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Gastronomie territoriali sostenibili e food policies, il Master a Melpignano

Venerdì 17 novembre inaugurazione del master universitario nell’auditorium del Palazzo Marchesale. La sindaca Valentina Avantaggiato: «Un primo tassello attorno al quale potrebbero orbitare seminari, summer school, corsi di formazione e rapporti con gli istituti alberghieri del luogo, ristoratori, coltivatori e aziende agroalimentari»

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La promozione dei territori nella contemporaneità: creare interesse evitando scorciatoie, invenzioni e nostalgia”.


Questo il tema del dibattito che, nel pomeriggio di venerdì 17 novembre, accompagnerà l’attesa inaugurazione ufficiale del Master universitario di primo livello in “Gastronomie territoriali sostenibili e food policies”.


Si tratta dell’unico percorso formativo sul territorio relativo a tematiche simili, nato da un’idea dell’amministrazione comunale di Melpignano e costruito grazie a una collaborazione tra l’Università del Salento e l’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo, in Piemonte.


A partire dalle 17,30, presso l’Auditorium del Palazzo Marchesale di Melpignano, dopo i saluti della sindaca Valentina Avantaggiato, seguiranno quelli della prorettrice di Unisalento Maria Antonietta Aiello; del rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo Bartolomeo Biolatti e del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.


A partire dalle 18, poi, si alterneranno gli interventi del direttore del Dipartimento di Scienze umane e sociali di Unisalento, Mario Longo, del prorettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e del direttore del Master, Angelo Salento, prima di entrare nel vivo del dibattito.


Sarà Michele Fino, professore associato di Fondamenti di diritto europeo a Pollenzo a dialogare con Nick Difino, autore e conduttore dell’emittente televisiva TeleNorba, nonché consulente e formatore in ambito Food&Tourism.


«Siamo lieti di avere contribuito ad un progetto formativo che mette in luce il ruolo centrale del cibo, come elemento distintivo delle politiche delle città, ponendo l’attenzione sui temi legati al mondo agroalimentare, perché il cibo e le Food Policies sono parte integrante dell’identità delle città stesse. Crediamo che per migliorare la qualità e la sostenibilità della vita e delle città sia necessario un approccio che adotti una visione sistemica, che coinvolga la cittadinanza e tutti gli attori interconnessi al settore alimentare, capitalizzando risorse e promuovendo azioni finalizzate al raggiungimento di questo importante obiettivo. Tale politica si integra con le altre iniziative promosse dal Comune di Melpignano, sia ordinarie che speciali, e si sviluppa nel breve, medio e lungo periodo, valorizzando le risorse già esistenti per il suo attuamento», dichiara il rettore dell’Università di Pollenzo, Bartolomeo Biolatti.


Il presidente Emiliano: «Settore enogastronomico ha bisogno di nuove professionalità»


Il governatore di Puglia Michele Emiliano


Sulla valorizzazione delle risorse punta anche il governatore della Puglia, Michele Emiliano: «Uno dei settori trainanti dell’economia della nostra Puglia è certamente quello enogastronomico, che però ha bisogno di nuove professionalità.


Queste professionalità vanno costruite, coltivate con un percorso formativo nuovo, serio, che parta dalla Puglia e dalle sue eccellenze raccontandole in un modo moderno, compatibile con il concetto di sostenibilità.


Occorre conoscere la storia del territorio e delle sue specificità, approfondire i processi alla base delle nostre filiere agroalimentari più importanti e le relative certificazioni di qualità, con un’attenzione particolare a quelle che non sono più semplici mode passeggere, come il biologico.


Queste sono le garanzie migliori che possiamo offrire al settore e a tutti coloro che ne fanno parte, grazie al contributo decisivo di operatori giovani e qualificati, i soli che possono dare una vera spinta verso il cambiamento e assicurare una prospettiva alla nostra terra».

Il rettore di UniSalento Fabio Pollice: «Risorse enogastronomiche uno dei più importanti asset strategici del terriotrio»


Il rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice


Una prospettiva futura che si aggancia alle riflessioni espresse, al momento dell’istituzione del master, dallo stesso rettore dell’ateneo leccese, Fabio Pollice: «La valorizzazione del patrimonio enogastronomico dei nostri territori, così come l’adozione di politiche del cibo in grado di promuovere un’alimentazione sostenibile, costituiscono obiettivi che divengono realmente realizzabili solo se si dispone di specifiche professionalità.


