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Attualità

Fino al 27 agosto fermo pesca nell’Adriatico

La novità di quest’anno, annuncia Coldiretti Impresapesca, è che, in aggiunta ai periodi di fermo fissati, i pescherecci dovranno effettuare ulteriori giorni di blocco che vanno da 7 a 17 giorni, a seconda dalla zona di pesca alla quale sono iscritti

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Stop al pesce fresco a tavola per l’avvio del fermo pesca che porta al blocco delle attività della flotta italiana lungo l’Adriatico. A darne notizia è Coldiretti Impresapesca in occasione dell’avvio del provvedimento per risparmiare le risorse del mare che scatta proprio in occasione dell’ Overshoot day, il giorno in cui l’uomo ha già utilizzato tutte le risorse naturali che la Terra può rigenerare nell’intero 2019.


Il fermo pesca bloccherà infatti le attività dei pescherecci per 30 giorni consecutivi, dal 29 luglio fino al 27 agosto dal Friuli Venezia Giulia al Veneto, dall’Emilia Romagna fino a parte delle Marche e della Puglia.


La novità di quest’anno è che, spiega Coldiretti Impresapesca, in aggiunta ai periodi di fermo fissati i pescherecci dovranno effettuare ulteriori giorni di blocco che vanno da 7 a 17 giorni, a seconda dalla zona di pesca alla quale sono iscritti.


Le giornate di stop saranno decise direttamente dai pescatori che dovranno darne comunicazione scritta entro le ore 9 del giorno stesso.


L’intero ammontare delle giornate aggiuntive dovrà essere obbligatoriamente effettuato entro il 31 dicembre 2019.


In un Paese come l’Italia che importa dall’estero 8 pesci su 10, nei territori interessati dal fermo biologico aumenta peraltro anche il rischio – sottolinea Impresapesca Coldiretti – di ritrovarsi nel piatto per grigliate e fritture, soprattutto al ristorante, prodotto straniero o congelato se non si tratta di quello fresco Made in Italy proveniente dalle altre zone dove non è in atto il fermo pesca, dagli allevamenti nazionali o dalla seppur limitata produzione locale dovuta alle barche delle piccola pesca che possono ugualmente operare.


Nonostante la riduzione del periodo fisso di blocco delle attività, l’apertura alla tutela differenziata di alcune specie e la possibilità per le imprese di scegliere i restanti giorni di stop, come richiesto da Coldiretti Impresapesca, il giudizio sull’assetto del fermo pesca 2019 non può essere positivo poiché la misura continua a non rispondere alle esigenze della sostenibilità delle principali specie target della pesca nazionale, tanto che lo stato delle risorse nei 33 anni di fermo pesca è progressivamente peggiorato, come anche parallelamente lo stato economico delle imprese e dei redditi.

«Il settore soffre la concorrenza sleale del prodotto importato dall’estero e spacciato come italiano, soprattutto nella ristorazione, grazie all’assenza dell’obbligo di etichettatura dell’origine», la denuncia di Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, «ciò ha determinato negli anni in Puglia un crollo della produzione, la perdita di oltre un terzo delle imprese e di 18mila posti di lavoro, con un contestuale aumento delle importazioni dal 27% al 33%».


«Una crisi quella del settore ittico, che si trascina da 30 anni», ribadisce Angelo Corsetti, direttore di Coldiretti Puglia, «in un mercato, quello del consumo del pesce, che aumenta, ma sempre più in mano alle importazioni. La produzione ittica derivante dall’attività della pesca è da anni in calo e quella dell’acquacoltura resta stabile, non riuscendo a compensare i vuoti di mercato creati dell’attività tradizionale di cattura. Una rinascita che passa per il mercato e sulla quale Coldiretti sta cercando di impegnarsi a fondo, facendo partire iniziative nei Mercati di Campagna Amica che hanno come obiettivo la vendita diretta, la qualità e la tracciabilità».


