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Attualità

Industria Felix: premiate anche otto aziende salentine

Premiate le 52 top aziende di Puglia, Basilicata e Molise: nomi e motivazioni di quelle della provincia di Lecce: D.F.V., Leo Shoes e Ristosì migliori in tutta la Puglia nel rispettivo settore. Distribuzione alimentare moderna, ingrosso di prodotti farmaceutici e medicali e commercio online i settori antivirus.

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Distribuzione alimentare moderna, ingrosso di prodotti farmaceutici e medicali, commercio online: è il podio dei settori antivirus, i più performanti rispetto all’impatto del Covid-19 sui ricavi delle aziende.


Le previsioni del biennio realizzate da Cerved e pubblicate sul quarto numero del trimestrale di economia e finanza Industria Felix Magazine, diretto da Michele Montemurro, e consultabile gratuitamente in edizione digitale su industriafelix.it, sono state presentate ieri nel corso della prima edizione online del Premio Industria Felix – La Puglia, la Basilicata e il Molise che competono.


Secondo Cerved, la distribuzione alimentare moderna in termini assoluti dovrebbe essere il settore che crescerà maggiormente per fatturato fino al 2021: 26,47 miliardi in più, dai 108,2 miliardi del 2019 a una crescita di 22,7 miliardi nel 2020 e di 3,78 nel 2021.


A seguire ci sono: ingrosso di prodotti farmaceutici e medicali, con una crescita di 4,29 miliardi (4,07 nel 2020 e 0,21 nel 2021) e il commercio online con un segno positivo di 2,11 miliardi (2 nel 2020 e 0,11 nel 2021).


L’evento, organizzato da IFM e moderato dal giornalista, scrittore e capostruttura di Rai 1 Angelo Mellone, è stato realizzato in collaborazione con Cerved, Università Luiss Guido Carli, Regione Puglia, Puglia Sviluppo, A.C. Industria Felix, con il patrocinio di Confindustria, Confindustria Basilicata, Confindustria Molise, Confindustria Puglia, Politecnico di Bari, Università di Bari, Università di Foggia, Università del Salento, con la media partnership di Ansa e Il Sole 24 Ore e la partnership di Banca Mediolanum, Mediolanum Private Banking, Grant Thornton, Lidl Italia, Sustainable Development, FundCredit, Studio legale Iacobbi.


Sono intervenuti l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Mino Borraccino, il vicepresidente della Regione Molise Vincenzo Cotugno, l’europarlamentare e co-presidente del gruppo europeo Ecr-FdI Raffaele Fitto, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Mario Turco.


Interevenuti anche: l’ad di Cerved Rating Agency Fabrizio Negri, il vicepresidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana, il presidente di Confindustria Molise Vincenzo Longobardi, i dirigenti delle sezioni Competitività e Internazionalizzazione Gianna Elisa Berlingerio e Giuseppe Pastore, il manager di direzione dell’Investment Banking e il private banker di Banca Mediolanum Enrico Melloni e Piero Laterza, il partner di Ria Grant Thornton Giovanni Palasciano, l’amministratore unico di Sustanaible Development Michele Chieffi, il partner di FundCredit Matteo Cassa, i delegati degli Atenei Giovanni Cipriani (UniFg), Gian Pietro Di Sansebastiano (UniSalento) e Cesare Pozzi (Luiss), l’avvocato Lorenzo Iacobbi e il board member di Enel Finance International Ernesto Di Giacomo.


Provincia di Lecce: aziende premiate e motivazioni


D.F.V. (Surano)  Miglior impresa del settore metalli della regione Puglia per performance gestionale e affidabilità finanziaria;

Leo Shoes (Casarano) – Miglior impresa del settore moda della regione Puglia e migliore grande impresa della provincia di Lecce per performance gestionale e affidabilità finanziaria;


Ristosì (Lecce, Surbo) – Miglior impresa del settore Ristorazione della regione Puglia e tra le migliori imprese per crescita ininterrotta dal 2007 al 2018 della regione Puglia per performance gestionale e affidabilità finanziaria;


Quarta Caffè (Lecce) – Migliore impresa a vocazione internazionale della provincia di Lecce per performance gestionale e affidabilità finanziaria; 


Casta (Lecce, carpenteria meccanica) – Miglior impresa Under 40 della provincia di Lecce per performance gestionale e affidabilità finanziaria;


Sorgente – Miglior impresa Femminile della provincia di Lecce per performance gestionale e affidabilità finanziaria;


VydiaSoft (Lecce) – Tra le migliori Start up innovative della regione Puglia per performance gestionali; 


Weave (Lecce) – Tra le migliori Start up innovative della regione Puglia per performance gestionali.


Attualità

Acido cianidrico nei Sapori Amaretti alle mandorle della Colussi

Sono stati rilevati valori troppo alti di acido cianidrico. Non possono essere esclusi seri rischi per la salute. Sconsigliato il consumo

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Colussi SpA Milano ha emesso un richiamo dei suoi Sapori Amaretti alle mandorle in confezioni da 175 g con date di scadenza 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.

L’azienda afferma che negli amaretti sono stati riscontrati livelli elevati di acido cianidrico e non possono essere esclusi rischi per la salute.

Nello specifico si tratta di due lotti delle confezioni da 175 gr Lotto L355122 1 e L355237 1 con scadenza rispettivamente del 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.

Le altre date di scadenza e gli altri prodotti del marchio “Sapori”, non sono interessati dal richiamo.

Gli amaretti interessati dal richiamo sono prodotti da Colussi S.p.A. con sede legale in via G. Spadolini n° 5, nella città metropolitana di Milano.

