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Torna “Babele: Festival Multidisciplinare d’Emergenza”

Dal 17 settembre, a cura di Zero Meccanico Teatro, a Gallipoli

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Un melting pot di linguaggi artistici. Questo è Babele – Festival Multidisciplinare d’Emergenza, seconda edizione della manifestazione organizzata a Gallipoli dal 17 al 24 settembre da ZeroMeccanico Teatro, sostenuto dal Comune di Gallipoli – assessorato alla cultura, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e patrocinato dalla Commissione Pari Opportunità Provinciale, con la direzione artistica di Ottavia Perrone.


Per una settimana il Chiostro San Domenico nel centro storico della Città Bella sarà l’ombelico di una narrazione declinata al femminile plurale e accoglierà una molteplicità di linguaggi, dal teatro alla musica e alle arti visive.



Un festival che funziona da catalizzatore culturale capace di mettere insieme artisti, pubblico e territorio, in una visione di necessità reciproca.


Un festival d’emergenza perché l’arte in Italia ne vive una perenne: è necessario raccontare e interrogarsi sulle dinamiche sociali che la limitano toccando spesso anche le libertà di espressione individuali.


Centro focale della manifestazione il Chiostro San Domenico, gioiello del centro storico gallipolino, che ospiterà spettacoli, mostre, concerti, performance e video-installazioni, e dal quale il festival raggiungerà il resto della città attraverso azioni performative diffuse.


L’arte e la bellezza strumenti per dare vibrazioni alla città, tra spettacoli, concerti, incontri e momenti di riflessione condivisi.


Babele come sinonimo di pluralità, possibilità, scambio e confronto. L’arte che non passa attraverso un unico linguaggio, ma si esprime attraverso spazi non convenzionali e tempi di ricerca e sperimentazioni inglobando la collettività.


Di seguito, il programma completo di Babele – Festival Multidisciplinare d’Emergenza.


Babele parte sabato 17 settembre.


Alle 20, taglio del nastro con i saluti istituzionali del sindaco di Gallipoli, con delega alla Cultura, Stefano Minerva.


Alle 20.30 va in scena “Mamma, Piccole Tragedie Minimali” spettacolo della compagnia messinese Il Castello di Sancio, che propone l’ultimo testo dell’artista campano Annibale Ruccello. In scena Gianluca Cesale con la regia di Roberto Buonaventura.


Domenica 18 settembre


Alle 20.30, in scena “Nilde Mia”. Un omaggio alla politica di Nilde Iotti, un riconoscimento alla sua pratica politica e al ruolo che le donne hanno avuto nella storia del nostro paese Lo spettacolo è del Centro Teatrale Aperto Io Ci Provo. Regia firmata da Paola Leone, sul palcoscenico Silvia Lodi.


Mercoledi 21 settembre


Alle 19 debutta “S-Madonne”, nuova produzione di ZeroMeccanico Teatro con la regia di Ottavia Perrone e i testi di Giulia Maria Falzea. Un’azione performativa diffusa per la città che racconta e si interroga sul gender gap attraverso tre madonne laiche e pop, interpretate da: Elisabetta De Martino, Elsa Indiano, Claudia Marcianò De Blasi.


Alle 20 si continua con “Donne di Parola”, un dialogo a tre tra le scrittrici salentine Cristina Carlà, Roberta Di Seclì e Patrizia Francioso.

Giovedì 22 settembre


Your body is a battleground ” è il titolo dell’incontro in cartellone alle 19. Un focus sullo stato della donna nel panorama artistico italiano.


Alle 20 voce e chitarra della cantautrice Adriana Polo portano sul palcoscenico il suo ultimo progetto “Parole Chiave”.


Venerdì 23 settembre


Alle 19 nuovo appuntamento con “S-Madonne” a fare da preludio ad “Àspro”, progetto musicale in cui la ricerca testuale su antichi testi in griko di Ninfa Giannuzzi si innesta sugli arrangiamenti di Valerio Daniele per dar vita a un suono non previsto e non prevedibile, tessuto nelle trame dell’essenzialità.