L’auspicio è che dal 2020 si possa partire dalle novità positive per mettere in campo un nuovo sistema che tenga realmente conto delle esigenze di riproduzione delle specie e delle esigenze economiche delle marinerie.


Nel frattempo per non cadere in inganni pericolosi per la salute occorre garantire la trasparenza dell’informazione ai consumatori dal mare alla tavola estendendo l’obbligo dell’indicazione di origine anche ai menu dei ristoranti con una vera e propria “carta del pesce” passi in avanti sono stati fatti sull’etichettatura nei banchi di vendita, ma devono ora essere accompagnati anche dall’indicazione della data in cui il prodotto è stato pescato.


Per effettuare acquisti di qualità al giusto prezzo il consiglio di Coldiretti Impresapesca è di verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa).


Le provenienze sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta). Ma si può anche rivolgersi alle esperienze di filiera corta per la vendita diretta del pescato che Coldiretti Impresapesca ha avviato presso la rete di Campagna Amica.


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Ingegneria, telecomunicazioni e gender gap

Lunedì iniziativa di orientamento organizzata dal prof. Luciano Tarricone per promuovere il corso di studio “Communication Engineering and Electronic Technologies”. L’ex studentessa Giulia Cerfeda, originaria di Tricase, racconta la sua esperienza lavorativa fino alla torinese Argotec e alle missioni per conto della NASA

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L’Università del Salento promuove il corso di studio “Communication Engineering and Electronic Technologies”, uno dei possibili tra i naturali proseguimenti del corso triennale di Ingegneria dell’Informazione.

Allo scopo il prof. Luciano Tarricone, Ordinario di Campi Elettromagnetici presso l’Università del Salento, ha organizzato per lunedì 13 maggio (dalle 9, nel “corpo Y” in Ecotekne) un’iniziativa di orientamento rivolta agli studenti e alle studentesse del terzo anno di Ingegneria dell’Informazione.

Il corso di studio, coordinato dalla professoressa Giuseppina Monti, offre ai laureati l’opportunità di accedere alla professione ingegneristica nei settori della progettazione, produzione, gestione e manutenzione dei moderni sistemi di telecomunicazione, navigazione e telerilevamento, nonché delle applicazioni e dei servizi basati su tali sistemi.

La formazione comprende una panoramica dei moderni sistemi di comunicazione digitale, con l’obiettivo di mostrare come vengono utilizzati i principi e le tecniche per la realizzazione di ciascun sistema.

L’iniziativa di lunedì si propone come motore di curiosità e fonte di informazioni per chi è ancora in cerca di una stella polare, quando alle porte di una scelta importante come quella del secondo ciclo di studi universitari.

Il dipartimento di Ingegneria Unisalento infatti, sempre alla ricerca di giovani talenti, si impegna da anni per contrastare la fuga di cervelli degli studenti verso il nord Italia, accrescendo sempre più le attrattive formative presenti sul territorio.

Quest’anno, anche in accordo con il topic molto attuale delle tematiche di genere nelle discipline STEM, Giulia Cerfeda racconterà la sua esperienza universitaria e professionale.

Durante gli studi, infatti, la ormai ex-studentessa, originaria di Tricase, ha intrapreso percorsi variegati tra articoli scientifici su giornali prestigiosi, ricerche ed esperienze all’estero in rinomati centri di ricerca e campus universitari.

In seguito, grazie alla formazione trasversale e completa acquisita nell’Università del Salento, ha lavorato in Leonardo prima, e attualmente in una delle compagnie di punta presenti nel panorama italiano della Space Economy: la torinese Argotec.

Quest’ultima è una tra le più importanti space company italiane.

Con sede a Torino e nel Maryland, dal 2008 lavora su microsatelliti e nel settore della space economy.

