Sport
Lecce spreca e lascia due punti a Fondi
2a2 per i giallorossi in Lazio: un punticino che lascia l’amaro in bocca

È mezzo vuoto il bicchiere del Lecce sulla tavola apparecchiata da un signor Fondi, ripescato dalla Serie D in estate, senza dubbio la squadra rivelazione del girone C di Lega Pro, vista la settima piazza in classifica. 2 a 2, un punticino che lascia l’amaro in bocca perché maturato dopo un doppio vantaggio ma che, visto l’andamento del match, poteva anche svanire nel nulla. Lontanissimi, ancora una volta, i tempi in cui i giallorossi sembravano destinati al solito ruolo di ammazzacampionato, che autorevoli masticatori di calcio (leggi anche “chiacchieroni da bar”) per il quinto anno consecutivo hanno affidato alla compagine pugliese. La verità è che la terza serie assume forme e scenari imprevedibili, occorre perciò calarsi nella parte e non considerarsi pesci fuor d’acqua solo per il glorioso passato. Tutto è ancora possibile e sarebbe bene non caricare di eccessiva responsabilità un gruppo che attraversa un periodo negativo di tre partite senza vittorie, con soli due punti conquistati su nove a disposizione: dopo dodici turni e con ventisei partite davanti, guida a quota 28 la Juve Stabia, vincente a Catanzaro, seguono i salentini, staccati di sole tre lunghezze, al pari di Matera e Foggia, reduci dai pareggi a reti bianche contro Messina e Catania. La situazione è tutt’altro che definita e drammatica.
La cronaca. Padalino rispetto al bel derby contro il Foggia di lunedì 31 ottobre, deve rinunciare all’acciaccato Giosa, sostituito al centro della difesa dal francese Vinetot, all’esordio stagionale. Ancora assenti Drudi e Freddi, in tribuna. Sul fronte pontino, mister Pochesci propone un tridente offensivo con D’Agostino arretrato rispetto ad Albadoro e Tiscione. Si vuol fare bella figura davanti ad oltre mille spettatori (un lusso per il piccolo stadio “Domenico Purificato”) contro il blasonato Lecce, che però è già in vantaggio dopo 15 secondi dal fischio d’inizio, quando la palla capita sul destro di Torromino, che scarta il portiere Baiocco e deposita in fondo al sacco. È 0 a 1, fra lo stupore del pubblico, ora ammutolito. L’attaccante calabrese potrebbe raddoppiare al 12’, su azione di contropiede ma, dopo aver ricevuto da Caturano, si fa anticipare sul più bello da un difensore al limite dell’area. Il Fondi si affaccia pericolosamente dalle parti di Bleve quattro minuti più tardi: il portiere fa buona guardia distendendosi sulla sinistra e smanacciando in corner una conclusione di D’Agostino. Il numero 1 salentino, bravo a non rischiare la presa visto il terreno reso viscido dalla pioggia, si ripete in modo analogo su Tiscione, che prova dai 35 metri.
Appena successivamente alle forti proteste dei fondani per una rete annullata a D’Agostino, probabilmente per offside o per il più classico “fallo di confusione” a due passi dalla porta di Bleve, al 25’ il Lecce raddoppia con Pacilli, lesto a raccogliere un cross dalla sinistra, a controllare bene e ad incrociare sul secondo palo dal vertice dell’area piccola, con Baiocco che tocca ma non toglie al leccese la gioia della terza marcatura personale.
Chi sugli spalti inizia a pensare all’inizio di una goleada o ad un Fondi rassegnato commette un errore, perché la partita si fa più entusiasmante, i pontini sostituiscono uno spento D’Angelo con un vivace Calderini e prendono coraggio, mettendo in difficoltà la retroguardia dei lupi, costretti a rifugiarsi in corner con due opposizioni, prima di Ciancio, poi di Cosenza. Ma quello che avviene dal 45’ al 47’ (secondo minuto di recupero del primo tempo) è incredibile ed è ciò su cui mister Padalino, dovrà lavorare in settimana. Un “uno-due” micidiale che riporta il Fondi in parità, dopo che il Lecce aveva gestito tutto sommato bene le scorribande avversarie: prima Squillace trova il goal sul primo palo con una potente conclusione da posizione sinistra, dentro l’area, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, poi Bombagi completa la rimonta con una punizione ben calciata ma lenta. Bleve resta immobile.
