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Andrano

Il Labirinto dei Grani Alti a Castiglione d’Otranto

Venerdì 27 e sabato 28 maggio, a Castiglione d’Otranto: due giorni di laboratori, incontri, letture, cibo e musica per riscoprire 12 varietà diverse di grano, orzo e farro

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Un labirinto vero e proprio per un percorso, anche di consapevolezza, all’interno della biodiversità cerealicola. A Castiglione d’Otranto si svela il “Labirinto dei grani alti”, letteralmente seminato da Casa delle Agriculture.


Sono 12 le varietà coltivate e di cui si possono ammirare le differenze: farro monococco, farro dicocco, orzo nudo, Russello, Saragolla, Maiorca, Gentil Rosso, Strazzavisazz, Tumminia e le tre popolazioni evolutive di grani duri, grani teneri e orzo



Venerdì 27 e sabato 28 maggio, in località Pajare, lungo la strada per Andrano, si terrà la due giorni di incontri, laboratori, letture, cibo e musica organizzata assieme al Parco Otranto-Leuca, all’associazione Marina Serra, al Gus-Gruppo Umana Solidarietà e a “Leggere tra due mari” nell’ambito di “È fatto giorno”, progetto di promozione della legalità e di tutela del territorio sostenuto dalla Regione Puglia attraverso l’avviso pubblico “Bellezza e legalità per una Puglia libera dalle mafie”. Gli appuntamenti pubblici servono a rafforzare i valori e le pratiche di cura dei contesti rurali, con il coinvolgimento attivo dei bambini e dei giovani.


GRANI E LETTURE


Si inizia venerdì 27 maggio, alle ore 9, con “Popolazioni evolutive Icarda (Aleppo)”, selezione partecipativa delle parcelle di orzo e grani duri e teneri con Tazio Recchia, socio di Monte Frumentario Terra di Resilienza, cooperativa sociale che nel Cilento si occupa di agricoltura, solidarietà e turismo esperienziale. Nella stessa mattinata, si terrà un’escursione biodiversa con la Scuola dell’Infanzia di Andrano.


Nel pomeriggio, alle 18.30, il labirinto ospita l’ultimo appuntamento di “Letti in Piazza”, l’azione che, in dieci tappe, ha promosso la lettura in luoghi inediti dell’Unione dei Comuni Andrano Spongano Diso, pensata nell’ambito del progetto “Leggere tra due mari”, frutto di un’idea di Libera Compagnia Teatrale Aradeo e Amici della Biblioteca di Tuglie per promuovere il ruolo sociale delle biblioteche salentine, con il sostegno di Fondazione CON IL SUD e Centro per il libro e la lettura e il patrocinio di Aib-Associazione italiana biblioteche e Polo Biblio-museale di Lecce. L’evento di “Letti in Piazza” è coordinato da Martina Stefanelli, operatrice culturale incaricata dall’Unione, e vede la collaborazione delle biblioteche di Andrano e Diso e dell’attore Alessandro Fedele: si prevedono letture e dialoghi da “L’imperfetto lettore” di Antonio Errico, la sua opera che è un omaggio alla lettura, in grado di costruire un dialogo con i libri, che diventano una navigazione verso la conoscenza di sé e un ottimo strumento per approfondire il rapporto con l’alterità.

La serata si conclude alle 20,30 con la tavolata conviviale “A cena con i grani alti” (per info e prenotazioni: 366.5471708, anche Whatsapp) e, a seguire, con “Suoni e silenzio: la campagna canta”, pratiche di ascolto della natura.


GRANI E MUSICA


Nella mattinata di sabato 28, il labirinto ospita l’escursione biodiversa con i bambini della Scuola dell’Infanzia di Castiglione e, nel pomeriggio, dalle 17 alle 19, è aperto a tutti i bambini con il laboratorio gratuito su e tra i cereali ideato dalle operatrici di “Verso l’Agriludoteca di Comunità”. Nel frattempo, dalle 15, i giovani di Casa delle Agriculture saranno impegnati nel laboratorio delle relazioni “Miscugli e pensieri”. Alle 20,30, si ripete la tavolata conviviale “A cena con i grani alti” (info e prenotazioni: 366.5471708, anche Whatsapp).


A seguire, alle 21,30, il Live Almoraima: Massimiliano Almoraima all’oud, Saleem Anichini alla viola, Giovanni Ceresoli a chitarra flamenca e cajòn e Matteo Resta al basso elettrico presenteranno “Desert Songs“, il nuovo spettacolo dei paesaggi sonori orientali in cui si riconoscono differenti tasselli musicali, impressioni e suggestioni.



