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Tricase: con il Rotary… Vengo anch’io

Accesso al mare per persone con disabilità. Domani, al Mamma Li Turchi, serata di beneficenza per finanziare il progetto

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Nel mare c’è il nostro passato, noi veniamo dall’acqua e al mare la mente è libera. Questo però non è un privilegio per tutti, ed immergersi nel mare per alcuni rimane un sogno difficile se non impossibile da realizzare. Il rispetto della disabilità impone di essere inclusivi perciò abbiamo sentito forte il desiderio, analizzando il nostro territorio marino, di realizzare un’area attrezzata per bambini ed adulti con disabilità. Ecco perché al Rotary Club Tricase Capo di Leuca, «abbiamo pensato al Service Vengo Anch’io», un Progetto di balneazione in caso di disabilità da sviluppare Tricase.

Il passaggio del martelletto ha designato Federica Mitolo De Donno  nuova presidente (succede a Luigia Morciano; il direttivo sarà composto da Dante De Giorgi (vice presidente), Francesco Bramato (segretario), Anna Musarò (prefetto) ed Eliseo Aprile (tesoriere) ed i consiglieri Gina MorcianoAntonio CotardoAntonio TodiscoCarlo Alberto PortaluriNino Cito e Chiara Piri).


«L’amministrazione comunale, nella persona di Carlo Chiuri e Sonia Sabato (alla data sindaco ed assessore alle politiche sociali, lavori pubblici, pari opportunità, NdA)», raccontano dal Rotary, ha accolto la richiesta avanzata con la quale l’allora presidente del Rotary Luigia Morciano dichiarava la disponibilità del proprio sodalizio a partecipare ad un eventuale progetto che prevedesse un accesso attrezzato per agevolare la fruibilità a persone con disabilità nel tratto di costa di Tricase Porto. L’amministrazione tricasina ha fornito un atto di indirizzo per la predisposizione di un adeguato progetto (che prevedesse la valorizzazione e la fruibilità delle piscine esistenti poste a ridosso del molo di levante del nuovo bacino portuale e dell’area destinata a parcheggio) da redigere in collaborazione con il Rotary Club Tricase – Capo di Leuca. Ha fatto seguito anche la deliberazione, riferita alle norme a sostegno dell’accessibilità delle aree demaniali destinate alla “libera balneazione per le persone diversamente abili” con l’assegnazione di un contributo a favore del Comune di Tricase.


“Vengo anch’io” è un progetto sociale ambizioso che richiede impegno e condivisione. Questi sono fra i valori fondamentali del Rotary, associazione mondiale di imprenditori e professionisti, di entrambi i sessi, che prestano servizio umanitario, incoraggiano il rispetto di elevati principi etici nell’esercizio di ogni professione e si impegnano a costruire un mondo di amicizia e di pace tenendo fede al motto “servire e non servirsi”.

In pieno spirito di continuità progettuale, la neo presidente Federica Mitolo De Donno sosterrà «con entusiasmo il progetto avviato da Luigia Morciano, sperando che quanto prima abbiano inizio i lavori, per concluderli nel più breve tempo possibile».


«Crediamo fermamente», conclude la presidente Mitolo De Donno, «che “Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole” (G.Verga)».


Per sostenere il progetto del Rotary, domani, giovedì 30 luglio al Mamma Li Turchi di Tricase Porto si terrà “Sogno di una notte di mezz’estate”, una serata di beneficenza per finanziare la realizzazione di una accesso al mare per persone con disabilità. Nel corso della serata: Omaggio a Faber canta Fabrizio De Andrè; sfilata dei modelli realizzati dalla stilista Chiara Piri e degli abiti per bambini di Junior Club. Previsto anche l’intrattenimento per bambini; contributo minimo all’ingresso, 5 euro.


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La prima lezione all’Università del Salento, 70 anni dopo

Sabato 22 novembre testimonianze, proiezioni e interventi di rappresentanti del mondo accademico e della comunità universitaria per ricordare la nascita e il percorso compiuto fin qui dall’ateneo

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In occasione del 70° anniversario dell’inizio delle lezioni all’Università del Salento, si terrà una giornata celebrativa per ricordare la nascita e il percorso compiuto fin qui dall’ateneo.

La cerimonia – patrocinata da Rai Puglia – si svolgerà a partire dalle 9,30 presso l’aula 7 dell’edificio Studium 2000, in via di Valesio a Lecce.

L’incontro sarà arricchito da testimonianze, proiezioni e interventi di rappresentanti del mondo accademico e della comunità universitaria.

Dopo i saluti istituzionali della rettrice Maria Antonietta Aiello, sono previsti gli interventi di: Saverio Mongelli, già rettore; Francesco D’Andria, presidente dei Professori Emeriti; Stanislao Natali, già Direttore Amministrativo dell’Università del Salento; Donato De Benedetto, attuale Direttore Generale.

