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I fiori del jazz a Collepasso

Venerdì 4 e sabato 5 agosto appuntamento con la seconda edizione del festival interamente dedicato alla voce femminile. Sul palco la cantante Letizia Onorati, il tributo a David Bowie di Armstrong & The Moonwalkers, la musica brasiliana di As Madalenas con Carolina Bubbico, il progetto originale a la Sombra De La Voz con le Faraualla e Roberto Ottaviano. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti con prenotazione consigliata

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La cantante Letizia Onorati (nella foto in alto), un tributo a David Bowie di Armstrong & the Moonwalkers, guidato dalla cantante Serena Fortebraccio, il duo brasiliano As Madalenas (Tatiana Valle e Cristina Renzetti) con la poliedrica Carolina Bubbico, il progetto originale A La Sombra De La Voz con il quartetto vocale Faraualla e il sassofonista Roberto Ottavianovenerdì 4 e sabato 5 agosto (ore 21 – ingresso gratuito fino a esaurimento posti con prenotazione consigliata su Eventbrite) nel Chiostro del Palazzo Baronale di Collepasso, in provincia di Lecce, da non perdere la seconda edizione del festival “I Fiori del Jazz“. Promosso dal Comune di Collepasso, con il patrocinio e il sostegno della Presidenza del Consiglio della Regione Puglia, il festival muove dalla considerazione della centralità artistica della donna e della vocalità jazz femminile nell’espressione attuale della musica creativa contemporanea. Fiori che nascono dalla potenza primigenia della voce femminile, del jazz declinato al femminile, del jazz come percorso di emancipazione e di crescita. Il Festival è ospitato, anche quest’anno, dal Palazzo Baronale, nel cuore del centro storico di Collepasso. Si tratta dell’edificio più significativo di architettura civile del comune salentino, dove storia e leggenda si mescolano e si fondono. I concerti saranno introdotti dalla guida all’ascolto del direttore artistico del festival Gabriele Rampino, musicista, compositore e anima con Maurizio Bizzochetti dell’etichetta Dodicilune, attiva dal 1996 con un catalogo di oltre 300 produzioni discografiche di artisti italiani e stranieri. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti con prenotazione consigliata su Eventbrite. Info 3393686338 (lunedì|venerdì ore 9|18 – sabato|domenica ore 9|13) – ifiorideljazz@gmail.com – Facebook.com/ifiorideljazzFestival


PRIMA SERATA – Letizia Onorati | Armstrong & The Moonwalkers


Venerdì 4 agosto (ingresso gratuito fino a esaurimento posti con prenotazione consigliata su Eventbrite) il programma del festival “I Fiori del Jazz” prenderà il via alle 21 con la giovane cantante salentina Letizia Onorati accompagnata da Filippo Bianchini (sax) e Giovanni Di Carlo (chitarra). Un viaggio nel mondo della voce in ogni sua sfumatura tra pathos, armonie e ritmi, ripercorrendo l’immortale tradizione jazz che nella contaminazione e nella ricerca trova sempre nuovi sorprendenti orizzonti, passando anche per le produzioni discografiche della cantante come “Black Shop” (Koinè, Dodicilune, 2016) e “Con i Miei Occhi” (Koinè, Dodicilune, 2021). A seguire spazio a Izarus, un tributo a David Bowie di Armstrong & The Moonwalkers. La cantante Serena Armstrong Fortebraccio (voce), affiancata da Alberto Parmegiani (chitarra), Domenico Ares Cartago (pianoforte), Giorgio Vendola (contrabbasso) e Fabio Accardi (batteria), propone un’originale rivisitazione di alcuni dei brani più celebri del Duca Bianco; le contaminazioni del sound conducono con estrema naturalezza l’ascoltatore in un viaggio “stellare” tra sonorità che vanno dal jazz al rock, dall’elettronica sino alle sfumature soul di cui si colora la voce di Serena Fortebraccio, passando, attraverso cambi ritmici, tra atmosfere rarefatte e poi dense di groove. Musica ragionata con il cuore: profondamente pensata, senza mai sacrificare il suono alle logiche della ragione; profondamente sentita, sfidando, con devozione e rispetto, la musica di una icona rock come Bowie.