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Pastasciutta antifascista, pani e musica per il dopolavoro agricolo

Doppio appuntamento, il 25 e 26 luglio, per la rassegna culturale e ambientale di Casa delle Agriculture a Castiglione  d’Otranto, tra “pastasciutta antifascista”, camminate, libri, musica

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Tornano gli appuntamenti settimanali con la rassegna culturale e ambientale “Il dopolavoro agricolo” di Casa delle Agriculture, a Castiglione d’Otranto.

Nell’ambito del progetto “Parco comune dei frutti minori”, vincitore dell’avviso Puglia capitale sociale 3.0 della Regione Puglia, la rassegna è pensata per ritrovare il tempo del riposo e dell’incontro dopo il lavoro.

Domani, giovedì 25 luglio, evento ricchissimo presso il Vivaio dell’Inclusione “Luigi Russo”, in via Vecchia Lecce. Si inizia alle ore 18.30 con la “Passeggiata tra le erbe spontanee” del Parco comune dei frutti minori, per esercitare lo sguardo a cogliere la biodiversità presente lungo i cigli dei tratturi (il percorso si snoda lungo circa 2 chilometri, consigliati scarpe e abbigliamento comodi).

La camminata è un’introduzione in cammino al libro “Il giardino delle erbacce” (AnimaMundi Edizioni, 2023) che sarà presentato assieme all’autore, Rocco Casaluci, alle ore 20.30. Il volume raccoglie una selezione di scatti in bianco e nero dedicati alle erbe spontanee salentine che il fotografo ha incontrato durante le sue quotidiane passeggiate nella natura. Le “erbacce”, come ama chiamarle Casaluci con affetto, costituiscono un patrimonio di circa 1.300 specie in Salento (in tutto il territorio italiano se ne contano oltre 6.000). Questo catalogo della biodiversità pugliese porta con sé una riflessione importante sia sulla bellezza racchiusa in piante spesso considerate marginali sia sul valore di questo tipo di erbe nell’ambito della fitoterapia e della medicina.

A seguire, alle 21.30, al via la Pastasciutta e scarpetta antifasciste. È una storia di resistenza, quella dei Fratelli Cervi, che – cinque mesi prima di essere fucilati – per celebrare la caduta del fascismo, il 25 luglio 1943, distribuirono pastasciutta alla gente di tutto il paese. Da allora, migliaia di “Pastasciutte antifasciste” vengono organizzate ogni anno in Italia (clicca qui per saperne di più).

A Castiglione, la pasta sarà abbinata al pane, prodotto con le farine coltivate sui campi strappati all’abbandono e molite nel “Mulino di comunità”.

Durante la cena, Le otto ore, il live di Massimo Donno (chitarra e voce, nella foto in alto) tra canzoni popolari partigiane, anarchiche, di lavoro e immigrazione. Dal Sud all’Appennino tosco-emiliano, è un viaggio tra le musiche che hanno accompagnato le grandi mutazioni storico-politiche e sociali in Italia e non: da Sante Caserio a Sacco e Vanzetti, dalla questione meridionale alla guerra d’Albania. Un viaggio su “come è cambiato il lavoro e come sta cambiando – spiega Donno – come cambia la lotta, la società, la gente che lavora e che lotta per cambiare, come cambia il modo di vivere la storia e come cambia chi ci racconta questa storia in divenire; come cambiano i lavori, gli spazi, gli ambienti, l’ambiente… e come cambia il modo di cantare, vivere, raccontare“(per info: 388/4412129).

Venerdì 26 luglio, la rassegna “Il dopolavoro agricolo” ritorna al Vivaio dell’inclusione “Luigi Russo”: dalle ore 20.30, al via le degustazioni di “Pane e cumpanatico” con i diversi pani sfornati dal “Forno Forte Forte” e accompagnati da verdure, ortaggi e legumi di Casa delle Agriculture, una sperimentazione che mescola il sapore dei campi pugliesi a quello degli altri popoli del Mediterraneo.

A seguire, il live “Sulu, con le mie storie” di Enzo Marenaci (voce e chitarra) ed Egidio Presicce (sax e armonica), un alternarsi di storie di terra, di mare, di odori e sapori fra il dialetto salentino e i dialetti di Fabrizio De André (per info: 388/4412129).

Enzo Marenaci

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A Castiglione d’Otranto il primo Centro del Riuso dell’Aro le/7

Il sindaco Salvatore Musarò: «Per un’economia sostenibile che salvaguardi l’ambiente anche attraverso il riuso dei beni presenti in ogni famiglia»

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È stato inaugurato il nuovo Centro Comunale di Raccolta Differenziata con annesso Centro del Riuso, sito sulla S.P. Andrano-Castiglione.

