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Attualità

Legalità: la lunga vita dei beni confiscati alla mafia

Le strutture sottratte alla criminalità organizzata nel territorio di Ugento diventano importanti testimonianze per l’intera collettività in materia di trasparenza e legalità; meta di visita delle scuole del circondario che incontrano di persona i gestori delle cooperative

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I beni confiscati alla criminalità organizzata, a più di due anni dal giorno dell’inaugurazione, sono in costante e piena attività e offrono occasioni di sviluppo sociale per il territorio. A poterlo raccontare in prima persona sono i ragazzi delle classi I e III della scuola superiore di I grado dell’Istituto Comprensivo “Italo Calvino” di Alliste che nel pomeriggio di martedì 20 maggio scorso hanno fatto visita a due delle strutture presenti nel territorio del Comune di Ugento.


Gli immobili oggetto di sequestro alla criminalità organizzata, dopo lunghi lavori di riqualificazione, in seguito a bando pubblico sono riaperti e restituiti alla collettività grazie all’affidamento ad associazioni o cooperative sociali. I progetti attuati tengono conto delle esigenze del territorio e dei bisogni delle fasce più deboli della società. Gli interventi, che hanno visto un investimento complessivo di quasi 700.000 euro per le tre strutture, sono stati resi possibili grazie ai fondi finanziati nell’ambito del PON Sicurezza per lo Sviluppo, Obiettivo Convergenza 2007-2013, ai fondi P.O. FESR 2007-2013, Asse III – Linea di Intervento 3.4 – Azione 3.4.2 e a cofinanziamenti comunali.


Il gruppo di studenti di Alliste – guidato dai docenti scolastici Stefania Calcagnile e Marianna Valicenti, insieme con Roberto Molentino, esperto del Progetto PON dal titolo “Libera Verba in Libera Mente” sull’educazione alla legalità – sono stati accompagnati da Salvatore Chiga, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Ugento, e da Annatonia Margiotta, funzionaria del Servizio Innovazione dell’Area Organizzazione e Riforma dell’Amministrazione della Regione Puglia, in due dei beni confiscati del territorio di Ugento.


Centro diurno e struttura residenziale di via Tasso

Centro diurno e struttura residenziale di via Tasso


Nella villetta a due piani di via Tasso, adibita a struttura residenziale di accoglienza per madri con minori e a centro diurno per minori, i ragazzi sono stati accolti dalla psicologa Adriana De Giorgi, responsabile della cooperativa sociale “Jonathan” di Gagliano del Capo che con il progetto “Stella” ha ottenuto l’affidamento della struttura. La cooperativa sociale, in base ai bisogni del territorio, interviene principalmente sui nuclei familiari segnalati delle agenzie sanitarie ed educative – quali la Asl, il Sert o il Servizio Sociale Professionale di Ambito, di concerto con le istituzioni scolastiche e le autorità giudiziarie – offrendo assistenza e consulenza nella gestione delle conflittualità familiari e di sostegno scolastico. La struttura offre otto posti letto per l’accoglienza delle donne e dispone di ampi spazi comuni per le attività ludiche e di studio dei minori.


Il giardino con giochi per bimbi della residenza di Fontanelle

Il giardino con giochi per bimbi della residenza di Fontanelle

Nell’immobile in località Fontanelle, ad attendere i ragazzi c’era Luce Orsi, responsabile della locale Comunità Emmanuel, associazione che ha in gestione il bene ristrutturato e rifunzionalizzato quale residenza estiva per minori in condizioni di disagio. La struttura, impiegata per il soggiorno estivo degli ospiti della Comunità e per le attività ludico-ricreative dei minori segnalati dai servizi sociali dei Comuni dell’ambito di Gagliano del Capo e della Provincia di Lecce, dista poche centinaia di metri dal mare ed è dotata di un esteso giardino, di oltre 3.600 metri quadrati, attrezzato con aree gioco per bambini.


La terza struttura confiscata alla malavita, situata in contrada Paduli, è affidata alla cooperativa sociale “La Svolta” con sede a Gemini di Ugento ed è destinata alla realizzazione di un centro socio-educativo per ex detenuti. Non ancora entrata in funzione per cause non ascrivibili alla stessa cooperativa ma per mancanza di soggetti che possano consentire l’avvio delle attività, l’immobile diventerà una realtà in cui poter ospitare persone sottoposte a provvedimenti privativi o limitativi della libertà personale; funzionerà come struttura semi-residenziale a carattere comunitario e a ciclo diurno per un massimo di 15 persone, favorendo lo svolgimento di attività utili al reinserimento nel contesto sociale e all’acquisizione di competenze in ambito lavorativo.


In quegli stessi luoghi in cui ieri venivano espresse decisioni criminali, oggi si ricrea e promuove la cultura della legalità. Coinvolti in prima persona nel processo di partecipazione attiva, i ragazzi hanno dimostrato interesse e coinvolgimento.