SECONDA SERATA – As Madalenas con Carolina Bubbico | Faraualla con Roberto Ottaviano


Sabato 5 agosto (ingresso gratuito fino a esaurimento posti con prenotazione consigliata su Eventbrite) la seconda serata del festival si aprirà alle 21 con As Madalenas. Canzone d’autore ed etnofolk si mescolano dando vita al nuovo e tanto atteso terzo album del più attivo duo di musica brasiliana in Italia. L’omonimo disco, uscito poche settimane fa per Jando Music con la direzione artistica di Ferruccio Spinetti, vede le due polistrumentiste e cantautrici – la bolognese Cristina Renzetti e la brasiliana Tatiana Valle – comporre i loro brani in maniera “simbiotica”, in un continuo gioco di rimandi e scambi. Il progetto discografico, dai registri delicati e raffinati, propone un modello di easy listening tutto al femminile, consapevole ed elegante, in cui mondi e continenti si mescolano attraverso voce, chitarra e strumenti come pandeiro, surdo, triangolo e clarinetto. Per “I fiori del jazz”, il progetto diverrà ancora più speciale grazie alla partecipazione del grande talento di Carolina Bubbico, artista completa, pianista, cantante, arrangiatrice e direttrice d’orchestra. A chiudere il festival dalle 22 sul palco “A la sombra de la voz“, un progetto originale che vede per la prima volta insieme, anche se il loro cammino si è spesso incrociato in passato, le “voci” del sassofonista Roberto Ottaviano, jazzista dell’anno 2022 per Musica Jazz, e delle Faraualla (Gabriella Schiavone, Teresa Vallarella, Maristella Schiavone, Loredana Savino), quartetto attivo dal 1995. La sacralità di questa musica del raccoglimento, figlia della conviviale e intelligente interazione, frutto del coraggioso, estatico e armonioso accostamento tra linguaggi musicali differenti, nel tempo e nello spazio, regalerà al pubblico, oltre che la bellezza delle melodie e delle armonie, un mondo in cui i suoni interagiscono con lo spazio e le sue distanze, ieraticamente valorizzati dal suo contemplativo vuoto risonante, in una continua alternanza di luci e ombre, suoni diafani e riecheggianti silenzi.






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Diso, il paese più piccolo la festa più grande

Fino al 3 maggio i festeggiamenti per i Santi Apostoli Filippo e Giacomo. Celebrata da più di un secolo, la festa patronale registra, ogni anno, migliaia di presenze

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In corso i solenni festeggiamenti in onore dei protettori Santi Apostoli Filippo e Giacomo, l’evento da sempre considerato dai disini come il più importante dell’anno.

Celebrata da più di un secolo, la Festa patronale di Diso, registra ogni anno migliaia di presenze, grazie al ricco programma civile e religioso. A caratterizzarla le imponenti luminarie, appositamente create dalle ditte incaricate ed installate lungo le vie del piccolo centro urbano e lo spettacolo unico, offerto dal festival dei fuochi pirotecnici, che vede sfidarsi le più importanti aziende italiane del settore. La devozione in loco per i due Apostoli affonda le radici nella leggenda: secondo la quale le pesanti statue dei Santi, arrivate dal mare a Castro, si alleggerirono soltanto quando furono i disini a sollevarle.

La leggenda si tramanda di generazione in generazione.

Come spesso si usa definirla si tratta del “paese più piccolo con la festa più grande”.

La Festa dei Santi Apostoli Filippo e Giacomo non può essere intesa come una semplice festa patronale e non costituisce soltanto un giorno dedicato al culto dei patroni, racchiuso nei confini del paese.

È un evento che ha assunto una rilevanza tale tanto da essere considerato uno strumento di destagionalizzazione del turismo.

«Una festa che unisce tantissime comunità», l’ha più volte definita il parroco, Don Adelino Martella.

Quest’anno le celebrazioni si protrarranno fino al 3 maggio.

Prologo molto sentito alla festa, quello di domenica 21 aprile con Santa Messa alle 8 in confraternita e, alle 10, quella solenne con esposizione delle statue degli apostoli Filippo e Giacomo alla venerazione dei fedeli.

Sempre alle 10 una salva di botti della Fireworks Salento saluterà i Santi. La giornata sarà allietata dal Gran Concerto Bandistico Città di Taviano.

