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Sport

Ginnastica: ottimi risultati per gli atleti salentini

Gli atleti della “Tomsport” di Casarano sono stati protagonisti nella Finale del Campionato regionale di Specialità, maschile e femminile, valevole per l’ammissione ai Campionati

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Gli atleti della “Tomsport” di Casarano sono stati protagonisti nella Finale del Campionato regionale di Specialità, maschile e femminile, valevole per l’ammissione ai Campionati interregionale di ginnastica artistica, che si è svolto nei giorni scorsi a Monopoli e Brindisi. In particolare, nella prima sezione riservata al settore maschile Alessio Grecuccio, nella cat. Juniores, ha conquistato il titolo regionale alle Parallele (con punti 11,00) ed al Cavallo con Maniglie (punti 10,30), classificandosi poi terzo al Volteggio e Suolo. Nella categoria Seniores, invece, medaglia d’argento per Jonni Bleve che si è piazzato secondo nella gara di specialità al Cavallo con Maniglie con punti 10,00. Ottimi anche i risultati delle ginnaste della “Tomsport” nella competizione di Brindisi riservata al settore femminile: nonostante partecipassero alla gara per la prima volta, nella categoria Juniores Rosy Macculi ha conquistato l’oro nel corpo libero e l’argento nel Volteggio; oro anche per Martina Grecuccio nel volteggio, che ha poi ottenuto anche il bronzo nel corpo libero; bronzo alla trave ed un quarto posto nel corpo libero infine per Giulia Casarano. Tutti e cinque i ginnasti della “Tomsport” sono stati ammessi alla fase Interregionale che si terrà l’ultima settimana di novembre a Napoli e Brindisi. C’è stata gloria anche per i ginnasti più piccoli Paolo e Riccardo Ligori, che hanno conquistato un 6° e 7° posto nella gara Torneo Allievi 1° Livello; argento per Morciano Luciano nello stesso Torneo, 3° Livello. Oltre ai risultati tecnici, da segnalare che alla società salentina è stata assegnata la Stella di Bronzo al merito sportivo, a suggello dei trent’anni di attività svolta.


Sempre nell’ambito della ginnastica, Monopoli ha ospitato anche la prima prova del Torneo Regionale Allievi di Artistica Maschile e Ginnastica per Tutti, a cui ha preso parte la società “Il Delfino” di Lecce con 10 atleti. Si tratta di Simone De Matteis, Manuel Guido, Angelo Capoccia, Gabriele D’Elia, Francesco Montinari, Giulio Torelli, Luca Martina, Andrea Capoccia, Luca Dell’Anna e Gabriele Palma, allenati da Saverio Martina, che hanno gareggiato su quattro attrezzi: suolo, volteggio, sbarra e parallele pari. In evidenza Angelo Capoccia e Giulio Guido che, nella sezione GpT, hanno conquistato la medaglia d’oro rispettivamente in 1^ e 2^ fascia. Alle loro spalle i compagni di squadra Manuel Guido (1^ fascia) e Francesco Montinari (2^ fascia). Le prestazioni dei giovani ginnasti hanno impressionato i giudici di gara per la precisione e l’accuratezza di esecuzione. Pur non salendo sul podio, i compagni della squadra “maggiore”, già reduci da due anni di partecipazione al Campionato Nazionale di Serie C, hanno confermato il trend di crescita guadagnando due quinti piazzamenti, rispettivamente con Gabriele D’Elia in 2^ fascia e Gabriele Palma in 3^  fascia.

Bene hanno fatto anche le sei ginnaste della società leccese, che si sono date appuntamento a Giovinazzo, dove oltre 70 atlete provenienti da tutta la Puglia hanno affrontato le selezioni per l’ammissione all’attività di addestramento federale invernale della FGI. Giada De Santis, Alessia Romano e Virginia Vantaggiato per la 1^ fascia, Marta Gigante, Ludovica Fanigliulo e Valeria De Giorgi per la 2^ fascia, allenate da Charlotte Lenglet, Alessandra Nocco e Silvia Longo, sono state tutte ammesse: la Gigante e la Fanigliulo per gli allenamenti collegiali regionali, le altre quattro per quelli interprovinciali.


