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Festa d’Aprile a Melpignano

Pranzo sociale antifascista e sguardo al mediterraneo. Stand gastronomici e live in piazza Avantaggiato. Ci saranno anche il fondatore dei Radiodervish e il cantante dell’Orchestra di Piazza Vittorio

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Una festa di comunità inclusiva, aperta e gratuita, per “vigilare” sui valori della Costituzione.


Dopo il successo nel 2023 della Festa di Liberazione, l’amministrazione comunale di Melpignano propone la Festa d’Aprile: con l’obiettivo di celebrare il solenne momento storico che ha dato vita alla storia repubblicana d’Italia e continuare a tenere alta, tutti assieme, l’attenzione su derive fasciste.


Dalla tarda mattinata al tramonto, dunque, per condividere e ribadire i punti cardine di quel capolavoro che è la nostra Carta costituzionale. Il Comune, guidato dalla sindaca Valentina Avantaggiato, ha organizzato una ricca giornata all’insegna della buona musica, con famosi artisti per una riflessione collettiva che abbraccia il passato e si estende fino al momento storico attuale.


Non a caso, per la Festa del 25 aprile di quest’anno, lo sguardo è rivolto al Mediterraneo, teatro di recenti e sanguinosi conflitti sui quali gran parte del mondo invoca da mesi la pace. Come per l’edizione 2023 (nella quale una commovente versione di “Bella ciao” era stata intonata dall’ensemble composto anche dalla musicista iraniana Shadi Fathi, per condannare tutti i fascismi e gli orrori delle guerre) anche quest’anno l’abbraccio artistico è partito dal Salento per raggiungere Maghreb e Medio Oriente.


Sul palco di Piazza Avantaggiato anche Ziad Trabelsi e Nabil Salameh, per rivendicare l’autodeterminazione dei popoli e cantare, a gran voce, altre forme di Resistenza e la necessità di pace per il popolo di Gaza e per quello di Israele.


Una celebrazione in forma cantata della Resistenza che darà vita, in Piazza Avantaggiato, a canti politici dei partigiani combattenti e canti sociali delle classi contadine e operaie di tutta Italia.


Il repertorio proposto restituisce in musica lo spaccato reale delle condizioni politiche, economiche, sociali e culturali in cui versava il popolo italiano sotto il regime fascista.


Il programma


Si comincia alle 11, con la banda itinerante per le vie del paese, a cui seguirà una breve performance degli allievi e delle allieve delle scuole elementari e medie, che si esibiranno nei canti partigiani.

Durante le celebrazioni ufficiali, sono poi previsti gli interventi di rappresentanti delle istituzioni, dell’Anpi e dei sindacati.


A pranzo si continuerà a stare assieme, condividendo cibo e un momento di convivialità tra i vari stand allestiti sul posto. A partire dal primo pomeriggio, sul prato di Piazza Avantaggiato, la celebrazione in forma cantata della Resistenza.


Il concerto


Nella edizione dello scorso anno, la direzione artistica è stata affidata a Luigi Chiriatti, scomparso di recente, celebre ricercatore nel campo delle tradizioni popolari del Salento. Dall’archivio di Chiriatti – oggi acquisito dal Comune di Melpignano, con l’intento di creare un centro di documentazione sulla musica popolare aperto e fruibile – è stato ripreso un concerto degli anni Settanta sulla Resistenza della storica formazione del Canzoniere Grecanico Salentino all’epoca diretta da Rina Durante, per dare vita a un nuovo spettacolo, “Festa d’Aprile” appunto. Un grande concerto nel quale si esibirà un ensemble di musicisti salentini e non solo, sotto la direzione musicale di Antonio Castrignanò e Rocco Nigro.


Uno spettacolo musicale che soffierà ancora più sulla gioia della “Festa d’Aprile” e alla quale prenderanno parte anche Fabrizio Saccomanno come voce narrante e poi, ancora, Cristiana Verardo; Massimo Donno; Emanuele Licci; Ninfa Giannuzzi; Giuseppe Spedicato; Giorgio Distante, Giovanni Chirico; Vincenzo Grasso e Vito De Lorenzi. Tutti i più grandi nomi del panorama musicale salentino che vedranno anche la partecipazione straordinaria di Ziad Trabelsi e Nabil Salameh. Il primo, musicista e compositore di origini tunisine, è noto anche perché suonatore di oud e cantante nell’Orchestra di Piazza Vittorio. Il secondo, altrettanto famoso in Europa e nel Mediterraneo, è artista e giornalista palestinese, nonchè fondatore degli Al Darwish e dei Radiodervish.


L’ingresso è libero: non occorre prenotazione.



