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Sport

Calcio, il Tricase sconfitto a Leporano

Seconda sconfitta consecutiva per i rossoblu che escono battuti dal campo del Leporano (3-1). Di Causio il gol della bandiera

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Brutta sconfitta per il Tricase che viene battuto in trasferta per 3-1 dal Leporano che  fino a oggi era ancora a secco in classifica, avendo perso le prime tre gare del torneo.


Dopo un inizio di campionato  scoppiettante con due vittorie consecutive, il Tricase era stato fermato dal Maglie tra le mura amiche, nonostante una prestazione in linea di massima convincente e dopo il pomeriggio di oggi, si ritrova con due sconfitte consecutive.


Per i rossoblù, quella di oggi è una prestazione da dimenticare:  l’undici di Branà privo di Ruberto  fermo per un risentimento muscolare entra poco  in partita mentre i locali del Leporano, pur mostrando anch’essi i loro limiti, scendono in campo con più determinazione, anche se  in fase di impostazione fanno fatica e non riescono a farsi vedere nei pressi dell’area tricasina, dove la difesa salentina non fa che consuete  manovre, tipiche dell’ordinaria amministrazione.


In una prima frazione di gioco dove a prevalere è la noia,  per via di un susseguirsi da una parte e dall’altra di continui lanci e tentativi di incursioni e manovre di gioco spezzettate appena dentro la metà campo avversaria, entrambe le compagini, danno vita ad una gara  brutta ed equilibratissima che a tratti fa pensare alla classica sfida da pareggio a reti bianche.


I tarantini però col passare dei minuti sfoderano una certa cattiveria agonistica, forse spinta dalla voglia di reagire ai tre tonfi consecutivi di inizio stagione e lasciano partire una serie di tiri dalla distanza nel tentativo di sorprendere l’estremo difensore Baglivo. Ed è così che arriva il gol del vantaggio al 31′, quando Tonti da una distanza di circa venticinque metri lascia partire un tiro potente ed insacca alle spalle di Baglivo.


Il Tricase, prova a reagire, costruendo azioni sulle fasce, tentando di confezionare cross per la coppia di punte oggi formata da Causio e dal giovane Martella in sostituzione di Ruberto. Le manovre tricasine però, sono facilmente prevedibili dagli ospiti che una volta recuperati i palloni provano a colpire in contropiede. I rossoblù, devono fare quindi attenzione anche in fase di copertura, complice le azioni in velocità dei tarantini incoraggiati dal gol del vantaggio iniziale.


Al 40′ arriva il raddoppio, ancora a firma di Tonti, che sfrutta abilmente un calcio di punizione dalla distanza di circa trenta metri dalla porta tricasina, realizzando un gol simile al primo, con la differenza che in questo caso lo effettua su calcio piazzato.

Nella ripresa, Causio e compagni provano a reagire, provando anch’essi a sfruttare qualche tiro dalla distanza senza però rinunciare alle incursioni in area, e da un cross basso dalla sinistra arriva l’assist giusto per il numero nove tricasino che infila alle spalle del portiere Bianco, riaccendendo al 48′  le speranze per la squadra ospite.


Ma col passare dei minuti, si scopre che è solo un’illusione, il Tricase infatti non sembra acquisire la giusta lucidità e il Leporano non si abbatte, non a caso al 69′ cala il tris con Carnieri chiudendo la partita.


Quella entrante sarà una settimana impegnativa per i rossoblù:  giovedì 8 infatti riceveranno al “Via Olimpica” il Racale per il ritorno del primo turno di Coppa Italia (all’andata 1-1), mentre domenica 11, vi sarà il terzo derby leccese della stagione, questa volta contro il Galatone, penultimo in classifica con due punti e oggi sconfitto in casa dal Salento Football Leverano.


 


 


Casarano

Calcio, Lega Pro: prima gioia al “Capozza”

Contro il Benevento è arrivata la prima vittoria in campionato per il Casarano. Decisivi i cinque cambi effettuati nella ripresa da Di Bari, dopo lo spavento patito per un rigore prima assegnato al Benevento e poi annullato dal VAR a chiamata

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di Giuseppe Lagna

CASARANO-BENEVENTO 1-0

Rete: 80′ Pierozzi (aut.)

L’indescrivibile esplosione del Capozza, quando mancavano appena dieci minuti al termine dell’incontro, sta a testimoniare la liberazione dalla tensione accumulata in campo e sugli spalti durante tutto l’arco di una partita oltremodo avvincente.

