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Attualità

“No agli smart meter per il gas!”

Stefano Gallotta (Codici Lecce): “No all’installazione dei nuovi contatori del gas, in mancanza di prove scientifiche sull’assenza di rischi per la salute. Azione contraria al principio di precauzione richiamato dal Parlamento Europeo e dall’O.M.S.”

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A seguito delle segnalazioni da parte di cittadini che, in questi giorni, hanno ricevuto una lettera che li avvisa della prossima installazione dei nuovi contatori del gas telegestiti, i cosiddetti  “smart meter”, l’avv. Stefano Gallotta, segretario responsabile di Codici Lecce, rileva quanto segue.


smartNel maggio del 2011, l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa ha per l’ennesima volta sollecitato gli Stati membri ad intervenire urgentemente perhè sia diminuita l’esposizione umana all’inquinamento elettromagnetico, con riferimento particolarmente ai bambini e ai ragazzi, raccomandando l’applicazione del principio di precauzione c.d. “ALARA”, che interviene quando la scienza non permette di valutare con sufficiente certezza il rischio per la salute pubblica. In ossequio a tale principio, occorre mantenere l’esposizione alle onde elettromagnetiche non ionizzanti (quali sono quelle prodotte dagli smart meter) al più basso livello di rischio ragionevolmente raggiungibile.


Alle medesime conclusioni è giunta l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), stabilendo che, in presenza di studi discordanti fra chi sostiene l’innocuità e chi la pericolosità dei campi elettromagnetici, è doveroso applicare tale principio di precauzione ALARA onde prevenire i potenziali enormi rischi per la salute pubblica derivanti da tali emissioni, ritenute possibilmente cancerogene, ed in attesa di ottenere dati scientifici certi e comprovati.


Anche l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro,dopo aver esaminato la letteratura scientifica pubblicata in materia di tumori che interessano gli utenti del telefono cellulare, ha classificato le radiazioni a radio frequenza come possibilmente cancerogene per l’uomo.


Nel 2002, trentadue ricercatori tedeschi hanno lanciato il c.d. “appello di Friburgo”, poi ripreso nel 2012 e sottoscritto da oltre mille medici. In questo appello, supportato da studi scientifici allarmanti, vengono invocate misure di prevenzione non più differibili che pongano un freno all’uso delle tecnologie senza fili e ai campi elettromagnetici generati artificialmente.

Il Professor David Carpenter, direttore dell’Istituto di Medicina Preventiva dell’Università di Albany (New York), ha smentito le affermazioni rassicuranti sugli smart meterfornite dalle aziende produttrici e da studi dalle stesse finanziati, sottoscrivendo con un gruppo di 54 medici e ricercatori di tutto il mondo, esperti in materia, un documento che evidenzia i gravi danni alla salute legati all’esposizione agli smart meter, dispositivi che emettono di continuo microonde pulsate, il cui numero di impusi varia da 9.600 a 190.000 al giorno!


Le istituzioni hanno il dovere di incentivare le ricerche e le informazioni scientifiche indipendenti, avendo cura di non occultare risultati, dubbi e riserve sinora espressi da medici e scienziati. E, comunque, in assenza di prove scientifiche rese da organismi indipendenti circa l’innocuità degli smart meter, è doveroso che le istituzioni intervengano e impediscano la loro installazione, come già è avvenuto in altri paesi.


Ciò in applicazione dei richiamati principi di precauzione e prevenzione, del diritto costituzionalmente garantito alla tutela della salute individuale e collettiva, nonché del diritto all’inviolabilità delle abitazioni che si estrinseca anche nel diritto alla drastica limitazione delle radiazioni elettromagnetiche al loro interno, non sacrificabili sull’altare del colossale business che mal si cela dietro tale operazione”.


Avv. Stefano Gallotta


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«Mi vien da ridere». Rimpasto in Regione, Maraschio amara

L’ex assessora: «Non accetterò l’incarico all’interno dello staff del presidente Emiliano, ipotesi che mi è stata prospettata e per la cui offerta ringrazio.  Tra galleggiare e navigare ho sempre scelto la seconda opzione nella mia vita, con il vento in poppa e libera da condizionamenti»

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«Quindi l’operazione moralità e legalità della giunta regionale pugliese si esaurisce, in sostanza, con la fuoriuscita della sottoscritta. Questo è il segnale di discontinuità che si vuole far passare. Rispondo con un sorriso».

