Galatina
Visita alla Colacem Galatina: “I giornalisti ci sono, i medici no”
Colacem “rimane disponibile a mostrare come opera un’eccellenza dell’industria italiana e non solo nel settore cementiero. Lo stabilimento Colacem di Galatina lo è per la tecnologia utilizzata, per la massima attenzione alla sostenibilità ambientale e alla salute dei lavoratori, per la professionalità, serietà ed etica della propria organizzazione…”

Nei giorni scorsi Colacem ha organizzato due visite allo stabilimento di Galatina.
La prima con i giornalisti salentini, “i quali”, dicono dalla Direzione Comunicazione della Colacem, “sono venuti, hanno posto domande, hanno potuto vedere dall’interno l’impianto produttivo e le sue caratteristiche”.
La seconda invitando i rappresentanti di alcune sigle di medici, “autori di una lettera che tratta il riesame AIA dello stabilimento, i quali hanno deciso di annullare la visita con una telefonata tre ore prima, dopo aver dato iniziale conferma”.
Colacem “rimane disponibile a mostrare come opera un’eccellenza dell’industria italiana e non solo nel settore cementiero. Lo stabilimento Colacem di Galatina lo è per la tecnologia utilizzata, per la massima attenzione alla sostenibilità ambientale e alla salute dei lavoratori, per la professionalità, serietà ed etica della propria organizzazione; lo è anche per l’estrema cura del verde visibile nell’area dell’impianto. Alberi che sono “sempre verdi”, a testimoniare un controllo delle polveri puntualissimo quantificato da centraline on-line certificate”.
“Non si mette assolutamente in dubbio che i medici debbano interessarsi alla salute delle persone”, continuano dalla Direzione Comunicazione della Colacem, “tuttavia, le regole che stanno alla base della gestione di un impianto industriale sono responsabilità delle istituzioni pubbliche competenti, che sarebbe estremamente dannoso e pericoloso delegittimare”.
“Argomenti come la definizione della base combustibile, l’utilizzo di materie prime secondarie o modifiche impiantistiche”, aggiungono, “non sono certamente competenza dei medici. Le soluzioni tecniche suggerite nella citata lettera contrastano in modo evidente con le migliori pratiche implementate nei Paesi europei più attenti e sensibili all’ambiente. Ad esempio, nelle successive tabelle si potrà facilmente verificare come il gas naturale non sia assolutamente utilizzato come combustibile per la produzione di cemento in nessun paese europeo e come l’Italia sia in forte ritardo nel recupero energetico da rifiuti”.
“Colacem”, concludono, “è un’azienda aperta al confronto, alla discussione, ma su basi serie, ragionevoli, e come sempre nel pieno rispetto delle normative vigenti”.
La tabella fornita da Colacem evidenzia come “in tutti i Paesi europei, tra i vari combustibili di origine fossile impiegati nei forni da cemento, il metano (natural gas) sia utilizzato in percentuali assolutamente minime e solo per l’accensione dei forni“.
La tabella successiva, sempre fornita da Colacem, evidenzia invece come “le cementerie dei Paesi europei più virtuosi si impegnino per ridurre le emissioni di CO2, sostituendo i combustibili fossili con quelli alternativi e recuperati da rifiuti non pericolosi. L’Italia è tristemente in fondo a questa particolare classifica“.
Casarano
Reddito di Cittadinanza, denunciati 47 “furbetti” avrebbero attestato il falso
Hanno percepito illecitamente oltre 500 mila euro. La Guardia di Finanza chiede il sequestro delle somme…

Dall’inizio dell’anno le Fiamme Gialle di Lecce hanno eseguito specifici controlli per verificare la regolare percezione del “Reddito di cittadinanza”.
Gli accertamenti svolti hanno interessato target che sono stati selezionati tramite specifiche analisi di rischio e l’esame delle risultanze delle banche dati in uso al Corpo, ovvero che sono emersi da mirate attività info-investigative svolte con l’ausilio del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza di Roma e di concerto con l’INPS.
Al termine delle indagini i militari della Guardia di Finanza hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria 47 soggetti, risultati aver percepito illecitamente emolumenti per oltre 500 mila euro, nonché richiesto un provvedimento di sequestro di tali somme. I beneficiari, infatti, avrebbero attestato falsamente nelle apposite istanze il possesso dei requisiti previsti dalla normativa di settore.
Contestualmente i beneficiari sono stati segnalati alla Direzione Provinciale INPS per il recupero delle somme già erogate ed indebitamente percepite.
Attualità
Unisalento al voto: Maria Antonietta Aiello stacca tutti
Al primo turno l’affluenza è stata di oltre l’80% degli aventi diritto…

