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Casarano: umanizzazione pittorica del Day Service pediatrico di Diabetologia ed endocrinologia
«Con un piccolo salto si può entrare in quel mondo di fantasia e ritrovarsi a raccogliere fiori con il signor Riccio, fare il bagnetto con una simpatica famiglia di fenicotteri o imparare a coltivare piante e ortaggi circondati da uccellini e scoiattoli curiosi»

L’associazione Cuore e mani aperte OdV, proseguendo convintamente nella sua mission della umanizzazione degli ambienti di cura, donerà, giovedì 7 gennaio, l’opera di colorazione del Day Service pediatrico di Diabetologia ed Endocrinologia del Presidio Ospedaliero “Francesco Ferrari” di Casarano, allo scopo di favorire la distensione psicologica del paziente minore.
Alla cerimonia di consegna e benedizione dell’opera interverranno: S.E. Reverendissima Monsignor Fernando Filograna, Arcivescovo della Diocesi di Nardò-Gallipoli; il sindaco di Casarano, dott. Ottavio De Nuzzo; il presidente di “Cuore e mani aperte OdV”, Don Gianni Mattia; il direttore sanitario e quello amministrativo dell’Ospedale Ferrari, dottoressa Gabriella Creti; il dott. Luigi De Santis; il direttore responsabile dell’ambulatorio pediatrico, dott. Alessandro Tronci e la dirigente medica, dottoressa Giuliana Cardinale.
«Non si può ascoltare il pianto di un bambino senza desiderare asciugare le sue lacrime. I bambini dovrebbero solo conoscere la gioia e vivere ogni loro desiderio, dovrebbero credere nelle favole e riconoscere la magia che li circonda. E invece in questa realtà che alle volte ci è così difficile accettare, i bambini devono farsi carico troppe volte di un dolore che dovrebbe essere loro estraneo. Eppure in tutti questi anni di clownterapia, insieme ai miei meravigliosi 400 volontari, abbiamo imparato da questi bambini, che erroneamente definiamo fragili, un’incredibile forza e volontà di vivere», sono le parole con cui Don Gianni Mattia, presidente e fondatore dell’Associazione Cuore e mani aperte OdV presenta l’iniziativa.
«Li vedi afferrarsi con le loro piccole manine non solo alla vita, ma alla gioia di vivere. E allora attraverso i loro occhi tutto diviene più bello, anche quei luoghi adibiti alla cura che noi adulti alle volte percepiamo come oppositivi e a noi estranei. Pareti bianche spoglie che non sanno parlare di speranza, ma che in sé celano un mare di possibilità, perché su di una parete bianca ciascun bambino può sognare un mondo colorato che gli dia forza e speranza. E se ci fermiamo a guardare il mondo con gli occhi dei bambini che siamo stati, diviene più semplice trovare la giusta dimensione per aiutarli a non avere paura e permettergli di continuare a insegnarci la vita. Mi piace pensare che ci siano adulti, che nel loro crescere conservino l’innocenza dei bambini e che essa si manifesti nel lavoro delle loro mani, quando dal nulla riescono a creare mondi nei quali rifugiarsi. Sally Galotti, Healthcare Designer, nel suo progetto per il Day Service pediatrico di diabetologia ed endocrinologia del “Francesco Ferrari” di Casarano, ha saputo donare questa magia ai suoi colori. Con tonalità accese e vive ci ha catapultati in un mondo fantastico dove gli animaletti della foresta diventano amici con i quali condividere le giornate. Con un piccolo salto si può entrare in quel mondo di fantasia e ritrovarsi a raccogliere fiori con il signor Riccio, fare il bagnetto con una simpatica famiglia di fenicotteri o imparare a coltivare piante e ortaggi circondati da uccellini e scoiattoli curiosi. L’associazione Cuore e mani aperte è stata fondata nel 2001 ed è nata con lo scopo di accompagnare chi soffre in questo difficile cammino costellato di ostacoli, ma anche da persone fantastiche che sanno condividere e restituire la speranza per il domani. Per chi si affaccia in un ospedale, ciò che è quasi subito chiaro è che non è solo la malattia quella che bisogna affrontare. Ci sono situazioni che portano con sé abbandono dagli affetti, estraniamento dalla quotidianità e normalità, molti diranno che si perde la percezione della vita e del proprio essere. Quando osservi queste persone negli occhi e non ti lasci spaventare da quel velo di tristezza, ma anzi ti avvicini maggiormente per guardare oltre, comprendi che vi è un mondo al di là della malattia e ci sono persone piene di storie e ricordi ed è questa umanità che deve essere recuperata nella cura. Ed è esattamente questo quello che la nostra associazione ha compreso e di cui si è resa vettore: la cura della persona non può passare solo attraverso l’aspetto sanitario, ma deve riscoprire e valorizzare l’umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri di cui l’Associazione Cuore e mani aperte si è resa artefice attraverso il vostro aiuto. Numerose sono le iniziative che si sono rivestite di questa consapevolezza: dalla Bimbulanza al Magibus, dallo Spazio Benessere, a una casa di accoglienza per i parenti dei degenti dalla colorazione della risonanza magnetica del Polo Oncologico di Lecce alle ludobarelle. Nulla di tutto questo sarebbe mai stato possibile se l’amore dei nostri sostenitori e dei nostri volontari non avesse scelto di risplendere nelle vite altrui ed è solo in questa condivisione d’amore che nessuna prova può non essere affrontata».