La “Strega” di Benevento dichiaratamente intenzionata al ritorno diretto alla cadetteria e allo scopo costruita in estate, non è andata tanto per il sottile nel gioco, che definire maschio è eufemistico: per conferma chiedere al capitano delle “Serpi” Maiello quante volte è finito steso sull’erba fresca della tarda sera.

Merito per la vittoria della truppa agli ordini di Vito Di Bari va ai cinque cambi effettuati nella ripresa, dopo lo spavento patito per un rigore prima assegnato al Benevento e poi annullato dal supporto tecnologico.

In particolare, decisivo nell’azione del vantaggio si è rivelato Leonardo Perez con un tiro destinato di poco a lato, ma che ha mandato in barca il difensore campano fino a bucare la propria porta.

Insomma, una vittoria quella del Casarano frutto di determinazione e spirito di sacrificio, senza i quali non vai avanti in un campionato e in un girone zeppo di corazzate o comunque di squadre e Società dal ricco blasone.

Ha tenuto a precisarlo in conferenza post-gara il tecnico Vito Di Bari, allorquando si è così espresso: “Ripeto il mio ragionamento, che non è una polemica, ma una semplice constatazione.

Vogliamo essere protagonisti sì, ma anche far capire che ci sono difficoltà, perché la serie C è tosta”.

E sull’effetto “Capozza” conclude: “È fondamentale, si respira entusiasmo, c’è una bella atmosfera, a maggior ragione dobbiamo difendere la serie C è dobbiamo farlo tutti assieme“.

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Approfondimenti

Scuola: “Lasciate il cellulare voi ch’entrate…”

Alla luce di tutto questo bisogna intendere la Circolare del Ministero che vieta l’uso dello smartphone anche nella secondaria superiore. In altri termini, proibisce l’uso del telefonino a scuola

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di Hervé Cavallera

Nel nostro tempo, ove predomina lo sviluppo tecnologico, la comunicazione digitale è la realtà di ogni momento, in una mescolanza assordante di notizie importanti e inutili, vere e false, necessarie e superflue.
A tutto questo si aggiunge il crescente successo della Intelligenza artificiale, destinata ad incidere risolutamente sulla nostra vita. Ebbene, questa ingombrante presenza non è in sé stessa un male; al contrario, la produzione tecnologica è in sé positiva.
Occorre solo usarla al momento giusto e nei giusti limiti.
Il che non è facile, anzi pressoché impossibile se si considera il quotidiano. E che siamo sudditi della tecnica è appunto attestato ogni giorno dall’uso frequentissimo che facciamo del cellulare o, meglio, dello smartphone.
Mentre una volta il cellulare era un utilissimo telefono portatile, lo smartphone è molto di più: è un vero e proprio computer che consente l’accesso a internet e permette di installare app.

Attraverso il suo uso non soltanto possiamo comunicare,  bensì trovare ogni tipo di risposta, compiere delle traduzioni e così via.

Alla luce di tutto questo bisogna intendere la Circolare del Ministero dell’Istruzione e del Merito del 16 giugno 2025 che vieta, per l’anno scolastico 2025/26, l’uso dello smartphone anche nella secondaria superiore.
In altri termini, il Ministero proibisce l’uso dello smartphone a scuola, a partire dalla scuola dell’infanzia, a meno che il suo utilizzo non sia previsto dal “Piano educativo individualizzato” e dal “Piano didattico individualizzato”.

Ora, come per ogni intervento restrittivo, è stata sollevata qualche critica e non solo per il fatto che ogni scuola dovrà dotarsi di apposite “cassettiere” ove vengano depositati e custoditi gli smartphone degli alunni prima che essi entrino in classe, ma perché si tratterrebbe dell’impedimento di godere di uno strumento privato.

Ad avviso dello scrivente l’intervento ministeriale è invece opportuno, anche perché eventuali, impellenti e necessarie comunicazioni tra familiari e alunni possono sempre avvenire per il tramite delle segreterie scolastiche. Quindi non si escludono comunicazioni ufficiali interpersonali, come del resto l’uso di internet e dei computer può benissimo rientrare in una accorta progettualità didattica.