Ed è proprio con questo intento che si è creato questo percorso di alta formazione a Melpignano, nel cuore della Grecìa Salentina: un territorio che proprio nelle sue risorse enogastronomiche ha uno dei suoi più importanti asset strategici».


Valentina Avantaggiato: «Vasto bacino di idee e progetti»


Su 90 domande di iscrizione pervenute, 25 i candidati selezionati per la partecipazione a questo straordinario percorso accademico.


Si tratta di profili con background universitari eterogenei: alcuni giovani imprenditori già attivi nel comparto biologico, ma c’è chi è in possesso di una laurea in Biologia. O chi, ancora, ha prestato servizio presso l’Azienda sanitaria. Passati differenti per un futuro comune: costruire l’alternativa a venire con un approccio sistemico.


La sindaca di Melpignano Valentina Avantaggiato


«L’idea di master che abbiamo in mente», spiega la sindaca di Melpignano, Valentina Avantaggiato, «vuole essere soltanto un primo tassello attorno al quale potrebbero orbitare seminari, summer school, corsi di formazione e rapporti con gli istituti alberghieri del luogo, ristoratori, coltivatori e aziende agroalimentari.


Un vasto bacino di idee e progetti dal quale si spera poter attingere partendo sì dal concetto di cibo, ma allargando la prospettiva a temi come il welfare, la pianificazione urbanistica, nuove opportunità di economia circolare, aumentando gli scambi tra territorio, studenti e anche amministratori».


«Preoccuparsi, infine, della rigenerazione dei terreni significa automaticamente porsi il problema della salute dei cittadini e delle cittadine», conclude la prima cittadina, «ripartire dalle numerose ricchezze già presenti nel nostro sconfinato patrimonio e ampliarlo, in uno scambio continuo e simbiotico col territorio delle Langhe».



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Tre giorni di concerti sulla spiaggetta di Tricase Porto

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Luoghi di arrivo e partenza, luoghi di incontro per eccellenza, i porti da sempre sono quei posti dove le culture entrano in contatto e si arricchiscono reciprocamente.

Da questo assunto nasce l’idea di progetto de Il Mondo nel Porto che, come lo stesso nome recita, trasformerà Tricase Porto in un abbraccio di culture attraverso la restituzione del percorso intrapreso in queste settimane e, soprattutto, con una ricca serie di concerti, tutti con ingresso gratuito.

Il Mediterraneo si farà palcoscenico d’eccezione: sulla intima e suggestiva spiaggetta di Tricase Porto si avvicenderanno artisti e melodie da tutto il mondo. Attorno a loro, il racconto delle attività sin qui tenutesi, che hanno visto l’utenza prender parte ad un laboratorio etno-culinario, ad un laboratorio di percussioni e ad un laboratorio di fotografia a cura di Daniele Met. Con quest’ultimo, un gruppo di fotografi amatoriali e neofiti ha raccontato la vita nel porto. Trame tessute anche con altri eventi susseguitisi in avvicinamento a questo weekend, come ad esempio gli itinerari turistici alla ri-scoperta dei luoghi del Capo di Leuca. 

Tutte attività che hanno partecipato alla costruzione di una nuova comunità. Salentini e migranti assieme. Chi è nato in questi luoghi e chi sta imparando a chiamarli casa. La bellezza dell’integrazione, un percorso che è un punto d’incontro, nel quale non c’è più un noi ed un voi.

Il Mondo nel Porto è un’attività finanziata dalla misura “Puglia Capitale Sociale 3.0” della Regione Puglia, affidata a Salento Turismatica, gestore e cofinanziatore progettuale, in partnership con Meditinere APS ed in collaborazione con Associazione Circular Music, IPAD Mediterrean e con il Comune di Tricase che lo promuove con l’assessora a Cultura e Turismo Francesca Longo.

