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Castro

Castro: “Oltre 8 milioni in 5 anni”

Il sindaco Alfonso Capraro: “Fino a giugno avremo cominciato e concluso 19 interventi di lavori pubblici”. Progetto da 4 milioni di euro per rimettere a nuovo tutto l’ambito territoriale di Castro Marina

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Stanno per giungere a termine i cinque anni di mandato per Alfonso Capraro e il suo gruppo Uniti per Castro. In primavera, presumibilmente a giugno, gli elettori saranno chiamati ad una scelta: cambiare o rinnovare la fiducia all’attuale amministrazione che si ripresenterà con Capraro candidato sindaco. Il primo cittadino conferma quanto già era nell’aria: “Il gruppo si riproporrà alle urne con l’aggiunta di figure nuove e di rilievo del territorio. Abbiamo una responsabilità nei confronti degli elettori e non ci tireremo indietro”.

Proprio con Alfonso Capraro abbiamo stilato un bilancio di questi cinque anni cercando a scoprire anche cosa i cittadini di Castro e le tantissime persone innamorate della splendida marina dovranno aspettarsi nell’immediato futuro.


Da qui a giugno


Il sindaco Alfonso Capraro

Il sindaco Alfonso Capraro


“Stiamo portando a compimento i lavori iniziati subito dopo Natale per la realizzazione di un parcheggio di interscambio sulla via di Mezzo, strategico per lo sviluppo della località e per decongestionare dal traffico il centro storico. Si tratta di un progetto finanziato dalla Regione con 800mila euro e prevede 250 posti auto.

A breve inizieranno i lavori per l’ampliamento della scuola elementare e media di via dei Gerani. Grazie al finanziamento di 350mila euro sarà realizzata un’ala per la scuola dell’infanzia ora ospitata nello stesso stabile dove ci sono gli uffici del Comune.

è in fase di elaborazione il bando per l’affidamento dei lavori di manutenzione e messa in sicurezza di tutto il plesso scolastico per un importo complessivo di 950 mila euro. Abbiamo intercettato il finanziamento ma per una questione di tempi tecnici i lavori cominceranno ad elezioni avvenute.

In più abbiamo la necessità di rivisitare piazza Dante nella Marina per la quale avevamo previsto un progetto con un impegno di 200mila euro del bilancio comunale. Poi son venuti fuori un vecchio debito con la Monteco (il Comune di Castro è stato condannato a pagare 100mila euro per una vicenda del 2002), la necessità di effettuare degli interventi alla Zinzulusa dopo l’abbondante nevicata di gennaio (altri 30mila euro) e alcuni problemi verificatisi con la linea elettrica della pubblica illuminazione (quadri elettrici sprovvisti di salvavite! Ancora 30mila euro), che ci hanno costretto a ridimensionare gli interventi nella piazza principale della marina. Abbiamo comunque programmato una rivisitazione del decoro urbano con la pavimentazione, anche se in cemento, panchine in pietra e la sostituzione dei vecchi corpi illuminanti, obsoleti, corrosi dall’azione del mare e pericolanti. È nostro intendimento terminare i lavori in piazza Dante già ad aprile”.


Progetti futuri


“Stiamo aspettando i bandi dei LUG (Laboratori Urbani Giovanili) per la riqualificazione di un edificio in via dei Mille da dedicare alle associazioni del territorio. Abbiamo realizzato un progetto di efficientamento energetico, i cui bandi sono appena usciti. Stiamo partecipando ad un bando per la valorizzazione delle aree SIC per intervenire presso il bosco, sito di interesse comunitario.

Il lavoro più grosso però è con il Piano strategico d’area: tra gli altri progetti ne presenteremo uno di quasi 4 milioni di euro per rimettere a nuovo tutto l’ambito territoriale di Castro Marina: piazza Cristoforo Colombo, piazza Dante, rifare le camminate e i marciapiedi, ecc.

Abbiamo anche presentato un progetto da 1,5 milioni per la messa in sicurezza definitiva del banco di calcarenite che insiste nell’area portuale. Ci stiamo sentendo con l’autorità di bacino per una soluzione che mitighi il rischio: anche se nel tempo non ha mai dato problemi è bene monitorare sempre con attenzione”.