Sabato 24 settembre


Giornata di chiusura per la seconda edizione di Babele – Festival Multidisciplinare d’Emergenza.


Apre la serata “Fino a qui tutto bene”, performance dell’artista perugina Francesca Lolli.


Alle 20.30 si continua con “Donne, Arte e Martello”, progetto teatrale in divenire di ZeroMeccanico Teatro, con la partecipazione della danzatrice Claudia Sarcinella.


Chiusura con “L’Io Minimo”, azione performativa per musica e scrittura dal vivo a cura di Giorgio Distante e Giulia Maria Falzea.


Nelle giornate del Festival, il Chiostro San Domenico sarà attraversato da una mostra di arti visive dedicata alle opere di Isabella Bersellini, illustratrice emiliana dai cromatismi accesi e creature surreali che ha lavorato con Les Echos, Intercom, Freeda, Big Mamma, Twix, Feltrinelli e Lipu per citarne alcuni; Luisa Carlà, con il suo ultimo lavoro “Like for like” tra pittura, provocazione e partecipazione; Cinzia Miccoli, artista pugliese al debutto con il progetto fotografico “(im)Moto di rivoluzione”; Lucia Olivieri, visual artist e autrice di immagini oniriche;  Margherita Ragno, pittrice barese che attraverso l’uso sapiente dei colori a matita decanta la bellezza non stereotipata da modelli standard di gioventù e perfezione; Francesca Lolli, performer, regista e video artist, e i suoi racconti di donne archetipe forti, stanche di essere assorbite dalla retorica delle guerriere.


***


Ingresso 5 euro


Ingresso libero nelle serate 21 e 22 settembre.


Info e prenotazione biglietti: 3483819266 – zeromeccanicoteatro@gmail.com


I tagliandi possono essere acquistati nei giorni del Festival all’interno del Chiostro San Domenico a partire dalle 19 e in prevendita e senza costi aggiuntivi a Spazio.Zero, sede di ZeroMeccanico Teatro, in via Petrarca a Gallipoli (di fronte Victoria Palace Hotel)


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Storie di Vita e Museografia con Liquilab a Tricase

Aperta la call per la Residenza “Storie di vita come artefatti di una museografia interpretativa e partecipata”. La partecipazione è gratuita e rivolta a operatori culturali, artisti, antropologi, studenti, creativi e appassionati di musei, storie di vita e patrimonio immateriale

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Vi siete mai chiesto come si possano raccontare le storie di vita attraverso l’arte, l’antropologia e la museografia partecipata?

Se la risposta è sì, questa è l’occasione che fa per voi. Liquilab – ONG UNESCO, con sede a Tricase, apre ufficialmente le iscrizioni alla residenza “Storie di vita come artefatti di una museografia interpretativa e partecipata”, che si terrà dal 23 al 27 luglio, con una giornata introduttiva in programma martedì 22 luglio.

La partecipazione è gratuita e rivolta a operatori culturali, artisti, antropologi, studenti, creativi e appassionati di musei, storie di vita e patrimonio immateriale.

La residenza si inserisce nella decima edizione della Scuola di Storia delle Tradizioni Popolari “Oltre il Mediterraneo tra storie di vita, comunità patrimoniali, archivi e musei narrativi”, promossa da Liquilab in collaborazione, con partner nazionali e internazionali, tra cui ICPI – Ministero della Cultura, Regione Puglia, Università del Salento, Accademia di Belle Arti di Lecce, ICOM Puglia, SIMBDEA, SIAC e altri.

Curata dal prof. Vincenzo Padiglione (nella foto in alto), tra i principali studiosi italiani di antropologia museale, la residenza propone un’esperienza teorico-pratica di alto profilo, fondata su un interrogativo attualissimo: come possono essere raccontate le storie di vita attraverso l’arte, l’antropologia e la museografia partecipata?