Nessuno dei tre candidati alla carica di rettore/rettrice – Salvatore Rizzello, Luigi Melica e Maria Antonietta Aiello – ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti degli aventi diritto, soglia da raggiungere e necessaria per l’elezione al primo, al secondo e al terzo turno.
La comunità accademica di UniSalento – con oltre 1.400 aventi diritto al voto fra docenti, ricercatori, personale tecnico e amministrativo, collaboratori ed esperti linguistici – dovrà quindi tornare alle urne il prossimo martedì 8 luglio per scegliere chi succederà, nel ruolo di rettore, a Fabio Pollice.
Al primo turno l’affluenza è stata di oltre l’80% degli aventi diritto.
Questi i dati del prima votazione:
Primo turno – il voto pesato per ciascuno dei tre candidati ammessi alla procedura elettorale è:
- prof. Salvatore Rizzello: 138,239
- prof. Luigi Melica: 278,944
- prof.ssa Maria Antonietta Aiello: 338,269
Si ricorda che è stato allestito un unico seggio elettorale al Centro Congressi di Ecotekne e che tale seggio resterà aperto anche martedì prossimo dalle 10 alle 17. L’operazione di spoglio delle schede, che comincerà immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto, si potrà seguire in diretta sul sito www.unisalento.it.
Qualora neanche il secondo turno di voto consentisse l’elezione del rettore o della rettrice, si procederà con un terzo turno giovedì 10 luglio e poi con il ballottaggio fra i due candidati più suffragati martedì 15 luglio o, in caso di parità, giovedì 17
luglio.
Cronaca
Intrecci tra affari e politica, niente arresto per Delli Noci
In carcere invece l’ex sindaco di Parabitra Alfredo Barone e ai domiciliari Marino Congedo, 82 anni, di Galatina, e il figlio dell’ex rettore di UniSalento Maurizio Laforgia. L?ex assessore regionale Alessandro Delli Noci: «Affronterò quello che devo con la massima fiducia nei confronti della Magistratura, sperando di poter dimostrare nel più breve tempo possibile la mia innocenza»

Intrecci tra affari e politica: nessuna misura cautelare per l’ex assessore regionale allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci.
La Guardia di Finanza di Lecce ha invece dato seguito a tre arresti disposti dal Gip Angelo Zizzari.
Misura di custodia cautelare in carcere per Alfredo Barone, 69enne imprenditore ex sindaco di Parabita e arresti domiciliari per Marino Congedo, 82 anni, di Galatina e Maurizio Laforgia, ingegnere barese, figlio dell’ex rettore di Unisalento.
Ha tirato un sospiro di sollievo dunque Alessandro Delli Noci che, sollevato, ha postato: «Oggi il Gip di Lecce ha rigettato la richiesta di misure cautelari nei miei confronti. Oggi, dopo un tempo che è sembrato infinito, ho abbracciato forte i miei genitori, il loro dolore, sperando di alleviarlo almeno un po’».
che ha voluto ringraziare il governatore Emiliano « per il sostegno personale e per non avere mai smesso di rivendicare pubblicamente il lavoro e i risultati di questi cinque anni».
Poi si è rivolto «a chi ha usato parole di odio, di disprezzo, spinto dal proprio pregiudizio o dalla propria personale antipatia.
A loro ha voluto dire che «quelle parole sono coltelli conficcati nel cuore di genitori inermi, di figli e figlie spaesati, di mogli, mariti, compagni e compagne. Non sono giustificate mai, ma ancora di più quando si parla senza sapere, solo per il gusto di colpire a morte il prossimo. A loro dedico le parole di un ragazzo che non conosco e che mi ha scritto privatamente su Facebook. È un ragazzo che ha perduto completamente la vista e ha voluto raccontarmi la sua storia, una storia dolorosa fatta di pregiudizi, di umiliazioni e di cadute a cui però hanno fatto seguito successi e serenità grazie alla sua determinazione. Mi ha detto di tenere duro, e che presto la mia tristezza si sarebbe trasformata in forza».
«Consapevole della natura cautelare di questo passaggio», ha concluso Alessandro Delli Noci, «affronterò quello che devo con la massima fiducia nei confronti della Magistratura, sperando di poter dimostrare nel più breve tempo possibile la mia innocenza, con la forza della verità e dell’amore sincero».
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