Rischio commissariamento


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“Abbiamo condotto il Consiglio comunale così come era accaduto negli anni precedenti. A fine agosto, in fase di approvazione del bilancio di previsione, dei due consiglieri di opposizione ne era presente solo uno. Iniziato il dibattito anche lui, evidentemente in contrasto con la linea della maggioranza, ha abbandonato il Consiglio. Abbiamo ugualmente approvato il bilancio ritenendo che il numero dei presenti rispettasse quanto previsto dal regolamento. Siamo tornati in consiglio comunale altre volte e in un’assise di ottobre scorso, quando si trattava di vendere un immobile di proprietà comunale del valore superiore ai 50mila euro, il segretario comunale ha posto il problema del quorum, esponendo le sue perplessità sulla interpretazione dell’art. 43 del regolamento comunale. Abbiamo così sospeso la seduta decidendo di aggiornare il regolamento per non lasciare spazi ad interpretazioni. Il consigliere di minoranza ha fatto i suoi conti ed ha ritenuto ci fossero gli estremi per un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, chiedendo fosse dichiarata illegittima l’approvazione del bilancio di previsione. A tutela dell’azione amministrativa, in seguito, abbiamo reso un’interpretazione autentica dell’art. 43 del regolamento, convalidando contestualmente gli atti del bilancio. Questi due atti sono stati impugnati al Tar dalla minoranza. Nel frattempo il Consiglio di Stato si è pronunciato dichiarando inammissibile il ricorso al Presidente della Repubblica. Il Tar invece ci ha detto che la procedura seguita per l’interpretazione e la convalida del bilancio non era corretta. Paradossalmente, se non avessimo interpretato e convalidato il bilancio di previsione, tutto sarebbe finito lì… Invece, ora dovremo attendere perchè la minoranza sulla base della sentenza del Tar ha interessato di nuovo la Prefettura e quindi il Ministero dell’Interno. Questo avveniva tra Natale e Capodanno, ad oggi non abbiamo ancora notizie. Dal canto nostro abbiamo impugnato le due sentenze del Tar al Consiglio di Stato e attendiamo fiduciosi”.


“Promesse mantenute”


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“Ritengo che amministrare oggi non sia facile, se non altro perché lo Stato ha tagliato qualsiasi tipo di erogazione ai Comuni. Non abbiamo aumentato nessuna tassa, solo introdotto la Tasi perché praticamente costretti da necessità di bilancio. Ho condotto i cinque anni di Amministrazione con il programma elettorale nel cassetto, spuntando di volta in volta quanto riuscito a realizzare: tre interventi d’urgenza sul costone roccioso; la scala per scendere nell’area portuale; la razionalizzazione degli spazi dietro la rotondetta a Castro Marina; tre efficientamenti energetici (palazzo municipale, campi sportivi e cimitero); la sistemazione dell’area del porto con un milione di euro (“per onestà intellettuale intercettati dalla precedente amministrazione”). Abbiamo anche: intercettato un milione di euro per il parco archeologico, dove abbiamo condotto gli scavi e trovato la statua della Dea Minerva; allestito il museo cambiando il progetto della vecchia amministrazione; sistemato il Parco Belvedere intercettando 400mila euro per i Seimila Campanili; sistemato e abbellito la Zinzulusa; effettuato tre interventi complessivi presso le scuole…. Fino a giugno avremo cominciato e concluso 19 interventi di lavori pubblici per oltre 8 milioni di euro”.


Il rammarico


“Non essere riuscito a realizzare uno stabilimento balneare attrezzato per diversamente abili come fatto a Melendugno ed Andrano. Ho parlato con la responsabile dell’assessorato competente alla Regione che ha sposato l’idea e proposto di finanziarla come progetto pilota. Mi sono confrontato con l’architetto Mastroleo che ha progettato lo stabilimento di Andrano ma, purtroppo, dallo studio di fattibilità nell’area individuata (nei pressi della “Sorgente”) è emerso come lo stabilimento non fosse realizzabile per i troppi dislivelli, la scogliera ripida, la profondità dell’acqua, ecc. Non ho abbandonato l’idea e farò di tutto per realizzarla. È un mio sogno: uno stabilimento accessibile a tutti, che non sia un ghetto ma dotato di quei servizi che consentano una vera integrazione senza alcun tipo di barriera”.


