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Tricase

Tricase: “Basta porte girevoli nel circolo Pd”

Militanti tricasini del Pd contro l'”accoglienza” a consiglieri derivanti dall’opposizione

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Un gruppo di “militanti” del Partito Democratico di Tricase (come loro stessi si definiscono) scrive una lettera di rimostranze contro le nuove “aperture” del circolo tricasino a esponenti politici il cui passato e le cui origini hanno poco a che fare con il centro sinistra.


“Siamo semplici militanti del Pd, di quelli ormai quasi intravibili in questo partito, senza cariche o ruoli. Semplici militanti ormai quasi introvabili in questo partito. Siamo stanchi di essere umiliati da un fare politica indecoroso e fatto per lo più da interessi personali. Proveniamo da partiti storici, dove c’è stato insegnata la Coerenza nel credere in una idea, in un ideale ed in un paese. Oggi ci ritroviamo accerchiati da porte girevoli che ci hanno spinto a prendere carta e penna e scrivere!

Leggiamo e sentiamo con sconcerto che una parte considerevole dell’opposizione comunale, che fino a poco tempo fa rintracciavamo nel Udc, è entrata nel nostro partito, da un giorno all’altro, senza un motivo, supportata dalla segreteria provinciale di Lecce, che anziché difendere i propri militanti tricasini, li ha danneggiati accogliendo arrivisti che negli ultimi anni si sono caratterizzati nel bloccare un Comune. Sicuramente il segretario Piconese, che in questi anni si è dimostrato lontano dai circoli e amico dei pochi, non sa che i tre consiglieri, cui in particolare facciamo riferimento, provengono da una storia non di centro-sinistra. Sono infatti passati da Alleanza Nazionale e Forza Italia, certamente partiti di destra, e inoltre più volte si sono candidati contro il centro-sinistra. Noi, non siamo contrari ad aprire e allargare il Pd, ma crediamo che per allargare, ci sia bisogno di una bussola e di idee su cui discutere. E ciò non significa, come purtroppo è avvenuto in Italia e specialmente in Puglia, arruolare tutto e il contrario di tutto. Noi vorremmo che almeno a Tricase la politica diventasse seria e che finissero i cambi di casacca continui, che chi vinca possa governare senza essere ostacolato in tutti i modi, che per una mancata poltrona non si passi dalla maggioranza all’opposizione, perché prima della gloria personale viene il rispetto dei propri elettori e che il confronto tra le forze politiche si faccia serenamente. Noi chiediamo, molto probabilmente invano, che il nostro segretario provinciale respinga queste tessere e inviti Gianluigi Forte, Vito Zocco, Guerino Alfarano e Nunzio Dell’Abate a dimettersi da consiglieri, perché si sono dimostrati incoerenti, prima con se stessi e poi con coloro che alle ultime comunali li hanno votati credendo in altro. Diciamo basta a questa commedia drammatica che mette in ridicolo la politica di un pese intero”.


Attualità

Meteo, da mezzanotte allerta arancione sul Salento

Protezione civile: “Per le prossime ore, un bollettino meteorologico con avverse previsioni e rischi di forti piogge, grandinate, vento e temporali…”

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La protezione civile, gestione emergenze, ha diramato, per le prossime ore, a partire da mezzanotte, un bollettino meteorologico con avverse previsioni e rischi di forti piogge, grandinate, vento e temporali.

Il bollettino recite: “Precipitazioni da sparse a diffuse, a prevalente carattere temporalesco specie sui settori meridionali, con quantitativi cumulati generalmente moderati, fino a puntualmente elevati;

Sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sui restanti settori, con quantitativi cumulati moderati.

I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità , frequente attività elettrica (fulmini), locali
grandinate e forti raffiche di vento“.

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Appuntamenti

Giovanni Gentile, convegno in Umbria con il prof. Cavallera

L’iniziativa, in occasione del 150° dalla nascita del Ministro dell’Istruzione dei primi del 900, è sotto la direzione scientifica di Hervé A. Cavallera (Università del Salento) con la partecipazione del Centro per la filosofia italiana

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Perugia celebra il centocinquantesimo anniversario della nascita di Giovanni Gentile, figura di rilievo della cultura italiana del primo Novecento, noto per il suo contributo filosofico e per il ruolo istituzionale ricoperto durante il periodo fascista.

Nato a Castelvetrano (Trapani) nel 1875, Gentile fu ministro dell’Istruzione e animatore di importanti istituzioni culturali, tra cui l’Enciclopedia italiana e la Scuola Normale Superiore. La sua vicinanza al regime fascista e la partecipazione al governo della Repubblica di Salò portarono alla sua morte nel 1944, ma è soprattutto la sua opera teorica a essere al centro delle riflessioni.

