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Attualità

Conservare la memoria per costruire il futuro: Calimera ricorda Antonio Montinaro

I resti della “Quarto Savona 15”, macchina apripista della scorta del magistrato Falcone, su cui viaggiava il dispositivo di protezione che, in occasione del 60esimo anniversario della nascita del capo scorta del giudice Falcone, rimarrà esposta, in Piazza Del Sole, fino a sabato 10 settembre

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Come già anticipato nei giorni scorsi da queste colonne (clicca qui) a Calimera, paese natale di Antonio Montinaro, caposcorta del giudice Giovanni Falcone, rimasto vittima, insieme al magistrato, alla moglie ed agli altri colleghi della Polizia di Stato impiegati nel dispositivo tutorio, nella strage di Capaci del 23 maggio 1993, si è tenuta la presentazione del progetto commemorativo denominato “Conservare la memoria per costruire il futuro”.


Il progetto, promosso dall’Associazione “Nomeni”, è stato finanziato dalla Regione Puglia ed ha avuto come obiettivo quello di mantenere viva la memoria di tutte le oltre 100 vittime innocenti della mafia in Puglia, raccontandone il loro vissuto, ogni loro sfaccettatura, i loro sogni, i loro progetti, le loro famiglie, il loro amore e la loro umanità, scevra da qualsiasi eroismo ma impregnata della responsabilità del ruolo che, fino in fondo, a costo della loro stessa vita hanno consapevolmente svolto.


In questo percorso di conoscenza, i destinatari d’eccellenza del progetto sono stati i giovani e giovanissimi studenti delle scuole, rappresentanti della società futura, affinché, il ricordo tangibile, li sproni alla cultura della legalità e della convivenza civile.


La cerimonia è stata anticipata dallo svelamento della teca con i resti della “Quarto Savona 15”, macchina apripista della scorta del magistrato Falcone, su cui viaggiava il dispositivo di protezione che, in occasione del 60esimo anniversario della nascita di Antonio Montinaro, rimarrà esposta, nella Piazza Del Sole a Calimera, fino a sabato 10 settembre.


Alla manifestazione hanno partecipato, oltre ai rappresentanti delle istituzioni locali, le massime autorità civili e militari operanti in tutto il territorio pugliese, tra cui il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ed il Prefetto della Provincia di Lecce Maria Rosaria Trio, accolti dagli alunni degli istituti scolastici di Calimera e da numeroso pubblico. Un posto d’eccezione tra gli ospiti è stato riservato al figlio di Antonio Montinaro, Giovanni, che ha voluto personalmente testimoniare il quotidiano impegno nella lotta per la legalità.


La cerimonia è stata arricchita anche dalla presenza del Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie, il Prefetto Maria Luisa Pellizzari (foto grande in alto) che, prima dell’inizio dell’evento, ha voluto incontrare personalmente i familiari di Antonio, nonché i protagonisti dei progetti sulla legalità, al fine di manifestare la propria solidarietà ed apprezzamento per la tenacia con cui sinora è stata mantenuta alta la memoria delle vittime di mafia.


Nel corso dell’evento è stato consegnato il Premio Antonio Montinaro” a tre studenti dell’Istituto Comprensivo di Caprarica-Calimera-Martignano che hanno partecipato ai laboratori condotti dai formatori dell’Associazione “Libera contro le Mafie” e che si sono distinti nell’impegno sui temi della legalità, della responsabilità, dell’impegno e della convivenza civile.


È stato presentato il brano “Parlando di Antonio”, musicato dal Maestro Raffaele Casarano, e mostrato il DVD fotografico, curato da Paolo Caputo e con le musiche di Raffaele Casarano, ispirato ai luoghi in cui hanno vissuto le vittime di mafia pugliesi e con cui gli studenti dell’Istituto Scolastico Musicale di Calimera hanno affrontato il tema della memoria.


Sul tema della memoria, infine, ha avuto luogo l’esibizione teatrale intitolata “La memoria in scena”, curata dalla cooperativa “Il dado gira”, portata sul palco di Calimera dai ragazzi, in regime di messa alla prova, del Tribunale dei Minori di Lecce.






 


Attualità

Papa Leone XIV

Il nuovo Pontefice è Robert Prevost, primo americano a salire sul Soglio di Pietro

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Il nuovo Papa è l’americano Robert Prevost, si chiamerà Leone XIV.

Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Prevost era considerato come un papabile “di compromesso”, tra quelli che potrebbero riuscire nel difficile compito di unire le diverse e spesso contrastanti anime di una Chiesa cattolica che sta attraversando grandi cambiamenti.

La sua carriera inizia ufficialmente nel 1977, quando è entrato nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino, nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, nella città di Saint Louis (Missouri).

I voti solenni arrivano il 29 agosto 1981.

Studente presso la Catholic Theological Union di Chicago, si è diplomato in Teologia.

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Attualità

Habemus Papam

Fumata bianca, eletto il nuovo Pontefice

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Alle 18,08, le campane di tutte le chiese suonano a festa: è arrivata la fumata bianca!

Il Conclave al secondo giorno e alla quarta votazione ha scelto il nuovo Papa.

Piazza San Pietro è in festa mentre cresce l’attesa per l’annuncio del nome del Pontefice.

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Attualità

Sentenza pro OLC, il sindaco di Tricase: «Non faremo ricorso»

«Chiederemo un incontro agli imprenditori e ragioneremo sulla fattibilità dell’intervento. Insieme, vedremo il da farsi»

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Dopo la pubblicazione della sentenza del Tribunale amministrativo che ha bocciato il parere negativo del Comune di Tricase rispetto la riconversione dell’ex complesso industriale Adelchi ad opera della OLC, abbiamo rintracciato telefonicamente il sindaco Antonio De Donno.

Il primo cittadino a specifica domanda risponde: «Non faremo ricorso».

E aggiunge: «Chiederemo un incontro agli imprenditori e ragioneremo sulla fattibilità dell’intervento. Insieme, vedremo il da farsi».

Il primo cittadino infine precisa: «La sentenza non autorizza in automatico tutte le richieste dell’azienda, ha comunque rimandato il pallino al Comune di Tricase che, ovviamente, stando alla decisione dei giudici, non potrà negare l’autorizzazione per i motivi che hanno portato al ricorso Tar».

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