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Parabita

Parabita ospita il Fuck Normality Festival

Su un terreno confiscato alla mafia

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Dodici ore di musica, arte, visual e dj set caratterizzano la prima edizione del “Fuck Normality festival – Territori Non Convenzionali”, sabato 1 settembre presso il Parco Angelica di Parabita sulla Strada provinciale Gallipoli-Parabita. Dalle 17, in un unico spazio, in contemporanea, un palco ospiterà i live e i dj set di una serie di gruppi che declinano l’elettronica in tutte le sue forme, diverse per stile ma unite nella stessa passione per l’alternativo; un maxi schermo sarà la tela per la creatività di giovani visual e diverse aree preposte accoglieranno le esposizioni e le estemporanee d’arte di altrettanti artisti, che fanno delle “avanguardie” la loro arma creativa, e rispecchiano perfettamente lo stile non convenzionale del festival. La grande festa proseguirà fino all’alba, con dj set a rotazione in linea con il carattere assolutamente alternativo dell’evento. Protagonisti creativi della serata saranno il surrealismo di Max Sauvage, la make up art di Antonio De Summa, gli assemblaggi in/organici di Andrea De Carlo, le sculture di Mario Carrozza, i ritratti in grafite di Paola Rizzo, la fotografia di Letizia Lucignano, le illustrazioni di Annalisa Macagnino, l’installazione eco-solidale di Janette Mannetta, il trucco cinematografico di Valentina Stifani. Le note live sono affidate al post rock dance della band vicentina Eterea Postbong Band con l’unica data in Salento, preceduti da: i suoni dub di Vivaz, Raffaele Casarano, Giancarlo Dell’Anna & Band, l’electronic pump rock dei Moods, l’electro-rock dei Jack in the Head, l’indie elettronico dei Somuch Akiss, il rock noise degli Eels on heels. I dj/vj set sono prerogativa di numerosi esponenti della musica elettronica in tutte le sue sfaccettature, in ordine sparso da Populous agli Zombie Brother (progetto creato da Toy Boy ed eXistenZ), dalle esplosive Play Girl From Caracas ai Musique That We Love, da Pierpaolo Leo a Gianni Albanese, per finire con il drum&base di Dj Maik.  Le creazioni visual sono di eXistenZ e Decay. 25 artisti delle note o dei colori, che garantiscono uno spettacolo unico nel genere: diverse tipologie d’arte sperimentale, legate a nuove correnti espressive, intersecate con le scelte musicali della serata, per una valorizzazione dell’offerta che possa interessare un pubblico più colto e propenso alle nuove esperienze. Non solo live, non solo dj set e non solo arte quindi, ma un connubio che coinvolge e conquista sempre nuovo pubblico. La prima edizione di Fuck Normality Festival è un esperimento completamente autoprodotto che punta sulla qualità, e sulla certezza che con il passare degli anni possa diventare un appuntamento fisso e un sicuro arricchimento culturale per il nostro territorio. Il Parco Angelica, poi, è la location perfetta per la realizzazione di un festival di questo tipo, sia per la sua valenza simbolica che per l’ampiezza dello spazio a disposizione: su un territorio confiscato alla mafia prende vita un evento che mira a incentivare e valorizzare la cultura in ogni sua forma, la forza della mente e della creatività piuttosto che quella della violenza e dell’odio. Il Fuck Normality Festival è organizzato da FUCK production, D’Io – Creative Factory & Movements e Gruppo Editoriale Enotria.

Attualità

Donne Vittime di violenza: reinserimento al lavoro dopo il Centro

La Rete territoriale antiviolenza dell’Ambito di Casarano al lavoro per l’empowerment delle donne

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Presso l’Aula Consiliare del Comune di Casarano, il Prefetto di Lecce Natalino Manno ha presieduto una riunione operativa sul tema del “Reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza”.

Tale iniziativa rientra nell’area di intervento interistituzionale, dopo il “Protocollo d’Intesa per la prevenzione ed il contrasto della violenza di genere nell’Ambito Territoriale Sociale di Casarano”.

L’argomento è stato affrontato ed esaminato da più punti di vista, con particolare riguardo al delicato momento di “uscita” delle donne dal Centro Antiviolenza, in seguito alla conclusione di un percorso riabilitativo, e alla fase di “accompagnamento” al reinserimento sociale, che non può ritenersi compiuto senza un lavoro.

Una platea di addetti ai lavori ben rappresentata dai sindaci dei comuni dell’Ambito Sociale Territoriale (quindi rappresentanti di Casarano, Collepasso, Matino, Parabita, Ruffano, Supersano e Taurisano), dai referenti del Centro Anti Violenza, delle Associazioni datoriali, di Arpal Puglia, dell’UDEPE e dai rappresentanti delle Aziende che operano nell’hinterland casaranese, ha tracciato le linee guida e individuato gli step del delicato percorso di reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza, condividendo concrete strategie operative, tese a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, oltre a percorsi di risocializzazione, costruiti attraverso la formazione, il rafforzamento delle motivazioni personali e una maggiore consapevolezza dell’importanza di avere un’indipendenza economica, per uscire definitivamente da circuito assistenzialistico.

