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Alessano

Prove di sintonia per i radioamatori salentini

Dalle 19 una vera e propria esercitazione per testare l’efficienza della “Rete Radiocomunicazioni Alternative di Emergenza delle Prefetture” che mette rapidamente in comunicazione il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale e le Navi della Marina Militare “Cavour C550” o “Carabiniere – F593” con le Prefetture di tutte le Provincie e, queste ultime (in banda VHF), con le strutture locali di Protezione Civile di tutti i Comuni del territorio

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Importante iniziativa, questa sera, per la Sezione di Lecce dell’A.R.I. – Associazione Radioamatori Italiani: la macchina organizzativa del sodalizio salentino sarà impegnata, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, nell’importante attività denominata “Prove di Sintonia” (utilizzando la banda HF – 80 metri –, per le grandi distanze) che, in buona sostanza, consta di una vera e propria esercitazione, con cadenza mensile atta a testare l’efficienza dei contatti radio di quella che è la “Rete Radiocomunicazioni Alternative di Emergenza delle Prefetture”.


Questa Rete ha lo scopo, in caso di necessità , di mettere rapidamente in comunicazione il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale e le Navi della Marina Militare “Cavour C550” o “Carabiniere – F593” con le Prefetture di tutte le Provincie e, queste ultime (in banda VHF), con le strutture locali di Protezione Civile di tutti i comuni del proprio territorio.


Il presidente di Ari Lecce, Icilio Carlino


«A.R.I. Lecce», spiega il presidente Icilio Carlino, «ha sempre partecipato alle ‘Prove di Sintonia’ ma è la prima volta che testeremo la ‘sotto-rete’ di collegamento (VHF) tra Lecce e diversi altri Comuni. Renderci utili e, allo stesso tempo fare qualcosa di importante per il nostro territorio, è per tutti noi motivo di grande orgoglio. Ci tengo a sottolineare che quella del volontariato di Protezione Civile, per noi radioamatori, è una una vera e propria mission».


Nel dettaglio il programma prevede alle ore 19, le “Prove di Sintonia” nazionali in HF e, a seguire (presumibilmente attorno alle ore 19:30) quelle “locali” ascoltabili, per chi dispone di un ricevitore in banda VHF, sulla frequenza 145.750 Mhz del Ponte Ripetitore di proprietà di A.R.I. Lecce denominato “R6” ed ubicato a Parabita.


La stazione “Capo Maglia” sarà ubicata a Nardò e verrà “operata” da IZ7HZU Vito Zacchino, IK7YTQ Luigi Liguori e IZ7CDE Marco Fiore, IU7IHG Pietro Paolo Margheriti .


Nardò chiamerà le stazioni radio (che accuseranno il rapporto di ascolto) presenti sul territorio in quest’ordine: 



  • Carmiano IK7IMP Icilio Carlino                

  • Surbo

  • Tricase IW7DAX, Gianluca Eremita

  • Alessano IU7NMM, Paolo Morciano

  • Taurisano – IZ7LOW Roberto Pepe c/o Protezione Civile di Taurisano “Falchi del Salento”

  • Supersano IU7IRG Fernando Negro per Protezione Civile Salento

  • Cellino San Marco (Brindisi) IZ7UIU, Luigi Bardi si collegherà dalla sede del gruppo comunale di protezione civile. 


All’iniziativa interverranno anche Federico Salvatore, Questore del Commissariato di Polizia di Taurisano, il sindaco di Nardò, Pippi Mellone, il sindaco di Cellino San Marco (Brindisi), Salvatore De Luca ed il presidente dell’Associazione di Volontariato per la Protezione Civile “Carmiano”, Fabrizio Sollazzo.


Proprio con quest’associazione, nei giorni scorsi, A.R.I. Lecce ha sottoscritto un protocollo d’intesa che ha sancito un  rapporto di collaborazione che prevede, tra l’altro, la possibilità per i radioamatori salentini di “appoggiarsi” presso la struttura di Carmiano.


“RETE RADIOCOMUNICAZIONI ALTERNATIVE DI EMERGENZA DELLE PREFETTURE”: COME È NATA E COME FUNZIONA


La nascita della “Rete Radiocomunicazioni Alternative di Emergenza delle Prefetture” avviene nel 1985 e si deve a colui che viene riconosciuto essere il “padre” della Protezione Civile italiana: il Ministro Giuseppe Zamberletti, anch’egli radioamatore con nominativo I2ZME.