Lo scorso anno, selezionata dalla NASA con i suoi satelliti ArgoMoon e Liciacube, ha partecipato alle missioni Artemis (per riportare l’uomo sulla Luna) e LiciaCube (per fotografare l’impatto di una sonda con un asteroide), raccogliendo dati fondamentali per la difesa planetaria.

Nel 2023, grazie a LiciaCube, Argotec ha vinto il premioMission of the Year” assegnato dall’American Institute for Aerospace and Astrospace.

L’iniziativa universitaria di orientamento è inoltre in collaborazione con l’iniziativa “Women in Microwave” promossa da IEEE (il più importante istituto di Ingegneria Elettrica ed Elettronica nel mondo) per attirare e incoraggiare un maggior numero di donne laureate e professioniste nell’ambito, e di aumentarne la visibilità, contrastando così il gap di parità di genere rilevato dagli osservatori nazionali e internazionali (fonti: Eurostat, AlmaLaurea e Ocse-Pisa).

 Contatti:
  • Giulia Cerfeda, RF Engineer presso Argotec (giulia.cerfeda@argotecgroup.com)
  • Luciano Tarricone, Professore Ordinario Campi Elettromagnetici (luciano.tarricone@unisalento.it)
  • Giuseppina Monti, Professoressa Coordinatrice del corso Communication Engineering and Electronic Technologies (giuseppina.monti@unisalento.it).

Giulia Cerfeda

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Attualità

MiniPia Turismo: 20 milioni di agevolazioni a fondo perduto

Domande dal 22 maggio. L’obiettivo principale è quello di potenziare l’offerta turistica della regione, aumentare il potenziale competitivo del patrimonio storico-culturale e naturalistico del territorio, innalzando gli standard qualitativi e creando una rete tra le strutture alberghiere ed extralberghiere. Possibile rivolgersi allo Sportello Informativo Gratuito Regionale o chiedere un incontro presso gli Uffici di Tricase, al fine di  valutare la pre-fattibilità del progetto imprenditoriale

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Il MiniPia Turismo con un budget di 20 milioni di euro si propone di ridefinire il panorama turistico attraverso un sistema di agevolazioni a fondo perduto, promuovendo un approccio professionale e strategico verso lo sviluppo del settore.

Nel contesto dello sviluppo turistico della regione Puglia, si delinea un’opportunità senza precedenti per le imprese del settore ricettivo.

Obiettivo principale della misura, infatti, è quello di potenziare l’offerta turistica della regione, aumentare il potenziale competitivo del patrimonio storico-culturale e naturalistico del nostro territorio, innalzando gli standard qualitativi e creando una rete tra le strutture sia alberghiere che extralberghiere.

Agevolazioni.Puglia.it, associazione che da numerosi anni collabora con le maggiori imprese pugliesi, ha sottolineato l’importanza della misura come strumento per le imprese per sviluppare finalizzati al potenziamento dell’offerta turistica sostenibile in un territorio, il nostro, già di per sé capace di attrarre nuovi flussi turistici.

LA MISURA NEL DETTAGLIO

I soggetti beneficiari delle agevolazioni sono grandi imprese, medie, piccole e micro imprese, le reti di impresa, nella forma della rete soggetto e nella forma giuridica di consorzio, le cui iniziative agevolabili devono essere riferite a unità locali ubicate o da ubicare nel territorio della Regione Puglia.

Il Mini PIA Turismo deve riguardare investimenti produttivi destinati a:

  • ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture turistiche esistenti nonché riattivazione delle stesse;
  • realizzazione di strutture turistico alberghiere e di strutture extralberghiere, attraverso lavori di manutenzione straordinaria e/o consolidamento, restauro e risanamento conservativo di immobili di interesse artistico e storico-architettonico o abbandonati da almeno tre anni ed ubicati in zona “A” – centro storico – da destinarsi interamente ad attività ricettiva;
  • manutenzione straordinaria e/o consolidamento, restauro e risanamento conservativo di edifici rurali, masserie, trulli, torri, fortificazioni, casine d’epoca e casali al fine della trasformazione dell’immobile in strutture turistico alberghiere ed in strutture extralberghiere. Le strutture extralberghiere devono conseguire, attraverso l’iniziativa proposta, un numero di camere non inferiore a 5;
  • nuove attività turistico alberghiere, attraverso il recupero fisico e/o funzionale di strutture non ultimate, legittimamente iniziate, destinate ad attività ricettive;
  • recupero e riqualificazione di edifici abbandonati e/o necessitanti di opere di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia;
  • realizzazione o ammodernamento degli stabilimenti balneari, compresi gli spazi destinati alla ristorazione e alla somministrazione di cibi e bevande, ai parcheggi ed ai punti di ormeggio;
  • realizzazione, ampliamento, ammodernamento e la ristrutturazione di campeggi ed approdi turistici;
  • miglioramento, ampliamento e realizzazione di infrastrutture sportive;
  • parchi tematici.

GLI INTERVENTI FINANZIABILI

Il Mini Pacchetto Integrato Turismo deve essere costituito da Investimenti Produttivi integrati con programmi di carattere digitale e/o tecnologico che riguardino almeno uno dei seguenti interventi:

progetti di Innovazione digitale, tecnologica, strategica, organizzativa e gestionale delle imprese turistiche;

progetti formativi volti alla qualificazione delle competenze relative alla trasformazione digitale, al turismo sostenibile, alla transizione ecologica ed alla riconversione green, in stretta correlazione con la strategia regionale di specializzazione intelligente.

Il progetto oggetto di agevolazione potrà comprendere programmi di tutela ambientale nonché, esclusivamente per le PMI, anche: programmi di consulenze specialistiche, inclusa l’Internazionalizzazione; spese per la partecipazione a fiere.

SPESE AMMISSIBILI

Il MiniPia Turismo sostiene i progetti con un programma di spesa complessiva compresa tra i 30 mila e 5 milioni.

I programmi di investimento produttivo devono prevedere spese ammissibili non superiori al 90% del progetto integrato.

Il sostegno previsto dalla misura, che varia in base alla tipologia di interventi. è costituito da un mix tra una sovvenzione diretta a fondo perduto e un contributo in conto impianti, fino al 10%, determinato sul montante degli interessi relativi al finanziamento bancario. Nella determinazione dell’Esl (Equivalente sovvenzione lorda) è previsto anche il rilascio delle eventuali garanzie sul finanziamento bancario (fino ad un massimo del 10%).

Le agevolazioni per le spese ammissibili sotto la forma di contributi:

  • tra il 35% e il 50% per le grandi imprese;
  • tra il 45% e il 60% per le medie imprese;
  • tra il 55% e il 70% per le piccole imprese;

Il Mini PIA Turismo è una misura strutturale e pluriennale, aperta finché vi saranno risorse disponibili.

«Si tratta di una misura unica nel suo genere, una grande occasione di crescita e di sviluppo in un’ottica di destagionalizzazione dei servizi offerti», sostengono da  Agevolazioni.Puglia, impegnata attivamente da oltre 15 anni, nella promozione dello sviluppo imprenditoriale pugliese attraverso la finanza agevolata.

«Le imprese», aggiungono, «dovrebbero cogliere al volo l’opportunità offerta dal Mini Pia Turismo in quanto la nostra splendida regione offre un contesto favorevole per lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali legate al settore turistico, grazie alla sua ricchezza di risorse naturali e culturali».

Per qualsiasi approfondimento sul bando è possibile rivolgersi allo Sportello Informativo Gratuito Regionale al n. 800.910.245 o scrivendo una mail a info@agevolazioni.puglia.it.

È’ inoltre possibile fissare un incontro presso gli Uffici di Tricase, al fine di  valutare la pre-fattibilità del progetto imprenditoriale.