L’acido cianidrico (HCN) o cianuro di idrogeno, chiamato anche acido prussico, è una tossina naturale con elevata tossicità acuta, caratterizzata dall’inibizione della respirazione cellulare.

Ciò può causare un’intossicazione acuta con sintomi quali convulsioni, vomito e mancanza di respiro, che possono portare a paralisi respiratoria fatale.

Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto incriminato, di non consumare gli articoli interessati e di restituirli, non aperti o anche già aperti, al rispettivo punto vendita.

Il prezzo di acquisto verrà rimborsato, anche in assenza di scontrino.

Chi abbia assunto questa sostanza e successivamente manifesti sintomi gravi o persistenti dovrà consultare un medico.

Non è consigliabile, invece, un trattamento medico preventivo in assenza di sintomi.

 

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“Campagna pubblicitaria…stonata”: la segnalazione da Ruffano

Un nostro lettore commenta un manifesto apparso in queste settimane in paese: “Uso improprio del volto femminile, per di più estrapolato da un film drammatico che narra di una patologia”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in Redazione da un nostro lettore di Ruffano che segnala un uso improprio del volto femminile su una campagna pubblicitaria che solleva, quantomeno, delle perplessità.

Segnalo la comparsa, più o meno dal 10 novembre scorso, di un manifesto pubblicitario affisso nei pressi del parco di via Torino, sulla strada che collega Ruffano a Montesano.

Tale manifesto pubblicitario dovrebbe riguardare la vista con conseguente controllo e acquisto di occhiali ma il claim, “vedere è un piacere”, viene associato ad un’immagine di una donna in evidente stato di godimento sessuale quindi l’associazione con il vedere e la vista in generale viene messo in secondo piano.

A parte l’azzardo di tale associazione, la donna presente sul manifesto fa parte a sua volta di un manifesto cinematografico, relativo al film “Nymphomaniac” del regista Lars von Trier, ed è l’attrice anglo-francese Charlotte Gainsbourg.

Si tratta di un film dal taglio drammatico che tratta di una patologia seria di cui soffre la protagonista. Non so se l’agenzia pubblicitaria si è resa conto dell’accostamento di tale immagine ma rimane il fatto che si è fatto un uso improprio del volto femminile in questione con un’espressione intima e chiaramente sessuale.

Si sarebbero potute usare molte altre metafore per esprimere l’importanza della vista e dei controlli periodici.

Inoltre, vorrei sottolineare la scorrettezza dell’allusione, escludendo dall’ipotetico piacere ad esempio i non vedenti. Il responsabile della ditta pubblicizzata (che non è di Ruffano, NdR), cui ho personalmente rivolto le mie perplessità, ha affermato, udite udite, che la “modella” non è uguale all’attrice del film. Giudicate voi (seguono foto).

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Olio d’oliva: «Servono strumenti di regolamentazione di mercato»

Italia Olivicola e CIA, appello al Governo per interventi che garantiscano un funzionamento ordinato e trasparente del mercato. Plauso alla GdF, all’ICQRF Puglia e Basilicata e all’Agenzia delle Dogane per maxi operazione antifrode

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Italia Olivicola e CIA Agricoltori Italiani, a pochi giorni dai positivi riscontri del tavolo olivicolo nazionale, tornano sulla questione olio d’oliva e lo fanno a 360 gradi, partendo da una questione basilare.

«Abbiamo espresso apprezzamento per gli impegni assunti dal Governo riguardo al potenziamento dei controlli», sottolinea Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, «occorre che, tuttavia, come previsto dai regolamenti comunitari, si possa procedere allo stoccaggio privato dell’olio».

Il mondo dell’olio di oliva italiano ha bisogno di stabilità e tranquillità durante la campagna olearia: Italia Olivicola e CIA, dunque, chiedono al governo di valutare l’attivazione di strumenti di regolamentazione di mercato.

«Le tensioni che si stanno registrando nelle ultime settimane nuocciono al settore», aggiunge Sicolo, «il comparto ha bisogno di calma e prospettive economico-finanziarie certe nel momento del massimo sforzo produttivo. Gli strumenti normativi per garantire una stagione ordinata dell’olio esistono e vanno messi in campo”.

L’articolo 167 bis del regolamento (UE) del Parlamento europeo e del Consiglio n. 1308/2013 stabilisce che, al fine di migliorare e stabilizzare il funzionamento del mercato comune degli oli d’oliva, nonché delle olive da cui provengono, gli Stati membri produttori possono stabilire norme di commercializzazione per la regolamentazione dell’approvvigionamento.

«Il ritiro temporaneo dal mercato di quantitativi di extravergine nazionale», continua Sicolo, «può prevenire fibrillazioni e garantire che i flussi commerciali siano mantenuti ordinati e senza scossoni, a beneficio dei produttori e dei consumatori».

Da tempo Italia Olivicola chiede che, oltre a misure emergenziali, il comparto possa avere strumenti che garantiscano che il mondo della produzione non venga finanziariamente strozzato durante la campagna olearia, perturbando il mercato, disorientando i consumatori nazionali e internazionali.

«A questo proposito, voglio esprimere il mio plauso e ringraziamento alla ICQRF Puglia-Basilicata, alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Dogane per la maxi operazione tra il porto di Bari e la provincia di Lecce col sequestro di 14mila litri di olio extravergine non tracciato», conclude Sicolo, «oggi dobbiamo pensare a misure di emergenza ma guardando avanti, già pensiamo a come tutelare il reddito dei nostri agricoltori da forti oscillazioni del mercato e dei prezzi, proteggendo così la stessa immagine dell’oro verde, bandiera del Made in Italy».

 

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