Il Lecce è evidentemente in bambola e lo dimostra anche ad inizio ripresa, quando lascia molto campo ai padroni di casa, spinti dall’entusiasmo del pubblico. Pochesci vuole vincere e passa addirittura alle quattro punte. Dopo 30 secondi Albadoro spaventa Bleve con una rovesciata dai dieci metri, non lontana dal palo destro. Al 51’ è Tiscione che impatta bene di testa su cross di Albadoro e dà l’illusione del goal. Dopo una serie di scivoloni, falli inutili e contropiedi al passivo, il solito Torromino prova a togliere da questo impasse il Lecce ed i suoi più di cento encomiabili tifosi giunti in trasferta: gran rasoterra da fuori, Baiocco deve compiere un difficile intervento e concedere solo un tiro dalla bandierina.
Ora la partita è bellissima, fra continui cambi di fronte e qualche imprecisione che dà il via a ripartenze improvvise. Pacilli al 60’ coglie la traversa, concludendo un’azione nata da un lancio di Mancosu dalla sinistra, poi, dopo una girandola di sostituzioni, è Calderini a mettere i brividi ai giallorossi, calciando violentemente al volo dal limite, con la sfera appena alta sulla trasversa.
All’84’ Bleve fa la frittata. Lunghissimo rinvio dalla difesa rossoblù, Calderini è lanciato a rete, il portierino tentenna, “esco?-non esco?”, commettendo il classico errore di un estremo difensore ventenne e palesando uno dei suoi pochi limiti, l’inesperienza. Optando per l’uscita quando è ormai troppo tardi, frana addosso al numero 24 e si becca il rosso per interruzione di chiara occasione da rete. A cambi esauriti, Mancosu si improvvisa portiere, infila i guanti e salva il risultato al 90’, in un uno contro uno dall’esito solo apparentemente già scritto. C’è ancora il tempo per una spettacolare conclusione del neoentrato Vutov (la palla fa la barba al palo sinistro di Baiocco) e per un po’ di paura, quando Signorini del Fondi perde i sensi temporaneamente per un colpo fortuito alla tempia.
Poi, al triplice fischio del signor Robilotta di Sala Consilina, grandi applausi per i laziali da parte di un pubblico soddisfatto e incredulo per l’ottimo campionato sinora disputato dai suoi beniamini, alcuni dei quali semisconosciuti rispetto ai grandi nomi di questa Lega Pro, che, per qualità nettamente superiore rispetto a quella degli anni passati, è nominata da qualcuno “Serie B2”. Dall’altra parte invece, musi lunghi e ripetuti inviti da parte della tifoseria a… tirare fuori gli attributi. Il tempo e il modo per far ricredere gli scettici ci sono, già a cominciare dal difficile impegno di Coppa Italia di Lega Pro di mercoledì 9, quando il Lecce, dando spazio a chi ha giocato meno, sarà di scena a Matera. Poi testa al sempre ostico Cosenza, l’ospite di domenica 13 al “Via del Mare”, gara in cui mancheranno gli squalificati Bleve e Caturano.
Stefano Verri
IL TABELLINO:
UNICUSANO FONDI – U.S. LECCE 2-2
UNICUSANO FONDI: Baiocco, Squillace, Bombagi, Signorini, Tiscione, D’Agostino (dal 77’ Tommaselli), Albadoro (dal 69’ Varone), Galasso, D’Angelo (dal 26’ Calderini), De Martino, Fissore. A disposizione: Coletta, Di Sabatino, Iadaresta, Bertolo, Guadalupi, Capuano, Addessi, Pompei, Carcatella. All.: Pochesci.
