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Apulia Horror International Film Festival

Dal 5 al 9 giugno, al Cinelab Giuseppe Bertolucci di Lecce ed alla Galleria dei Due Mari del Teatro Italia di Gallipoli. Ingresso libero

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Da mercoledì 5 a domenica 9 giugno si terrà, tra Lecce e Gallipoli, la prima edizione di Apulia Horror International Film Festival (AHIFF), con la direzione artistica di Andrea Cavalera e Francesco Corchia. Il festival, il primo in Puglia dedicato interamente al genere horror, è ideato e organizzato dall’associazione Girasud con il supporto e la collaborazione di Filmfreway, Nocturno, Ra.Ne. – Rainbow Network, Quasi Cinema, La Bottega del Cinema, Concerto Bandistico Municipale Città di Taviano, con il patrocino dell’Università del Salento, DAMS, Provincia di Lecce, Comune di Gallipoli, Città Metropolitana di Bari, Provincia di Barletta, Andria e Trani, Provincia di Taranto e Comuni di Andria, Cisternino, di Locorotondo, Melissano e Peschici.


L’Apulia Horror International film festival apre la sua prima edizione mercoledì 5 e giovedì 6 giugno nella sala “Giuseppe Bertolucci, Cinelab del Cineporto di Lecce, con due incontri OFF realizzati dalla Fondazione Apulia Film Commission e finanziati dalla Regione Puglia – Assessorato Industria Turistica e Culturale – nell’ambito dell’intervento “Viva Cinema – Promuovere il Cinema e Valorizzare i Cineporti di Puglia” a valere su risorse FSC Puglia 2014-2020 – Patto per la Puglia. Gli appuntamenti saranno dedicati a due figure cardini del genere horror: la “Scream Queen” e il maestro del cinema horror Mario Bava.


Mercoledì 5 alle 18, Mariuccia Ciotta (critico cinematografico, ex caporedattore del quotidiano Il Manifesto, nonché autrice di numerosi libri sul cinema) e Roberto Silvestri (critico cinematografico, fondatore ed ex caporedattore di Alias – Il Manifesto e autore di diversi volumi sul cinema) affronteranno, attraverso la presentazione del loro ultimo libro Bambole Perverse. Le ribelli che sconvolsero Hollywood, la figura della “Screen Queen”: da Fay Wray, protagonista femminile del primo King Kong, a Mia Farrow passando per i personaggi incarnati da Janet Leigh e Barbara Steele, fino a Jamie Lee Curtis protagonista della pellicola horror Halloween – La notte delle streghe di John Carpenter. Subito dopo il dibattito saranno proiettati, alle 20.00, i cortometraggi specificatamente horror del concorso internazionale. Sono 15 i film brevi selezionati tra più di 60 opere provenienti da tutto il mondo e che saranno presentati durante le giornate del festival


L’incontro del giorno dopo, giovedì 6 alle 17, vedrà protagonista Davide Di Giorgio (critico cinematografico, saggista, segretario del Centro Studi cinematografici e membro scientifico del Fantafestival) che analizzerà la figura e il lavoro del regista Mario Bava, considerato il padre e il maestro del cinema horror italiano. Durante l’incontro, ripercorrerà la sua carriere e analizzerà i film più importanti che hanno ispirato le successive generazioni di registi del genere horror. La serata si concluderà con la proiezione di due film: alle 18.30 “I tre volti della paura” (1963) di Mario Bava e alle 20 “Onirica” (2019), opera prima di Luca Canale Brucculeri, presente in sala.


Le giornate ufficiali della prima edizione dell’AHIFF saranno inaugurate, venerdì 7 giugno alle 17 nella sala 2 della Galleria dei due Mari di Gallipoli, con i saluti istituzionali alla presenza del sindaco di Gallipoli e presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’assessore Loredana Capone e la presidente di Apulia Film Commission Simonetta Dellomonaco.


La cerimonia inaugurale sarà condotta da Maria Ausilia Maglione che, insieme ai direttori artistici Andrea Cavalera e Francesco Corchia, presenterà il programma e gli ospiti del Festival: Davide Pulici co-fondatore della rivista di cinema “Nocturno”, i critici cinematografici Roberto Silvestri e Mariuccia Ciotta, i registi Sergio Stivaletti, Luigi Pastore e Luca Canale Brucculeri, Mario Scarlino e la sua “Bottega del Cinema”, mostra cinematografica allestita nella sala 4 della Galleria e aperta al pubblico durante le giornate del festival.


