Sport
Grande successo di adesioni per il 17° Rally Città di Casarano
Svelato l’elenco iscritti, il 17°Rally Città di Casarano non ha più segreti. Tutta da vivere questa edizione in programma sabato e domenica prossima e a cui hanno aderito
Svelato l’elenco iscritti, il 17° Rally Città di Casarano non ha più segreti. Tutta da vivere questa edizione in programma sabato e domenica prossima e a cui hanno aderito 85 equipaggi che si daranno battaglia lungo i 67 km di prove speciali che costituiscono l’ossatura portante della gara. La kermesse motoristica che inaugura la stagione rallystica pugliese e che avrà anche quest’anno validità per il Challenge Rallies Nazionali di Settima Zona a coefficiente elevato, si fregia di avere per l’ennesima volta un parco iscritti di notevole caratura e questo nonostante la crisi economica che l’intero settore sta vivendo e la mancata validità per i trofei monomarca. Anche per questa edizione il lotto dei partecipanti vedrà al via numerosi equipaggi decisi a puntare alla vittoria assoluta. Con il numero 1 si schiera il favorito d’obbligo, colui che detiene il maggior numero di vittorie a Casarano ovvero Francesco Laganà e Alberto Clavarino in gara sulla Peugeot 207 Super 2000, il quale sarà chiamato a riscattare l’ opaca prestazione di Frascati. A contrastare il campione barese ci sarà Mario Sulpizio e Felice Pizzuti su Abarth Grande Punto S2000, la stessa con la quale il pilota di Campoli Appennino si è tolto diverse soddisfazioni nel 2009 aggiudicandosi 3 vittorie assolute. Nella stessa classe saranno al via alcuni tra i più forti piloti salentini che si affronteranno tra loro in una sfida nella sfida ma che saranno comunque pronti ad approfittare di un eventuale passo falso dei due maggiori accreditati alla vittoria. Rappresentanti della pattuglia leccese, tutti su Peugeot 207 saranno Giuseppe Albano e Massimo Sansone, Francesco Rizzello e Fernando Sorano e Marco De Marco in coppia con Andrea Nicoli con gli ultimi due all’esordio su vetture S2000. Nel novero dei possibili pretendenti alla vittoria assoluta va anche inserito il romano Massimiliano Rendina, attuale leader del Challenge e vincitore lo scorso anno del monomarca Mitsubishi, che in coppia con Simona Girelli tenterà a bordo della sua Lancer Evo X di allungare in campionato. Avversario del patron della Rally Project in N4 sarà su identica vettura, ma nei colori Vomero Racing, il campano Enrico Girardi con al fianco Gino Abatecola. Combattuta si preannuncia la sfida in Super 1600 con Stefanelli-Micaletto su Citroen Saxo decisi a ripetere il bell’ exploit dello scorso anno; a rendergli la vita difficile ci proveranno Salvatore Ascalone affiancato da papà Giorgio su Renault Clio, i fratelli D’Amico su Fiat Punto, e il velocissimo equipaggio ciociaro Oddi-Papa su Citroen Saxo. A mantenere alto l’interesse della gara ci penseranno anche gli iscritti in classe R3C monopolizzata dalle New Clio Sport, che presenta al via piloti di grosso calibro capaci di inserirsi nelle posizioni di vertice dell’assoluta. Da seguire le prestazioni di Pisacane-Invidia, decisi a riscattare una passata edizione assolutamente sfortunata. Il vincitore del Casarano 2008 dovrà vedersela con una concorrenza ben selezionata composta tra gli altri da Di Gesù-Quarta, da Solitro-Porzio, da Totisco-Anastasia ma anche da Adamuccio-Tridici e da De Rosa-Natale. In A7 riflettori puntati su Lucrezio-Plantera, Mascia-Caroli e Serafini-Caputo, tutti su Renault Clio Rs con Tabacchino-De Donno, Peugeot 206 e Fracasso-Guida su Honda Civic type R pronti ad aggredire i quartieri alti della categoria. Tra le 2 ruote motrici di gruppo N i favori del pronostico sono per il vincitore della Coppa Italia Rally 7^zona 2001 (attuale Challenge) Oscar Sorci su Clio Rs con Raffaele Paolini alle note. L’equipaggio laziale sarà opposto ai compagni di colori Cologgi-Colapietro su 206 Rc e a Martina-Dino, Marotta-Agagiù e Giudice-Costa su Clio Rs. Il 17° Rally Città di Casarano vedrà concretizzarsi il primo confronto stagionale in Settima Zona per la classe R2B; protagonisti i leccesi De Santis-Casciaro su Twingo Rs e i ciociari Testani-Liburdi su Fiesta 16v. In A6 sfida tutta di marca Citroen tra Fiorito-Parrotto, il rientrante Albino Pepe in coppia con Panico e De Maria-Primoceri. Tra le fuori omologazione da segnalare la sfida in FA7 tra Siciliano-Forte su Opel Astra Gsi, Crisigiovanni-Roberto e De Rosa-Sorrone entrambi su Clio Williams. La stessa vettura ma in classe FN3 vedrà il confronto tra Vincenti-Vincenti e Bondanese-Fragassi, mentre in FA6 Catalano-Cioffi su Peugeot 106 potrebbe avere gioco facile sulle identiche vetture pilotate da Margiotta-Coluccia, da Branca-Pellico e da Lato-Palmisano, unico equipaggio femminile. Per quanto riguarda il programma di manifestazione, a partire da domani verrà consegnato il road-book, mentre venerdì, giornata di vigilia, sarà riservata alle ricognizioni del percorso. News e ultimi aggiornamenti per seguire la gara su www.rallycittadicasarano.it dove è anche possibile visionare l’elenco iscritti completo.