Interverranno poi alcuni fra i primi laureati e le prime laureate UniSalento e due delle ultime laureate a pieni voti: Adriana Poli Bortone, sindaca della città di Lecce; Maria Rosaria Manieri, già senatrice della Repubblica; Anna Grazia D’Oria, editrice; Oreste Massari, già ordinario dell’Università La Sapienza di Roma; Barbara Sveva Dell’Anna, neolaureata per l’area economico-giuridica; Giorgia Maria Ingrosso, neolaureata per l’area umanistico-sociale.

A seguire, l’intervento “Ateneo al femminile” della docente Manuela Mosca.

Come corollario all’incontro sarà possibile visitare il Museo Storico Archeologico e il Museo Papirologico.

I posti per le visite sono limitati, è quindi consigliata la prenotazione all’indirizzo comunicazione@unisalento.it

Infine, alle ore 19, presso la Biblioteca Provinciale Bernardini (ex Convitto Palmieri, piazzetta Carducci) si terrà l’evento “Salento University Radio Live”, con gli attori Fabrizio Saccomanno e Fabrizio Pugliese che daranno vita a un’intervista impossibile a Don Tonino Bello.

Seguirà il podcast dal vivo dedicato alla Generazione Z degli studenti Andrea Caratozzolo e Sara Marasco.

Chiuderà la serata la lettrice di portoghese Maria Eugenia Verdaguer con una puntata speciale del podcast Ziriguidum dedicata alla bossa nova, genere musicale nato alla metà degli anni ’50, proprio come UniSalento.

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Da Londra, New York e Roma: 4 maestri del jazz sbarcano a Leuca

Con il Levy-Robson International Quartet, la rassegna indoor di Lampus prosegue nel segno della qualità.  Alla batteria c’è Roberto Gatto!

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L’associazione culturale continua nella sua ardita missione di fare jazz tutto l’anno, costruendo un ponte tra musica, territorio e ospitalità.

Dopo il vigoroso concerto del Benito Gonzalez Trio dello scorso mese di ottobre, l’associazione salentina prosegue la programmazione autunnale con un appuntamento di altissimo profilo internazionale: il Levy-Robson International Quartet, in concerto domenica 23 novembre (dalle 19) presso l’Hotel Terminal di Santa Maria di Leuca.

Quinto concerto consecutivo con la presenza di musicisti provenienti da New York, l’evento conferma la vocazione di Paolo Insalata e di Lampus nel portare eccellenza jazzistica internazionale nel lembo più estremo del Salento e nel valorizzare il Capo di Leuca come luogo di incontro culturale anche fuori stagione.

L’iniziativa si inserisce infatti nel progetto di stimolare il turismo di prossimità e quello extra-stagionale, in collaborazione con l’Hotel Terminal, che per l’occasione propone pacchetti speciali di soggiorno con cenetta in albergo e pernottamento vista mare.

Un modo per vivere un’esperienza completa di musica, gusto e paesaggio nel segno di Leuca sempre, il nuovo marchio che unisce cultura e accoglienza tutto l’anno.

JED LEVY

È una figura centrale nella scena jazz di New York da oltre vent’anni: sassofonista di straordinaria versatilità, la cui carriera rappresenta un vivido esempio di integrazione nel tessuto musicale della città. La sua storia attraversa generazioni e stili del jazz, con collaborazioni che spaziano da Jaki Byard a Mike Clark, da Cedar Walton a i Temptations.

Accanto a lui, in veste di co-leader, il chitarrista, compositore e bandleader britannico Phil Robson, il contrabbassista Mark Hodgson e il grande Roberto Gatto alla batteria — una sezione ritmica di caratura internazionale che unisce eleganza, groove e creatività.

PHIL ROBSON

Chitarrista inglese tra i più apprezzati della scena europea, cofondatore del celebre trio Partisans.

Il suo stile unisce tradizione e modernità, con una scrittura intensa e una tecnica che gli è valsa premi importanti come il Best Jazz Musician ai Parliamentary Jazz Awards.

MARK HODGSON

Contrabbassista britannico noto per la sensibilità musicale e la solidità del suo “time”.

È stato al fianco di grandi nomi del jazz internazionale e vanta una lunga collaborazione proprio con Jed Levy e Phil Robson, rendendolo elemento essenziale di questa formazione.

ROBERTO GATTO

Tra i batteristi italiani più influenti e celebrati, con una carriera che attraversa oltre quattro decenni di jazz internazionale. Ha suonato con Chet Baker, Joe Zawinul, John Abercrombie, Enrico Rava e una lista interminabile di protagonisti della scena mondiale.

