Appuntamenti
Festival Strade Volontarie: nuove energie sociali percorrono il Salento
Ricco cartellone di eventi e ospiti nazionali, con laboratori, proiezioni, talk, musica, libri, teatro e molte altre novità, con l’obiettivo di esaltare il volontariato nell’Anno Europeo dei Giovani 2022 e in relazione all’Agenda 2030. Tutti gli eventi in programma (1-2-3 e 5 dicembre)

Valorizzare la cultura del dono e attivare l’animazione sociale sui territori: con questi intenti è in arrivo il Festival del Volontariato Strade volontarie 2022 “Energie in Transito”, il programma di promozione del volontariato che come ogni anno apre il mese di dicembre, e che è stato presentato oggi a Palazzo Adorno a Lecce.
Nei giorni 1, 2, 3 e 5 dicembre (Giornata mondiale del volontariato), da Lecce a Brindisi, con chiusura a Corsano, il mondo del volontariato si mobilita per raccontare un’Italia che cambia.
Torna così l’iniziativa, giunta alla quarta edizione, organizzata dal Centro Servizi Volontariato Brindisi Lecce – Volontariato nel Salento, con il patrocinio diProvincia di Lecce, Regione Puglia, Provincia di Brindisi, Città di Lecce, Università del Salento, CSVNet, Conservatorio Tito Schipa di Lecce. Con il sostegno di Coop Alleanza 3.0 e Credito Cooperativo di Leverano. Partner: Polo Biblio Museale di Lecce.
Per illustrare tutti i dettagli dell’edizione 2022 sono intervenuti alla conferenza stampa per la Provincia il capo di gabinetto Andrea Romano e per il CSV Br Le Volontariato nel Salento il presidente Luigi Conte e il progettista Francesco Milone. Presente, inoltre, il presidente soci Coop Lecce-Brindisi Aldo Pulli.
Al via un ricco cartellone di eventi e ospiti nazionali, con laboratori, proiezioni, talk, musica, libri, teatro e molte altre novità, con l’obiettivo di esaltare il volontariato nell’Anno Europeo dei Giovani 2022 e in relazione all’Agenda 2030.
Ad essere coinvolti e a coinvolgere la comunità saranno i volontari delle province di Lecce e Brindisi.
Tema di quest’anno: le Energie in transito, cioé le forze e le risorse delle comunità solidali, che rispondono ai grandi cambiamenti a livello sociale, in seguito alla transizione digitale ed ecologica. “Strade Volontarie” diventa così lo spazio per rendere protagonisti gli enti del Terzo settore, anche rispetto agli altri obiettivi previsti per il 2022 dalla Commissione Europea: coesione sociale, protezione della biodiversità e parità di genere.
Il programma ha iniziato il suo tragitto già nel mese di settembre con un concorso video fotografico e sta continuando con i camminamenti, ossia percorsi in luoghi fisici e ideali, alla scoperta delle attività che le associazioni mettono quotidianamente in piedi, rendendo più accoglienti e vivibili le diverse realtà.
«Plaudiamo all’idea del Festival in più giorni, e soprattutto allo sforzo dell’associazionismo che, attraverso questa iniziativa, vuole raccontare la bellezza del sistema istituzionale allargato», ha dichiarato Andrea Romano, capo di gabinetto della Provincia di Lecce, «quella che il Festival intende proporre è una riflessione culturale sull’importanza ed il valore del volontariato e noi, come Provincia, abbiamo da subito sposato le finalità del progetto, non solo con il semplice patrocinio, ma concedendo anche il Convitto Palmieri, uno dei luoghi più suggestivi del patrimonio di Lecce, che ospiterà i lavori del Festival e che diviene, dunque, strumento di formazione della collettività. Questo vuole essere la Provincia, andando anche oltre quello che la norma ci consente di fare: dare la disponibilità a raccontare insieme al mondo dell’associazionismo la forza di questo territorio».
«Abbiamo voluto dare un segnale positivo al nostro Festival, dedicandolo alle Energie che, in senso lato, per noi sono i tanti volontari che si spendono ogni giorno», ha detto Luigi Conte, presidente CSV Br Le., «quest’anno, oltre a rappresentare le associazioni nell’ottica delle nuove sfide ecologiche e digitali di cui sono investite, il programma punta su una osmosi ancora più importante: previsti, infatti, momenti di crescita e formazione per gli stessi enti del Terzo settore. Oltre al concorso video fotografico, che si rinnova come ogni anno dando luogo a un’antologia creativa di fatti virtuosi, avremo dei momenti di scambio con ospiti della scena nazionale come Chiara Tommasini, presidente CSVNet, Diletta Bellotti e il registra Olmo Parenti, ma anche la grande opportunità della formazione con i docenti Leonardo Becchetti e Michele Sorice. Infine, la preziosa partecipazione dell’Università del Salento, per far sì che le associazioni trovino nuovi volontari e i giovani incontrino le realtà più congeniali per vivere l’esperienza del volontariato».
