Parabita
Il Rally salentino detta legge
Mese di successi per la Salento Motor Sport di Ruffano e per i suoi piloti e navigatori salentini

Trionfo rallistico al 2° Ronde delle Due Torri 2016 per la scuderia Salento Motor Sport di Ruffano.
Sui colli bolognesi, in Val d’Aneva, il pilota bolognese Simone Brusori, navigato dal salentino Salvatore Tridici, ha messo al sicuro il risultato già nel corso del primo passaggio dell’unica prova speciale su asfalto che ha caratterizzato la competizione. Nonostante l’equipaggio fosse stato vittima di una foratura sul finale della seconda prova, è riuscito a piazzarsi al primo posto assoluto nell’ambito e prestigiosissimo Rally Piston Cup e dell’Erms Rally Cup: Serie Emilia Romagna, Marche e San Marino, due trofei di cui l’evento targato Due Torri ha rappresentato la prova iniziale.
Secondo posto assoluto per Maurizio Iacobelli di Acquarica del Capo nelle vesti di navigatore del pilota Colombi a bordo di una Peugeot 207 e quarto posto assoluto invece per Mauro Adamuccio il quale insieme a Donato Parrotto gareggiava a bordo di una Clio Super 1600 della Ferniani Team.
Contemporaneamente alla manifestazione bolognese, in Basilicata lo scorso 21 febbraio si è svolta la cerimonia di premiazione del 12°Campionato Interregionale di Slalom di Puglia e Basilicata 2015. A classificarsi primo per il Gruppo AdB – Classe PS/2 è stato il parabitano e pilota della Salento Motor Sport, Daniele Cataldo, premiato a Potenza per “l’ottimo punteggio conseguito a fine gara”. Il giovane pilota ha voluto mettersi in gioco a bordo della sua Fiat 126 super mille prendendo parte a una metà delle gare rientrati nel programma della manifestazione e che si sono svolte lo scorso anno toccando il terreno della Puglia e della Basilicata.
Il direttore sportivo della Salento Motor Sport, Gianluca Lecci, direttamente da Bologna, dal luogo in cui si trovava per il 2°Ronde delle due Torri, ha voluto sottolineare la sua soddisfazione per gli ottimi risultati conseguiti. “Il 21 febbraio 2016”, ha commentato, “resta una data indelebile nella storia della Scuderia ruffanese”.
Attualità
Donne Vittime di violenza: reinserimento al lavoro dopo il Centro
La Rete territoriale antiviolenza dell’Ambito di Casarano al lavoro per l’empowerment delle donne

Presso l’Aula Consiliare del Comune di Casarano, il Prefetto di Lecce Natalino Manno ha presieduto una riunione operativa sul tema del “Reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza”.
Tale iniziativa rientra nell’area di intervento interistituzionale, dopo il “Protocollo d’Intesa per la prevenzione ed il contrasto della violenza di genere nell’Ambito Territoriale Sociale di Casarano”.
L’argomento è stato affrontato ed esaminato da più punti di vista, con particolare riguardo al delicato momento di “uscita” delle donne dal Centro Antiviolenza, in seguito alla conclusione di un percorso riabilitativo, e alla fase di “accompagnamento” al reinserimento sociale, che non può ritenersi compiuto senza un lavoro.
Una platea di addetti ai lavori ben rappresentata dai sindaci dei comuni dell’Ambito Sociale Territoriale (quindi rappresentanti di Casarano, Collepasso, Matino, Parabita, Ruffano, Supersano e Taurisano), dai referenti del Centro Anti Violenza, delle Associazioni datoriali, di Arpal Puglia, dell’UDEPE e dai rappresentanti delle Aziende che operano nell’hinterland casaranese, ha tracciato le linee guida e individuato gli step del delicato percorso di reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza, condividendo concrete strategie operative, tese a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, oltre a percorsi di risocializzazione, costruiti attraverso la formazione, il rafforzamento delle motivazioni personali e una maggiore consapevolezza dell’importanza di avere un’indipendenza economica, per uscire definitivamente da circuito assistenzialistico.
In particolare, con la collaborazione di Arpal e con il supporto delle Associazioni di categoria, saranno attivati canali privilegiati per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, anche alla luce dei benefici fiscali e contributivi riconosciuti dalle disposizioni normative vigenti, nonché della possibilità per la Cooperativa Medihospes che gestisce il Centro Antiviolenza “Il Melograno” di sostenere le donne nei percorsi di formazione e nei primi mesi dall’inserimento lavorativo, grazie a finanziamenti regionali.
Il Prefetto Natalino Manno ha già annunciato di voler «implementare la rete territoriale degli Organismi che, per la loro mission istituzionale, possono favorire tali percorsi ed è suo intendimento trasferire l’esperienza virtuosa avviata con l’Ambito Sociale di Casarano, negli altri territori della provincia, al fine dell’adozione di strumenti di intervento efficaci, di contrasto al terribile fenomeno della violenza di genere, che possano incidere parallelamente sulla crescita culturale di un territorio che merita di essere salvaguardato a trecentosessanta gradi».
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Cronaca
Intrecci tra affari e politica, niente arresto per Delli Noci
In carcere invece l’ex sindaco di Parabitra Alfredo Barone e ai domiciliari Marino Congedo, 82 anni, di Galatina, e il figlio dell’ex rettore di UniSalento Maurizio Laforgia. L?ex assessore regionale Alessandro Delli Noci: «Affronterò quello che devo con la massima fiducia nei confronti della Magistratura, sperando di poter dimostrare nel più breve tempo possibile la mia innocenza»