Lo afferma l’ex assessora Anna Grazia Maraschio, riguardo il rimpasto della giunta regionale annunciato ieri sera.

«Ringrazio le centinaia di persone, di amministratori, di cittadini che mi stanno scrivendo attestati di solidarietà, messaggi di indignazione e puro sconcerto», prosegue Maraschio, «non accetterò l’incarico all’interno dello staff del presidente Emiliano, ipotesi che mi è stata prospettata e per la cui offerta ringrazio.  Tra galleggiare e navigare ho sempre scelto la seconda opzione nella mia vita, con il vento in poppa e libera da condizionamenti. Tutto quello che ho ottenuto è stato grazie alla cultura del lavoro, l’unica che mi permea e alla quale rispondo. La stessa cultura che ho portato all’interno dell’assessorato che mi sono onorata di guidare, formato da professioniste e professionisti che sento di ringraziare, insieme al mio staff tecnico sempre al mio fianco e ai dirigenti, ai funzionari che hanno seguito la mia visione politica. Non rinnego nulla e non nascondo che sono stati anni belli, intensi, ricchi di soddisfazioni ma anche duri. Spesso ho dovuto lottare in solitudine, sentendomi come una mosca bianca».

«In tutta questa vicenda, c’è solo un aspetto che mi lascia l’amaro in bocca», aggiunge, «la brusca interruzione di un percorso di programmazione e pianificazione dell’assessorato, che andava dalle misure di tutela dell’ambiente e del clima fino all’impostazione di una nuova politica abitativa che non considerasse solo le case ma anche le persone e il loro benessere. Una mole impressionante di provvedimenti, di politiche rivoluzionarie, che non basterebbero queste righe per essere elencate. Quando si interrompe un percorso così, il rischio è che il beneficio possa essere per pochissimi e il danno per molti, moltissimi cittadini pugliesi».

«Avverto anche un’altra convinzione», conclude Anna Grazia Maraschio, «chi semina bene raccoglie il giusto e i germogli non tarderanno ad arrivare».

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Una salentina tra i giovani leader che scriveranno proposte per il G7

È Margherita Zappatore, 27 anni, di Gallipoli, dottoranda di ricerca in Scienze Giuridiche per la sostenibilità, l’innovazione e la transizione ecologica

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C’è anche una salentina tra i giovani selezionati per partecipare al Global Youth Leaders Program, l’iniziativa della Young Ambassador Society che unisce giovani fino ai 35 anni per contribuire allo sviluppo di proposte politiche che saranno presentate alla presidenza del G7.

Margherita Zappatore, 27 anni, originaria di Gallipoli, è dottoranda di ricerca in Scienze Giuridiche per la sostenibilità, l’innovazione e la transizione ecologica ed è fondatrice e amministratrice di una società di consulenza nel settore della comunicazione politica, del legislativo e della progettazione.

Grazie alle sue esperienze formative e professionali, contribuirà a formulare proposte sul tema dell’innovazione e, in particolare, dell’intelligenza artificiale.

Assieme agli altri giovani provenienti da tutto il mondo, inoltre, prenderà parte ad incontri con esperti di organismi internazionali come l’ILO, l’UNDP, l’OECD, l’UNICEF, la FAO e Microsoft.

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Cooking Quiz, l’alberghiero di Santa Cesarea finalista

 “Polo Tecnico del Mediterraneo”, il 22 maggio a Roma 4 classi in corsa per la vittoria alle finali nazionali

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Cooking Quiz, è il progetto didattico che coniuga formazione e divertimento negli Istituti Alberghieri italiani ed è giunto all’ottava edizione.

Un’avventura coinvolge i futuri professionisti del settore alberghiero su temi di fondamentale importanza come sana e corretta alimentazione, valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche del territorio e lotta allo spreco alimentare trattati dal formatore Alvin Crescini, oltre alle lezioni strettamente legate al piano studi condotte dagli chef/docenti di di F.I.C. Federazione Italiana Cuochi, di ALMA, La  Scuola Internazionale di Cucina  Italiana, e di A.I.S. Associazione Italiana Sommelier che fanno parte del Comitato Scientifico del Cooking Quiz.