Giuseppe Cerfeda


Appuntamenti

La forza dei “Piccoli”, a Cursi si incontrano 28 paesi

Domani l’incontro nella sala comunale con sindaci e amministratori dei paesi coinvolti, per rafforzare le capacità amministrative e gestionali tramite il PON Governance e Capacità Istituzionale

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Cursi, insieme altri 27 piccoli Comuni salentini della propria aggregazione, saranno protagonisti del percorso di affiancamento del Progetto Piccoli, l’iniziativa promossa dal Dipartimento della Funzione Pubblica nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 e del Programma Complementare di Azione e Coesione (PAC).

L’appuntamento è fissato per domani, mercoledì 8 ottobre, dalle 10,30 alle 13, nel Municipio di Cursi in Piazza Maria Immacolata.

I paesi interessati sono: Andrano, Arnesano, Bagnolo del Salento, Cannole, Carpignano Salentino, Castrì di Lecce, Castrignano De’ Greci, Castro, Cursi (ente capofila dell’aggregazione), Diso, Giuggianello, Giurdignano, Martignano, Melpignano, Miggiano, Minervino di Lecce, Muro Leccese, Palmariggi, Salve, San Pietro in Lama, Sanarica, Seclì, Sogliano Cavour, Sternatia, Supersano, Uggiano La Chiesa e Zollino.

Saranno presenti sindaci, amministratori e funzionari degli enti interessati.

IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Ore 10,30 – Saluti istituzionali con William Marco Santoro, sindaco di Cursi

Ore 10,45 – Il Progetto PICCOLI in Puglia con Michele Sperti, sindaco di Miggiano e Vicepresidente Vicario ANCI Puglia

Ore 11,15 – Affiancamento su Acquisti, Appalti e Gestione dei tributi con Francesco Minchillo, Task Manager PICCOLI – ANCI

Ore 12 – Question time e definizione del percorso di affiancamento.

Modererà i lavori Domenico Sgobba, Vice Segretario ANCI Puglia

 

 

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Attualità

Case contese tra investitori, residenti e studenti

Compravendite in crescita. Forte appeal turistico nel Salento, dove le abitazioni indipendenti sulla costa e i borghi autentici attirano nuovi acquirenti e spingono il mercato verso locazioni brevi, Martedì 30 settembre Conferenza sul Mercato Immobiliare all’Hilton di Lecce

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La Puglia e il Salento si confermano tra i luoghi più attrattivi d’Italia dal punto di vista immobiliare, ma con dinamiche che oggi assumono tratti inediti.

Accanto agli investitori internazionali, interessati sia agli immobili di prestigio sia a soluzioni più accessibili per realizzare il proprio sogno italiano, emergono nuove aree di interesse al di fuori delle mete più note e si diffonde la tendenza a mettere a reddito le abitazioni acquistate attraverso affitti brevi e case vacanza. Questa scelta riduce ulteriormente l’offerta di locazioni stabili, lasciando nel caso di Lecce, studenti e lavoratori fuori sede con pochissime alternative.

Sul fronte residenziale, cresce l’interesse per le nuove costruzioni e per gli immobili energeticamente efficientima l’offerta resta molto limitata e con prezzi sempre più elevati, trasformando queste soluzioni in un bene raro e conteso.
Nella nostra provincia, nel primo semestre del 2025, le compravendite hanno registrato un incremento significativo, con un trend destinato a rafforzarsi nella seconda metà dell’anno.

Lungo la costa si cercano abitazioni indipendenti con spazi esterni, spesso utilizzate come case vacanza.

Allo stesso tempo, i borghi dell’entroterra stanno guadagnando interesse, con abitazioni tipiche richieste da acquirenti alla ricerca di autenticità a prezzi più accessibili. Anche qui, il mercato degli affitti è dominato dalle soluzioni brevi, soprattutto villette sul mare.

Tutti questi argomenti saranno al centro della Conferenza sul Mercato Immobiliare organizzata da Remax Italia per martedì 30 settembre, all’Hilton di Lecce.

L’incontro, gratuito su registrazione, è aperto a professionisti e operatori del settore immobiliare che insieme a relatori, broker e agenti operativi di tutta la Puglia, condivideranno insight e prospettive sul futuro del mercato immobiliare pugliese.

