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Sport

Rally: è l’ora del “Città di Casarano”

Appuntamento sabato 2 e domenica 3 aprile. Saranno dodici gli equipaggi targati Salento Motor Sport. La Scuderia Automobilistica di Ruffano, presieduta da Antonello Casto

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Appuntamento sabato 2 e domenica 3 aprile. Saranno dodici gli equipaggi targati Salento Motor Sport. La Scuderia Automobilistica di Ruffano, presieduta da Antonello Casto, è pronta a schierarsi ai nastri di partenza del 17° Rally Città di Casarano, manifestazione valida quale secondo appuntamento stagionale con il Challenge Settima Zona. Con il numero 5, salirà in pedana Francesco Rizzello e Fernando Sorano su Peugeot 207 S2000. Il driver ruffanese, è candidato a recitare un ruolo da protagonista: «Non nascondo le ambizioni di puntare alla vittoria – commenta Rizzello – proveremo a far bene a bordo di un auto decisamente performante». In R3C, con il numero 21, si presenta la coppia composta da Mauro Adamuccio e Salvatore Tridici, su Renault New Clio R3C. «Dopo l’esperienza al “Castelli Romani” – spiega Adamuccio – utilizzerò la stessa vettura. Spero di poter far bene, anche se la lotta sarà decisamente dura; ma sono comunque fiducioso». Su Peugeot 207, numero 24, Gabriele Passaseo ed Antonio Passaseo, saranno l’unico equipaggio schierato in R3T. «L’obiettivo principale, è quello di giungere al termine – esordisce Passaseo – Dopo l’esperienza sfortunata al “5 Comuni”, cercherò di concludere l’intero percorso e, al contempo, acquisire maggiore esperienza in gara». Con il numero 26 l’equipaggio leccese, composto da Fabrizio Mascia e Giorgio Caroli, su Renault Clio RS A7. “Dopo aver spiegato abbondantemente la mia necessità di approdare nel Gruppo A – commenta Mascia – siamo pronti a disputare questo primo impegno salentino. Probabilmente non potrò utilizzare la mia vettura, ancora non del tutto pronta, dopo un problema causato ai “Castelli Romani”. Comunque, lo staff della Ferrara Motors, è pronto per dotarmi eventualmente  di un auto gemella». Ai nastri di partenza, anche l’esperto Franco Masciullo, è pronto a giocarsi le sue carte, al fianco dell’esordiente Massimo Margarito, su una Peugeot 206 A7, numero 30. «Abbiamo messo a punto la nostra vettura e, insieme al mio nuovo navigatore, proveremo a dare battaglia nel Gruppo A – chiosa Masciullo – Il percorso lo conosco perfettamente quindi spero di poter dare il meglio». Tra gli equipaggi più attesi, anche il ritorno della coppia – schierata con il numero 47 – Rossano Giudice-Rudy Costa su Renault Clio RS N3. «Insieme a Rudy, torniamo in gara mettendoci in discussione al cospetto di numerosi giovani equipaggi, molti dei quali decisamente interessanti – spiega Giudice – Proprio a tal riguardo crediamo di poter essere estremamente competitivi e di ambire a qualcosa di importante». Decisamente agguerrito sarà l’equipaggio composto da papà Mario Vincenti e da suo figlio Daniele, quest’ultimo