Il dottore Alessandro Tronci, direttore responsabile dell’ambulatorio pediatrico dell’Ospedale di Casarano, tiene a ringraziare l’Associazione Cuore e mani aperte, con queste parole: «Ringraziamo l’associazione “Cuori e Mani Aperte”, nella persona di don Gianni Mattia e dell’infaticabile signor Franco Russo, per la sensibilità che come sempre dimostrano nei confronti dei bambini, soprattutto nei confronti di coloro che combattono quotidianamente con i problemi delle condizioni patologiche croniche, quali il diabete, le endocrinopatie, l’epilessia. Rendere accoglienti gli ambienti, e soprattutto trasformarli a misura di bambino, fa in modo che, venendo spesso in ospedale per i controlli, ognuno di loro possa sentirsi un po’ come a casa propria. E un grazie speciale a Sally Galotti, la straordinaria artista che ha onorato il nostro Day Service con la sua pregevole opera».
L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è stata fondata nel 2001 e da allora opera con spirito di carità cristiana in tutte le situazioni di bisogno, con particolare riferimento alle esigenze di natura socio-sanitaria. Negli ultimi anni ha sviluppato una significativa attenzione verso l’umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri. In questo ambito si inseriscono numerose iniziative: dalla Bimbulanza allo Spazio Benessere, da una Casa di Accoglienza per i parenti dei degenti alla donazione di diverse ludobarelle e ludocarrozzine a vari nosocomi della provincia di Lecce.
Per info consultare:
- il sito cuoreemaniaperte.it
- la Pagina Facebook Cuore e mani aperte OdV
- il Gruppo Facebook Amici della Bimbulanza
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Presicce-Acquarica si illumina con le canzoni di Franco Simone
Alcune luminarie nel centro storico riprodurranno il testo di Respiro e l’amplificazione diffonderà una serie di canzoni del poeta con la chitarra. Inaugurazione mercoledì 9 luglio

Il Comune di Presicce-Acquarica ha previsto per mercoledì 9 luglio l’inaugurazione delle luminarie che riprodurranno il testo della canzone Respiro del cantautore Franco Simone. Saranno distribuite nel centro storico di Acquarica, dove il poeta con la chitarra è nato, e, contemporaneamente, l’amplificazione diffonderà una serie di sue canzoni.
Il cantautore parteciperà all’inaugurazione dell’iniziativa.
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Storie di Vita e Museografia con Liquilab a Tricase
Aperta la call per la Residenza “Storie di vita come artefatti di una museografia interpretativa e partecipata”. La partecipazione è gratuita e rivolta a operatori culturali, artisti, antropologi, studenti, creativi e appassionati di musei, storie di vita e patrimonio immateriale

Vi siete mai chiesto come si possano raccontare le storie di vita attraverso l’arte, l’antropologia e la museografia partecipata?
Se la risposta è sì, questa è l’occasione che fa per voi. Liquilab – ONG UNESCO, con sede a Tricase, apre ufficialmente le iscrizioni alla residenza “Storie di vita come artefatti di una museografia interpretativa e partecipata”, che si terrà dal 23 al 27 luglio, con una giornata introduttiva in programma martedì 22 luglio.