Ruffano

Volley femminile: Ruffano sogna la Serie C

A margine di una stagione da incorniciare, anche con la finale di Coppa Puglia, domani la sfida al Matera che può valere la promozione

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di Lorenzo Zito

Il Volley Ruffano femminile scrive una delle pagine più belle della sua storia sportiva. Un gruppo che, negli anni, è rimasto unito e coeso, trasformandosi da squadra di adolescenti appassionate a collettivo maturo e vincente.

Una crescita lenta ma costante, alimentata da una passione incrollabile per la pallavolo e da una determinazione che non è mai venuta meno, neanche nei momenti più difficili.

«Siamo una squadra che non si è mai modificata negli anni – racconta Michela Nuzzo, capitana della MB Volley – e questo è il nostro punto di forza. Anche quando sembrava tutto perduto, ci siamo sempre rialzate, sorprendendo gli avversari e spesso anche noi stesse».

La stagione appena conclusa ha superato ogni aspettativa: il Ruffano ha chiuso il campionato al primo posto, conquistando l’accesso ai playoff per la promozione in Serie C. Un traguardo importante, ma non l’unico. Le ragazze hanno infatti raggiunto per la prima volta nella loro storia la finale della Coppa Puglia, portando a casa un sorprendente secondo posto che ha lasciato il segno.

«È stato un anno duro, pieno di ostacoli – prosegue la capitana – ma ci siamo sempre rialzate, affrontando a testa alta ogni sfida».

Ora l’attenzione è tutta rivolta ai playoff, dove il Ruffano vuole giocarsi al meglio le sue carte: «Affronteremo questi playoff con concentrazione e determinazione, consapevoli del percorso fatto. Il duro lavoro ci ha portate fin qui, e continueremo a guardare in alto».

La prima dei play off sarà domani alle ore 18:30 in via dello Sport a Ruffano, nel locale palazzetto, contro il Matera. Il paese, da decenni grande amante del volley, sarà al loro fianco.

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Casarano

Passerella d’onore per il Casarano

Sconfitta indolore a Gravina per i rossoazzurri già promossi. All’ingresso in campo “pasillo de honor” dei baresi che hanno reso omaggio ai vincitori del campionato. Domenica prossima festa al “Capozza” e poi la poule scudetto

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GRAVINA- CASARANO 4-2

Reti: pt 5′ Stauciuc (G), 11′ e 32′ Santoro (G); st 28′ Perez (C), 32′ Santoro (G), 41′ rig. Malcore (C)

Accoglienza d’eccezione per il Casarano, fresco vincitore del girone H e promosso nei professionisti: i calciatori rossoazzurri fanno il loro ingresso in campo fra gli applausi dei gravinesi schierati in due file all’uscita dallo spogliatoio.

Ma, iniziato l’incontro le cose cambiano decisamente: nessun timore reverenziale e pronto e servito un sonoro tre a zero già poco dopo la mezz’ora.

Si spreca l’ironia: Casarano già in vacanza, in ciabatte, reduce dallo champagne.

In realtà, accade che Di Bari, per coerenza con quanto sostenuto circa la vittoria di tutto il gruppo-squadra e per alcune assenze rilevanti, schiera una formazione del tutto inedita e per questo di scarsa intesa.

Poi vengono anche l’ardore e la decisa volontà del Gravina di assicurarsi la salvezza anticipata, traguardo meritato e conseguito.

Mister Di Bari ammette in sala-stampa che “le motivazioni del Gravina erano superiori, avevano più fame”.

Ordunque, non resta altro che prepararsi per bene alla domenica finale del prestigioso percorso, con una prestazione consona alla festa attesa al Capozza, gremito come non mai.

Da non dimenticare, inoltre, le successive fasi della poule scudetto tra le vincitrici dei nove gironi di serie D, cui la Società tiene molto.