L’idea di Zamberletti, fin dalla fine degli anni ’70, era quella di adoperarsi affinché la Protezione Civile fosse parte attiva per gli aiuti alle popolazioni in caso di necessità e, soprattutto, in caso di emergenza.


Fu così che Zamberletti ebbe l’intuizione di istituire nel 1982, presso il Consiglio dei Ministri, di quella che oggi tutti conosciamo come “Protezione Civile” e di cui egli prese subito le redini.


In particolare per quanto concerne le Stazioni Radioamatoriali presso le Prefetture, con l’ordinanza del 7 marzo 1985 n.782, l’allora Ministro della Protezione civile Zamberletti dispose che:



  • tutte le Prefetture della Repubblica italiana;

  • il Ministero dell’ Interno;

  • il Dipartimento della Protezione civile;


fossero dotate di una stazione radio HF-VHF “Radioamatoriale” completamente gestita dai volontari dell’A.R.I. (Associazione Radioamatori Italiani).

Queste stazioni radio, possono essere usate come mezzo di comunicazione alternativo nei casi di:



  1. grossa calamità;

  2. black-out parziale o totale dei sistemi di comunicazione convenzionali;

  3. particolari condizioni di emergenza, anche relativamente al territorio di competenza delle singole Prefetture.


Attivabili in brevissimo tempo per 365 giorni l’anno, possono garantire collegamenti nel territorio italiano:



  • breve raggio nelle bande VHF e UHF, anche tramite ripetitori radio;

  • medio/lungo raggio in banda HF.


I Radioamatori volontari dell’A.R.I. Gestiscono le stazioni radio installate presso:



  • le Prefetture italiane;

  • le isole minori della Sardegna (S.Pietro, S.Antioco e La Maddalena);

  • le isole napoletane (Capri e Ischia);

  • l’isola di Capraia nell’arcipelago toscano;


La Rete si avvale di tre “Stazioni Capomaglia” dislocati sul territorio nazionale:



  1. Varese – Nord Italia

  2. Siena – Centro Italia

  3. Reggio – Calabria Sud Italia


Sin dal 1985 si effettuano ogni mese (solitamente la sera dell’ultimo giovedì) delle prove di collegamento radio diurne e/o serali dette “Prove di sintonia” finalizzate a testare la piena efficienza delle apparecchiature radio e delle relative antenne installate oltre ad preparare i radioamatori all’emergenza.


Quelle di oggi saranno le ““Prove di Sintonia” numero 442 dalla nascita.


Gianluca Eremita


Alessano

Earth Day, anche il Salento Plastic Free

L’onda blu dei volontari ha travolto Spongano, Alessano, Gagliano del Capo, Casarano, la marina di Pescoluse a Salve e Taurisano, Cutrofiano, Gallipoli, Veglie e Salice Salentino

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Un’onda blu di oltre 10mila volontari che con tenacia e determinazione, sfidando le avversità del meteo, ha dedicato un weekend alla Terra in occasione della 54esima ricorrenza dell’Earth Day indetto dalle Nazioni Unite e quest’anno dedicato alla tematica “Planet vs Plastics”.

L’associazione di volontariato Plastic Free Onlus, impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, è entrata in azione in ben 288 appuntamenti di pulizia ambientale su tutto il territorio nazionale a cui si sono aggiunte, per la prima volta, sei iniziative all’estero.

Grazie all’impegno dei volontari sono stati rimossi complessivamente 121.534 kg di plastica e rifiuti dall’ambiente, ridando vita e splendore a spiagge, parchi, giardini, rive dei fiumi e tante altre aree pubbliche.

Anche la Puglia è stata protagonista con 13 iniziative sul territorio regionale che hanno visto la partecipazione di 730 volontari, i quali hanno rimosso dall’ambiente ben 10.376 chili di plastica e rifiuti.

Nel Salento, in particolare, l’onda blu ha travolto Spongano (vedi foto in alto), Alessano, Gagliano del Capo, Casarano, la marina di Pescoluse a Salve e Taurisano, Cutrofiano, Gallipoli, Veglie e Salice Salentino.