Centro diurno e struttura residenziale di via Tasso_psicologa De Giorgi e i ragazziÈ forte motivo di orgoglio sapere che Ugento diventa un punto di riferimento anche per le comunità limitrofe”, afferma il sindaco di Ugento, Massimo Lecci,che apprezzano il lavoro svolto in questi anni in fatto di educazione alla legalità. L’esperienza dei beni confiscati ne è un esempio eccellente, ma non l’unico: il Comune si costituisce parte civile in ogni processo per reati ambientali e lo scorso 13 maggio ha approvato il protocollo d’intesa con la Prefettura di Lecce su “Le autorizzazioni e le licenze amministrative, le nuove frontiere degli interessi mafiosi e l’attività di prevenzione” che verrà sottoscritto a Lecce il prossimo 27 maggio.


Pertanto, le gravi insinuazioni mosse pubblicamente nei giorni scorsi, nello specifico sui beni confiscati definiti “un’occasione sprecata per tutta la cittadinanza” e “un così evidente spreco di risorse e di opportunità” o – ancora più gravemente, in merito ai due attentati accaduti nei mesi scorsi – in ordine a non meglio specificate “infiltrazioni mafiose a Ugento” e ancora di “malavita diretta a condizionare l’attività amministrativa del Comune di Ugento”, non trovano riscontro nel lavoro portato avanti con fermezza dall’Amministrazione Comunale che si spende quotidianamente per la trasparenza e l’onestà, guidata dall’obiettivo di imprimere costantemente la massima legalità e il più alto rigore morale all’azione politica”.


Attualità

Tricase si fa arancione contro la violenza di genere

Manifestazione organizzata dall’Inner Wheel Club di Tricase – S. M. di Leuca e dal Rotary Club Tricase- Capo di Leuca con la partecipazione delle scuole del territorio per promuovere la cultura del rispetto, della parità e della non violenza

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In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, si è svolta per le vie del centro di Tricase una partecipata marcia di sensibilizzazione volta a promuovere la cultura del rispetto e del contrasto alla violenza di genere.

L’iniziativa, che rientra nella campagna internazionale “Orange The World” di UN Woman, è stata organizzata dall’Inner Wheel Club di Tricase – S. M. di Leuca e dal Rotary Club Tricase- Capo di Leuca, realtà impegnate nella diffusione di valori di solidarietà, tutela dei diritti e sostegno alla comunità.

Evento particolarmente significativo anche per la presenza attiva delle scuole del territorio, che hanno aderito con entusiasmo e spirito di partecipazione: gli istituti comprensiviTricase – Via Apulia” e “Pascoli”, il Liceo Comi”, e il LiceoStampacchia”.

Gli studenti, accompagnati dai loro insegnanti, hanno contribuito con cartelloni, slogan, riflessioni attestanti profonda sensibilità e momenti di condivisione, dimostrando consapevolezza e attenzione verso un tema che riguarda profondamente il presente e il futuro della società.

Il loro coinvolgimento ha rappresentato un messaggio forte: educare al rispetto fin da giovani è il primo passo per costruire comunità più giuste e sicure.

Alla marcia hanno preso parte anche diverse associazioni locali, che hanno voluto testimoniare la propria vicinanza alle donne vittime di violenza e ribadire l’importanza di fare rete tra istituzioni, scuola e terzo settore.

La presenza congiunta di enti, studenti e cittadini ha trasformato l’iniziativa in un momento di forte impatto emotivo e civile.

In chiusura, Pasquale Santoro in rappresentanza de “Le lanterne di Diogene”, ha reso partecipi tutti i presenti di riflessioni tratte dal libro “Cara Giulia” di G. Cecchettin, rivolte espressamente al mondo maschile.

Un appello condiviso con tutti i presenti: continuare a lavorare insieme per promuovere la cultura del rispetto, della parità e della non violenza, affinché giornate come questa non restino episodi isolati ma diventino parte di un percorso quotidiano di consapevolezza e impegno comune.

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Attualità

Matino: marito violento con la moglie disabile

Convivente con gravi disabilità vittima di maltrattamenti. Carabinieri arrestano 48nne agricoltore del posto

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Non c’è pace! Siamo freschi reduci da una giornata intensa di sensibilizzazione contro la violenza di genere ma, evidentemente, chi vive di sopraffazione e abusi, da quell’orecchio proprio non ci sente.

L’ultimo episodio in ordine di tempo è accaduto a Matino, proprio all’indomani del 25 novembre, data in cui ricorre la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

I Carabinieri hanno adottato l’ennesimo provvedimento nei confronti di un uomo ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia.

I militari della Stazione di Taviano, supportati dai colleghi della Sezione Radiomobile del NOR della Compagnia di Casarano, hanno arrestato in flagranza di reato un 48nne agricoltore del posto.