I concerti sulla spiaggetta

Venerdì 26 luglio

Apre la line-up alle ore 21:30 il canto di denuncia e speranza di Dario Muci, cantastorie della nostra terra e delle sue contraddizioni. Muci porterà a Tricase Porto Talassa (dal greco “mare”), lavoro con cui si fa megafono di storie vere di mare e di terra, di Salento e migranti, di lavoro e sfruttamento, dolore e, sempre e comunque, di amore.

Coi piedi nella sabbia ed il ritmo che pulsa nelle vene, faremo poi un viaggio al di sopra di ogni confine. Alle 23, con “La Masque” dj-set scopriremo i beat del continente nero, per una notte unica e senza precedenti in cui toccheremo ogni angolo della electro music del West Africa. 

Sabato 27 luglio

Apre la serata di sabato 27 una chicca: Nabil Bey e Fabrizio Piepoli in concerto con Ghibli.

Ghibli è un vento che soffia da sud, dall’Africa verso il Mediterraneo. I due artisti hanno chiamato così il concerto che li vede assieme accompagnare il pubblico in un viaggio proprio attraverso la cultura musicale, e non solo, del Mediterraneo. 

Ghibli è un percorso non di sola musica. Ogni brano è una narrazione, ha un suo preludio, una digressione su uno strumento tipico di un angolo di questo meraviglioso mare, che entra in scena all’improvviso in tutta la sua unicità. 

Alle 23:00 sarà la volta del dj set Beirut World Beat che animeràla notte di Tricase Porto. Con sullo sfondo delle onde del mare che baciano lo splendido specchio d’acqua della spiaggetta, dallaconsole, accoglieremo ritmi e sound contemporanei dal Medio Oriente e dal Mediterraneo.

Domenica 28 luglio

Chiude la tre giorni la sera di domenica, che si apre con il concerto de La Répétition alle 21:30. Sonorità internazionali.Musicisti e danzatori africani, brasiliani e italiani raccontano un suono meticcio, che ben rappresenta le evoluzioni contemporanee della world music. Gli echi della tradizione incontrano una sensibilità spiccata nei confronti delle musiche di confine, che attraversano geografie apparentemente lontane, eppure collegate da un filo invisibile, raccontano il fascino della modernità, non-luogo fluido e incontenibile.

Alle 23 chiude un altro grande nome: Mascarimirì. Progetto salentino connotatosi a livello internazionale, da decenni è il sinonimo di unione tra la tradizione e l’innovazione dal sound potente e coinvolgente, arricchito dai suoni di tutta l’area Mediterranea e gipsy. Porteranno in concerto “Ronda Elettrica”.

L’ingresso a tutte e tre le serate è gratuito. Si consiglia di scegliere un outfit idoneo a godere della bellezza del posto accomodandosi in spiaggetta.

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Casarano, Officna d’Oriente: libro e arti marziali

Giacomo De Angelis, sinologo ed autore. Domani presenterà al pubblico il suo ultimo libro dal titolo “Il Logos e il Dao – Eraclito e Lao Zi per una visione umanitaria ed ecologica interculturale”; sabato workshop per i cultori di arti marziali

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Spesso guardiamo alla Cina con una buona dose di scetticismo e diffidenza e, solo nella migliore delle ipotesi, con la curiosità di chi vorrebbe invece conoscere questo mondo così misterioso e lontano sia geograficamente che nella propria cultura, costumi e tradizioni.

A Casarano (che ricordiamo essere gemellato, sin dal 2019, con la città-prefettura di ShangQiu, una metropoli di circa nove milioni di abitanti che è punto di riferimento della provincia di Henan) esiste una realtà, ormai consolidata da diversi anni, che riesce invece a rappresentare la complessità della Cina con una luce diversa, cercando di diffonderne lingua, costumi e tradizioni; Officina d’Oriente è il nome di questa scuola che si pone l’obiettivo di far conoscere la cultura orientale tramite la lingua cinese e le tante sue tradizioni, fornendo anche servizi di mediazione linguistica.

Ed è proprio “Officina d’Oriente” che ha organizzato a Casarano due appuntamenti importanti e unici nel loro genere.

Domani, venerdì 26 luglio, infatti, alle ore 19, presso il restaurato Palazzo De Judicibus in piazzetta D’Elia, sarà presente Giacomo De Angelis, sinologo ed autore.