Questa sera inaugurazione ufficiale con l’accensione delle luminarie, alle ore 20.

Domani, alle 6,30, dolce risveglio con i fuochi della Fireworks Salento.

Sante Messe alle 7, 17, 17,45 e 18,30.

Alle 9, tradizionale processione per le principali vie del paese.

Alle 10,45, il Festival Pirotecnico, gara pirotecnica diurna tra rinomate e pluripremiate ditte del settore.

Alle 13 la Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Otranto, Mons. Francesco Neri con la partecipazione di numerosi sacerdoti e diaconi.

Il programma della giornata prevede anche le esibizioni del Grande Concerto Bandistico Città delle Grotte di Castellana e dello Storico Premiato Gran Concerto Bandistico Città di Conversano.

Giovedì 2 maggio, Sante Messe alle 18 (presso la Cappelluccia per tutti i devoti ai santi) e alle 19 (chiesa parrocchiale).

In serata, dalle 21,30, in piazza Carlo Alberto si ballerà con le dance hit degli anni ’70 – ’80 – ’90 dei Nine Beat.

Venerdì 3, Sante Messe alle 8, 10,30 (solenne, con riflessioni sull’attualità della testimonianza dei Santi, presentate da don Adelino Martella).

Dal palco di piazza Carlo Alberto I, dalle 21,30, il divertentissimo cabaret de I MalfAttori che faranno tappa a Diso con il Tour 2024 Show Case.

A seguire, il concerto degli Accasaccio con il loro Fuori Controllo Tour.

Le celebrazioni religiosi e continueranno sabato 4 con Sante Messe alle 17,30, presso il cimitero, in suffragio ai defunti della comunità, e alle 18,30, presso la chiesa parrocchiale.

Epilogo domenica 9 giugno, alle 19,30, con al Santa Messa Solenne e la reposizione delle statue dei Santi e trasporto della statua della Madonna dell’Uragano in confraternita.

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Cinema e arte a Melpignano

Il Gusto della Terra e l’artista Mario Pellegrino. Il 1° maggio ultimo giorno della personale “La San Giorgio e la sua Terra”. Giovedì 2 maggio proiezione del film “Come Semi al Vento”

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Il Gusto della Terra, la rassegna cinematografica all’interno del Palazzo Marchesale di Mepignano dedicata alle culture alimentari e all’abitare, si conclude giovedì 2 maggio con la proiezione di “Come Semi al Vento” un documentario di Tommaso Faggiano e Francesca Casaluci (Italia, 2019, 53 min).

La rassegna di documentari e lungometraggi è stata organizzata dal Comune di Melpignano, in collaborazione con il Master in Gastronomie Territoriali Sostenibili e Food Policies (Università del Salento e Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo).

Ha rivolto lo sguardo alle piccole comunità in relazione stretta con i luoghi che abitano e preservano, per far scoprire che sapore ha il cibo della nostra Terra e comprendere che l’esperienza del gusto non si può misurare in solitaria, ma si crea nel corso di una relazione che abbraccia gli ecosistemi nei quali viviamo.

Alle 19,30 sarà proiettata a Melpignano l’ultima di cinque pellicole che hanno raccontato del legame intrinseco tra uomo, cibo e natura con storie di piccoli produttori, di territori di periferia, di lavoratori ai margini, ma anche buone pratiche agroalimentari provenienti da varie parti del mondo, selezionate da Valentina Cancelli, agricoltrice, curatrice di festival cinematografici tra Vienna e il Salento e allieva del Master. Giovedì 2 maggio, alla presenza del regista Tommaso Faggiano sarà proiettato “Come semi al vento“, realizzato da Meditfilm e tratto dal libro “Coltivatori di cambiamento“, che racconta le storie di un Salento rurale e resiliente, ripercorrendo le tappe cruciali della filiera agricola, insieme ai protagonisti: Salento Km0, Ciàula, Cantina Supersanum, Diritti a Sud, Oltre Mercato Salento, Casa delle AgriCulture, Parco dei Paduli, Karadrà.

C’è un percorso immaginario che un seme compie per diventare cibo e tutto quello che succede lungo questo percorso può decidere le sorti del pianeta e degli esseri viventi che lo abitano.