LECCE: Bleve, Vitofrancesco, Mancosu, Cosenza, Arrigoni, Torromino (dal 67’ Doumbia), Lepore (dal 75’ Tsonev), Pacilli (dal 67’ Vutov), Caturano, Vinetot, Ciancio. A disposizione: Chironi, Gomis, Contessa, Monaco, Giosa, Capristo, Maimone, Fiordilino, Persano. All.: Padalino.
Arbitro: Robilotta di Sala Consilina (Assistenti: Spensieri di Genova e Perrotti di Campobasso).
Note: ammoniti Tiscione, D’Agostino, Galasso, Fissore (Fondi); Bleve, Lepore, Caturano, Vutov (Lecce). Espulso Bleve (Lecce) all’84’. Recupero: 1’ (+1’) pt; 4’ (+2’) st. Spettatori: 1500 circa. Tutta la Lega Pro ha giocato con il lutto al braccio in ricordo di Fatim Jawara, calciatrice della Nazionale Juniores del Gambia, che ha perso la vita annegando nel Mediterraneo, lo scorso 27 ottobre, nel tentativo di raggiungere l’Italia dalla Libia.
Casarano
La regola del 3, “refrain” Casarano
Ancora 3-0, altri tre punti, terzo posto in classifica e festa al “Capozza”. Il toccante omaggio a Matteo, il giovane tifoso prematuramente scomparso

CASARANO-CERIGNOLA 3-0
Reti: st 21′ e 31′ Chiricò, 50′ Zanaboni
di Giuseppe Lagna
Pomeriggio calcistico estremamente carico di emozioni in un Capozza come sempre gremito, ad eccezione della curva sud per la restrizione alla tifoseria ospite e allo spettacolo.
Si incomincia con il ricordo del giovane tifoso Matteo, scomparso in settimana: un lungo striscione in curva Nord, un interminabile battimani da ogni settore, il presidente Antonio Filograna Sergio e il capitano Leonardo Perez a deporre un mazzo di fiori sotto “la casa degli Ultras”.
Si continua con il primo tempo: un velenoso palo e tre mancate occasioni da gol del bomber Malcore in giornata “no”.
Si chiude l’incontro con due magie del folletto Cosimo “Mino” Chiricò e il sigillo del giovane Zanaboni alla sua seconda realizzazione da subentrato.
La svolta alla partita destinata a reti inviolate, grazie ai cambi azzeccatissimi effettuati da mister Di Bari, con discesa in campo dei “panchinari” rispondenti ai nomi di Maiello e Ferrara, nonché dei giovani emergenti Cerbone e Zanaboni.
Loro il micidiale duetto che ha portato al “tre a zero” nel lungo recupero contro un Cerignola ormai “groggy”.
Entusiastici, a cornice, i cori e le sciarpate della curva Nord, al saluto della squadra per colonna sonora il refrain della nota canzone di Gianna Nannini (“Amandoti“).
Ad un confuso e arrabbiato con i suoi, mister Maiuri, in sala stampa subentra un sicuro Vito Di Bari, il quale accetta i complimenti dei vari intervistatori, apprezza giustamente i suoi uomini, ma conclude affermando che “la squadra ha ancora margini di miglioramento”.
A sabato prossimo sempre al Capozza per l’anticipo della decima giornata, contro il Foggia di Delio Rossi.
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Sport
Tricase torna a tirare a canestro in alta quota
Dopo quasi 40 anni l’ASD Basket Tricase approda nel campionato di Divisione Regionale 2, l’ex Promozione. Il presidente dei biancoverdi Giovanni Nesca: «Rinnovato entusiasmo per una società come la nostra che ha sempre putato ad avvicinare i ragazzi, sin da piccoli, ad uno sport sano e pulito come la pallacanestro»

È finalmente arrivata la notizia tanto attesa.
L’ASD Basket Tricase approda nella Divisione Regionale 2 (ex campionato di Promozione) dopo un’assenza di quasi 40 anni.
