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Canapa, ritorno al futuro con Mario Capanna

Castiglione d’Otranto. Terza Semina Collettiva della Canapa con Mario Capanna e in chiave… No Triv

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Abbiamo in mente un altro Salento: disinquinato, rispettoso dei beni comuni e colmo di relazioni umane. A questo percorso Casa delle Agriculture Tullia e Gino prova ad aggiungere un altro tassello, con la terza edizione di “Canapa, ritorno al futuro”.


Va avanti, dunque, la sfida per la reintroduzione di una coltivazione scomparsa da decenni nel Salento leccese: a Castiglione d’Otranto, domenica 3 aprile, a partire dalle ore 9 e fino al primo pomeriggio, torna la semina collettiva della canapa industriale sui terreni sottratti all’abbandono, in zona Curteddra, in via vecchia Lecce. Ospite d’onore sarà Mario Capanna, presidente della Fondazione diritti genetici e animatore delle lotte del ’68 italiano.


canapa 1Sarà l’occasione per seminare futuro in tutti i sensi. In vista del referendum sulle trivellazioni di domenica 17 aprile, verrà lanciato l’appello di giuristi, attivisti e amministratori pubblici a votare “Sì”. La mobilitazione serve a bloccare il rinnovo di concessioni petrolifere entro le 12 miglia dalla costa, ma anche a rendere più chiaro il messaggio di fondo: il destino dei nostri mari non può essere quello di ospitare piattaforme di estrazione e non può finire nelle mani di multinazionali.


Mare e terra, quindi, come beni comuni essenziali per le nostre comunità. Noi ci proviamo: “Canapa, ritorno al futuro” si inserisce nell’itinerario del “Parco comune dei frutti minori”, un parco periurbano creato dal basso due anni fa dai cittadini attraverso la bonifica dei tratturi e la piantumazione di alberi da frutto in via d’estinzione, come diverse specie di fico, gelso, sorbo, giuggiolo. Tramite il recupero di terreni privati incolti e ceduti in comodato d’uso gratuito, l’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino sta riscattando l’avvenire di quelle campagne, sottraendole a degrado, incendi e aggressioni edilizie attraverso la coltivazione di varietà di antichi cereali, ortaggi, leguminose e, appunto, anche la canapa.


Il programma

L’appuntamento con la semina a mano è fissato per le 9,30, in zona Curteddra, su via Vecchia Lecce, a Castiglione. Alle 11, tra gli ulivi, si terranno i dialoghi sul futuro della canapa e il recupero della biodiversità salentina, ma anche sul Salento dell’alternativa, con l’appello a votare Sì al referendum del 17 aprile. Dopo i saluti di Raffaele Colluto, assessore all’Agricoltura e all’Ambiente del Comune di Andrano, e di Rachele Invernizzi, proprietaria di South Hemp Tecno (il primo centro di trasformazione del Mezzogiorno), a confrontarsi saranno Mario Capanna, presidente della Fondazione diritti genetici; Nicola Grasso, docente di diritto costituzionale presso l’Università del Salento; Rocco Botrugno, attivista di Casa delle Agriculture. Alle ore 12,30, infine, la tavolata contadina, con il pranzo a base di canapa e cibi locali.


La canapa, il miracolo della terra


canapa3Il primo campo di sperimentazione della canapa nel Leccese è sorto due anni fa a Castiglione d’Otranto, grazie anche alla collaborazione del Comitato Notte Verde, di Assocanapa, South Hemp Tecno, Comune di Andrano e Parco regionale Otranto-S.M. di Leuca. È stato quello l’anno della svolta in tutta Italia, con oltre mille ettari coltivati e una produzione record di paglie, mentre il 2015 è stato difficile in tutta Europa a causa delle condizioni meteo. La pianta è considerata “il maiale vegetale”, perché di questa nulla si butta via: idonea per la produzione di tessuti, alimento ricco di proprietà sulle tavole. Inoltre, è materiale d’avanguardia anche nella bioedilizia, tanto da far nascere, grazie a Casa delle Agriculture, la prima abitazione in calce canapa del Salento, a Supersano.


In più, la pianta è utilissima nella rotazione perché rigenera i terreni e li disinquina, grazie alle profonde radici nelle quali trattiene eventuali metalli pesanti. Per la sua crescita non ha bisogno di acqua, concimi e diserbanti e questo si sposa appieno con la battaglia contro i pesticidi avviata da Castiglione con la prima petizione italiana contro l’uso di chimica in agricoltura.


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Andrano e il tifo per il Lecce: una sede giallorossa intitolata alla first lady

Taglio del nastro… rosa, domani alle 19 in piazza Maria S.S. delle Grazie, alla presenza di Marina D’Arpe e del Presidente Saverio Sticchi Damiani

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Il direttivo di Andrano Giallorossa 1908 inaugurerà domani una sede ufficiale intitolata a Marina D’Arpe, moglie del Presidente dell’U.S. Lecce, Saverio Sticchi Damiani.

L’appuntamento è alle 19, in piazza Maria S.S. delle Grazie.

Al taglio del nastro… rosa, saranno presenti la first lady, Marina D’Arpe e il presidente del Lecce, come sempre presente sul territorio quando si tratta di ribadire i valori dello sport, rinsaldando il legame tra squadra, territorio e comunità.