Intrecci tra affari e politica: nessuna misura cautelare per l’ex assessore regionale allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci.
La Guardia di Finanza di Lecce ha invece dato seguito a tre arresti disposti dal Gip Angelo Zizzari.
Misura di custodia cautelare in carcere per Alfredo Barone, 69enne imprenditore ex sindaco di Parabita e arresti domiciliari per Marino Congedo, 82 anni, di Galatina e Maurizio Laforgia, ingegnere barese, figlio dell’ex rettore di Unisalento.
Ha tirato un sospiro di sollievo dunque Alessandro Delli Noci che, sollevato, ha postato: «Oggi il Gip di Lecce ha rigettato la richiesta di misure cautelari nei miei confronti. Oggi, dopo un tempo che è sembrato infinito, ho abbracciato forte i miei genitori, il loro dolore, sperando di alleviarlo almeno un po’».
che ha voluto ringraziare il governatore Emiliano « per il sostegno personale e per non avere mai smesso di rivendicare pubblicamente il lavoro e i risultati di questi cinque anni».
Poi si è rivolto «a chi ha usato parole di odio, di disprezzo, spinto dal proprio pregiudizio o dalla propria personale antipatia.
A loro ha voluto dire che «quelle parole sono coltelli conficcati nel cuore di genitori inermi, di figli e figlie spaesati, di mogli, mariti, compagni e compagne. Non sono giustificate mai, ma ancora di più quando si parla senza sapere, solo per il gusto di colpire a morte il prossimo. A loro dedico le parole di un ragazzo che non conosco e che mi ha scritto privatamente su Facebook. È un ragazzo che ha perduto completamente la vista e ha voluto raccontarmi la sua storia, una storia dolorosa fatta di pregiudizi, di umiliazioni e di cadute a cui però hanno fatto seguito successi e serenità grazie alla sua determinazione. Mi ha detto di tenere duro, e che presto la mia tristezza si sarebbe trasformata in forza».
«Consapevole della natura cautelare di questo passaggio», ha concluso Alessandro Delli Noci, «affronterò quello che devo con la massima fiducia nei confronti della Magistratura, sperando di poter dimostrare nel più breve tempo possibile la mia innocenza, con la forza della verità e dell’amore sincero».
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Attualità
Parabita: vinti 65mila euro al Lotto
Con sei ambi, quattro terni e una quaterna, è la vincita più alta delle tre che hanno segnato il lunedì pugliese per un totale di quasi 130mila euro

Giocata fortunata in Puglia.
Ieri, come riporta Agipronews è stata infatti realizzata una tripletta da 129.750 euro totali.
Il colpo più alto di giornata, da 64.750 euro, è stato centrato a Parabita, con sei ambi, quattro terni e una quaterna.
Dopo i complimenti al vincitore, come sempre facciamo da queste colonne, raccomandiamo a tutti gli altri di giocare con parsimonia, secondo le possibilità di ognuno, stando attenti che il gioco non si trasformi in dipendenza.
Ricordando che la ludopatia è una malattia vera e rischia di rovinare la vita di chi gioca compulsivamente e dei suoi cari.
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