Il programma completo del Festival
Giovedì 1° dicembre, Salone della Provincia, Brindisi, 16,30-19,30: “Per una comunità generativa”, conferenza pubblica finale degli incontri svolti in ogni Comune della provincia di Brindisi su Dlsg 117/2017 Codice del Terzo Settore, con Luca Gori.
Venerdì 2 dicembre, Convitto Palmieri, Lecce, ore 18: Laboratorio di mobilitazione ecologica “Se non ora, quando? Se non io, chi?” con Diletta Bellotti. Work Café per individuare strumenti utili per affrontare le eco-ansie e riflettere sulla prassi di altri attivisti.
Venerdì 2 dicembre, Convitto Palmieri, Lecce, ore 19: “Comunità in transizione ecologica”. Apertura con Chiara Tommasini, presidente CSVNet, componente del Consiglio nazionale del Terzo settore, del Consiglio di amministrazione dell’impresa sociale Con i bambini e Cavaliere dell’Ordine al “Merito della Repubblica Italiana” nel 2022, e Luigi Conte, presidente CSV Br Le. Talk con l’attivista Diletta Bellotti, il regista Olmo Parenti, Marco Zannoni e Giacomo Ostini, director e produttori esecutivi del documentario “One Day One Day”.
Venerdì 2 dicembre, Convitto Palmieri, Lecce, ore 20,30: proiezione del documentario “One Day One Day” di A Thing By – Will Media, che segue per un anno la vita dei braccianti agricoli che vivono nella baraccopoli di Borgo Mezzanone, la più grande in Italia.
Sabato 3 dicembre, Convitto Palmieri, Lecce, 9.30-15: “Sfide e opportunità per le comunità in transizione ecologica”, Laboratorio di formazione, animazione sociale e territoriale in collaborazione con FQTS Formazione Quadri Terzo Settore sostenuto da Fondazione Con il Sud, con gli esperti Leonardo Becchetti e Michele Sorice.
Sabato 3 dicembre, Convitto Palmieri, Lecce, ore 16, “Alla scoperta di piccole grandi storie nel cuore di Lecce”. Partenza da piazzetta Carducci, Lecce, camminamento civico-culturale in collaborazione con “La Scatola di Latta”.
Sabato 3 dicembre, Convitto Palmieri, Lecce, ore 19,30-21: premiazione del Concorso video-fotografico “Energie in transito” e, a seguire, spettacolo musicale con Corollansemble, formazione vocale diretta da Carolina Bubbico, in collaborazione con il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce.
Lunedì 5 dicembre, ore 19-13, Università del Salento, Edificio Studium 2000, Corpo 5, Lecce: “Speed Date giovani e terzo settore”, un appuntamento dinamico fra studenti e studentesse ed Enti del terzo settore del territorio. Lo speed date è una tipologia di incontro veloce per far conoscere “viso a viso” persone che raccontano un’esperienza di volontariato a chi quell’esperienza ancora non l’ha vissuta.
Lunedì 5 dicembre, ore 17, sede Nasca Il Teatro, via Siracusa 28, Lecce: “Letture in cammino”, a cura di Tria Corda Onlus, in collaborazione con “Nasca Il teatro”, Ufficio Cultura Comune di Lecce e Associazione Fermenti Lattici.
Lunedì 5 dicembre, ore 18, Sala Teatrino Convitto Palmieri, Lecce: presentazione del libro “RiflettendoCi”, a cura di Associazione salentina per la tutela della salute mentale, per riflettere su come la famiglia vive il disagio psichico del proprio familiare.
Lunedì 5 dicembre, ore 20, Sala Teatrino Convitto Palmieri, Lecce: Andos in collaborazione con Pangea funk world jam, Performance musicale.
Lunedì 5 dicembre, ore 19-21, Centro polivalente sportello CSV Br Le in via Campania 1 a Corsano: “Costruire Comunità Solidali. Un nuovo stile di vita da adottare”, conference-performance di presentazione della ricerca-azione condotta dal CSV, a cura di Antonella Nicolì.
Per tutte le informazioni ed iscrizioni agli eventi: www. csvbrindisilecce.it
Appuntamenti
Pioggia di Rose a Salve
Spiritualità, cultura e identità di comunità, la festa di Santa Teresa

di Tiziana Protopapa
Nel cuore del Capo di Leuca, tra le strade lastricate di storia e fede, la comunità di Salve si prepara ogni anno a vivere un evento che è molto più di una semplice celebrazione religiosa.