Casarano
Passerella d’onore per il Casarano
Sconfitta indolore a Gravina per i rossoazzurri già promossi. All’ingresso in campo “pasillo de honor” dei baresi che hanno reso omaggio ai vincitori del campionato. Domenica prossima festa al “Capozza” e poi la poule scudetto

GRAVINA- CASARANO 4-2
Reti: pt 5′ Stauciuc (G), 11′ e 32′ Santoro (G); st 28′ Perez (C), 32′ Santoro (G), 41′ rig. Malcore (C)
Accoglienza d’eccezione per il Casarano, fresco vincitore del girone H e promosso nei professionisti: i calciatori rossoazzurri fanno il loro ingresso in campo fra gli applausi dei gravinesi schierati in due file all’uscita dallo spogliatoio.
Ma, iniziato l’incontro le cose cambiano decisamente: nessun timore reverenziale e pronto e servito un sonoro tre a zero già poco dopo la mezz’ora.
Si spreca l’ironia: Casarano già in vacanza, in ciabatte, reduce dallo champagne.
In realtà, accade che Di Bari, per coerenza con quanto sostenuto circa la vittoria di tutto il gruppo-squadra e per alcune assenze rilevanti, schiera una formazione del tutto inedita e per questo di scarsa intesa.
Poi vengono anche l’ardore e la decisa volontà del Gravina di assicurarsi la salvezza anticipata, traguardo meritato e conseguito.
Mister Di Bari ammette in sala-stampa che “le motivazioni del Gravina erano superiori, avevano più fame”.
Ordunque, non resta altro che prepararsi per bene alla domenica finale del prestigioso percorso, con una prestazione consona alla festa attesa al Capozza, gremito come non mai.
Da non dimenticare, inoltre, le successive fasi della poule scudetto tra le vincitrici dei nove gironi di serie D, cui la Società tiene molto.
Giuseppe Lagna
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Cronaca
Lecce da applausi. Lezione all’Italia pallonara
Sulle linee guida dettate dal presidente Saverio Sticchi Damiani giallorossi campioni di comportamento e stile. Anche nella difficoltà estrema, tra il devastante dolore per l’improvvisa e tragica scomparsa del fisioterapista Graziano Fiorita e l’imbarazzo di dover andare a giocare una partita con la morte nel cuore…

Il lunedì è costume molto italiano discutere delle partite del fine settimana, celebrare la vittoria della propria squadra, sfottere chi tifa per una squadra diversa dalla tua o prendersela con l’arbitro di turno.
Oggi ci accodiamo anche noi, ma l’argomento seppur sempre calcistico, è molto diverso.
Vogliamo rendere onore al Lecce del presidente Saverio Sticchi Damiani.
Il presidente, un Signore, che sicuramente ha poco a che vedere con certi personaggi che gravitano (e comandano) nel mondo del calcio, ha sempre detto che il suo Lecce deve essere portabandiera dell’intero Salento anche nel comportamento e nello stile.
Ed è stato di parola!
Anche nella difficoltà estrema, tra il lutto che devasta per l’improvvisa e tragica scomparsa del fisioterapista Graziano Fiorita e l’imbarazzo di dover andare a giocare una partita con la morte nel cuore.
Morte non certo sportiva, perché anche salvezza e retrocessione sono termini che, davanti alla vita umana, perdono di significato.
Pur nelle difficoltà di cui sopra, il presidente, la società e la squadra hanno messo in piedi un capolavoro.
E non ci riferiamo certo al pareggio di Bergamo, che pure rimane un risultato straordinario.
Ci riferiamo alla protesta civile messa in atto senza violare le regole, senza sceneggiate ed isterie.