Seguirà il taglio del nastro “rosa”.

Coordineranno la serata

 Pino GRECO (Nuovo Quotidiano di Puglia)

 Valentina Martella presidente di Andrano Giallorossa 1908 e Pino Greco di Nuovo Quotidiano di Puglia.

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Castiglione d’Otranto: il mistero di Era e Argo

Labrador Scomparsi: l’appello dell’associazione “Noi come loro” e della famiglia adottante: “Aiutateci a ritrovarli!”

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Il 20 giugno, in una calda mattina a Castiglione, frazione di Andrano, Era e Argo, due Labrador, affettuosi e vivaci, escono accidentalmente dal loro giardino, senza più fare ritorno.

Era, femmina dal mantello cioccolato, e Argo, maschio color miele chiaro, sono inseparabili.

Ma da quel giorno sono spariti nel nulla.

UNA CORSA SENZA RITORNO

I loro padroni, componenti di una famiglia del posto, non si danno pace da quel 20 giugno.

I due cani, regolarmente microchippati e iscritti all’anagrafe canina, non hanno lasciato traccia.

Era indossava un collare nero, Argo uno azzurro – dettagli che possono aiutare chi dovesse avvistarli a riconoscerli.

Eppure, nonostante i volantini affissi, i post sui social e le ricerche con drone e termocamere, nessun indizio concreto è emerso.

Dove Sono Finiti?

C’è chi sospetta che qualcuno li abbia presi con sé, ignaro del fatto che abbiano una famiglia che li cerca disperatamente.

Oppure, forse, si sono allontanati troppo e non riescono a tornare.

Come è possibile che nessuno li abbia visti?

Due Labrador di taglia media, socievoli e abituati alla presenza umana, sono difficili da non notare.

L’associazione Noi Come Loro si unisce all’appello: «Se li avvistate, anche solo per un attimo, contattateci immediatamente».

Anche una foto sfocata o un video da lontano potrebbero essere fondamentali per restringere il campo delle ricerche.

Il numero da chiamare per eventuali segnalazioni è 3288317664

SPERANZA SEMPRE VIVA

La famiglia non smette di cercarli, passando in rassegna campagne, strade secondarie e persino i boschi vicini.

Ogni suono, ogni movimento fa sobbalzare il cuore: «Era e Argo devono tornare a casa. Se li avete visti, se sapete qualcosa, non esitate. La loro storia potrebbe finire bene, ma serve l’aiuto di tutti».

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Un abbraccio al mare

L’associazione A-Mare guida una giornata di bellezza e speranza a Marina di Andrano. Esperienza collettiva di amore per il mare, di rispetto per la natura, di vera inclusione umana. L’immagine più potente: sub non vedenti si immergono per recuperare plastica e rifiuti sommersi

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Ci sono gesti che non fanno rumore, ma che sanno farsi sentire nel profondo.

Gesti che parlano il linguaggio del cuore, della cura, dell’impegno autentico.

Quella vissuta oggi a Marina di Andrano è stata molto più di una semplice pulizia dei fondali: è stata un’esperienza collettiva di amore per il mare, di rispetto per la natura, di vera inclusione umana.

A guidare questa intensa giornata è stata l’associazione A-Mare, punto di riferimento per chi crede che l’ambiente marino non sia solo un paesaggio da ammirare, ma un bene prezioso da proteggere.

Con passione, competenza e uno spirito contagioso, l associazione A-Mare ha saputo coinvolgere un’intera comunità, trasformando un’iniziativa ecologica in un momento di rinascita condivisa.

Accanto a loro, con entusiasmo e dedizione, gli studenti dell’IISS Don Tonino Bello di Tricase – indirizzo Nautico: ragazzi che hanno scelto di sporcarsi le mani per ripulire il mare, ma che in realtà lo hanno fatto per seminare qualcosa di molto più grande – responsabilità, consapevolezza, futuro.

In acqua, tra la luce filtrata dalle onde, una scena che resterà impressa in chiunque l’abbia vista: sub non vedenti, guidati da istruttori ASBI Albatros, si immergono per recuperare plastica e rifiuti sommersi.

Un gesto di straordinaria potenza simbolica, che ha emozionato e fatto riflettere.

Perché quando l’inclusione si unisce all’impegno, si crea bellezza. Autentica.

Fondamentale il supporto di tante realtà locali: la Pro Loco, il Comitato Porto, il Comune di Andrano e anche la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza, presenti per garantire sicurezza e sorveglianza durante tutta l’operazione.

Un lavoro di squadra, un’unione di forze che ha mostrato cosa può nascere quando si collabora per il bene comune.

Quella di oggi non è stata soltanto una giornata ecologica. È stata una storia da raccontare.

Un abbraccio collettivo a un mare ferito, ma ancora capace di accogliere e restituire emozioni.

È stata una promessa: che la bellezza può tornare, se scegliamo di costruirla insieme.

A Marina di Andrano, il mare ha sorriso.

E con lui, chi ha creduto che anche il più piccolo gesto, fatto con il cuore, possa cambiare il mondo.

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