Risale, infatti, alla stagione 88/89 l’ultima presenza dei biancoverdi in questa serie.
Pochi anni più tardi, nella stagione 95/96 la società dell’attuale presidente Giovanni Nesca, nelle vesti di giocatore, riuscì persino ad arrivare in Serie D (oggi DR1). C’è dunque molto fermento in città per il ritorno in un campionato dal livello di gioco “ quotato” e per la crescente partecipazione del popolo tricasino, legato a questo sport per passione o per amore dei propri figli.
Infatti, le nuove iscrizioni riscontrate nei settori giovanili hanno subìto una consistente impennata negli ultimi anni, nella consapevolezza che anche i provetti cestisti avranno la possibilità di mettersi in gioco nei vari campionati a cui la società ha deciso di partecipare, proprio a dimostrazione di una particolare attenzione sempre rivolta verso l’educazione allo sport già in tenera età.
Ovviamente oltre ai campionati FIP, ci sarà la possibilità per tutti di mettersi in gioco, divertirsi e partecipare comunque agli altri campionati e tornei provinciali.
«L’obiettivo dell’ASD Basket Tricase è sempre stato quello di avvicinare i ragazzi, sin da piccoli, a uno sport sano e pulito come la pallacanestro», le parole del presidente Giovanni Nesca, «considerato che il vivaio negli ultimi anni ha visto aumentare il numero dei ragazzi, cercheremo («come sempre») di adattarci alle strutture sportive esistenti per riuscire comunque a svolgere dignitosamente la nostra attività nonostante la loro innegabile carenza. Ci riteniamo comunque fortunati per le strutture di cui da diversi anni usufruiamo, poiché riusciamo ancora a contenere i vari gruppi e partecipare ai campionati federali, grazie all’omologazione del campo. Quest’ anno siamo riusciti a ottenere la gestione del nuovo playground comunale in Zona Draghi e ciò ci ha finalmente consentito di allenarci durante il periodo estivo in attesa delle decisioni regionali sull’utilizzo della palestra scolastica. Per fortuna il meteo è stato clemente sino all’autunno».
Il presidente, però, confida «nell’impegno dell’amministrazione comunale per la costruzione e concessione di un centro polisportivo adeguato che possa accogliere le richieste delle società sprovviste di una propria sede, per dare quindi più spazi accoglienti ad atleti, familiari e tifosi di una città che si è sempre nutrita di sport».
«A fronte di una spesa economica non indifferente soprattutto per il campionato DR2», Giovanni Nesca ringrazia «gli sponsor che garantiranno agli atleti di realizzare i propri sogni cestistici».
Intanto la stagione è iniziata con una certezza: comunque andrà…è già un successo!
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Nardò
Salentina alla conquista del mondo in barca a vela
Convocazione in maglia azzurra per la neretina Marina Murri, orgoglio del Circolo Nautico “La Lampara” di Santa Caterina

La giovane velista di Nardò Marina Murri convocata per partecipare agli Youth Sailing World Championships 2025 che si terranno a Vilamoura, in Portogallo.
La sua partecipazione alla competizione mondiale in Portogallo rafforza il legame tra comunità, mare e vela.
Marina, che rappresenta il Circolo Nautico “La Lampara” di Santa Caterina, sarà in gara nella classe ILCA 6 femminile con la maglia azzurra.
Il Presidente del Consiglio comunale di Nardò con delega allo Sport, Antonio Tondo nel fare i «complimenti a Marina e al Circolo Nautico La Lampara, dal presidente a tutti gli associati», ne sottolinea «l’impegno nel mondo dello sport e per la promozione dei suoi valori. La sua convocazione è motivo di vanto per tutta la città. Un riconoscimento meritato che dimostra quanto il nostro territorio sappia crescere talenti e promuovere eccellenze».
Ovviamente tutti noi seguiremo Marina con orgoglio e faremo il tifo per lei in questa importante competizione mondiale.
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