In particolare, con la collaborazione di Arpal e con il supporto delle Associazioni di categoria, saranno attivati canali privilegiati per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, anche alla luce dei benefici fiscali e contributivi riconosciuti dalle disposizioni normative vigenti, nonché della possibilità per la Cooperativa Medihospes che gestisce il Centro AntiviolenzaIl Melograno” di sostenere le donne nei percorsi di formazione e nei primi mesi dall’inserimento lavorativo, grazie a finanziamenti regionali.

Il Prefetto Natalino Manno ha già annunciato di voler «implementare la rete territoriale degli Organismi che, per la loro mission istituzionale, possono favorire tali percorsi ed è suo intendimento trasferire l’esperienza virtuosa avviata con l’Ambito Sociale di Casarano, negli altri territori della provincia, al fine dell’adozione di strumenti di intervento efficaci, di contrasto al terribile fenomeno della violenza di genere, che possano incidere parallelamente sulla crescita culturale di un territorio che merita di essere salvaguardato a trecentosessanta gradi».

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Cronaca

Intrecci tra affari e politica, niente arresto per Delli Noci

In carcere invece l’ex sindaco di Parabitra Alfredo Barone e ai domiciliari Marino Congedo, 82 anni, di Galatina, e il figlio dell’ex rettore di UniSalento Maurizio Laforgia. L?ex assessore regionale Alessandro Delli Noci: «Affronterò quello che devo con la massima fiducia nei confronti della Magistratura, sperando di poter dimostrare nel più breve tempo possibile la mia innocenza»

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Intrecci tra affari e politica: nessuna misura cautelare per l’ex assessore regionale allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci.

La Guardia di Finanza di Lecce ha invece dato seguito a tre arresti disposti dal Gip Angelo Zizzari.

Misura di custodia cautelare in carcere per Alfredo Barone, 69enne imprenditore ex sindaco di Parabita e arresti domiciliari per Marino Congedo, 82 anni, di GalatinaMaurizio Laforgia, ingegnere barese, figlio dell’ex rettore di Unisalento.

Ha tirato un sospiro di sollievo dunque Alessandro Delli Noci che, sollevato, ha postato: «Oggi il Gip di Lecce ha rigettato la richiesta di misure cautelari nei miei confronti. Oggi, dopo un tempo che è sembrato infinito, ho abbracciato forte i miei genitori, il loro dolore, sperando di alleviarlo almeno un po’».

che ha voluto ringraziare il governatore Emiliano « per il sostegno personale e per non avere mai smesso di rivendicare pubblicamente il lavoro e i risultati di questi cinque anni».

Poi si è rivolto «a chi ha usato parole di odio, di disprezzo, spinto dal proprio pregiudizio o dalla propria personale antipatia.

A loro ha voluto dire che «quelle parole sono coltelli conficcati nel cuore di genitori inermi, di figli e figlie spaesati, di mogli, mariti, compagni e compagne. Non sono giustificate mai, ma ancora di più quando si parla senza sapere, solo per il gusto di colpire a morte il prossimo. A loro dedico le parole di un ragazzo che non conosco e che mi ha scritto privatamente su Facebook. È un ragazzo che ha perduto completamente la vista e ha voluto raccontarmi la sua storia, una storia dolorosa fatta di pregiudizi, di umiliazioni e di cadute a cui però hanno fatto seguito successi e serenità grazie alla sua determinazione. Mi ha detto di tenere duro, e che presto la mia tristezza si sarebbe trasformata in forza».

«Consapevole della natura cautelare di questo passaggio», ha concluso Alessandro Delli Noci, «affronterò quello che devo con la massima fiducia nei confronti della Magistratura, sperando di poter dimostrare nel più breve tempo possibile la mia innocenza, con la forza della verità e dell’amore sincero».

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Attualità

Parabita: vinti 65mila euro al Lotto

Con sei ambi, quattro terni e una quaterna, è la vincita più alta delle tre che hanno segnato il lunedì pugliese per un totale di quasi 130mila euro

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Giocata fortunata in Puglia.

Ieri, come riporta Agipronews è stata infatti realizzata una tripletta da 129.750 euro totali.

Il colpo più alto di giornata, da 64.750 euro, è stato centrato a Parabita, con sei ambi, quattro terni e una quaterna.

Dopo i complimenti al vincitore, come sempre facciamo da queste colonne, raccomandiamo a tutti gli altri di giocare con parsimonia, secondo le possibilità di ognuno, stando attenti che il gioco non si trasformi in dipendenza.

Ricordando che la ludopatia è una malattia vera e rischia di rovinare la vita di chi gioca compulsivamente e dei suoi cari.

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