I partecipanti lavoreranno con materiali dell’Archivio Liquilab, intrecciandoli con i propri vissuti per realizzare una proposta di installazione etnografica che sarà presentata pubblicamente domenica 27 luglio.

La giornata conclusiva ospiterà inoltre il workshop “Approcci partecipativi e musei narrativi”, con la partecipazione di: Luigi De Luca, coordinatore Poli Biblio-museali Regione Puglia; Elisa Monsellato, coordinatrice ICOM Puglia; Vincenzo Padiglione, responsabile scientifico della Residenza; Eugenio Imbriani e Ornella Ricchiuto, della direzione scientifica della Scuola di Storia delle Tradizioni Popolari.

L’iniziativa rappresenta un’occasione unica di formazione e sperimentazione per chi opera – o desidera operare – nel campo della valorizzazione culturale attraverso approcci partecipativi e transdisciplinari.

Sede della residenza: Liquilab, in piazza dell’Abate 1, a Tricase

Info e iscrizioni: infoliquilab@gmail.com | +39 348 3467609

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Gusto e identità: in riva al mare di Racale il primo Birra Suda Fest

Dal 3 al 6 luglio 2025 nel suggestivo Giardino Costiero “Gabriele Toma”

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C’è un angolo di costa dove le giornate non si contano ma si vivono. Tra il verde selvatico del Giardino Costiero “Gabriele Toma” e il sale che si posa leggero sulle sere di luglio, prende vita la prima edizione del Birra Suda Fest: la prima festa della birra e dell’incontro, un festival che unisce gusto e identità alle vibes d’estate.

È così che si apre la prima edizione del Birra Suda Fest, in programma dal 3 al 6 luglio 2025 nel suggestivo Giardino Costiero “Gabriele Toma” di Torre Suda, marina di Racale. Una quattro giorni – organizzata dall’associazione M8 Event con main sponsor Milano8 e sostenuta da diverse attività del territorio – dedicata all’arte brassicola, al cibo di strada d’autore e alla musica dal vivo. Insomma, il tutto pensato più a un luogo da vivere che da visitare.

Oltre 30 varietà di birre artigianali ed europee saranno in degustazione lungo un percorso che spazia dai piccoli birrifici indipendenti alle realtà internazionali e ogni bicchiere racconterà un sapore, una geografia, una storia. Ad accompagnare le spine, una proposta gastronomica selezionata: piatti della tradizione salentina reinterpretati, cucina di strada di qualità e accostamenti pensati per valorizzare il gusto senza banalizzarlo.

Non solo degustazione, ma un’esperienza aperta a tutte le età: spazi ombreggiati, animazione per bambini, pause lente tra la macchia mediterranea e sentieri costieri per un festival che è prima di tutto un invito alla convivialità. E poi, la musica. Quattro serate con ospiti di spicco e generi diversi in grado di accompagnare ogni tramonto con un sound diverso:

Giovedì 3 luglio si comincia con l’ironia travolgente de Lo Zoo di 105, in una performance fuori dagli schemi. Venerdì 4 luglio i riflettori si accendono sul ritmo e l’energia mediterranea degli Après La Classe. Sabato 5 luglio spazio al funk, al groove e alla contaminazione musicale con i Kawabonga.
Infine, domenica 6 luglio, chiusura affidata alla teatralità rock de Gli Avvocati Divorzisti.

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Arti visive e ricerca sonora: nuova stagione culturale con Centro del Contemporaneo

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Dal 4 luglio 2025 KORA – Centro del Contemporaneo a Castrignano de’ Greci inaugura una nuova, intensa stagione culturale che intreccia arti visive e ricerca sonora. Tre gli appuntamenti che aprono simbolicamente l’estate salentina di RAMDOM: la mostra
collettiva “Selvatica” a cura di IUNO (Cecilia Canziani, Ilaria Gianni, Giulia Gaibisso), il
live “Coralli” della musicista Silvia Tarozzi nell’ambito della rassegna “Ogni Altro Suono”
con la direzione artistica di Donato Epiro, e l’inaugurazione di “Natura morta”, nuovo
corpus di opere realizzate in residenza da Yirong Wu per il progetto Ogni casa è un
villaggio.
Una tripla apertura che conferma la vocazione di KORA come laboratorio permanente per l’arte contemporanea e lo sperimentalismo musicale, all’interno del più ampio progetto Il Borgo del Contemporaneo, sostenuto dall’Unione Europea – NextGenerationEU (PNRR, M2C1, “Attrattività dei Borghi”).