Il convegno Giovanni Gentile a 150 anni dalla nascita si svolgerà da giovedì 16 a sabato 18 ottobre, articolandosi su due sedi principali.

La prima giornata si terrà a Perugia, presso l’Università per stranieri, mentre le successive due giornate avranno luogo a Frascati, nella sede dell’Accademia Vivarium Novum.

L’iniziativa è promossa sotto la direzione scientifica del nostro prof. Hervé A. Cavallera, tricasino e docente dell’Università del Salento, e vede la partecipazione del Centro per la filosofia italiana, oltre alle due istituzioni ospitanti.

L’evento offrirà l’occasione di approfondire il pensiero filosofico di Gentile, mettendo in luce il suo impatto sulla formazione culturale italiana e il dibattito sul ruolo dello Stato e dell’educazione, senza concentrarsi esclusivamente sulle vicende politiche del periodo fascista.

Il convegno prevede sessioni di studio, interventi di accademici e dibattiti, con un programma pensato sia per studiosi sia per un pubblico interessato alla storia del pensiero italiano.

Un’occasione perconfrontarsi con una delle figure più controverse e influenti della cultura italiana moderna, mettendo al centro la riflessione teorica e la formazione del pensiero critico.

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Casarano

Multe annullate se il tutor non è omologato

L’omologazione costituisce una necessaria procedura tecnica per garantire funzionalità e precisione del dispositivo. La sentenza pubblicata il 9 ottobre 2025 dalla seconda sezione civile del tribunale…

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Giro di vite all’utilizzo indiscriminato anche dei tutor: annullabili multe e taglio punti se il tutor è tarato ma non omologato.

Vale anche per l’apparecchiatura Sicve il principio per cui se il trasgressore contesta il funzionamento l’amministrazione deve provare che lo strumento è stato sottoposto alla necessaria procedura tecnica.

I Tribunali tornano a bacchettare l’indiscriminato utilizzo dell’autovelox e dei tutor con un nuovo orientamento giurisprudenziale. Addio alle multe e al taglio dei punti sulla patente se il tutor risulta tarato ma non anche omologato.

E ciò perché si applica anche al sistema Sicve il principio affermato dalla Cassazione secondo cui, se il soggetto sanzionato contesta il funzionamento dello strumento che misura elettronicamente la velocità dei veicoli, spetta all’amministrazione depositare i certificati che provano l’omologazione iniziale del dispositivo e la successiva taratura periodica: la sentenza costituzionale 113/15 vale per tutti gli strumenti adoperati sulle strade e dunque anche per il tutor, che misura la velocità media di un veicolo fra due punti e non quella puntuale come l’autovelox.

L’omologazione, poi, costituisce una necessaria procedura tecnica per garantire funzionalità e precisione del dispositivo.

È quanto emerge da una sentenza pubblicata il 9 ottobre 2025 dalla seconda sezione civile del tribunale di Latina.

Accolto l’appello proposto dall’automobilista: sono annullate le quattro ordinanze prefettizie per la violazione dell’articolo 142, commi settimo e ottavo, Cds (tre verbali da 124 euro e uno da 386).

Sbaglia il giudice di pace che ha ritenuto idoneo sul piano probatorio il solo certificato di taratura del tutor, peraltro risalente a undici mesi prima della violazione contestata. È grazie all’esame del fascicolo d’ufficio relativo al primo grado di giudizio che emerge come l’amministrazione non abbia fornito un’adeguata prova documentale del corretto funzionamento nel servizio di rilevazione elettronica della velocità.

Manca il certificato di omologazione, mentre non può sostenersi che sia sufficiente l’attestazione preventiva della funzionalità dell’apparecchio; i due procedimenti di approvazione e di omologazione del prototipo hanno caratteristiche, natura e finalità diverse: solo la seconda autorizza la riproduzione in serie di un apparecchio testato in laboratorio, con attribuzione della competenza al ministero per lo Sviluppo economico; la prima, invece, consiste in un procedimento che non richiede la comparazione del prototipo con caratteristiche ritenute fondamentali o con particolari prescrizioni previste dal regolamento.

Per i giudici dell’appello, di cui ha scritto il sito Cassazione.net, il motivo è fondato e, al riguardo, hanno ricordato che “L’omologazione consiste in una procedura che, pur essendo amministrativa come l’approvazione, ha anche natura necessariamente tecnica: tale specifica connotazione risulta finalizzata a garantire la perfetta funzionalità e la precisione dello strumento elettronico da utilizzare per l’attività di accertamento ex articolo 142, comma sesto, Cds”.

Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non basta premurarsi per fare multe a gogo se poi non si pensa effettivamente alla sicurezza stradale, alla certezza delle rilevazioni ed al rispetto del diritto di difesa dei presunti trasgressori.

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