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Memoria e cittadinanza attiva: a Ruffano, l’evento “Gioventù e cultura della legalità”

La scopertura di una targa dedicata ad Angelica Pirtoli e la premiazione del concorso di poesia ispirato alla vita di Rita Atria. Con il Prefetto, una serie di preziose testimonianze antimafia

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Giovedì 16 maggio il progetto per la promozione della legalità in ambito giovanile “Appartengo al tuo sorriso”, promosso dal Comune di Ruffano con l’assessora alla Pubblica Istruzione Angela Rita Bruno e realizzato con l’associazione “Granelli di Sabbia”, giungerà al suo momento conclusivo, ma anche più importante.





Alle ore 18, per l’evento “Gioventù e cultura della legalità”, con Sua Eccellenza il Prefetto di Lecce Luca Rotondi, con le forze dell’ordine del territorio, e con gli studenti e le studentesse dell’Istituto Comprensivo Statale di Ruffano (partner di progetto), presso la Scuola dell’Infanzia di via Don Minzoni, verrà scopertauna targa dedicata ad Angelica Pirtoli, giovanissima vittima di mafia, nostra conterranea. Alla sua memoria l’amministrazione comunale ha voluto dedicare il luogo di gioco e di gioia rappresentato dal cortile della scuola (in foto).





Con gli interventi del sindaco di Ruffano Antonio Cavallo e della dirigente scolastica Donata De Masi, saranno poi ospitate le preziose testimonianze di Nadia Rizzello, zia di Angelica Pirtoli, di Anna Atria, sorella della vittima di mafia Rita Atria, e di Nadia Furnari, dell’Associazione Antimafie “Rita Atria”.





Versi contro l’omertà





La storia di Rita Atria ha ispirato il concorso di poesie “Per Rita Atria. Versi contro l’omertà”, indetto nell’ambito del medesimo progetto e fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Ruffano per promuovere la cultura della legalità contro l’omertà e il potere oppressivo delle mafie.





Il concorso richiama l’esempio di Rita Atria, giovane siciliana che a soli 17 anni ebbe il coraggio di collaborare con la giustizia, denunciando il sistema mafioso cui apparteneva anche parte della sua famiglia. Storia ricostruita anche dal libro “Io sono Rita: la settima vittima di via D’Amelio”, a cura dell’ospite della serata Nadia Furnari.




Un lavoro che sta avendo un ruolo importante nella recente richiesta di riapertura delle indagini sulla morte di Rita Atria, deceduta nel 1992 a Roma, ad appena una settimana dal terribile attentato che tolse la vita al giudice Paolo Borsellino, cui lei si era molto legata.





I vincitori del concorso saranno premiati proprio nel corso della serata, che oltre ad essere un momento di riflessione sarà anche un momento di festa che vedrà protagonisti i giovani e le giovani di Ruffano.





Saranno loro ad aprire l’evento con l’esibizione “Musica per la legalità”, a cura dell’orchestra composta dagli studenti e dalle studentesse del Comprensivo di Ruffano.





Ai neomaggiorenni ruffanesi, invece, verrà simbolicamente consegnata una copia della Costituzione Italiana.





L’ingresso all’evento è libero.


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Galatina dall’Antichità al Medioevo, e oltre

Un importante contributo alla conoscenza della storia, dell’epigrafia e del multiculturalismo greco e latino del territorio. Il volume di Pietro Giannini e Biagio Virgilio verrà presentato mercoledì 28 maggio al Palazzo della Cultura

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Galatina dall’Antichità al Medioevo, e oltre” è il nuovo libro di Pietro Giannini e Biagio Virgilio (Mario Congedo Editore).

La presentazione del volume, a cura della Città di Galatina e Club per l’UNESCO di Galatina e della Grecìa Salentina, è in programma mercoledì 28 maggio, dalle 18, al Palazzo della Cultura – Chiostro dei Domenicani, di Galatina.

L’opera rappresenta un importante contributo alla conoscenza della storia, dell’epigrafia e del multiculturalismo greco e latino del territorio.
All’evento interverranno autorevoli studiosi, accademici ed esponenti istituzionali come riportato dalla locandina in alto.

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Joe Petrosino all’Apollo

In occasione della terza edizione del “Premio Falcone e Borsellino – Città di Lecce, venerdì 23 maggio la nuova produzione Tėmenos del “Recinto Legalità”. Drammaturgia originale della giudice per le indagini preliminari e scrittrice salentina Maria Francesca Mariano, regia di Marco Antonio Romano

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Uno spettacolo teatrale che racconta la storia del poliziotto italoamericano che combatté la Mano Nera a New York e fu assassinato a Palermo.

La drammaturgia originale è firmata dalla giudice salentina Maria Francesca Mariano, il regista è il nostro Marco Antonio Romano, anche in scena nel ruolo del boss mafioso don Vito Cascio Ferro.

Lo spettacolo è parte del circuito “Legalità 2025” e ha debuttato in prima nazionale presso la Scuola Superiore di Polizia a Roma in una

serata intensa e toccante (era il 25 marzo), alla presenza dei vertici della Polizia di Stato e delle Istituzioni, del Presidente della Associazione Internazionale “Joe Petrosino“, del pronipote Nino Melito Petrosino.