Ambientato in una regione ferita dal degrado ambientale e dalle brutalità legate all’agro-industria un gruppo di associazioni e contadini rifondano i paradigmi dell’agricoltura moderna, per difenderne la sovranità alimentare. Lo scambio di semi, la tutela del paesaggio, la fertilità della terra, la difesa dei diritti dei lavoratori e il mutualismo delineano un nuovo sistema di valori su cui basare la produzione di un cibo sano e giusto.

La rassegna ha sottolineato le molteplici sfaccettature di una questione ecologica trasversale, che deve interrogarsi con sincerità sui modi di produrre, distribuire e consumare il cibo e mettere al centro il rispetto della vita sul Pianeta per garantirsi il futuro.

Il 1° maggio, invece, è l’ultimo giorno per visitare la bellissima mostra La San Giorgio e la sua Terra” di Mario Pellegrino (9-13/16-21).

La personale dell’artista salentino è una descrizione contemporanea del territorio, un viaggio tra opere materiche, intense e coloratissime, dedicate alla sua terra, riletta in chiave mitica, utilizzando un mix di tecniche e tanti materiali diversi, a partire da tessuti antichi, foglia oro, fibre, sete, corde, cuciture, intrecci, nodi.

Itinerari lungo le coste e i porti del Salento, reali e immaginari, che mettono insieme riferimenti storici e letterari, testi antichi, forme e colori, segni essenziali, cromie raffinate, astrazioni, soluzioni scultoree, così cariche di energia, che sembrano trascendere la materia e diventare vive. Classe 1957, originario di Collepasso, Pellegrino dopo aver frequentato il Liceo Artistico Statale di Lecce e studiato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, si è specializzato in restauro architettonico e riuso dei centri storici presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino e ha partecipato anche al progetto di restauro funzionale e conservativo di piazza Duomo a Lecce.

Ha frequentato il corso di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce, dagli anni ’90 al 2003 si è occupato di consulenza e restauro di opere d’arte antica nella Galleria Antiquaria Arké, aprendo i propri spazi a mostre di arte contemporanea, sua vera passione che coltiva da sempre.

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Andrano

Il Lecce a scuola… ad Andrano

L’U.S. Lecce incontrerà per la prima volta la comunità scolastica dell’Istituto comprensivo andranese

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L’Istituto Comprensivo di Andrano si prepara ad un evento senza precedenti nella sua storia: l’U.S. Lecce incontrerà per la prima volta la comunità scolastica dell’Istituto Comprensivo di Andrano.

Promosso dal dirigente scolastico Ivano De Luca, l’incontro si terrà venerdì 3 maggio, alle 18, presso la sede centrale dell’istituto, in via del Mare 15 ad Andrano.

L’evento vedrà la partecipazione speciale dell’U.S. Lecce Calcio, rappresentato dal presidente Saverio Sticchi Damiani e dalla moglie Marina D’Arpe.

Con loro ci sarà anche il presidente della Commissione Sport al Senato, il senatore Roberto Marti.

Gli studenti, i genitori e i docenti avranno l’opportunità unica di interagire con loro.

L’incontro non sarà solo un’occasione per parlare di calcio, ma abbraccerà una vasta gamma di temi che coinvolgono l’aspetto sociale dello sport.

Si affronteranno argomenti cruciali come l’importanza dell’attività fisica, il valore del gioco di squadra, la sana competizione, l’alimentazione equilibrata, il sacrificio e l’impegno personale.

Con l’auspicio di trasmettere ai giovani valori essenziali per una crescita sana e equilibrata.

L’evento sarà moderato da Pino Greco, giornalista per il Nuovo Quotidiano di Puglia, e sarà trasmesso in diretta sulla rete TV RadioDelCapo, consentendo a un pubblico più ampio di partecipare.

Il dirigente scolastico Ivano De Luca si è detto «felicissimo di aver dato alla nostra comunità un evento di questo tipo per la prima volta nella storia di questa scuola. Lo sport, l’attività fisica e il gioco di squadra sono pilastri fondamentali per una crescita sana dei nostri ragazzi. Questo incontro rappresenta un’opportunità straordinaria per trasmettere valori di impegno, sacrificio e lealtà che sono essenziali per il loro futuro».

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