Secondo una prima ricostruzione della dinamica dei fatti, l’uomo si sarebbe reso autore di maltrattamenti nei confronti della propria convivente poco più giovane e con gravi disabilità riportata dopo un incidente stradale.

Ad allertare gli uomini dell’Arma, prontamente intervenuti presso l’abitazione dei coniugi, è stata la stessa vittima a seguito dell’ennesimo episodio di violenza che si è vista costretta a subire al culmine di una banale lite domestica.

La donna, in evidente stato di agitazione, ha riferito ai militari di essere da tempo vittima di minacce verbali e aggressioni fisiche, spesso scaturite da futili motivi e aggravati dallo stato di ebbrezza alcolica cui l’uomo era solito trovarsi.

Episodi che gli uomini dell’Arma hanno potuto effettivamente constatare anche nel corso del loro intervento ovvero dopo aver assodato la condotta aggressiva dell’indagato; comportamento che li ha spinti a porre immediatamente in sicurezza la vittima e procedere all’arresto dell’uomo.

Al termine delle operazioni, come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, il 48nne è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Lecce e dovrà rispondere delle gravi accuse a suo carico.

Questo intervento si inserisce nel più ampio quadro delle attività quotidiane dell’Arma dei Carabinieri, che continua a promuovere una cultura della prevenzione, dell’ascolto e della protezione delle vittime, con l’obiettivo di contrastare con fermezza ogni forma di violenza e garantire un concreto sostegno a chi trova il coraggio di denunciare.

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Attualità

Regionali: i salentini eletti

L’analisi del voto. Affluenza ai minimi storici. I risultati nella Circoscrizione di Lecce

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di Giuseppe Cerfeda

A scrutinio finito poche sorprese dalle urne delle elezioni regionali. Come ampiamente previsto è prevedibile ha vinto il centrosinistra ed anche con un margine importante.

L’ex sindaco di Bari Antonio Decaro, candidato apprezzato anche oltre l’appartenenza politica, è il nuovo governatore di Puglia.

Se l’esito era prevedibile e previsto ciò che non si poteva prevedere, invece, era un’affluenza al voto così bassa.

AFFLUENZA AI MINIMI STORICI

Si sapeva che non ci sarebbe stata una corsa alle urne ma numeri così deprimenti non erano immaginabili.

Pensate che in tutta la Puglia ha votato appena il 41,83% % degli aventi diritto.

In provincia di Lecce il dato si è attestato al 44,49%.

Taurisano è il paese con l’affluenza più bassa in assoluto, appena il 29,99%.

E in altri centri come Ruffano, Ugento, Gagliano del Capo e Matino si è appena scollinato il 30%.

E non è che negli altri Comuni ci sia stata una gara a chi vota prima, anzi!

Se l’affluenza al voto è un indicatore importante della salute democratica di un Paese non siamo affatto messi bene.

Quanto sta avvenendo potrebbe portare a una crisi di fiducia nelle istituzioni e nel sistema politico.

Anche a guardare gli eletti, l’impressione è che siano sempre gli stessi, alcuni magari provenienti da incarichi diversi, ma sempre gli stessi.

Se poche persone votano, può significare che i cittadini non si sentano rappresentati o non siano soddisfatti dei partiti e dei candidati.

Ed è come il famoso cane che si morde la coda: se in pochi esercitano il loro diritto, difficile possano emergere figure nuove, vinceranno sempre quelli che hanno un loro zoccolo duro e un bacino consolidato da cui attingere voti.

Altro che bagno democratico…

I RISULTATI NELLA CIRCOSCRIZIONE DI LECCE

Se zoomiamo sul Salento scopriamo che il dato complessivo premia ancora il centrosinistra e il neo governatore Decaro ma le distanze con il centrodestra e Lobuono non sono così ampie come per il dato complessivo regionale (63,97% contro 35,13%).

La colazione di centrosinistra è stata, infatti, suffragata da 168.366 elettori pari al 53,68% del totale dei votanti.

Lobuono e il centrodestra si sono invece fermati a 142.147 voti (45,32%).

I SALENTINI ELETTI

Sono nove i consiglieri regionali che spettano alla Circoscrizione di Lecce.

Cinque di loro siederanno sui banchi della maggioranza.

Due provengono dalla lista del Partito Democratico e sono l’ex presidente della provincia Stefano Minerva (31.917 preferenze) e l’uscente Loredana Capone (15.238).

L’eletta per la lista Decaro Presidente è Silvia Miglietta (5.940).

Dalla lista Per la Puglia emerge Sebastiano Leo (11.871). Infine, per il MoVimento 5 Stelle, eletto il leccese Cristian Casili.

Rappresenteranno il Salento dagli scranni dell’opposizione Paolo Pagliaro (30.339 voti) e Cataldo Basile (17.748) entrambi di Fratelli d’Italia; Gianfranco De Blasi dalla lista Lega-Udc (11.853) e Paride Mazzotta di Forza Italia (10.539 preferenze).

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