La “Benedizione delle Rose” in onore di Santa Teresa di Gesù Bambino non è solo un rito liturgico: è un momento sospeso nel tempo, che intreccia spiritualità e identità culturale, diventando specchio di una comunità che custodisce le sue radici e le trasforma in fioritura condivisa.
Un culto che nasce dall’anima del popolo
Il culto di Santa Teresa nacque nel 1926 grazie all’iniziativa appassionata dell’allora arciprete Francesco De Filippis.
Le sue parole, cariche di amore e abbandono totale a Dio, conquistarono il cuore dei salvesi.
Da quel momento, il seme di una devozione autentica ha attecchito profondamente nell’anima collettiva del paese.
Da allora, la comunità di Salve ha fatto della Santa di Lisieux la sua compatrona e del suo Santuario – affacciato sul cimitero e un tempo convento dei Cappuccini – un luogo di incontro, preghiera e memoria.
Una festa dal significato profondo
Il momento culminante della devozione è il 17 maggio, data della canonizzazione della Santa da parte di Papa Pio XI.
In quel giorno si celebra la suggestiva “Benedizione delle Rose”, che rievoca la promessa di Santa Teresa: «Farò cadere una pioggia di rose».
Il gesto, poetico e potente, trasforma il piazzale del Santuario in un campo fiorito di fede, dove ogni rosa alzata rappresenta un’intenzione, una gratitudine, una speranza. Quest’anno il rito della Pioggia delle Rose si celebra il 18 maggio.
Patrimonio di spiritualità e cultura
Il rito, dal forte valore simbolico, ha nel tempo assunto anche un significativo valore culturale.
L’allestimento floreale, i canti, la presenza popolare, l’architettura storica del Santuario, le reliquie custodite: ogni dettaglio testimonia una continuità intergenerazionale.
Non si tratta solo di una tradizione da rispettare, ma di un’identità da tramandare.
In un’epoca in cui i territori sono alla ricerca di autenticità per distinguersi e attrarre visitatori consapevoli, la “Pioggia delle Rose” rappresenta un driver di sviluppo: spiritualità e cultura si fondono in un’esperienza profonda, che rigenera la comunità e attira chi è in cerca di senso.
Nel volo silenzioso dei petali di rosa, Salve rinnova ogni anno la sua anima più profonda.
E in quel gesto semplice, che attraversa generazioni, la comunità ritrova sé stessa, la sua storia e la sua vocazione più autentica: essere custode di bellezza e portatrice di speranza.
Una lezione per tutti i territori: nei gesti più antichi e spirituali può celarsi la chiave per una rinascita autentica, radicata e condivisa.
Il programma di domenica 18 maggio
Piazzale del Santuario di Santa Teresa di Gesù Bambino
Ore 18:30 – Celebrazione Eucaristica
A seguire – Benedizione Eucaristica e solenne “Pioggia di Rose”
Appuntamenti
Un appuntamento da non perdere: tanto jazz e ottima musica
Dopo la prima di qualche settimana fa, a gran voce è stato richiesto il bis….

Domenica sera in musica, e che musica!
Un appuntamento da non perdere, per gli amanti del Jazz e dell’ottima musica, sarà quello che si terrà Domenica 18 maggio, dalle 19,00, a Tricase, in piazza Pisanelli, presso la farmacia Balboa (liquid therapies).
Dopo la prima di qualche settimana fa, a gran voce è stato richiesto il bis.
Così il gruppo Blue Notes Vibes (in ricordo della monumentale Musica Jazz, e delle note senza tempo che spaziano dagli anni 1920 in poi), si esibirà nella cornice della splendida piazza di Tricase.
Gli artisti che delizieranno quanti prenderanno parte alla jam session sono: al sax, Davide Arena; al piano, Daniele Nieri, al contrabbasso, Lorenzo Spira, alle percussioni, Lorenzo Marzo.
Andrano
Dieta Mediterranea e Scienza a Castiglione d’Otranto
Domani la presentazione del libro della prof.ssa Vincenza Gianfredi, tra le scienziate più citate al mondo. A seguire degustazione di mieli in abbinamento a formaggi e aperitivo tra gli orti

La sana alimentazione come arma fondamentale nella lotta al cancro: è il cuore dell’appuntamento “Dieta mediterranea: la salute come stile di vita”, organizzato dall’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino e in programma sabato 17 maggio, alle ore 18, presso il Vivaio dell’inclusione “L.Russo” in via Vecchia Lecce a Castiglione d’Otranto.