Venerdì 23 maggio, in occasione della terza edizione del “Premio Falcone e Borsellino – Città di Lecce“, al Teatro Apollo andrà in scena “Joe Petrosino“, la nuova produzione Tėmenos del “Recinto Legalità“.

Un evento al quale presenzieranno e interverranno i più importanti vertici istituzionali, politici e militari della provincia di Lecce e in cui verrà conferita la targa di migliore studente/studentessa presso il Corso di Laurea in Scienze Giuridiche dell’Ateneo leccese, da Alfredo Pagliaro, co-organizzatore dell’evento, e Fabio Pollice, Rettore dell’Università del Salento.

Un’occasione per ricordare, nel segno della legalità.

Per informazioni sull’evento: segreteriatemenos@gmail.com; 320 366 6603

LO SPETTACOLO

Joe Petrosino, poliziotto di origini italiane, ha sfidato il crimine organizzato a New York all’inizio del XX secolo, affrontando la Mano Nera per proteggere la sua comunità.

La sua storia ricorda l’importanza di combattere quotidianamente l’ingiustizia e di non arrendersi mai di fronte alla corruzione e alla violenza.

Il suo tragico destino arriva a conclusione mentre indaga su attività mafiose in Italia, con l’uccisione su mandato del capo di Cosa Nostra, don Vito Cascio Ferro.

Oggi, il suo nome non è solo un ricordo ma un simbolo di determinazione e integrità.

La drammaturgia originale dello spettacolo teatrale è di Maria Francesca Mariano, Giudice per le indagini preliminari e scrittrice.

La regia è di Marco Antonio Romano.

Gli interpreti: Daniele Indino (Joe Petrosino), Marco Antonio Romano (don Vito Cascio Ferro), Valentina Piccolo (La Giustizia), Giulia Botrugno (moglie di Joe), Gloria Parisi (madre di Joe), Enzo Esposito (padre di Joe).

I costumi sono di Letizia Marte.

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Incontro pubblico sul “Parkinson: vivere con speranza, conoscenza e fede”

Giovedì pomeriggio nella sala del Trono di Palazzo Gallone a Tricase

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Giovedì 22 maggio alle ore 17.30, nella Sala del Trono di Palazzo Gallone a Tricase, si terrà “Parkinson: Vivere con Speranza, Conoscenza e Fede” un incontro pubblico promosso dall’Associazione Parkinson Salento e dalla Pia Fondazione Panico Centro per le Malattie neurodegenerative e invecchiamento cerebrale. Il Parkinson è una sfida che coinvolge non solo chi ne è affetto, ma anche le famiglie, la comunità e il sistema di cura.

L’evento nasce con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini, istituzioni e operatori del welfare sull’importanza dell’informazione, della ricerca e del supporto sociale nel percorso di chi convive con questa malattia. Un’occasione per mettere in luce l’impatto profondo della malattia di Parkinson sulla vita dei pazienti e delle loro famiglie. Durante l’incontro che vedrà la partecipazione di Mons. Vito Angiuli e del prof. Giancarlo Logroscino e di chi vive quotidianamente gli effetti della malattia si rifletterà sul ruolo che le istituzioni, sia laiche che religiose, possono svolgere nell’affrontare queste sfide, sia sotto il profilo tecnico-assistenziale che nel sostegno umano e spirituale.

Attraverso il contributo di esperti, familiari e pazienti, si offrirà una visione chiara e accessibile della malattia di Parkinson, ponendo l’accento sugli aspetti scientifici, ma soprattutto sulla dimensione umana e relazionale e dell’importanza del sostegno della comunità.

Dopo i saluti istituzionali di Antonio De Donno – Sindaco di Tricase e Suor Margherita Bramato Direttore A.O. Card. G. Panico il Prof. Giancarlo Logroscino che dirige il Centro per le malattie neurodegenerative e per l’invecchiamento cerebrale Cardinale Panico UniBa con Cosa sappiamo oggi sul Parkinson: tra scienza e vita quotidiana” illustrerà lo stato attuale delle conoscenze sulla malattia, aiutando il pubblico a comprenderne meglio le implicazioni nella vita quotidiana. Mons. Vito Angiuli vescovo della diocesi Ugento-Santa Maria di Leuca porterà una riflessione sul valore della cura e della solidarietà, sottolineando il ruolo della comunità nel sostenere chi affronta questa sfida.

La Dott.ssa Maria Pia Cozzari, psicologa e promotrice del progetto “Giovinazzo Città Amica delle Persone con Demenza”, con “Non solo cura, ma appartenenza: esperienze di comunità amiche delle persone con malattie” darà modo di riflettere su come progetti di inclusione dei pazienti possano rappresentare un modello ispiratore anche per i pazienti con Parkinson. Il dott. Adriano Santoro, presidente dell’Associazione Parkinson Salento, con “L’impegno dei familiari: non soli nella battaglia” parlerà dell’impegno dei familiari e dell’importanza del supporto reciproco. Infine, le testimonianze dirette di pazienti e caregiver offriranno uno spazio di condivisione e confronto, dando voce alle storie di chi vive ogni giorno con il Parkinson. Infine, la voce de “Il coraggio di ogni giorno” con le testimonianze di pazienti e caregiver. Modererà il giornalista Paolo Franza.

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