presente sul lato destro della loro Renault Clio W FN3, numero 50. «Non vedo l’ora di partire e di scaricare l‘adrenalina accumulata in questi giorni – esordisce Mario Vincenti – credo che ne vedremo delle belle e noi saremo pronti a cogliere quanto di buono riusciremo a proporre durante il percorso di gara». Torna alla guida della sua Citroen C2 Max A6, numero 56, Pasquale Fiorito, insieme a Donato Parrotto. «Disputerò questo rally al fianco di mio cugino Donato – esordisce Fiorito – Correrò anche per mio figlio che festeggerà il suo compleanno proprio mentre io sarò impegnato in gara; quindi dovrò far bene anche per dedicare un eventuale risultato, proprio a mio figlio». Presente anche la coppia casaranese – su Peugeot 106 16V FA6, numero 70 – costituita da Antonio Branca e Anna Pellico. «Spero solamente di potermi divertire – sottolinea Branca – Non ho particolari obiettivi; conosco il tracciato e anche per questo motivo spero di poter concludere la gara e giungere alla premiazione finale. Al mio fianco, confermata la presenza della mia compagna, Anna». La Salento Motor Sport, propone anche un equipaggio Under 23: si tratta di Paolo Garzia, in coppia con Pino Simone, su Citroen Saxo VTS N2, numero 83. «Sarà una gara tutta da scoprire, peraltro a bordo di un auto anch’essa tutta da conoscere perfettamente visto che è stata praticamente ferma ai box per circa due anni – chiosa Garzia – Spero di poter raggiungere il traguardo insieme al mio amico d’infanzia Pino». Con il numero 87, si presenta l’equipaggio composto da Sergio Pepe e Michele Caputo, su Peugeot 106 16V FN2. «Abbiamo qualche problema con la nostra vettura – spiega Pepe – Anche se riusciremo a risolvere i nostri problemi, questo rally sarà poco colorato, così come l’intero abitacolo. Le recenti perdite di due figure estremamente importanti (il nonno Cosimo e il preparatore tarantino Pierluigi Leo), lasciano aleggiare un’atmosfera decisamente mesta. Qualora dovessimo partire regolarmente, dedicheremo a loro e alle nostre famiglie, la gioia del via iniziale». Infine, con il numero 97, partirà Lorenzo Filoni insieme a Luca Leone su Peugeot 106 Rally FN1: «Siamo fiduciosi – spiega Filoni – insieme a Luca, conserviamo interessanti ambizioni personali e daremo battaglia fino al termine della gara. Un tracciato che conosco bene, quindi possiamo ritenerci pronti per la partenza. Peraltro ci sentiamo carichi al punto giusto per far del nostro meglio ». Gara interamente su asfalto con un percorso complessivo di km 320,29 con due Prove Speciali da ripetere tre volte e la prima una sola volta, pari a km 65,70. Assistenza e Riordino semplificata con un’unica service area della Pista Salentina località Ugento – Torre San Giovanni. Il quartier generale del rally sarà ubicato presso la Pista Salentina località Torre San Giovanni, e presso la Concessionaria Renault De Nuzzo di Casarano si svolgeranno le verifiche sportive e tecniche antegara, la partenza e l’arrivo di ogni tappa a Casarano Piazza San Domenico.