RAMDOM PRESENTA “SELVATICA” — UNA MOSTRA COLLETTIVA CHE
GUARDA ALL’ALTERITÀ E ALL’ANCESTRALE
Apre il 4 luglio alle ore 19:00 la mostra “Selvatica”, una potente riflessione visiva
sull’alleanza tra il femminile e il selvatico. La collettiva, curata dal progetto curatoriale
IUNO, esplora il concetto di selvatico come margine, radice, caos originario e forza resistente, in grado di accogliere l’irrazionale e rimettere in discussione i codici dominanti della cultura occidentale.

Un’indagine che si muove tra mito, iconografia, storia e istanze contemporanee, restituendo attraverso lo sguardo di artiste internazionali il volto plurale del mostruoso, del diverso, dell’inaddomesticabile.

In mostra: Chiara Camoni, Cleo Fariselli, Gaia Fugazza, Helena Hladilová, Lucia Leuci,
Grossi Maglioni, Cynthia Montier, Caterina Morigi, Marta Roberti, Francis
Upritchard, Alice Visentin.

4 luglio 2025 – 18 gennaio 2026
Orari di apertura: giovedì e venerdì 17–21 / sabato e domenica 19–23

OGNI ALTRO SUONO: IL RITORNO DELLA RASSEGNA SONORA CON SILVIA
TAROZZI E IL LIVE “CORALLI”
Alle 20:30 dello stesso giorno, prende il via il nuovo ciclo di Ogni Altro Suono, la rassegna di performance musicali curata da Donato Epiro e prodotta da Ramdom con il sostegno del Ministero della Cultura – FNSV. Nata per esplorare le potenzialità del suono contemporaneo e il suo dialogo con lo spazio architettonico, la rassegna apre il cartellone 2025 con un concerto di grande intensità: Silvia Tarozzi presenta “Coralli”, performance per violino, voce ed elettronica pensata appositamente per gli spazi di KORA.
Tra le figure più rilevanti della scena musicale sperimentale europea, Tarozzi fonde gesto
strumentale, improvvisazione radicale e memoria poetica, evocando paesaggi sonori marini, forme ancestrali e voci sepolte. Il risultato è un’esperienza d’ascolto profonda, stratificata, che dialoga con l’invisibile.
La rassegna proseguirà fino a dicembre, con ospiti rivelati progressivamente secondo una logica curatoriale che privilegia la scoperta e la qualità dell’ascolto.

“NATURA MORTA” DI YIRONG WU: ESTETICA, IDENTITÀ E PAESAGGIO
MEDITERRANEO

Completa il trittico dell’inaugurazione estiva l’apertura di “Natura morta”, nuovo nucleo di opere realizzate da Yirong Wu nell’ambito del progetto Ogni casa è un villaggio, dedicato a giovani artistə in residenza. La mostra – tra fotografia e installazione – si concentra sulla relazione ambigua tra corpo e paesaggio, forma e rappresentazione, estetica e norma.
Le palme, svuotate della loro funzione simbolica e ridotte a ornamento urbano, diventano il punto di partenza per riflettere su una visione addomesticata della natura. Attraverso la fotografia infrarossa e l’uso di materiali fragili e industriali, Wu crea uno spazio visivo sospeso, tra classicismo e alienazione.
Una riflessione potente sul modo in cui guardiamo, e su ciò che scegliamo di vedere.
Ingresso libero

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