Uno spazio di fondamentale importanza è riservato al corretto riciclo degli imballaggi principalmente utilizzati in cucina grazie alla collaborazione dei Consorzi Nazionali per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi Biorepack, Cial, Comieco, Corepla, Coreve e Ricrea.

I Consorzi Nazionali partecipanti al Cooking Quiz garantiscono l’avvio al riciclo degli imballaggi, promuovendo un notevole risparmio di materia ed energia e posizionando il nostro Paese come un esempio virtuoso a livello globale.

I veri protagonisti del format sono gli studenti e le studentesse delle classi quarte degli indirizzi enogastronomia, sala-vendita e pasticceria/arte-bianca.

Attraverso la gamification, il concorso trasferirà nozioni e informazioni importanti, per poi valutarne il grado di apprendimento.

Saranno proposte sfide individuali per ottenere il punteggio più alto nella propria classe, nonché competizioni tra classi per determinare il gruppo che accederà alla fase successiva, ovvero la Finalissima Nazionale in programma il 22 maggio al Teatro Olimpico di Roma.

Il tour in presenza ha fatto tappa all’IIS “Polo Tecnico del Mediterraneo” di Santa Cesarea Terme.

Gli studenti e le studentesse sono scesi in campo dimostrando grande preparazione.

La formatrice e componente del Comitato Scientifico Daniela Rinaldi ha tenuto una lezione su “Lo spreco alimentare“.

Per le classi di sala, Jlenia Gigante, diplomata e ALMA Ambassador di ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, ha invece tenuto la lezione su ”Il sommelier in sala”.

Hanno ottenuto il pass per la finalissima nazionale le classi 4A e 4B ad indirizzo Enogastronomia e 4E e 4D ad indirizzo Sala-vendita.

Cooking Quiz è realizzato da Plan Edizioni, leader nel mercato dell’editoria per gli Istituti Alberghieri e sarà diretto e coordinato da Peaktime, società che da anni sviluppa format didattici per le Scuole finalizzati al trasferimento di valori e nozioni agli studenti di ogni ordine e grado.

La sezione didattica sarà sviluppata dal Comitato Scientifico composto da: Federazione Italiana Cuochi F.I.C. punto di riferimento nel panorama culinario italiano ed eccellenza nel settore gastronomico nazionale; le competenze e l’esperienza dei suoi Chef sono riconosciute a livello internazionale, e ora, attraverso Cooking Quiz, gli studenti avranno l’opportunità di accedere a questo straordinario patrimonio di conoscenze culinarie; ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana riconosciuta come il più autorevole centro di formazione a livello internazionale per l’ospitalità italiana e da A.I.S. Associazione Italiana Sommelier il più grande sodalizio di professionisti e appassionati di vino.

Anche questa edizione sarà affiancata e sostenuta da Re.Na.I.A. la Rete Nazionale degli Istituti Alberghieri e da AEHT organizzazione internazionale che promuove una prospettiva europea tra le scuole alberghiere e il turismo.

Partner importanti hanno deciso di affiancare eticamente Cooking Quiz, mettendo a disposizione delle scuole prodotti o attrezzature per i laboratori e soprattutto condividendo la loro expertise al fine di ampliare le conoscenze e la formazione dei ragazzi: Assogi, Cancelloni Food Service, Coal, Confartigianato Imprese – Alimentazione, Consorzio Di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop, Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP, Consorzio Tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, PPAS Consorzio produttori patate associati, Consorzio di Tutela Patata della Sila I.G.P., Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, Consorzio del Prosciutto  di Parma, Consorzio di Tutela del Pomodoro San Marzano, Food Brand Marche, GestCooper,  Igor Gorgonzola, I.M.T. Istituto Marchigiano di Tutela Vini, Italia Zuccheri,  Oleificio Zucchi, Royal Greenland, SIGI Azienda Agricola, Trevalli Cooperlat.

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