La Gara: 17°Rally Città di Casarano, Casarano (Le) 2-3 aprile 2011.

Sabato 22: Ore 9.30/12.30 Verifiche amministrative, sportive e tecniche c/o Concessionaria Guglielmo De Nuzzo  spa Via Corsica Casarano (Le). Ore 18.31 Partenza Prima sezione da Piazza San Domenico a Casarano; da percorrere 46.92 km di cui 2,72 per l’unica prova speciale in programma (Pista Salentina); Ore 20.05 Ingresso riordino notturno e Parco chiuso presso Piazza San Domenico a Casarano (Le).

Domenica 3: Ore 8.31 Piazza San Domenico, uscita Riordino e successivo Ingresso Assistenza (Ore 8.56); da percorrere altri 273,37 km di cui 63,78 per le restanti 6 p.s. in programma (2 da ripetere 3 volte: Marina di Pescoluse e Marina di Alliste). Previsti 23 (4 + 19) controlli orari, 5 (1+4) Parchi assistenza e altri 3 Riordini tutti ubicati presso Il Circuito Internazionale Pista Salentina di Torre San Giovanni-Marina di Ugento (Le). Arrivo finale e Premiazione ore 17.15  in Piazza San Domenico a Casarano.


Ruffano

Volley femminile: Ruffano sogna la Serie C

A margine di una stagione da incorniciare, anche con la finale di Coppa Puglia, domani la sfida al Matera che può valere la promozione

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di Lorenzo Zito

Il Volley Ruffano femminile scrive una delle pagine più belle della sua storia sportiva. Un gruppo che, negli anni, è rimasto unito e coeso, trasformandosi da squadra di adolescenti appassionate a collettivo maturo e vincente.

Una crescita lenta ma costante, alimentata da una passione incrollabile per la pallavolo e da una determinazione che non è mai venuta meno, neanche nei momenti più difficili.

«Siamo una squadra che non si è mai modificata negli anni – racconta Michela Nuzzo, capitana della MB Volley – e questo è il nostro punto di forza. Anche quando sembrava tutto perduto, ci siamo sempre rialzate, sorprendendo gli avversari e spesso anche noi stesse».

La stagione appena conclusa ha superato ogni aspettativa: il Ruffano ha chiuso il campionato al primo posto, conquistando l’accesso ai playoff per la promozione in Serie C. Un traguardo importante, ma non l’unico. Le ragazze hanno infatti raggiunto per la prima volta nella loro storia la finale della Coppa Puglia, portando a casa un sorprendente secondo posto che ha lasciato il segno.

«È stato un anno duro, pieno di ostacoli – prosegue la capitana – ma ci siamo sempre rialzate, affrontando a testa alta ogni sfida».

Ora l’attenzione è tutta rivolta ai playoff, dove il Ruffano vuole giocarsi al meglio le sue carte: «Affronteremo questi playoff con concentrazione e determinazione, consapevoli del percorso fatto. Il duro lavoro ci ha portate fin qui, e continueremo a guardare in alto».

La prima dei play off sarà domani alle ore 18:30 in via dello Sport a Ruffano, nel locale palazzetto, contro il Matera. Il paese, da decenni grande amante del volley, sarà al loro fianco.

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Casarano

Passerella d’onore per il Casarano

Sconfitta indolore a Gravina per i rossoazzurri già promossi. All’ingresso in campo “pasillo de honor” dei baresi che hanno reso omaggio ai vincitori del campionato. Domenica prossima festa al “Capozza” e poi la poule scudetto

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GRAVINA- CASARANO 4-2

Reti: pt 5′ Stauciuc (G), 11′ e 32′ Santoro (G); st 28′ Perez (C), 32′ Santoro (G), 41′ rig. Malcore (C)

Accoglienza d’eccezione per il Casarano, fresco vincitore del girone H e promosso nei professionisti: i calciatori rossoazzurri fanno il loro ingresso in campo fra gli applausi dei gravinesi schierati in due file all’uscita dallo spogliatoio.

Ma, iniziato l’incontro le cose cambiano decisamente: nessun timore reverenziale e pronto e servito un sonoro tre a zero già poco dopo la mezz’ora.

Si spreca l’ironia: Casarano già in vacanza, in ciabatte, reduce dallo champagne.

In realtà, accade che Di Bari, per coerenza con quanto sostenuto circa la vittoria di tutto il gruppo-squadra e per alcune assenze rilevanti, schiera una formazione del tutto inedita e per questo di scarsa intesa.

Poi vengono anche l’ardore e la decisa volontà del Gravina di assicurarsi la salvezza anticipata, traguardo meritato e conseguito.

Mister Di Bari ammette in sala-stampa che “le motivazioni del Gravina erano superiori, avevano più fame”.

Ordunque, non resta altro che prepararsi per bene alla domenica finale del prestigioso percorso, con una prestazione consona alla festa attesa al Capozza, gremito come non mai.

Da non dimenticare, inoltre, le successive fasi della poule scudetto tra le vincitrici dei nove gironi di serie D, cui la Società tiene molto.