Il Lecce ieri sera ha indossato una maglia bianca senza loghi e con la scritta “Nessun valore. Nessun colore“.
Decisione preannunciata da un comunicato stampa della società che dovrebbe far riflettere tanta gente: «Ad una grave ingiustizia non si risponde violando platealmente le regole, come se per onorare Graziano si debba intraprendere una gara, tra noi e la Lega, a chi fa peggio. Giocheremo la partita “dei valori calpestati”», annunciava il Lecce, «ma lo faremo indossando una anonima casacca bianca, che non ci rappresenta, senza colori, stemmi e loghi. Torneremo a vestire la nostra maglia quando Graziano ritornerà a casa e sarà omaggiato, come merita, dalla sua gente».
I ragazzi in campo hanno mostrato orgoglio e umanità, così come anche il pubblico presente, gli ultrà bergamaschi, hanno applaudito a lungo i giallorossi all’arrivo allo stadio, durante la partita e alla fine.
Non hanno esposto striscioni e, per usare un termine in voga in questo periodo, hanno tifato in modo sobrio, per rispetto della vita umana e di chi tutto avrebbe voluto fare tranne che giocare una partita di pallone.
Ieri il calcio doveva fermarsi, doveva chinare la testa, farsi piccolo davanti alla vita vera.
Non si gioca sopra le lacrime, non si corre sopra il cuore spezzato di una squadra che aveva solo voglia di piangere.
Invece, la Lega ha deciso: si è giocato.
Come se il dolore si potesse mettere da parte.
Come se un uomo fosse solo un numero da sostituire.
Ne possono bastare un minuto di silenzio o una fascia nera al braccio.
La gente comune, le tifoserie, gli appassionati di calcio di tutta Italia si sono schierati senza esitazioni al fianco dei giallorossi e contro chi non conosce più il significato di rispetto, di umanità.
La Lega ha mostrato di avere interesse solo per sponsor e televisioni.
Ha perso l’ultimo briciolo di dignità ed ha tradito chi ama il calcio con il cuore.
Attenzione, però!
Anche un amore incondizionato, come quello di noi italiani per il calcio, potrebbe improvvisamente finire.
Giuseppe Cerfeda
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Sport
Il Lecce gioca con maglia “anonima”: “Ingiustizia, ma non violiamo le regole”

Il Lecce prende parola sul match in programma stasera a Bergamo con l’Atalanta e di cui a lungo si è parlato per via della decisione della Lega Calcio di farlo disputare nonostante il grave lutto in casa giallorossa.
La nota
“L’U.S. Lecce ritiene che la decisione della Lega di recuperare la gara con l’Atalanta a poche ore di distanza dalla scomparsa del nostro Graziano Fiorita, sia terribilmente irrispettosa del grave lutto che ha colpito la famiglia del ragazzo, la Società ed i tifosi del Lecce. In altri casi, altrettanto dolorosi, sono state prese decisioni più ragionevoli. Emerge una gerarchia della morte in base al blasone della società colpita, o peggio ancora, in considerazione del ruolo rivestito da chi viene a mancare.
Il “gruppo squadra”, per chi conosce il calcio, rappresenta una bolla fuori dai riflettori dove le figure meno appariscenti possono essere trainanti esempi virtuosi. Era così per il nostro Graziano che per 26 anni ha prestato servizio nel Lecce e che, per quanto ci riguarda, continuerà a farlo, almeno finché ci sarà questa proprietà.
Graziano Fiorita è deceduto mentre era in ritiro con la squadra, lontano da sua moglie e dai suoi 4 figli ed ancora giace a migliaia di chilometri di distanza da casa, in attesa che il magistrato ne autorizzi il ritorno. Questa gara non andava disputata oggi, ma tutti i tentativi di rinviarla sono stati cinicamente rigettati. Si ringrazia il Ministro dello Sport Andrea Abodi che fino all’ultimo, ma senza successo, ha tentato di far disputare la partita in una data più consona. La squadra si presenterà regolarmente in campo nonostante sia partita dal Salento soltanto oggi, nella speranza, fino all’ultimo, di un ripensamento mai arrivato. La memoria di Graziano non si onora non presentandosi in campo o facendo giocare la Primavera.
Ad una grave ingiustizia non si risponde violando platealmente le regole, come se per onorare Graziano si debba intraprendere una gara, tra noi e la Lega, a chi fa peggio.
Giocheremo la partita “dei valori calpestati”, ma lo faremo indossando una anonima casacca bianca, che non ci rappresenta, senza colori, stemmi e loghi. Torneremo a vestire la nostra maglia quando Graziano ritornerà a casa e sarà omaggiato, come merita, dalla sua gente”.
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