambientali, a cura dell’ Associazione Gallipoli Nostra e di Legambiente, e degustazioni a cura di aziende enogastronomiche del Grande Salento. In vista di queste regate si è mobilitato il collaudato staff tecnico della Sezione Vela e Sport Acquatici dell’Istituto “Vespucci”, che gestirà il campo di regata e la base nautica con annessa segreteria. L’evento si avvale del sostegno del main sponsor Camer Petroleum Europa e, inoltre di Caroli Hotels, Spinelli Caffè, Cantine Li Cuti, Az. Vin. Rosa del Golfo, Selin Ambiente, Franklin & Marshall, Arredi Novaleas, Arte Orafa, Banca PP, Peroni, Compagnia Sud/Ovest e di altri importanti sponsor. Dato il livello della manifestazione, hanno concesso il patrocinio i Presidenti della Regione Puglia, della Provincia di Lecce, del Comitato P. CONI, della Camera di Commercio ed il Comune di Gallipoli. La manifestazione, che attrarrà a Gallipoli i migliori specialisti italiani di tavole a vela, potrà contare sulla collaborazione di partner tecnici impegnati sul territorio, tra i quali l’Assonautica Prov., il Circolo della Vela, la LNI, il Club Nautico Gallipoli, Siroco Sail asd, il C. N. Lanternino, lo YC Portolano, la Riserva Nat. Punta Pizzo-Isola S. Andrea, la Società Nazionale Salvamento.
Attualità
L’antico Salento svelato dal mare
Il frammento di una statua bronzea recuperato fra Leuca e Novaglie. Il ritrovamento conferma la pratica del riciclo dei metalli nel mondo antico, quando statue ed elementi decorativi bronzei venivano trasportati per essere rifusi e reimpiegati

Le acque antistanti il porto di Leuca restituiscono un prezioso tassello della storia marittima antica della Puglia.
Un significativo frammento di statua bronzea, presumibilmente appartenente a un torso maschile, è stato individuato e recuperato durante le indagini archeologiche subacquee condotte dal Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento nel tratto di costa tra Leuca e Novaglie.
L’intervento, autorizzato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brindisi e Lecce e regolamentato dall’ordinanza della Capitaneria di Porto di Gallipoli, rappresenta un importante risultato delle ricerche coordinate dalla professoressa Rita Auriemma, responsabile scientifica del progetto M.Ar.E.A. (PNRR) e direttrice del Gruppo di Archeologia Subacquea dell’ateneo salentino.
Le prospezioni, finalizzate all’aggiornamento del Geodatabase della Carta Archeologica Subacquea della Puglia meridionale, hanno permesso di localizzare con precisione il sito del carico di rottami bronzei già noto alla comunità scientifica dal 1992 grazie alla segnalazione di Francesco Boaria e successivamente indagato dalla Soprintendenza pugliese tra il 1994 e il 1995.
Da questo giacimento provengono i frammenti di statue, anche di proporzioni colossali, attualmente conservati nel Museo Archeologico di Brindisi insieme ai reperti del carico dei Bronzi di Punta del Serrone.
Il momento più significativo della campagna di ricerca si è verificato quando il team dell’Università del Salento ha individuato e documentato attraverso un dettagliato rilievo fotogrammetrico il frammento principale, che misura 105 x 65 centimetri.
Nonostante le incrostazioni marine che ne mascherano i dettagli, il reperto presenta caratteristiche morfologiche compatibili con la parte anteriore di un torso nudo di figura maschile, realizzato in dimensioni superiori al naturale.
L’intervento ha portato alla luce anche frammenti di piccole dimensioni, uno dei quali interpretabile come parte di un panneggio.
Il recupero del materiale archeologico è stato condotto con la massima professionalità dagli archeologi subacquei dell’Università del Salento, supportati dal prezioso contributo tecnico e logistico del I Nucleo Operativo Subacqueo della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto in collaborazione, per gli aspetti di tutela, con la Soprintendenza, nelle persone del Soprintendente arch. Francesca Riccio e della dott.ssa Serena Strafella, allertate non appena si è rivelato indispensabile il recupero dei reperti.