Giuseppe Lagna

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Cronaca

Lecce da applausi. Lezione all’Italia pallonara

Sulle linee guida dettate dal presidente Saverio Sticchi Damiani giallorossi campioni di comportamento e stile. Anche nella difficoltà estrema, tra il devastante dolore per l’improvvisa e tragica scomparsa del fisioterapista Graziano Fiorita e l’imbarazzo di dover andare a giocare una partita con la morte nel cuore…

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Il lunedì è costume molto italiano discutere delle partite del fine settimana, celebrare la vittoria della propria squadra, sfottere chi tifa per una squadra diversa dalla tua o prendersela con l’arbitro di turno.

Oggi ci accodiamo anche noi, ma l’argomento seppur sempre calcistico, è molto diverso.

Vogliamo rendere onore al Lecce del presidente Saverio Sticchi Damiani.

Il presidente, un Signore, che sicuramente ha poco a che vedere con certi personaggi che gravitano (e comandano) nel mondo del calcio, ha sempre detto che il suo Lecce deve essere portabandiera dell’intero Salento anche nel comportamento e nello stile.

Ed è stato di parola!

Anche nella difficoltà estrema, tra il lutto che devasta per l’improvvisa e tragica scomparsa del fisioterapista Graziano Fiorita e l’imbarazzo di dover andare a giocare una partita con la morte nel cuore.

Morte non certo sportiva, perché anche salvezza e retrocessione sono termini che, davanti alla vita umana, perdono di significato.

Pur nelle difficoltà di cui sopra, il presidente, la società e la squadra hanno messo in piedi un capolavoro.

E non ci riferiamo certo al pareggio di Bergamo, che pure rimane un risultato straordinario.

Ci riferiamo alla protesta civile messa in atto senza violare le regole, senza sceneggiate ed isterie.

Il Lecce ieri sera ha indossato una maglia bianca senza loghi e con la scritta “Nessun valore. Nessun colore“.

Decisione preannunciata da un comunicato stampa della società che dovrebbe far riflettere tanta gente: «Ad una grave ingiustizia non si risponde violando platealmente le regole, come se per onorare Graziano si debba intraprendere una gara, tra noi e la Lega, a chi fa peggio. Giocheremo la partita “dei valori calpestati”», annunciava il Lecce, «ma lo faremo indossando una anonima casacca bianca, che non ci rappresenta, senza colori, stemmi e loghi. Torneremo a vestire la nostra maglia quando Graziano ritornerà a casa e sarà omaggiato, come merita, dalla sua gente».

I ragazzi in campo hanno mostrato orgoglio e umanità, così come anche il pubblico presente, gli ultrà bergamaschi, hanno applaudito a lungo i giallorossi all’arrivo allo stadio, durante la partita e alla fine.

Non hanno esposto striscioni e, per usare un termine in voga in questo periodo, hanno tifato in modo sobrio, per rispetto della vita umana e di chi tutto avrebbe voluto fare tranne che giocare una partita di pallone.

Ieri il calcio doveva fermarsi, doveva chinare la testa, farsi piccolo davanti alla vita vera.

Non si gioca sopra le lacrime, non si corre sopra il cuore spezzato di una squadra che aveva solo voglia di piangere.

Invece, la Lega ha deciso: si è giocato.

Come se il dolore si potesse mettere da parte.

Come se un uomo fosse solo un numero da sostituire.

Ne possono bastare un minuto di silenzio o una fascia nera al braccio.

La gente comune, le tifoserie, gli appassionati di calcio di tutta Italia si sono schierati senza esitazioni al fianco dei giallorossi e contro chi non conosce più il significato di rispetto, di umanità.

La Lega ha mostrato di avere interesse solo per sponsor e televisioni.

Ha perso l’ultimo briciolo di dignità ed ha tradito chi ama il calcio con il cuore.

Attenzione, però!

Anche un amore incondizionato, come quello di noi italiani per il calcio, potrebbe improvvisamente finire.

Giuseppe Cerfeda

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