«Ringraziamo i cittadini che si sono uniti a noi in questo weekend dedicato alla Terra», dichiara Luigi Schifano, referente regionale Plastic Free, «Vedere tanta gente assieme nel segno dell’amore concreto per la Natura regala gioia e speranza per un futuro sempre più sostenibile e libero dall’eccesso di materiali plastici, che inquinano i nostri ambienti di vita. L’entusiasmo, soprattutto dei più giovani, ci permette di continuare con sempre più determinazione ad impegnarci nella nostra azione di sensibilizzazione che non si ferma e prosegue, ogni settimana, nelle piazze e nelle scuole”.

 

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Senza censura: Matteotti e la “Liberazione” con Mario Gianfrate ad Alessano

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In Rai, ne hanno parlato tutti, certi argomenti (e talune persone non propriamente schierate) sono banditi.

Grazie a Dio però non c’è solo la Rai, rimasta mamma di pochi e non più di tutti gli italiani, e pullulano le iniziative per parlare di quegli argomenti che sono la nostra storia, che siamo noi.

Come quella di Alessano: dopodomani, mercoledì 24 aprile, alle 19, presso il Vescovado, in piazza don Tonino Bello, si terrà un incontro con lo scrittore Mario Gianfrate e la presentazione del suo libroDelitto Matteotti-Il mandante”.

L’incontro organizzato da L’Adelfia – Società Cooperativa, sarà un momento di analisi e dibattito con ospiti del mondo accademico per ricordare l’Uomo e il Politico, Giacomo Matteotti.

La doppia ricorrenza del centenario dalla sua morte avvenuta il 10 giugno del 1924 e della festa della Liberazione, rafforza l’idea di porre la figura di Matteotti come simbolo dell’impegno e della responsabilità civile e politica, anticorpi democratici di ogni deriva liberticida.

In questa cornice Mario Gianfrate e il suo libro forniranno lo spunto per una più attenta disamina e riscoperta prospettiva storica di ciò che fu il prologo e il tragico epilogo della battaglia per la Libertà di Giacomo Matteotti.

Interverranno: Mario Gianfrate – autore del libro; Gabriele Bastianutti – insegnante di filosofia al Liceo G. C. Vanini; Federico Imperato – ricercatore Università Degli Studi di Bari; On. Biagio Marzo – già parlamentare PSI. Modererà Giovanni Bongo, insegnante di filosofia Liceo G. C. Vanini

“Delitto Matteotti-Il mandante”

«Il volume non è soltanto una brillante, lucida analisi dei tragici eventi che aprirono definitivamente la via alla dittatura in Italia, ma anche un’analisi appuntita, meticolosa, accuratissima che consente di verificare come nella trascrizione del resoconto stenografico dei funzionari della Camera siano scomparsi, grazie a una occhiuta e certamente non disinteressata regia, elementi preziosi tra i quali diverse interruzioni (una delle quali dello stesso Mussolini!) che, integralmente qui riportate, consentono una rilettura originale e rivelatrice di quel discorso, restituendoci qualcosa che evidentemente si voleva far scomparire. Dobbiamo dunque alla stampa libera del tempo e all’appassionata ricerca di Gianfrate se oggi abbiamo di quella estrema testimonianza di libertà una ricostruzione più completa, non “emendata” dal regime, non offuscata da filtri ma ricostruita grazie a giornali quali La Giustizia, l’Avanti! e l’Unità, ma anche a un giornale “fascistissimo” quale La Gazzetta di Puglia, la cui cronaca è tuttavia ricca di particolari inediti» (dalla prefazione di Alberto Aghemo).

Mario Gianfrate

Mario Gianfrate

Nato a Locorotondo nel 1950, professore di Lettere, militante e dirigente socialista in Locorotondo, proviene da una famiglia storicamente legata al socialismo pugliese.

Suo nonno Giovanni (1882-1937), giovane barbiere autodidatta, fondatore del Partito socialista di Locorotondo (Bari), agli albori del secolo scorso organizzò le lotte del movimento operaio, dando vita alla Lega di miglioramento tra gli edili e affini promuovendo gli scioperi per il conseguimento di condizioni di vita più umane dei lavoratori. Attiva fu la sua battaglia contro la camorra organizzata del luogo che si contendeva il possesso dello strumento comunale.

Nel 1914 fondò «Il Seme», settimanale socialista, dal quale condusse una vigorosa battaglia contro la guerra. Arrestato per attività antimilitarista e pacifista, fu confinato a Bitonto per un anno, per i primi sei mesi a domicilio coatto e per i restanti in libertà vigilata.

