Attualità
Casarano perde anche diabetologia?
Si tratta di un centro che serve 7mila pazienti (avete letto bene), affetti di diabete di tipo 2 e oltre 150 pazienti diabetici di tipo 1 ovviamente provenienti, oltre che da Casarano, da tutti i paesi vicini

Si, caro Emiliano, mi hai convinto; alla fine ce l’hai fatta! Ero scettico…
Ho scritto tanto cercando di spiegare l’assurdità e soprattutto l’ingiustizia che risiede nella decisione di chiudere (con la risibile scusa del risparmio) l’ospedale di Casarano ed altri della provincia per poi andare a dilapidare milioni di euro nella costruzione di un nuovo mega centro sanitario dalle parti di Maglie (che se risparmio potrebbe teoricamente esserci, gli effetti, dopo l’ammortamento delle spese, li vedremmo quando la gente sarà in grado di andarsi a curare sulla luna).
Poi ho scritto di come sarebbe intelligente fare sinergia fra l’ospedale di Casarano e quello di Gallipoli, salvaguardando le eccellenze dell’uno e dell’altro ma, si sa che l’intelligenza al cospetto degli interessi viene dopo e poi il sindaco poeta di Gallipoli è amico tuo…
E così alla fine mi sono arreso e, come sempre accade in Italia, sono passato proprio dalla tua parte.
E quindi, in questa nuova veste ho appreso con gioia che, dopo aver sradicato ginecologia e chirurgia pediatrica (e sappi che questo, caro Emiliano, i casaranesi non te lo perdoneranno mai), ti stai apprestando anche a far definitivi danni nel reparto di diabetologia.
Stiamo parlando di un centro che serve 7mila pazienti (avete letto bene), affetti di diabete di tipo 2 e oltre 150 pazienti diabetici di tipo 1 ovviamente provenienti, oltre che da Casarano, da tutti i paesi limitrofi.
Parliamo di un ambulatorio di transizione dedicato per i pazienti da 14 a 25 anni e con un centro di diabetologia infantile che, sfruttando la sinergia con pediatria, è unico nel Salento. Bravo, continua imperterrito lungo il tuo cammino; schiena dritta e questi pazienti diabetici mandiamoli in giro per la provincia…
Ma si, che ci importa a noi che diabetici non siamo; bravo!
Ora però, per dimostrarti che sono proprio dalla tua parte, voglio fare anche la spia e segnalarti un errore commesso dai tuoi fidi scudieri che dirigono l’ASL di Lecce.
Certo, lo so che qualcuno ha avuto problemi con la giustizia per qualche barchetta e qualche pacco di viagra all’amico giudice, però, lo sai… son cose che succedono.
La tattica per creare le condizioni favorevoli alla chiusura di qualsiasi reparto è sempre la stessa: quando viene meno il primario, non lo si nomina (come accadde ad esempio per ostetricia) e quindi il reparto non può che decrescere in termini di prestazioni o di soddisfazione percepita dal paziente.
Allo stesso modo, il piano messo su dai tuoi scudieri tendeva a far chiudere anche chirurgia generale e devo dire che ci stavano anche riuscendo.
Certo ci stavano provando oltretutto in maniera proprio spudorata: necessitando il primario a Casarano ed avendone uno a Galatina che, con molta abilità, stava facendo collezione di esposti, denunce e segnalazioni per questioni ovviamente legate alla sua attività professionale, quale miglior idea se non quella di mandarlo proprio a Casarano?
A meno di una santa illuminazione, avrebbe di sicuro nuociuto all’immagine del “Ferrari”. E così infatti fu, con una sequela di interventi chirurgici “sospesi” e altrettante carte legali ed esposti. Fino al giorno in cui, dopo un’altra disavventura professionale, ha salutato la nostra ASL ed è andato via.
E qui, caro Governatore, il peccato di superficialità da parte dei suoi fidi scudieri dirigenti: hanno lasciato che accadesse, che arrivasse al “Ferrari” una tal Dottoressa Stefania Romano, preparata è disponibile con i pazienti, una stacanovista (forse ogni tanto un po’ burbera) in grado di operare chirurgicamente anche per 12 ore e che sta, oltretutto, costituendo intorno a se una equipe di professionisti giovani, preparati e motivati che si sono innestati in un gruppo già coeso ed a sua volta professionale di infermieri ed assistenti.
Ed i risultati cominciano a vedersi e la gente comincia a passarsi parola.
Vedi caro Presidente, ti segnalo che è una questione delicata e pericolosa anche perché, ad esempio, anche altri reparti, come ad esempio cardiologia, sono composti da medici in gamba e tutto ciò sta facendo tornare la voglia ai pazienti di andavate a Casarano e questo nuoce al progetto di chiudere il “Ferrari” per inadeguatezza.
Allora impegniamoci meglio; un ultimo sforzo e lo chiudiamo del tutto quest’ospedale e magari, che ne so, al suo posto ci costruiamo un altro centro commerciale almeno moriamo ma lo facciamo facendo shopping. Auguri
Antonio Memmi
Attualità
Specchia, incidente nella Zona industriale
Scontro tra un furgone e un’utilitaria. Necessario l’intervento dei sanitari del 118

