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Cronaca

Nuovo giro di furti nella notte a Tricase

Colpite almeno 7 attività in giro per il paese

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Tornano a colpire i misteriosi ladri di Tricase.





Nuovo giro di furti nella notte appena trascorsa, ai danni di più di una attività.





Colpito un bar del centro storico dove i malviventi hanno forzato la porta d’ingresso laterale (foto a fine articolo) e si sarebbero poi appropriati della cassa. Da qui è partita una chiamata ai carabinieri: un residente della zona, accortosi della presenza di almeno due giovani incappucciati, dopo esser stato richiamato da alcuni rumori sospetti, ha alzato la cornetta per contattare il 112 attorno alla mezzanotte.





I ladri intanto avevano presumibilmente già colpito altrove: una serie di altre spaccate che hanno interessato altri bar ed anche un negozio di abbigliamento aperto recentemente in via Aldo Moro. Qui la vetrata (foto in evidenza) all’ingresso è stata distrutta, ma i ladri sarebbero fuggiti a mano vuote.





Non molto distante, preso di mira anche un bar in via Pirandello, dinanzi al parco comunale. Da qui le immagini delle videocamere di sorveglianza a fine articolo che immortalano i responsabili.





E col passare delle ore si contano ancora altri furti. Molti degli obiettivi sono infatti chiusi stamattina, in quanto domenica, e non è automatico che ci si accorga di aver ricevuto la “visita” dei ladri. È il caso, ad esempio, del liceo Comi (nelle sedi centrale e succursale) che si ritrova con infissi rotti e divelti (seguono foto) per poter prendere d’assalto i distributori automatici. Tra venerdì e sabato invece sventato il furto ad un tabacchino del rione Caprarica. Una delle proprietarie avrebbe messo in fuga i ladri: svegliata dal rumore proveniente dal locale, adiacente all’abitazione dove dimora, la donna avrebbe costretto i malviventi ad allontanarsi a bocca asciutta.





Le scorribande di questa notte si aggiungono alle tante già registrate nei mesi scorsi. Un momento di insicurezza cui i commercianti locali han provato a far fronte dapprima chiedendo uno sforzo maggiore alle forze dell’ordine e, poi, provando ad organizzarsi in autonomia. Di inizio anno addirittura l’idea di riunirsi in ronde per presidiare il territorio e difendere dalle incursioni le proprie attività. Idea però prontamente bocciata dalle autorità.




I video













Le foto










Cronaca

Brucia auto nella notte: incendio sospetto a Matino

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Alle ore 02:00 di questa notte un incendio divampato a Matino ha distrutto una vettura.

Sul posto, una squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Gallipoli, appartenente al Corpo dei Vigili del Fuoco di Lecce, precisamente in via Verdi.

L’auto è una Mercedes, modello 180, di proprietà di un 36enne.

Grazie alla rapida risposta e all’efficace azione dei Vigili del Fuoco, è stato possibile contenere l’incendio evitando danni ulteriori a persone e beni.

Al momento e’ in corso l’attività investigativa per determinare la natura dell’incendio.

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Cronaca

Tricase: ferisce la nonna e poi sferra calcio in faccia a carabiniere

Ventinovenne del posto arrestato in flagranza per per violenza e minaccia a pubblico ufficiale, resistenza e lesioni personali

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I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Tricase hanno arrestato un uomo di 29 anni, del posto, per violenza e minaccia a pubblico ufficiale, resistenza e lesioni personali.

L’arrestato, nel corso della serata, aveva avuto un accesa discussione per futili motivi prima con la nonna usando violenza fisica e causandole addirittura una distorsione al braccio e poi con la madre oggetto di violenza verbale.

I militari dell’Arma che, allertati dalla madre, sono intervenuti mentre l’aggressore era ancora presso l’abitazione.

Vano il tentativo di calmarlo: in evidente stato di agitazione e non tollerando l’intervento dei Carabinieri, si è scagliato contro uno di loro colpendolo con un calcio al volto.

Sul posto a dar manforte ai colleghi anche i carabinieri della Stazione di Gagliano del Capo.

Il 29enne è stato bloccato e arrestato in flagranza di reato.

Come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, il fermato è stato condotto presso la Casa Circondariale Borgo San Nicola del capoluogo salentino.

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Cronaca

Tricase Porto: Villa Sauli, che succede?

Nonostante una sentenza esecutiva e inappellabile del Consiglio di Stato che a dicembre ne ha ordinato l’abbattimento l’ecomostro è ancora lì a fare ombra all’antico e prezioso porto. E i tempi potrebbero ancora allungarsi causa altro ricorso al Tar. Vi spieghiamo perché e quali potrebbero essere i possibili scenari

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Che succede a Tricase Porto?

Mentre in altri lidi, vedi Sant’Isidoro a Nardò, hanno già inviato le ruspe per abbattere gli ecomostri nel porto rifugio tricasino, autentico gioiello tanto amato ed osannato, continua a tiranneggiare la famigerata “Villa Sauli”.

Eppure su quello che nelle intenzioni dichiarate negli anni Sessanta doveva diventare un albergo diffuso, pende come una mannaia inesorabile la sentenza, esecutiva ed inappellabile, datata 14 dicembre 2023, con la quale il Consiglio di Stato ne ha ordinato l’abbattimento, ponendo definitivamente fine ad una vicenda giudiziaria avviata nel 2017 dall’allora sindaco Carlo Chiuri che intraprese una battaglia personale per la sicurezza ed il decoro del Porto di Tricase.

E quindi? Quindi abbiamo scoperto che i tempi potrebbero ancora allungarsi causa l’ennesimo ricorso.

Ma come, direte, la sentenza non era inappellabile?

Si lo era e tale rimane, ci mancherebbe altro!

Quello che è avvenuto è che, all’atto di procedere all’abbattimento, così come ordinato dal Consiglio di Stato, per un eccesso di correttezza e zelo, dal Comune son partiti gli avvisi agli eredi, proprietari del fabbricato.

Uno di questi, però, non sarebbe andato a buon fine per un mero errore formale, forse un “difetto di notifica”, che ha dato adito ad uno degli eredi di ricorrere nuovamente al Tar.

Difficile, anzi improbabile, secondo il parere di alcuni legali da noi interpellati, mettere mano alla sentenza di abbattimento emessa dal Consiglio di Stato, ma i tempi, come dicevamo, potrebbero allungarsi ed anche di anni.

Il ricorso (iscrizione a ruolo del 22/4/2024 n° 465/2024) è stato già comunicato al Comune di Tricase che, a quanto ci risulta, non si è costituito in giudizio.

I possibili scenari: in caso di richiesta di sospensiva i tempi sarebbero certamente più celeri; se, invece, si entrerà nel merito, lo si farà su input delle parti e, a quel punto, conoscendo le lungaggini di questo tipo di procedure, potrebbero volerci anche 4-5 anni.

Anni durante i quali dovremo continuare a spiegare a chi verrà trovarci, come mai quell’ecomostro domini ancora l’antico porto preso a modello in tutto il Mediterraneo per la sua bellezza e per le pratiche di sviluppo sostenibile di ecosistemi rurali e costieri.

Giuseppe Cerfeda

 

 

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