 


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Storie di Vita e Museografia con Liquilab a Tricase

Aperta la call per la Residenza “Storie di vita come artefatti di una museografia interpretativa e partecipata”. La partecipazione è gratuita e rivolta a operatori culturali, artisti, antropologi, studenti, creativi e appassionati di musei, storie di vita e patrimonio immateriale

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Vi siete mai chiesto come si possano raccontare le storie di vita attraverso l’arte, l’antropologia e la museografia partecipata?

Se la risposta è sì, questa è l’occasione che fa per voi. Liquilab – ONG UNESCO, con sede a Tricase, apre ufficialmente le iscrizioni alla residenza “Storie di vita come artefatti di una museografia interpretativa e partecipata”, che si terrà dal 23 al 27 luglio, con una giornata introduttiva in programma martedì 22 luglio.

La partecipazione è gratuita e rivolta a operatori culturali, artisti, antropologi, studenti, creativi e appassionati di musei, storie di vita e patrimonio immateriale.

La residenza si inserisce nella decima edizione della Scuola di Storia delle Tradizioni Popolari “Oltre il Mediterraneo tra storie di vita, comunità patrimoniali, archivi e musei narrativi”, promossa da Liquilab in collaborazione, con partner nazionali e internazionali, tra cui ICPI – Ministero della Cultura, Regione Puglia, Università del Salento, Accademia di Belle Arti di Lecce, ICOM Puglia, SIMBDEA, SIAC e altri.

Curata dal prof. Vincenzo Padiglione (nella foto in alto), tra i principali studiosi italiani di antropologia museale, la residenza propone un’esperienza teorico-pratica di alto profilo, fondata su un interrogativo attualissimo: come possono essere raccontate le storie di vita attraverso l’arte, l’antropologia e la museografia partecipata?

I partecipanti lavoreranno con materiali dell’Archivio Liquilab, intrecciandoli con i propri vissuti per realizzare una proposta di installazione etnografica che sarà presentata pubblicamente domenica 27 luglio.

La giornata conclusiva ospiterà inoltre il workshop “Approcci partecipativi e musei narrativi”, con la partecipazione di: Luigi De Luca, coordinatore Poli Biblio-museali Regione Puglia; Elisa Monsellato, coordinatrice ICOM Puglia; Vincenzo Padiglione, responsabile scientifico della Residenza; Eugenio Imbriani e Ornella Ricchiuto, della direzione scientifica della Scuola di Storia delle Tradizioni Popolari.

L’iniziativa rappresenta un’occasione unica di formazione e sperimentazione per chi opera – o desidera operare – nel campo della valorizzazione culturale attraverso approcci partecipativi e transdisciplinari.

Sede della residenza: Liquilab, in piazza dell’Abate 1, a Tricase

Info e iscrizioni: infoliquilab@gmail.com | +39 348 3467609

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Gusto e identità: in riva al mare di Racale il primo Birra Suda Fest

Dal 3 al 6 luglio 2025 nel suggestivo Giardino Costiero “Gabriele Toma”

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C’è un angolo di costa dove le giornate non si contano ma si vivono. Tra il verde selvatico del Giardino Costiero “Gabriele Toma” e il sale che si posa leggero sulle sere di luglio, prende vita la prima edizione del Birra Suda Fest: la prima festa della birra e dell’incontro, un festival che unisce gusto e identità alle vibes d’estate.

È così che si apre la prima edizione del Birra Suda Fest, in programma dal 3 al 6 luglio 2025 nel suggestivo Giardino Costiero “Gabriele Toma” di Torre Suda, marina di Racale. Una quattro giorni – organizzata dall’associazione M8 Event con main sponsor Milano8 e sostenuta da diverse attività del territorio – dedicata all’arte brassicola, al cibo di strada d’autore e alla musica dal vivo. Insomma, il tutto pensato più a un luogo da vivere che da visitare.

Oltre 30 varietà di birre artigianali ed europee saranno in degustazione lungo un percorso che spazia dai piccoli birrifici indipendenti alle realtà internazionali e ogni bicchiere racconterà un sapore, una geografia, una storia. Ad accompagnare le spine, una proposta gastronomica selezionata: piatti della tradizione salentina reinterpretati, cucina di strada di qualità e accostamenti pensati per valorizzare il gusto senza banalizzarlo.

Non solo degustazione, ma un’esperienza aperta a tutte le età: spazi ombreggiati, animazione per bambini, pause lente tra la macchia mediterranea e sentieri costieri per un festival che è prima di tutto un invito alla convivialità. E poi, la musica. Quattro serate con ospiti di spicco e generi diversi in grado di accompagnare ogni tramonto con un sound diverso:

Giovedì 3 luglio si comincia con l’ironia travolgente de Lo Zoo di 105, in una performance fuori dagli schemi. Venerdì 4 luglio i riflettori si accendono sul ritmo e l’energia mediterranea degli Après La Classe. Sabato 5 luglio spazio al funk, al groove e alla contaminazione musicale con i Kawabonga.
Infine, domenica 6 luglio, chiusura affidata alla teatralità rock de Gli Avvocati Divorzisti.