Quello che invece va detto è che l’andare a scuola serve, per gli alunni di ogni ordine e grado, ad acquisire conoscenze e competenze che giovino alla crescita intellettuale, morale e sociale.
Il che importa che i professori stimolino, attraverso il loro insegnamento, l’interesse degli alunni e che questi si sforzino a far propri i frutti di quanto appreso e di svilupparli da parte loro.
Si tratta, pertanto, di un rapporto apparentemente chiaro, ma nei fatti difficile e complesso che richiede impegno continuo, anche quando è gradevole.
In altri termini, semplificando, nella scuola ci si pone continuamente di fronte a delle novità e di fronte a dei problemi e occorre accogliere le prime adeguatamente e risolvere i secondi.
Ciò implica, ovviamente, la personalizzazione dell’apprendimento, sicché ogni alunno fa proprio ciò che riceve e sviluppa gradualmente i suoi interessi che decideranno il suo futuro professionale e civile, sempre nell’accettazione di una morale condivisa che rispetti leggi e regole sociali.
Se le cose stanno così e se l’apprendimento richiede sforzo, è chiaro che in classe strumenti come lo smartphone sono non dirò inutili, ma nocivi in quanto favoriscono sia la distrazione quando, celatamente, lo studente è portato a chattare sia il non apprendere quando lo studente ricorre a tale mezzo per rispondere a dei quesiti, per tradurre delle versioni o risolvere delle equazioni e così via.
La scuola, come già nel secolo XIX disse il pedagogista Aristide Gabelli (1830-1891), deve formare lo “strumento testa”, mentre un uso non corretto dello smartphone blocca appunto l’utilizzazione della ricerca personale e, quindi, della propria crescita.
E non si tratta di un problema astratto.
Vi è da chiedersi, infatti, quanti oggi affidano la soluzione di ogni dubbio allo strumento, rendendo obsoleta ogni tipo di ricerca personale e indebolendo la stessa memoria.
Molto verosimilmente lo sviluppo dell’intelligenza artificiale condurrà, in una società peraltro con una forte decrescita di natalità, alla fine di tanti mestieri e professioni, con ulteriore diminuzione di lavoratori.
Inoltre, ci si deve preoccupare non poco di come gli studenti gestiranno i compiti a casa, potendosi essi affidare in ogni trattazione alla intelligenza artificiale e quindi rinunciando ad un impegno faticoso forse, ma intellettualmente positivo.
In questo contesto molto preoccupante, è importante che la scuola continui ad essere ciò che da sempre è considerata essere: un centro formativo in cui bambini, ragazzi, adolescenti acquisiscano conoscenze, imparino a convivere serenamente, sviluppino capacità di ragionare e competenze.
In tale sede il limite dello smartphone è quello di sostituirsi al cervello pensante e di risolvere tutto velocemente, trascinando di fatto il fruitore in una reale dipendenza.
Il che non vuol dire – giova ripeterlo – che lo strumento sia in sé negativo e  in vari casi è giusto, anzi opportuno, adoperarlo.
Ma non soggettivamente nella scuola.
Il processo di apprendimento vuole che ci si sforzi nel percorso formativo e non che mezzi automatici risolvano ogni cosa, evitando lo sforzo del pensare e impigrendo il cervello.
Chi scrive ha cominciato il suo cursus scolastico scrivendo con penna, inchiostro e calamaio e ha assistito nel corso degli anni ad uno sviluppo eccezionale della tecnica e, come tanti suoi coetanei e più giovani di lui, sa bene i vantaggi che può offrire la tecnologia, ma sa pure che essa non può mai sostituire la nostra attività pensante perché, se così fosse, perderemmo ogni autonomia personale e saremmo asserviti ad oscuri poteri.
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Appuntamenti

Minienduro: Trofeo delle Regioni a Spongano e Surano

Il Memorial Felice Manzoni in programma per il prossimo fine settimana

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Tutto è pronto per il Trofeo delle Regioni di Minienduro Memorial Felice Manzoni che si svolgerà presso i campetti sportivi di Surano, in Largo San Rocco.

Il programma della manifestazione organizzata da 24MX prevede per venerdì 5 settembre l’apertura dei paddock leaving alle 14:00; ricognizione PS dalle ore 9:00.

Sabato 6 settembre, apertura paddock assistenza dalle otto alle 19; area treaning dalle 8:00 alle 10:00; riunione rappresentanti regioni e motoclub per conferma delle squadre alle ore 9:00 presso l’Ospitality promoter.

O.P. amministrative dalle 10:30; O. P. tecniche dalle 10:45; sfilata di presentazione delle squadre alle 17:30 a Spongano in piazza Vittoria.

Domenica 7 settembre, la gara con partenza alle 8:30; mentre i Paddock dell’assistenza sono aperti già dalle sette del mattino.

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