A seguire, il Concerto Bandistico Municipale Città di Taviano eseguirà alcuni temi musicali dei più celebri film horror: “Phenomena” e “Profondo rosso” di Dario Argento composti dai Goblin e il tema composto da John Williams per “Lo squalo” di Steven Spielberg.


Ad aprire le proiezioni, alle 21 al Teatro Italia, sarà il film “Rabbia Furiosa – er canaro” (2018) di Sergio Stivaletti, che introdurrà il film insieme a Davide Pulici e Roberto Silvestri.

La seconda giornata del festival, sabato 8 giugno alle 9.00 nella sala 3 della Galleria dei Due Mari, si aprirà con un’esibizione di body painting a cura degli artisti Mauro Marinosci e Patrizia Leo che, insieme ai loro modelli, daranno una dimostrazione delle tecniche per creare effetti speciali e dare vita ai mostri del cinema horror. Alle 10.30, nella sala 2 della Galleria, avverrà la celebrazione dei 25 anni della rivista Nocturno. Davide Pulici, co-fondatore della rivista nata nel 1994, ripercorrerà la storia, gli obiettivi e l’evoluzione della rivista che ha saputo conquistarsi uno spazio di rilievo, nazionale e internazionale, all’interno del panorama delle riviste specializzate.


Lo stesso Pulici insieme al regista Brucculeri, alle 11.30, introdurranno “Onirica”, opera prima del regista torinese che dedica il suo primo lavoro ai film e al genio di Dario Argento, restituendo all’interno della narrazione i film più salienti del maestro che ha ispirato i suoi primi passi nel mondo del cinema horror. Alle 14 nella sala 2 della Galleria dei Due Mari, continua il concorso internazionale di cortometraggi con la proiezione delle opere in concorso.


Le proiezioni dei lungometraggi riprenderanno alle 16.30 con “Me and the Devil” di Dario Almerighi (2019), film che mette in scena attraverso un’analisi profonda, l’incomunicabilità e la mancanza di empatia della società contemporanea che nell’isolamento e incomprensione dà sfogo ad atti efferati e violenti. Alle 18 verrà proiettato “Come una crisalide” (2009) opera prima di Luigi Pastore. Il regista sarà intervistato insieme a Sergio Stivaletti, curatore degli effetti speciali del film, da Davide Pulici. Alle 21 Maria Ausilia Maglione, presenterà i corti in proiezione, finalisti del concorso internazionale.


L’ultimo giorno del festival, domenica 9 alle 16 nella la sala 2 della Galleria dei Due Mari, si apre con la proiezione di quattro episodi tratti dal primo e unico format tanatologico “Prepararsi alla morte”, presentato e introdotto dal regista Luigi Pastore che ha ideato, diretto e condotto la serie web sul tema della morte indagata nelle sue varie declinazioni e sfumature. Alle 17.30 sarà proiettato “McBetter” (2018) del regista salentino Mattia De Pascalis. De Pascalis, intervistato da Davide Pulici, introdurrà il suo primo lungometraggio girato interamente nel Salento: una black comedy dai colpi di scena splatter dove la famiglia McBetter, come nell’opera shakespeariana MacBeth, affronta le divergenze famigliari fino all’ultimo respiro.


Le proiezioni dei lungometraggi proseguiranno alle 19.30 con “Il Cubo” (1997) di Vincenzo Natali, proiettato in pellicola grazie a Mario Scarlino e alla sua costante tutela di vecchi proiettori cinematografici. Nel corso della serata conclusiva, condotta alle 21.30 da Maria Ausilia Maglione, saranno proclamati i corti vincitori e saranno assegnati i premi: Premio della critica, Premio Miglior cortometraggio e il Premio DAMS. Saranno presenti e interverranno gli ospiti del festival: Davide Pulici, Luigi Pastore e Sergio Stivaletti insieme agli studenti del DAMS.


La proiezione del film “Rabbia furiosa – er canaro” di Sergio Stivaletti avverrà presso il Teatro Italia di Gallipoli e prevede l’acquisto del biglietto direttamente al botteghino o in prevendita contattando il numero 0833266940.