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Il cinema salentino e pugliese ad Hollywood

All’interno dell’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, saranno proiettati 5 cortometraggi diretti da altrettanti talentosi registi pugliesi. Tra questi anche i salentini “San Vitu Rock” di Fausto Romano e “La Pescatora” di Lucia Lorè. L’iniziativa registra la prima collaborazione tra il Newfilmmakers Los Angeles, Apulia Film Commission e Pugliapromozione

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Un ponte che parte dalla Puglia per arrivare a Los Angeles grazie al cinema realizzato da autori pugliesi.

Opere che raccontano di una terra in continua evoluzione, ma non dimentica le proprie radici.

Il cinema pugliese, quindi, sarà in vetrina al prestigioso NewFilmmakers Los Angeles (NFMLA) con una selezione di 5 cortometraggi diretti da altrettanti talenti della cinematografia pugliese.

Le proiezioni si terranno, giovedì 30 maggio a partire dalle 18 all’interno dell’Istituto italiano di Cultura di Los Angeles, con i film brevi “San Vitu Rock” (la storia è ambientata negli anni ’50 del novecento, nella chiesetta di San Vito, a Calimera) di Fausto Romano, “Albertine, where are you?” di Maria Guidone, La Pescatora (pluripremiato corto tutto salentino, ambientato a Porto Cesareo, sulla violenza di genere) di Lucia Loré, “Super Jesus” di Vito Palumbo e “Lea e il Fenicottero” di Antonio De Palo, selezionati all’interno della sezione “InFocus: Puglia Cinema” del NewFilmmakers Los Angeles, con il patrocinio del Consolato Italiano di Los Angeles. Una selezione che spazia tra i generi e tra le location: i corti scelti, infatti, hanno tutti una cifra stilistica assolutamente personale e sono stati girati in luoghi pugliesi molto distanti tra loro.

Il progetto è nato da un’idea di Silvia Bizio che, insieme con il direttore di NFMLA Larry Laboe cura la direzione artistica e Simone Di Cori l’organizzazione generale, ha trovato un riscontro positivo in Anna Maria Tosto, presidente di Apulia Film Commission, Antonio Parente, direttore di Apulia Film Commission, e Luca Scandale, direttore di PugliaPromozione, che hanno aderito con grande entusiasmo all’iniziativa. Una proposta che segna la prima collaborazione tra il NewFilmmakers Los AngelesApulia Film Commission e PugliaPromozione.

«La Puglia terra di Cinema: non solo per le locations spettacolari oggi apprezzate in tutto il mondo. Anche perché culla di giovani talenti che trovano sempre più occasioni di esprimersi grazie al sostegno al cinema assicurato nel tempo dalla Regione», commenta Anna Maria Tosto, presidente Apulia Film Commission, «l’evento organizzato a Los Angeles da Puglia Promozione e Apulia Film Commission in collaborazione con la Newfilmakers L.A., rappresenta un momento importante del percorso di promozione e valorizzazione di tutte le professionalità impegnate nell’audiovisivo. Presentare a Hollywood i lavori di cineasti pugliesi è una sfida da raccogliere: le loro competenze ed il loro immaginario costituiranno il veicolo poetico che porterà bellezze, storia, linguaggi della nostra terra sul palcoscenico mondiale».

Il focus a cura del NewFilmmakers Los Angeles, quindi, da una parte darà grande visibilità ai territori pugliesi, dall’altra offrirà agli autori un’incredibile opportunità di networking in quella che è considerata a tutti gli effetti la capitale del cinema mondiale. Ai registi italiani, infatti, saranno offerti numerosi incontri con importanti rappresentanti di streamers e studios cinematografici e interviste con prestigiose riviste del settore americano. Insomma, sarà una settimana di corso intensivo in tutto quello che rappresenta il cinema in America.

Il Cinema Pugliese a Hollywood” è un progetto realizzato da Fondazione Apulia Film CommissionRegione Puglia e PugliaPromozione.

 

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