Giuseppe Lagna

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Cronaca

Lecce da applausi. Lezione all’Italia pallonara

Sulle linee guida dettate dal presidente Saverio Sticchi Damiani giallorossi campioni di comportamento e stile. Anche nella difficoltà estrema, tra il devastante dolore per l’improvvisa e tragica scomparsa del fisioterapista Graziano Fiorita e l’imbarazzo di dover andare a giocare una partita con la morte nel cuore…

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Il lunedì è costume molto italiano discutere delle partite del fine settimana, celebrare la vittoria della propria squadra, sfottere chi tifa per una squadra diversa dalla tua o prendersela con l’arbitro di turno.

Oggi ci accodiamo anche noi, ma l’argomento seppur sempre calcistico, è molto diverso.

Vogliamo rendere onore al Lecce del presidente Saverio Sticchi Damiani.

Il presidente, un Signore, che sicuramente ha poco a che vedere con certi personaggi che gravitano (e comandano) nel mondo del calcio, ha sempre detto che il suo Lecce deve essere portabandiera dell’intero Salento anche nel comportamento e nello stile.

Ed è stato di parola!

Anche nella difficoltà estrema, tra il lutto che devasta per l’improvvisa e tragica scomparsa del fisioterapista Graziano Fiorita e l’imbarazzo di dover andare a giocare una partita con la morte nel cuore.

Morte non certo sportiva, perché anche salvezza e retrocessione sono termini che, davanti alla vita umana, perdono di significato.

Pur nelle difficoltà di cui sopra, il presidente, la società e la squadra hanno messo in piedi un capolavoro.

E non ci riferiamo certo al pareggio di Bergamo, che pure rimane un risultato straordinario.

Ci riferiamo alla protesta civile messa in atto senza violare le regole, senza sceneggiate ed isterie.

Il Lecce ieri sera ha indossato una maglia bianca senza loghi e con la scritta “Nessun valore. Nessun colore“.

Decisione preannunciata da un comunicato stampa della società che dovrebbe far riflettere tanta gente: «Ad una grave ingiustizia non si risponde violando platealmente le regole, come se per onorare Graziano si debba intraprendere una gara, tra noi e la Lega, a chi fa peggio. Giocheremo la partita “dei valori calpestati”», annunciava il Lecce, «ma lo faremo indossando una anonima casacca bianca, che non ci rappresenta, senza colori, stemmi e loghi. Torneremo a vestire la nostra maglia quando Graziano ritornerà a casa e sarà omaggiato, come merita, dalla sua gente».

I ragazzi in campo hanno mostrato orgoglio e umanità, così come anche il pubblico presente, gli ultrà bergamaschi, hanno applaudito a lungo i giallorossi all’arrivo allo stadio, durante la partita e alla fine.

Non hanno esposto striscioni e, per usare un termine in voga in questo periodo, hanno tifato in modo sobrio, per rispetto della vita umana e di chi tutto avrebbe voluto fare tranne che giocare una partita di pallone.

Ieri il calcio doveva fermarsi, doveva chinare la testa, farsi piccolo davanti alla vita vera.

Non si gioca sopra le lacrime, non si corre sopra il cuore spezzato di una squadra che aveva solo voglia di piangere.

Invece, la Lega ha deciso: si è giocato.

Come se il dolore si potesse mettere da parte.

Come se un uomo fosse solo un numero da sostituire.

Ne possono bastare un minuto di silenzio o una fascia nera al braccio.

La gente comune, le tifoserie, gli appassionati di calcio di tutta Italia si sono schierati senza esitazioni al fianco dei giallorossi e contro chi non conosce più il significato di rispetto, di umanità.

La Lega ha mostrato di avere interesse solo per sponsor e televisioni.

Ha perso l’ultimo briciolo di dignità ed ha tradito chi ama il calcio con il cuore.

Attenzione, però!

Anche un amore incondizionato, come quello di noi italiani per il calcio, potrebbe improvvisamente finire.

Giuseppe Cerfeda

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