Questa collaborazione consolidata garantisce da anni la sicurezza delle operazioni e fornisce un supporto indispensabile per tutte le attività di ricerca archeologica lungo le coste salentine.
La Capitaneria di Porto di Gallipoli, attraverso l’Ufficio Locale Marittimo di Leuca, ha assicurato il trasporto dei reperti dalla sede del rinvenimento alla terraferma, confermando ancora una volta l’efficace sinergia tra istituzioni universitarie e organismi di controllo del territorio marittimo.
I reperti sono attualmente sottoposti al processo di desalinizzazione presso le vasche a ricambio idrico del Laboratorio di restauro della Soprintendenza, presso il Museo del Mare antico di Nardò.
Solo al termine di questo delicato trattamento conservativo e dopo gli studi specialistici sarà possibile determinare con certezza se il frammento principale appartenga a una delle statue già note dal carico o rappresenti una nuova acquisizione per il patrimonio culturale.
La scoperta conferma l’importanza delle rotte commerciali che attraversavano il basso Adriatico in epoca antica.
Il carico di Leuca, analogamente a quello di Punta del Serrone, testimonia la pratica del riciclo dei metalli nel mondo antico, quando statue ed elementi decorativi bronzei venivano trasportati per essere rifusi e reimpiegati.
«Questo intervento», commenta la professoressa Auriemma, «conferma che la virtuosa sinergia tra le istituzioni è la chiave vincente per la ricerca e la valorizzazione del patrimonio, in particolare per un patrimonio apparentemente “invisibile” come quello subacqueo; una rete di attori coinvolti e le comunità possono farne realmente un bene comune e accessibile».
«Si tratta», dichiara la Soprintendente Francesca Riccio, «non solo di un ritrovamento notevole per le valenze culturali intrinseche dei reperti rinvenuti – ma di un ulteriore, importantissima, testimonianza della storia di questo straordinario territorio laddove la ricerca archeologica ci ha abituato a continue scoperte di un patrimonio sepolto o sommerso che, quotidianamente ci troviamo a disvelare, tutelare e valorizzare grazie, come in questo caso, all’efficace collaborazione con le istituzioni coinvolte».
Il Comandante della Capitaneria di porto di Gallipoli, Capitano di Vascello Francesco Perrotti, nel sottolineare l’importante risultato ottenuto dalle istituzioni coinvolte, ha rivolto un plauso al personale della Guardia Costiera che ha preso parte all’operazione, e in particolare agli Operatori Subacquei del 1 Nucleo Sub della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto, coordinati dal Capitano di Corvetta Giuseppe Simeone, che hanno garantito – nello specifico – gli aspetti relativi alla salvaguardia della vita umana in mare e alla tutela dell’ecosistema sottomarino.
L’intervento si inserisce nel più ampio programma di ricerca e valorizzazione del patrimonio archeologico subacqueo promosso dall’Università del Salento, che continua a rappresentare un punto di riferimento nazionale per gli studi di archeologia marittima e per la formazione di specialisti nel settore.
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Appuntamenti
Babele Off si rimette in moto con le Passeggiate Catastrofiche

Sabato 28 giugno, start ore 19.09 da Piazza Falcone Borsellino, a Gallipoli, un nuovo appuntamento con la rassegna artistica indipendente “fuoristagione” di ZeroMeccanico Teatro, che nell’occasione collabora con La Scatola di Latta, realtà associativa attiva sul territorio nella promozione di azioni culturali e partecipative che da oltre dieci anni organizzapasseggiate comunitarie, viaggi in littorina, microfestival di poesia, cene spettinate, aperitivi a base di “tesi di laurea”, incontri con amministratori locali, artisti, artigiani ed imprenditori.
Un attraversamento urbano collettivo. Una camminata discontinua tra il lungomare e i margini della città, alla ricerca di pezzi di città, crepe e spazi dimenticati: questo sono le Passeggiate Catastrofiche.
Non una passeggiata turistica. Non un evento da guardare.
Un gesto condiviso che parte dalla strada, attraversa il paesaggio e invita a riscrivere il modo in cui abitiamo il presente.