Un sinologo è uno studioso specializzato nella cultura, lingua, storia letteratura e società cinese e Giacomo De Angelis è infatti un profondo studioso delle filosofie orientali ed esperto della tradizione militare-marziale cinese. Dopo gli studi sinologici in Italia si trasferì infatti in Cina, perfezionandosi in filologia classica cinese presso la Zhejiang University.

Ha scritto diversi saggi e articoli collaborando con diversi atenei e istituzioni italiane e cinesi e a Casarano presenterà al pubblico il suo ultimo libro dal titolo “Il Logos e il Dao – Eraclito e Lao Zi per una visione umanitaria ed ecologica interculturale“. (Luni Editrice).

Attraverso questo importante lavoro sinologico l’autore racconta due giganti del pensiero filosofico dell’antichità, uno greco, l’altro cinese, spiegati su un piano di parità, offrendo delle riflessioni che non mirano a trovare delle similitudini a tutti i costi, né a stabilire meriti e primati, ma piuttosto a sgomberare dagli ostacoli e dalle erbacce dei fraintendimenti la Via maestra.

Il doppio appuntamento casaranese assumerà un aspetto di originalità sabato 27 luglio, sempre presso il Palazzo De Judicibus quando, a partire dalle ore 9e sino alle 13, si terrà un workshop aperto a tutti (previa iscrizione) e rivolto soprattutto ai cultori di arti marziali, nel quale De Angelis, forte dei suoi studi e dei quindici anni vissuti in Cina a stretto contatto quotidiano con grandi Maestri (allievo diretto del Maestro Sui Yunjiang per lo stile Meihuaquan e del Maestro Cen Neng per il Wing Chun), approfondirà temi concreti e sicuramente interessanti come la mobilità articolare e l’allenamento fisico, esercizi di condizionamento fisico, tecnica, sino alle applicazioni in combattimento.

Un incontro che mira ad arricchire la pratica di ciascuno attraverso le metodiche tradizionali del wushu cinese, indipendentemente dallo stile marziale o sport da combattimento praticato.

Antonio Memmi

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Viaggio nella cultura immateriale in Puglia Sud, l’architettura apotropaica a Tricase

Socializzazione del progetto svolto dai volontari 2023-24 del Servizio Civile Universale UNPLI. Nel corso della serata il conferimento del titolo di Presidente Onorario della Pro Loco ad Ercole Morciano

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Una serata per la socializzazione del progetto svolto dai volontari 2023-24 del Servizio Civile Universale UNPLI.

Organizzata dalla Pro Loco Tricase APS, è in programma, lunedì 29 luglio, alle ore 19,30, presso l’atrio di Palazzo Gallone a Tricase.

Il progetto, dal titolo “Viaggio nella cultura immateriale in Puglia Sud”, ha visto i volontari impegnati nella ricerca sui simboli dell’architettura apotropaica presenti a Tricase.

Seguirà la presentazione all’assemblea e alla cittadinanza dei volontari che svolgeranno il Servizio Civile UNPLI nell’anno 2024-25.

Il prof. Ercole Morciano

Al termine, avrà luogo una piccola cerimonia per il conferimento del titolo di Presidente Onorario dell’associazione Pro Loco al prof. Ercole Morciano, da sempre colonna portante della cultura e archivio storico vivente, l’associazione e per tutta la città di Tricase.

Durante la serata interverranno: Paolo Antonio Scarascia, presidente Associazione Pro Loco; Roberta Ferramosca, responsabile OLP Associazione Pro Loco; Mattia Sparascio, coordinatore Servizio Civile Universale LE-BR-TA; Angelo Lazzari, presidente onorario UNPLI Puglia; il sindaco di Tricase Antonio De Donno; Rocco Sparascio, consigliere nazionale UNPLI; Vito Vergine, coordinatore delegazione di Pro Loco Finibus Terrae.

Interverrà in collegamento da remoto Rocco Lauciello, presidente UNPLI Puglia.

L’evento è patrocinato dal comune di Tricase e rientra nella rassegna degli eventi estivi “Tricase Destinazione Autentica”.

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