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Tricase: all’Aurora Art Space arriva Popoff

Sabato 21 settembre Graziano Gala presenterà il suo nuovo libro. Nel corso della serata letture di Pasquale Santoro e musiche di Luigi Nicolardi

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Un appuntamento pieno di sorprese, musica e parole quello in programma all’Aurora Art Space di Tricase.

Nel corso della serata Graziano Gala presenterà il suo nuovo libro Popoff.

Nel corso della serata letture di Pasquale Santoro e musiche di Luigi Nicolardi. Modererà Lucia D’Aversa.

IL LIBRO

È notte fonda quando alla porta di Cimino, un vecchietto strambo e un po’ smemorato, bussa un bambino che nessuno ha mai visto prima e che sembra essersi materializzato dal nulla. Con il viso protetto da una sciarpa, e imbacuccato in vari strati di giubbotti, ha una sola domanda per Cimino: «Mi scusi, signore, ha visto per caso mio padre?».

In paese il cibo scarseggia, vecchi rancori mai sopiti sono sempre sul punto di eruttare in tragedia, antiche ingiustizie attendono di essere vendicate e gli abitanti diminuiscono giorno dopo giorno a causa di misteriose lettere di espulsione.

Senza un nome e senza una casa, il bambino – ribattezzato Popoff – sa che i genitori sono lì da qualche parte e con l’aiuto dei pochi disposti a dargli una mano è determinato a trovarli.

Con la stessa commistione di comico e tragico, realismo e fiaba, lingua letteraria e dialetto che ha fatto di Sangue di Giuda uno degli esordi più apprezzati degli ultimi anni, Graziano Gala racconta con incredibile delicatezza la storia del piccolo Popoff, che in un paesaggio umano vecchio di secoli si innamora delle candele votive, segue una dolce ninna nanna cantata nel cuore della notte dalle casse del supermercato, assiste impotente al terribile spettacolo della crudeltà umana.

Senza mai stancarsi di ripetere la stessa, disperata domanda: «Ha visto per caso mio padre?».

«L’HO ASPETTATO TANTO»

«Io Popoff l’ho aspettato tanto e ho sperato non arrivasse mai», ha postato l’autore, «e quando l’ho visto sono scappato ad altissime gambe: nelle stanze piene di gente, in tutti i posti pieni di rumore, in tutte le strade affollate che più solo dentro è impossibile essere. Lui però mi ha seguito ovunque e ha aspettato sempre, ché quello che voleva poteva valere una vita e che il tempo necessario importava niente.

Mi ha stretto la mano, mi ha portato a bussare ad ogni porta del paese, coi capelli zuppi di lana, col vestito come viene, coi giubbotti così tanti da poterci fare casa a cercare una sola, tremendissima cosa: nostro papà.

Con Cimino che ha il vento in testa, con le lettere di Ilda Farsi, con la rabbia di Poliure Tano e con tutto lo sciroppo e con tutta quella broda che solo a pensarla ci affoghi. Con la Liuc-ce a intermittenza, che a vederla non puoi non innamorarti. Col nome che non teniamo, e che abbiamo sperato ovunque, che vai a spiegarlo, che cerchi tuo padre, se neppure sanno come ti chiami.

Popoff l’ho aspettato tanto tempo e ora sono tanto felice sia arrivato, ché bimbo e sporco mi ha insegnato una cosa importante: c’è solo un modo di dimenticare le cose – affrontarle».

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Leuca: «Ogni albero ha un’anima, noi la teniamo in vita»

Nelle ottocentesche scuderie di Villa La Meridiana, uno dei simboli della nota marina, la mostra collettiva degli artisti Carlo Nicoletti, Amato Apruzzese e Fabrizio Mastrogiovanni

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Ogni albero ha un’anima, noi la teniamo in vita: è il tema della collettiva dei maestri del legno d’ulivo (in corso di svolgimento fino al 30 settembre orario di apertura dalle 9 alle 17) degli artisti Carlo Nicoletti, Amato Apruzzese e Fabrizio Mastrogiovanni.