Ospite d’eccezione è la prof.ssa Vincenza Gianfredi, docente universitaria e medico specialista in sanità pubblica, coautrice, assieme a Daniele Nucci, di “Dieta Mediterranea. Viaggio tra scienza, tradizione e sapori antichi, alla scoperta del segreto della longevità” (Gribaudo, 2024).
Ad aprire l’incontro saranno i saluti di Donato Nuzzo, presidente della cooperativa agricola Casa delle Agriculture, e di Simonetta Pepe, presidente Lilt Lecce. Durante la presentazione del libro, Vincenza Gianfredi dialogherà con Jolanda De Nola, contadina e membro del direttivo della Lega Tumori di Lecce, e con Paola Medici, sociologa e componente del direttivo di Casa delle Agriculture.
Seguirà lo speciale laboratorio “Mieli: riconoscere, assaggiare, abbinare”: Ivan A.Botrugno, apicoltore dell’apiario didattico “La Corte della Regina” di Castiglione, farà approcciare i partecipanti alle tecniche per riconoscere un miele e ai suoi utilizzi in sostituzione degli zuccheri raffinati. Si faranno assaggiare alcuni mieli biologici monoflora (in particolare di agrumi, coriandolo, castagno) e il millefiori, anche in abbinamento ad alcuni formaggi come primosale e stagionati. “Il miele – spiega Botrugno – è diventato ormai un alimento così semplice e allo stesso tempo così complicato. Gli usi quotidiani sono i più diversi: non un semplice dolcificante, il più delle volte è l’alimento che fa la differenza. Pertanto conoscerne le caratteristiche delle varietà più note ci aiuta nel consigliare gli abbinamenti”.
In chiusura, aperitivo mediterraneo tra gli orti estivi, i frutteti e l’oliveto del Vivaio dell’inclusione.
L’evento, promosso anche da Fondazione Dieta Mediterranea, rientra nella rassegna “Fare del cibo la propria medicina”, nell’ambito del progetto “Sempreverdi”, vincitore dell’Avviso pubblico per la realizzazione di progettualità volte alla promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della buona salute, promosso da ARESS, l’Agenzia regionale strategica per la salute e il sociale.
Partner strategico di Casa delle Agriculture è Lilt Lecce, da sempre in prima linea per la prevenzione primaria dei tumori: “Lo ribadiamo da tempo – rimarca la presidente Simonetta Pepe – combattere il cancro non può e non deve più essere soltanto un problema sanitario. Informare, educare, far circolare le informazioni scientifiche (contrastando le fake news) su tutto ciò che riguarda la lotta al cancro è fondamentale”.
VINCENZA GIANFREDI, TRA LE SCIENZIATE PIÙ CITATE AL MONDO: “DIETA MEDITERRANEA PATRIMONIO CULTURALE VIVO”
La Professoressa Vincenza Gianfredi è una docente universitaria e medico specialista in sanità pubblica. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Sanità Pubblica presso l’Università di Maastricht.Attualmente, la Prof.ssa Gianfredi, presso l’Università degli Studi di Milano, guida e partecipa a progetti di ricerca che esplorano l’impatto della dieta mediterranea sulla prevenzione delle malattie croniche e sulla promozione della salute pubblica. È inoltre membro attivo di varie associazioni professionali, tra cui l’European Public Health Association e la Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica.
L’expertise e l’impegno della Prof.ssa Gianfredi le hanno valso il riconoscimento come una delle scienziate più citate al mondo, secondo uno studio della Stanford University. È membro del board scientifico della Fondazione Dieta Mediterranea e riveste il ruolo di developer delle Linee Guida Nazionali Italiana sulla Dieta Mediterranea.
“La Dieta Mediterranea – dice Gianfredi – è un patrimonio culturale vivo, fatto di relazioni, stagioni, memoria e cura, insomma, un vero e proprio stile di vita capace di coniugare gusto, salute e sostenibilità. Per scrivere questo libro abbiamo intervistato donne e uomini ultraottantenni, testimoni autentici di un tempo in cui il cibo rappresentava molto più del semplice nutrimento: era memoria, identità culturale e momento di condivisione. Accanto a queste testimonianze, trovano spazio le esperienze di giovani imprenditori locali che, con entusiasmo e visione, stanno rivisitando la tradizione mediterranea, dimostrando come essa possa trasformarsi in una leva concreta per uno sviluppo economico sostenibile e radicato nel territorio. Presentarlo qui, nella mia regione, ha per me un significato speciale: è un ritorno alle origini, un atto di riconoscenza verso chi mi ha insegnato che mangiare bene significa vivere meglio, insieme. Sarà un piacere poter dialogare intorno a un tema così importante che tiene insieme la salute umana e la sostenibilità ambientale, economica e alimentare”.
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