Un intervento promosso dal Comune di Andrano del valore di 450 mila euro, finanziato dalla Regione Puglia.

La nuova struttura, per non aumentare i costi di gestione, sarà aperta nei giorni di mercoledì e sabato (9 -12) e giovedì (16 – 19).

Nel Centro del Riuso si potranno consegnare gratuitamente beni usati, in buono stato e funzionanti, che siano nelle condizioni di essere riutilizzati.

Il Servizio è rivolto ai residenti o ai soggetti diversi con sede nel territorio comunale.

«L’inaugurazione del Nuovo Ecocentro e Centro del Riuso rappresenta un obiettivo importante e di buon avvio di legislatura per l’amministrazione Musarò, appena riconfermata, che ha cosi creato le condizioni per dare nuova vita a tutti quei beni ancora in buono stato e funzionanti, senza che questi si trasformino direttamente in rifiuti», dichiara Rocco Surano, Vicesindaco con delega alle Infrastrutture e all’Ambiente, « Il modo migliore per ridurre l’impatto dei rifiuti, infatti, è non produrli, questa la lettura e la finalità del centro del riuso».

«Il Centro del Riuso», spiega il sindaco Salvatore Musarò, «si pone l’obiettivo di sviluppare sul territorio un’economia sostenibile che salvaguardi l’ambiente anche attraverso il riuso dei beni presenti in ogni famiglia. Promuovere la pratica del riutilizzo nelle famiglie, educare le nuove generazioni ad un uso responsabile dei beni sin dalla tenera età, lavorare sui benefici dell’economia circolare è l’ambizioso e non facile obiettivo che ci dobbiamo porre tutti come Comunità».

«Attraverso questo nuovo servizio solidale», conclude il primo cittadino, «possiamo andare incontro anche alle fasce più fragili della nostra comunità, distribuendo, d’intesa con i servizi sociali, i beni usati ancora in condizioni di essere utilizzati, prolungando la loro vita e dando così concretezza alla parola sostenibilità anche in termini ambientali».

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Parco Otranto – Leuca, caccia ai piromani con i droni

La Protezione civile da sabato avvierà l’attività di sorveglianza e contrasto agli incendi, attraverso i suoi droni dotati di termocamera e telecamere ad alta risoluzione, in grado di individuare precocemente gli incendi ma anche di riconoscere eventuali possibili piromani

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Nell’ambito delle attività di contrasto agli incendi boschivi e di interfaccia posta in essere dal Parco Otranto-S. Maria di Leuca e Bosco delle Vallonee di Tricase per la stagione estiva 2024, sabato 29 giugno, alle ore 10, ad Andrano (piazzetta nei pressi della Grotta Verde) il Coordinamento Provinciale della Protezione Civile di Lecce, convenzionato con il Parco, avvierà l’attività di sorveglianza e contrasto agli incendi, attraverso i suoi droni dotati di termocamera e telecamere ad alta risoluzione, in grado di individuare precocemente gli incendi ma anche di riconoscere eventuali possibili piromani.

«Gli incendi boschivi distruggono la biodiversità, mettono a rischio la vita delle persone e degli animali ed oggi costituiscono la più grave minaccia per il Parco Otranto Leuca e Bosco delle Vallonee di Tricase», spiega il presidente Michele Tenore, «il nuovo sistema di controllo attraverso i droni con riconoscimento facciale ed Intelligenza Artificiale darà la caccia ai piromani».

Dalle 10 alle 12 di sabato 29, gli operatori specializzati ed autorizzati al servizio daranno una dimostrazione pratica del servizio, a cui seguiranno le azioni di animazione territoriale per il contrasto agli incendi in tutti i comuni del parco.

«Attraverso queste nuove tecnologie», aggiunge Tenore, «finalmente, sarà attivata la videosorveglianza e l’utilizzo dei droni con riconoscimento facciale, delle tipologie di veicolo, delle targhe automobilistiche, ecc.».

Insomma, la prossima estate saranno le nuove tecnologie ad aiutare il Parco a contrastare gli incendi ed a salvaguardare le vite umane: «I piromani, grazie alle nuove tecnologie ed all’Intelligenza Artificiale, potranno essere identificati dai droni in volo anche a diversi km di distanza, potranno essere monitorati ed inseguiti, triangolando le informazioni con le forze dell’ordine per il loro arresto e con la Protezione Civile per spegnere sul nascere ogni minimo focolaio».

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