Negli anni del biennio rosso organizzò i moti del ’19 contro il rincaro indiscriminato dei prezzi dei beni di prima necessità. Promosse la costituzione di una cooperativa di consumo.

Antifascista, tenne la commemorazione di Giacomo Matteotti assassinato dai fascisti. Arrestato la sera del 31 dicembre del 1928, fu trasferito, insieme ad altri cinque compagni di fede, al carcere di Monopoli.

Significativa la sua attività letteraria: un suo dramma sull’emigrazione, La Patria dei poveri, è conservato presso la Library of Congress degli Stati Uniti.

Mario Gianfrate raccoglie l’eredità ideale e politica di Giovanni dedicandosi anche al recupero di materiale documentario relativo alla storia locale del Partito socialista.

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L’Università del Salento plastic free per la Giornata della Terra

Iniziative sul territorio per celebrare l’evento mondiale e rimuovere plastica e rifiuti dispersi in spazi pubblici

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L’Università del Salento si mobilita per la Giornata della Terra (“Earth Day”) che si celebra il 22 aprile a livello mondiale. Numerose le iniziative in programma: eventi di CleanUp sul territorio con la raccolta dei rifiuti in plastica abbandonati; l’esplorazione di un “Museo virtuale degli ecosistemi per le scuole secondarie di secondo grado; una lezione pubblica aperta e partecipativa nel campus Ecotekne sull’obiettivo “Rifiuti Zero”.

Durante il weekend 19-21 aprile si svolgerà la campagna nazionale “Giornata della Terra” promossa dall’associazione “Plastic Free Odv Onlus”, della quale l’Università del Salento è partner istituzionale.

I volontari in campo rimuoveranno plastica e rifiuti dispersi in spazi pubblici.

In provincia di Lecce dopo l’appuntamento di venerdì 19Spongano (zona Le More, ore 15,30), domenica 21 aprile toccherà a: Casarano (piazzale Madonna della Campana, ore 9), Alessano (autolavaggio self service Planet Wash, via Gonfalone, ore 9), Cutrofiano (passeggiata ecologica, Chiesa Madonna delle Grazie, via Aspromonte 98, ore 9), Gallipoli (Rivabella parcheggio Lido La Bussola, ore 9), Taurisano (parcheggio antistante il cimitero comunale, ore 9,30), Gagliano del Capo (villetta Aldo Moro, ore 9,30), Veglie (strada Spartifeudo Veglie-Salice, ore 10), Salice Salentino (strada Spartifeudo Veglie-Salice, ore 10); Lecce (Spiaggiabella, via Porto Ercole, ore 10).

Lunedì 22 aprile, nel giorno dell’Earth Day, l’Università del Salento ha organizzato due ulteriori iniziative.

Il primo evento sarà online ed è indirizzato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. È curato congiuntamente dal Laboratorio di Ecologia dell’Università del Salento (referenti Alberto Basset e Franca Sangiorgio) e dall’Istituto di Geoscienze e Georisorse (IGG) del CNR (referenti: Mariasilvia Giamberini e Cecilia Noce). Il titolo dell’iniziativa, che si svolgerà il 22 aprile dalle ore 10 alle ore 11, è “Conoscere gli ecosistemi per proteggerli”: gli studenti saranno accompagnati nell’esplorazione di un “Museo virtuale sugli ecosistemi” e potranno seguire i talk di ricercatori esperti in Ecologia, partecipando al gioco “Scelte per la Sostenibilità” (alle scuole iscritte sarà inviato per email il link per partecipare).

Il secondo evento consisterà in una Lezione pubblica, aperta alla partecipazione di studenti, docenti, personale amministrativo, associazioni e cittadini, sul tema “Earth Day e obiettivo Rifiuti Zero: dalle regole legali ai comportamenti reali” (referente Massimo Monteduro). La Lezione si svolgerà il 22 aprile dalle ore 11.30 alle ore 14.30 nell’aula R13 dell’edificio R1 nel campus Ecotekne (Giurisprudenza), con la partecipazione di Chiara Feliziani (Università di Macerata), Eugenio Fidelbo (Università di Bologna), Alessio Martini (Università di Roma Tre), Giovanni Maria Caruso (Università della Calabria) e del referente di “Plastic Free Odv Onlus” per le Regioni Puglia e Basilicata, Luigi Schifano.

 

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