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Arti visive e ricerca sonora: nuova stagione culturale con Centro del Contemporaneo

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Dal 4 luglio 2025 KORA – Centro del Contemporaneo a Castrignano de’ Greci inaugura una nuova, intensa stagione culturale che intreccia arti visive e ricerca sonora. Tre gli appuntamenti che aprono simbolicamente l’estate salentina di RAMDOM: la mostra
collettiva “Selvatica” a cura di IUNO (Cecilia Canziani, Ilaria Gianni, Giulia Gaibisso), il
live “Coralli” della musicista Silvia Tarozzi nell’ambito della rassegna “Ogni Altro Suono”
con la direzione artistica di Donato Epiro, e l’inaugurazione di “Natura morta”, nuovo
corpus di opere realizzate in residenza da Yirong Wu per il progetto Ogni casa è un
villaggio.
Una tripla apertura che conferma la vocazione di KORA come laboratorio permanente per l’arte contemporanea e lo sperimentalismo musicale, all’interno del più ampio progetto Il Borgo del Contemporaneo, sostenuto dall’Unione Europea – NextGenerationEU (PNRR, M2C1, “Attrattività dei Borghi”).

RAMDOM PRESENTA “SELVATICA” — UNA MOSTRA COLLETTIVA CHE
GUARDA ALL’ALTERITÀ E ALL’ANCESTRALE
Apre il 4 luglio alle ore 19:00 la mostra “Selvatica”, una potente riflessione visiva
sull’alleanza tra il femminile e il selvatico. La collettiva, curata dal progetto curatoriale
IUNO, esplora il concetto di selvatico come margine, radice, caos originario e forza resistente, in grado di accogliere l’irrazionale e rimettere in discussione i codici dominanti della cultura occidentale.

Un’indagine che si muove tra mito, iconografia, storia e istanze contemporanee, restituendo attraverso lo sguardo di artiste internazionali il volto plurale del mostruoso, del diverso, dell’inaddomesticabile.

In mostra: Chiara Camoni, Cleo Fariselli, Gaia Fugazza, Helena Hladilová, Lucia Leuci,
Grossi Maglioni, Cynthia Montier, Caterina Morigi, Marta Roberti, Francis
Upritchard, Alice Visentin.

4 luglio 2025 – 18 gennaio 2026
Orari di apertura: giovedì e venerdì 17–21 / sabato e domenica 19–23

OGNI ALTRO SUONO: IL RITORNO DELLA RASSEGNA SONORA CON SILVIA
TAROZZI E IL LIVE “CORALLI”
Alle 20:30 dello stesso giorno, prende il via il nuovo ciclo di Ogni Altro Suono, la rassegna di performance musicali curata da Donato Epiro e prodotta da Ramdom con il sostegno del Ministero della Cultura – FNSV. Nata per esplorare le potenzialità del suono contemporaneo e il suo dialogo con lo spazio architettonico, la rassegna apre il cartellone 2025 con un concerto di grande intensità: Silvia Tarozzi presenta “Coralli”, performance per violino, voce ed elettronica pensata appositamente per gli spazi di KORA.
Tra le figure più rilevanti della scena musicale sperimentale europea, Tarozzi fonde gesto
strumentale, improvvisazione radicale e memoria poetica, evocando paesaggi sonori marini, forme ancestrali e voci sepolte. Il risultato è un’esperienza d’ascolto profonda, stratificata, che dialoga con l’invisibile.
La rassegna proseguirà fino a dicembre, con ospiti rivelati progressivamente secondo una logica curatoriale che privilegia la scoperta e la qualità dell’ascolto.

“NATURA MORTA” DI YIRONG WU: ESTETICA, IDENTITÀ E PAESAGGIO
MEDITERRANEO

Completa il trittico dell’inaugurazione estiva l’apertura di “Natura morta”, nuovo nucleo di opere realizzate da Yirong Wu nell’ambito del progetto Ogni casa è un villaggio, dedicato a giovani artistə in residenza. La mostra – tra fotografia e installazione – si concentra sulla relazione ambigua tra corpo e paesaggio, forma e rappresentazione, estetica e norma.
Le palme, svuotate della loro funzione simbolica e ridotte a ornamento urbano, diventano il punto di partenza per riflettere su una visione addomesticata della natura. Attraverso la fotografia infrarossa e l’uso di materiali fragili e industriali, Wu crea uno spazio visivo sospeso, tra classicismo e alienazione.
Una riflessione potente sul modo in cui guardiamo, e su ciò che scegliamo di vedere.
Ingresso libero

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