Durante il percorso, i partecipanti saranno guidati da incursioni sonore in cuffia e potranno contribuire attivamente portando con sé un ricordo, un oggetto, una fotografia o un frammento di storia legata alla propria idea di catastrofe. Non intesa come fine, ma come spaccatura necessaria da cui può nascere altro nuovo.
L’iniziativa è gratuita, posti limitati.
Info e prenotazioni: 3483819266 – zeromeccanicoteatro@gmail.com
«Passeggiate Catastrofiche rientra nella visione artistica e politica di Babele Off – le parole di Ottavia Perrone e Francesco Cortese, direttori artistici della rassegna – un progetto che vede il teatro uscire dagli spazi chiusi e attraversare il territorio, creando punti di incontro tra comunità, arte e paesaggio.
Inaugurata lo scorso 23 maggio, parte del progetto Babele. Linguaggi contemporanei, che culminerà tra estate e autunno con la quinta edizione del Festival Multidisciplinare d’Emergenza, Bab ele Off 2025 vuole essere una rassegna aperta ad azioni ed esperimenti collettivi costruita in sottrazione, presenza, alleanza.
Un attraversamento urbano e umano: performance, laboratori, installazioni e camminate nello svolgimento della manifestazione che va sotto la direzione artistica di Zeromeccanico Teatro.
Appuntamenti
Apulia Horror, da domani il festival
A Gallipoli l’AHIFF 2025. Ci saranno anche Danilo Bertazzi con la sua fiaba horror e il fumettista Luca Esposito (Alan Ford)

Ai nastri di partenza la settima edizione dell’Apulia Horror di Gallipoli.
Annata dedicata al mondo del disegno e del fumetto con il prezioso apporto culturale della Biblioteca Fiore Tommaso Gnoni di Tuglie che, grazie alla direttrice Gabriella Gnoni e al direttore onorario Antonio Rima, vede il coinvolgimento di una squadra di disegnatori e fumettisti pronti a esporre le loro tavole: Riccardo Stefanelli, Giuseppe Solida, Adriano Imperiale, Ilaria Ferramosca e Mauro Gulma, Riccardo Cuppone, Francesco De Lorenzo, Massimiliano Casalino, Niccolò Sempreboni.
Con la locandina disegnata a mano da Matteo Marzo e la grafica di Antonio Papa, questa edizione a tutto fumetto vede anche ospite il fumettista Luca Esposito (Alan Ford) in dialogo con lo scrittore Andrea Donaera.
Nella serata di domani (venerdì 26 giugno) la proiezione di Constantin (2005) con Keanu Reeves tratto dal noto fumetto mentre, nella mattina di sabato 27, degna di nota la presenza di Danilo Bertazzi (l’eterno Tonio Cartonio della Melevisione da ultimo omaggiato dai The Jackal) con una chiacchierata sulla sua carriera e il suo libro Pietro e il mostro delle fiabe perdute.
Sempre nella serata di apertura i prof. Bandirali e Cristante con le ipotesi sociologiche sulla paura.
In lizza per il premio miglior lungometraggio (assegnato dai direttori artistici Francesco Corchia e Andrea Cavalera con Constantin Rusu) tre film dagli USA, Turchia e Italia.
Seguendo le direttive e i criteri della direzione artistica, Alberto Meleleo e Mattia Di Muro hanno lavorato duramente per assicurare anche quest’anno una selezione di qualità tra i film arrivati da tutto il mondo.
Sono 14 i cortometraggi selezionati per contendersi il premio miglior cortometraggio (assegnato da Alessandro Leo, Giulio Manicardi, Emanuela Battista), premio della critica (Giulio Sangiorgio, Paolo Nizza, Davide Pulici), Vespertilino Award (Tania e Marcus di ore d’orrore), Dark web award (net bridge agency di Francesco Schirosi) e premio DAMS.
Sul palco insieme alla presentatrice Maria Ausilia Maglione ci sarà Alberto Meleleo.
In apertura musica e filosofia tra le horror machines di Alfieri e una lettura da Heidegger.
Chi vincerà la maschera di AHIFF, il trofeo realizzato artigianalmente (e quindi un pezzo unico) dall’artista Roberto Pero Perrone?
Non resta che vivere il festival che, tra presenze inattese e sorprese, si preannuncia scoppiettante.
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