La partecipazione è gratuita e rivolta a operatori culturali, artisti, antropologi, studenti, creativi e appassionati di musei, storie di vita e patrimonio immateriale.
La residenza si inserisce nella decima edizione della Scuola di Storia delle Tradizioni Popolari “Oltre il Mediterraneo tra storie di vita, comunità patrimoniali, archivi e musei narrativi”, promossa da Liquilab in collaborazione, con partner nazionali e internazionali, tra cui ICPI – Ministero della Cultura, Regione Puglia, Università del Salento, Accademia di Belle Arti di Lecce, ICOM Puglia, SIMBDEA, SIAC e altri.
Curata dal prof. Vincenzo Padiglione (nella foto in alto), tra i principali studiosi italiani di antropologia museale, la residenza propone un’esperienza teorico-pratica di alto profilo, fondata su un interrogativo attualissimo: come possono essere raccontate le storie di vita attraverso l’arte, l’antropologia e la museografia partecipata?
I partecipanti lavoreranno con materiali dell’Archivio Liquilab, intrecciandoli con i propri vissuti per realizzare una proposta di installazione etnografica che sarà presentata pubblicamente domenica 27 luglio.
La giornata conclusiva ospiterà inoltre il workshop “Approcci partecipativi e musei narrativi”, con la partecipazione di: Luigi De Luca, coordinatore Poli Biblio-museali Regione Puglia; Elisa Monsellato, coordinatrice ICOM Puglia; Vincenzo Padiglione, responsabile scientifico della Residenza; Eugenio Imbriani e Ornella Ricchiuto, della direzione scientifica della Scuola di Storia delle Tradizioni Popolari.
L’iniziativa rappresenta un’occasione unica di formazione e sperimentazione per chi opera – o desidera operare – nel campo della valorizzazione culturale attraverso approcci partecipativi e transdisciplinari.
Sede della residenza: Liquilab, in piazza dell’Abate 1, a Tricase
Info e iscrizioni: infoliquilab@gmail.com | +39 348 3467609
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Gusto e identità: in riva al mare di Racale il primo Birra Suda Fest
Dal 3 al 6 luglio 2025 nel suggestivo Giardino Costiero “Gabriele Toma”

C’è un angolo di costa dove le giornate non si contano ma si vivono. Tra il verde selvatico del Giardino Costiero “Gabriele Toma” e il sale che si posa leggero sulle sere di luglio, prende vita la prima edizione del Birra Suda Fest: la prima festa della birra e dell’incontro, un festival che unisce gusto e identità alle vibes d’estate.
È così che si apre la prima edizione del Birra Suda Fest, in programma dal 3 al 6 luglio 2025 nel suggestivo Giardino Costiero “Gabriele Toma” di Torre Suda, marina di Racale. Una quattro giorni – organizzata dall’associazione M8 Event con main sponsor Milano8 e sostenuta da diverse attività del territorio – dedicata all’arte brassicola, al cibo di strada d’autore e alla musica dal vivo. Insomma, il tutto pensato più a un luogo da vivere che da visitare.
Oltre 30 varietà di birre artigianali ed europee saranno in degustazione lungo un percorso che spazia dai piccoli birrifici indipendenti alle realtà internazionali e ogni bicchiere racconterà un sapore, una geografia, una storia. Ad accompagnare le spine, una proposta gastronomica selezionata: piatti della tradizione salentina reinterpretati, cucina di strada di qualità e accostamenti pensati per valorizzare il gusto senza banalizzarlo.
Non solo degustazione, ma un’esperienza aperta a tutte le età: spazi ombreggiati, animazione per bambini, pause lente tra la macchia mediterranea e sentieri costieri per un festival che è prima di tutto un invito alla convivialità. E poi, la musica. Quattro serate con ospiti di spicco e generi diversi in grado di accompagnare ogni tramonto con un sound diverso:
Giovedì 3 luglio si comincia con l’ironia travolgente de Lo Zoo di 105, in una performance fuori dagli schemi. Venerdì 4 luglio i riflettori si accendono sul ritmo e l’energia mediterranea degli Après La Classe. Sabato 5 luglio spazio al funk, al groove e alla contaminazione musicale con i Kawabonga.
Infine, domenica 6 luglio, chiusura affidata alla teatralità rock de Gli Avvocati Divorzisti.
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