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Alessano

Sea & Rivers, Puglia e Salento Plastic Free

Sabato 27 e domenica 28 settembre volontari in azione per la tutela di mari, fiumi e corsi d’acqua. Oltre 260 eventi in tutta Italia. In Salento appuntamenti ad Alessano, Campi Salentina, Casarano, Cutrofiano, Guagnano, Taurisano e Castro 

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Torna l’onda blu dei volontari Plastic Free: sabato 27 e domenica 28 settembresi svolgerà in tutta Italia “Sea & Rivers”, il grande evento dedicato alla tutela di mari, fiumi e corsi d’acqua,promosso da Plastic Free Onlus, con il patrocinio morale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e in collaborazione con MINI Italia.

Saranno ben 28 gli appuntamenti in Puglia, uno dei numeri più alti a livello nazionale, distribuiti tra sabato e domenica, grazie all’impegno della rete capillare di referenti territoriali e all’entusiasmo dei volontari.

«Il nostro è ormai un appuntamento ricorrente e siamo felici di vedere coinvolti un numero sempre maggiore di referenti», dichiara Luigi Schifano, referente regionale Plastic Free Puglia (è di Castro, NdR), «ancora più importante è poter contare sulla collaborazione di amministrazioni comunali, associazioni locali e volontari: un segnale concreto della crescente sensibilità ambientale del nostro territorio. Il nostro obiettivo resta quello di non dover più intervenire, perché significherà che non ce ne sarà più bisogno. La strada è ancora lunga, ma il percorso che stiamo seguendo è quello giusto.

Sabato 27 settembre si terranno iniziative di clean up ad Alessano, Bisceglie, Francavilla Fontana, Campi Salentina, Putignano, Fasano, Bitonto, Laterza, Gravina in Puglia, e in Castellana Grotte, dove è prevista una passeggiata ecologica.

A Monopoli si svolgerà invece una raccolta mozziconi.

Domenica 28 sarà una giornata di mobilitazione ancora più ampia.

Nella provincia di Lecce sono previste attività a Casarano, Cutrofiano, Guagnano, Taurisano e Castro (passeggiata ecologica).

«In un momento storico in cui i mari stanno soffocando sotto il peso dei nostri scarti, Sea & Rivers rappresenta un grido collettivo di speranza e di azione», dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus, «le nostre iniziative dimostrano che invertire la rotta è ancora possibile. In appena sei anni, abbiamo organizzato più di 8.800 appuntamenti in Italia, rimuovendo oltre 4,6 milioni di chili di plastica e rifiuti. Ora è il momento di fare ancora di più».

Al centro dell’azione di Plastic Free c’è la lotta alla plastica: secondo le previsioni, entro il 2050 nei mari ci sarà più plastica che pesci, con conseguenze devastanti per la biodiversità marina e per la stessa catena alimentare umana.

Si stima che l’80% della plastica presente nei mari provenga da fonti terrestri, in particolare dai fiumi, che ogni anno riversano tra 1,15 e 2,41 milioni di tonnellate di rifiuti plastici.

In Italia, un monitoraggio condotto su 12 fiumi ha rivelato che l’87% dei rifiuti fluviali contiene plastica, di cui oltre il 38% è plastica monouso.

Non si tratta solo di un problema visibile e ambientale. Studi scientifici recenti hanno rilevato la presenza di microplastiche e nanoplastiche nel sangue, nei polmoni, nel latte materno e nei tessuti umani, a conferma della pervasività di un’emergenza che riguarda non solo l’ambiente ma anche la salute pubblica.

Anche quest’anno MINI Italia rinnova il suo supporto all’iniziativa con il progetto “MINI for the Planet”, che esprime l’impegno concreto del brand per la salvaguardia dell’ambiente, condividendo con Plastic Free i valori di responsabilità e partecipazione attiva.

«Invitiamo tutti i cittadini, le famiglie, le associazioni, le scuole e le imprese a unirsi a noi», aggiunge De Gaetano, «basta andare su www.plasticfreeonlus.it/eventi, scegliere l’appuntamento più vicino e iscriversi gratuitamente. Ogni singola azione conta, ogni persona può fare la differenza. Il nostro Pianeta ci sta chiedendo aiuto: è tempo di rispondere».

Plastic Free Onlus è un’associazione di volontariato nata nel 2019 con l’obiettivo di informare e sensibilizzare cittadini e istituzioni sul pericolo dell’inquinamento da plastica. In pochi anni è diventata una delle realtà più attive in Italia in ambito ambientale, grazie a una rete capillare di referenti territoriali, progetti educativi nelle scuole, collaborazioni istituzionali e campagne di pulizia in tutto il Paese.

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