Carlo Nicoletti nasce a Casarano e dopo gli studi presso l’Istituto Statale d’ Arte di Parabita e aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Lecce nel 1999 apre il suo laboratorio seguendo le orme del padre “Mesciu Pippi” maestro ebanista fin dagli anni ’50. Produce quadri e pannelli a intarsio con soggetti classici salentini e realizza opere anche moderne e contemporanee.

Fabrizio Mastrogiovanni ha a cuore il suo territorio, tende a valorizzare la tutela ambientale coinvolgendo artigiani e imprenditori che credono nel recupero del legno d’ ulivo.  Con il suo progetto “Ulivi Monumentali del Salento” ha voluto valorizzare il legno d’ulivo dissociato realizzando gioielli e complementi d’arredo che raccontano lo stato d’animo e rappresentano il frutto dell’immaginazione.

Amato Apruzzese, con la sua esperienza trentennale, è orgoglioso di portare le sue opere in tutto il mondo. Ogni sua creazione è esclusiva in quanto ognuna di esse è lavorata tenendo conto delle singolari forme del legno e delle reali possibilità che portano a realizzare un lavoro unico.

Progettata dall’ingegnere Giuseppe Ruggeri nel 1874, Villa La Meridiana, infine, si affaccia sul lungomare di Santa Maria di Leuca e festeggia quest’anno i 150 anni dalla sua costruzione. È una raffinata dimora di charme ottocentesca dall’inconfondibile facciata a strisce giallo ocra e rosso pompeiano. Location ideale, luogo incantevole, ricco di storia e di memorie che riscaldano il cuore.

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Reveal: a Ruffano un percorso artistico narrante sulle disparità di genere

Con il progetto “Mettiamoci in Agenda”, un’installazione di Pamela Maglie per stimolare una riflessione sul Goal 5 dell’Agenda 2030 (partendo dal fenomeno social dei “gender reveal party”) ed un’ospite speciale: la poetessa Alessandra Carnaroli

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I “Goal” dell’Agenda 2030 che diventano realtà anche nei piccoli centri: continua a Ruffano il percorso di “Mettiamoci in Agenda”. Un progetto dell’associazione Made in Soap aps, finanziato dalla Regione Pubblica nell’ambito dell’avviso “Puglia Capitale Sociale 3.0”, che lavora all’attuazione degli obiettivi del documento internazionale per lo sviluppo sostenibile.

Il mese di settembre sarà dedicato all’Obiettivo 5, che si propone di eliminare ogni forma di discriminazione e violenza nei confronti di tutte le donne e punta alla parità di genere nei diritti e nell’accesso alle risorse economiche, naturali e tecnologiche, nonché alla piena ed efficace partecipazione delle donne a tutti i livelli decisionali politici ed economici.

Per sensibilizzare su questi temi, il progetto “Mettiamoci in Agenda” ha dato vita ad una mostra a cura di Pamela Maglie, artista di Ruffano nota per la sua abilità nella lavorazione della cartapesta e della ceramica, nonché per essere curatrice di eventi e corsi didattici creativi che contribuiscono alla promozione ed alla valorizzazione del territorio salentino.

Pamela Maglie durante l’allestimento

L’installazione si intitola “Reveal”, in inglese svelare, rivelare. Si tratta di un percorso finalizzato a stimolare nei visitatori e nelle visitatrici una riflessione sulla disparità di genere, partendo proprio dall’attualissimo fenomeno social che dà il nome alla mostra: quello dei gender reveal party. Feste diventate tappa obbligatoria delle gravidanze di tantissime famiglie di tutto il mondo (diffusissime anche alle nostre latitudini), per svelare a parenti ed amici (social ed in carne e ossa) il sesso del nascituro o della nascitura. 

“Reveal” accompagnerà gli utenti e le utenti attraverso un percorso immersivo, per poi farli giungere dinanzi ad un catalogo artistico, realizzato dall’artista Pamela Maglie, contenente una serie di “regali” che la società italiana riserva alle donne in diversi momenti della loro vita, “scartando” i quali si rivelano pregiudizi, discriminazioni, violenze. 

L’idea che ha supportato la nascita di “Reveal” giunge anche da alcuni preoccupanti dati, recentemente pubblicati. La quinta edizione dello Europe Sustainable Development Report 2023/24, pubblicato dalle Nazioni Unite, ha purtroppo rivelato che nessuno dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030 è sulla buona strada per essere raggiunto.