Incidente stradale sulla provinciale tra Miggiano e Specchia, nei pressi della OLC.
Per cause in corso di accertamento, un furgone ed una Lancia Y si sono scontrate.
L’urto è stato decisamente violento tanto da richiedere per una delle persone coinvolte l’intervento dei sanitari del 118.
L’autista del furgone infatto è stato accompagnato con l’ambulanza in ospedale per accertamenti.
Sul posto per regolamentare il traffico e stabilire la dinamica dell’incidente anche gli agenti della Polizia Locale.
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Attualità
Ilaria D’Amico a Unisalento
“Comunicare lo sport: l’esperienza di una protagonista”, con la giornalista e conduttrice televisiva

Si intitola “Comunicare lo sport: l’esperienza di una protagonista” l’incontro in corso, nell’aula 2 della palazzina R3 del Dipartimento di Scienze giuridiche, a Ecotekne.
Ospite d’eccezione, la giornalista e conduttrice televisiva Ilaria D’Amico.
I saluti istituzionali affidati al professor Attilio Pisanò, presidente del Corso di laurea in Diritto e management dello sport e alla professoressa Maria Vittoria Dell’Anna, presidente dei corsi di laurea di area Comunicazione.
A seguire l’intervista a D’Amico e, in conclusione, gli interventi del direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche, il professor Luigi Melica e del delegato alla Comunicazione, il professor Stefano Cristante.
Il seminario è organizzato con la collaborazione del Centro Studi di Diritto Sportivo Vittorio Mormando e rientra nell’ambito delle attività del Corso per Direttore Sportivo del Dipartimento di Scienze Giuridiche di UniSalento e della rassegna “Comunicazione incontra” dei corsi di laurea di Comunicazione.
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Attualità
RSA e Centri diurni, cresce il malcontento
Margilio (Aiop Puglia): «Disattesi gli impegni presi dalla Regione Puglia con le Associazioni di categoria. Auspichiamo adozione di un atto integrativo».

«Gli impegni presi dalla Regione Puglia lo scorso gennaio su RSA e Centri diurni sono stati disattesi. Siamo dispiaciuti e amareggiati; non solo abbiamo atteso quattro mesi per leggere il provvedimento, ma il testo approvato dalla Giunta regionale non è corrispondente a quanto concordato in un incontro ufficiale con la Regione e le associazioni di categoria lo scorso gennaio».
Così Fabio Margilio, presidente dell’Aiop Puglia, la territoriale pugliese dell’Associazione italiana delle Aziende sanitarie ospedaliere sociosanitarie residenziali di diritto privato, dopo aver letto la delibera di Giunta notificata all’AIOP e con la quale la Regione ha stanziato le risorse necessarie a RSA e Centri Diurni per il 2025.
«In primis ci era stato garantito che i contratti con le strutture avrebbero avuto una valenza biennale per consentire alle Aziende sanitarie una pianificazione di più ampio respiro; invece», spiega il presidente di Aiop Puglia, «la delibera fa riferimento solo all’anno 2025, nonostante oramai siamo a maggio ed è già trascorsa quasi la metà del 2025. Inoltre, era stata stabilita la contrattualizzazione dalla data del 2 febbraio di tutte le strutture non ancora contrattualizzate per mancanza di risorse finanziarie in possesso dei requisiti normativi, così come la possibilità per le sei strutture pugliesi sociali ex art. 67 di convertirsi in RSA; di tutto questo, però, non c’è traccia nella delibera. Infine, non ci convince la procedura di assegnazione dei due posti letto aggiuntivi nelle RSA per i pazienti in Cure Estensive dimessi dagli Ospedali: così come è pensata e in assenza di ulteriori disposizioni e precisazioni, questa procedura arrecherebbe solo un danno economico ai gestori».
«Il provvedimento, dunque, è deludente», conclude Margilio, «il nostro auspicio è un atto integrativo pienamente rispondente a quanto concordato solo pochi mesi fa con la Regione».
Aiop Puglia è la territoriale pugliese dell’Associazione italiana delle aziende sanitarie ospedaliere sociosanitarie residenziali.
L’associazione ha tra i suoi obiettivi valorizzare il ruolo delle realtà imprenditoriali associate che gestiscono circa 30 cliniche con oltre 4mila posti letto, occupando più di 5mila persone tra medici, infermieri, tecnici e operatori di supporto.
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