E tali criticità sono ancora più evidenti per il Goal 5, in ogni parte del mondo. Il Rapporto, per quanto riguarda nello specifico l’Italia, segnala “moderati miglioramenti” rispetto all’obiettivo, che sono però inferiori allo score medio nazionale e, soprattutto, insufficienti a garantire il raggiungimento del target entro il 2030. 

Per questo la mostra “Reveal”, che rappresenta una parte integrante del progetto “Mettiamoci in Agenda”, è un passaggio determinante per dare un input a livello locale a quel processo che deve guidare il cambiamento in Italia, rendendo tutte e tutti consapevoli sul tema.

Alessandra Carnaroli a Ruffano

Alessandra Carnaroli

Per dare ancora più rilievo ai temi proposti, l’esposizione di “Reveal”, che durerà una settimana da sabato 21 settembre, si chiuderà con un’ospite speciale. Per il progetto “Mettiamoci in Agenda” sarà a Ruffano, venerdì 27 settembre alle ore 19:30, la scrittrice e poetessa Alessandra Carnaroli, con il suo libro “La Furia”.

Alessandra Carnaroli, definita autrice dal taglio neo-sperimentale, ha pubblicato diversi lavori incentrati sulla situazione femminile ed orientati a mettere in risalto la disparità di genere nel nostro Paese e nel mondo.

Conosciuta per le sue pubblicazioni, l’autrice è anche molto seguita sui social dove, quotidianamente, è in grado di stimolare riflessioni su tematiche d’attualità con le sue pungenti ed originali pubblicazioni in versi.

L’inaugurazione di Reveal

“Reveal” sarà inaugurata sabato 21 settembre alle ore 18 presso la Pinacoteca comunale di Ruffano, in piazza Libertà, con la partecipazione di: Angela Rita Bruno, assessora alle Pari Opportunità del Comune di Ruffano; Paola Medici, formatrice del Gruppo Umana Solidarietà; Pamela Maglie, curatrice del percorso artistico; Roberto Molentino, progettista di “Mettiamoci in Agenda”.

L’ingresso alla mostra sarà gratuito. Sarà possibile visitare la mostra da sabato 21 a venerdì 27 settembre dalle ore 18 alle ore 22.

Le dichiarazioni

Nel nostro Paese, le politiche e i programmi per l’empowerment di genere si scontrano con una ancora diffusa cultura patriarcale che rallenta il cammino verso il pieno riconoscimento dei diritti”, ha affermato il presidente di Made in Soap, Marco Nicolì. “Ma il superamento dell’eteronormatività e del binarismo di genere è un pezzo irrinunciabile della rivoluzione culturale necessaria per garantire a tutte le persone il pieno godimento dei diritti, con particolare riferimento a quelli delle donne. Per questo abbiamo deciso di dedicare un importante passaggio delle attività di “Mettiamoci in Agenda” proprio al Goal 5”.

Il progetto “Mettiamoci in Agenda”

Libertà, diritti umani, sviluppo sostenibile, sono questi i punti cardine del progetto presentato per la prima volta al pubblico lo scorso febbraio e nato da un chiaro gioco di parole: un invito ad impegnarsi e mettersi in gioco per raggiungere gli obiettivi (i cosiddetti Goal appunto) del documento internazionale che fissa il 2030 come anno per la loro piena attuazione. 

“Mettiamoci in Agenda” ha già messo in atto una serie di attività che hanno permesso di sviluppare una rete di volontariato attivo, efficace, competente e fondato sulle “cinque P” dell’Agenda 2030 (Persone, Prosperità, Pace, Partnership, Pianeta), sfociando anche nella partecipazione ad eventi pubblici, ultimi dei quali quest’estate l’evento conclusivo del percorso sulla cittadinanza attiva promosso dal Nodo Galattica di Ruffano (e conclusosi con la Giornata dell’Arte del Comune di Ruffano) e “Maru”, la festa del peperoncino, che ha promosso una serie di azioni sulla sostenibilità.

Partner di Made in Soap in questa esperienza sono: il Comune di Ruffano, l’Istituto Comprensivo Statale di Ruffano, Pari Associazione Culturale ed il Centro Antiviolenza Il Melograno.

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