Riconosciuto per versatilità, eleganza ed espressività.

Il quartetto nasce dalla sinergia artistica tra Levy e Robson, affermatasi nei club storici di New York come il Birdland, lo Smalls e il 55 Bar, e oggi approda a Leuca in una delle tappe italiane più attese del tour europeo.

DEICATO AI SALENTINI… PER SCELTA

Con questa rassegna indoor, Lampus conferma il proprio ruolo di punto di riferimento per molti “salentini per scelta”, ovvero per italiani e stranieri che hanno eletto il Capo di Leuca a loro buen retiro: un luogo dell’anima, dove quiete, bellezza del paesaggio, cibo e autenticità possono talvolta sorprendere con ottime attività culturali di respiro internazionale.

Biglietti su https://oooh.events/evento/jed-levy-phil-robson-international-quartet-biglietti/

Sconto speciale Under 25 (solo online)

Cenetta dopo-concerto €20 – con possibilità di pernottamento in     hotel vista mare (€40 a persona in doppia / €60 uso singola)

Info e prenotazioni concerto: 347 5950940

Info e prenotazioni cena/soggiorno: 0833 758242

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Salve, il Centro Antidiscriminazione “L’Amara” si presenta

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Saranno presentati a Salve i servizi del Centro antidiscriminazione L’Amara”, il primo centro di supporto per vittime di discriminazione a causa dell’orientamento sessuale e identità di genere della provincia di Lecce, attivo dal mese di luglio nella sede dello Spazio Sociale Zei, in Corte dei Chiaramonte 2, nel capoluogo salentino.

L’appuntamento è per venerdì 21 novembre, alle 18,30 in piazza della Concordia 27, negli spazi di Arci Cassandra, associazione dell’ATS promotrice del CAD L’Amara insieme a Spazio Sociale Zei (capofila) DiVagare, 73100 GAYA, Transparent, LeA- Liberamente e Apertamente, Arci Cassandra e Arcigay Salento, con il contributo dell’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali).

Interverranno Gaia Barletta, Alessia Bleve, Adriano Sergio, del coordinamento CAD L’AmaraRiccardo Buffelli, presidente Arci Cassandra APS.

L’incontro sarà anche l’occasione per raccontare le attività dei primi quattro mesi di vita dello sportello di accoglienza e primo ascolto che offre supporto e assistenza legale, sanitaria, psicologica, di consulenza e orientamento alle persone LGBTQIA+ e accompagnamento al lavoro. 

Oltre ai servizi di base, nella fase iniziale, è stato siglato il protocollo d’intesa con ARPAL e strutturata la formazione per il personale che inizierà sempre venerdì 21 novembre, mentre le attività di formazione per il personale ASL, prevista nell’ambito della legge regionale 25 del 19 luglio 2024 partirà il 2 dicembre.

Sono stati strutturati i protocolli di intervento;  è stato attivato il gruppo “peer to peer” chiamato “Piccole rivoluzioni personali” che si riunisce nello spazio della Sala Galante del Convitto Palmieri (nell’ambito dei Patti di collaborazione col Polo Bibliomuseale di Lecce).

Prosegue anche l’attività di costruzione di una rete di collaborazione con realtà del territorio, attive in ambito sociale ed è sempre attivo il confronto con il CAD “Mondi” di Bari e il CAD “Aria” di Foggia per la costruzione di una rete regionale.

MURI DI PAROLE

La presentazione sarà preceduta, dalle 16,30 alle 18,30, sempre nella sede di Arci Cassandra, da “Muri di parole”, una laboratoria, uno spazio-tempo accogliente e non giudicante, guidato dalla pratica transfemminista nel quale un gruppo di persone si confronta in presenza e in maniera orizzontale, costruttiva e creativa su uno o più temi di interesse collettivo attraverso l’utilizzo consapevole delle parole.

È pensata per le persone della comunità lgbtqia+ e rivolta a chiunque voglia scambiare parole, pensieri ed esperienze attorno al tema del lavoro: quello che c’è, quello che manca, quello che vorremmo, quello che sogniamo; uno spazio-tempo sicuro, non giudicante e alla pari in cui potersi confrontare collettivamente e portare la propria testimonianza, diretta o indiretta, di discriminazione legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere negli spazi deputati al lavoro.

La laboratoria, condotta da Gaia Barletta, attivista queer, operaia culturale ed esperta di gender equality e diversity management, rientra nelle attività del progetto Comunità Arcobaleno InFormazione, progetto sostenuto con il bando “Realizziamo il cambiamento con il sud”, promosso da Fondazione Con il Sud e Action Aid Italia, tramite la collaborazione con Fondazione Realizza il cambiamento.

La partecipazione è libera e gratuita, si consiglia di arrivare in orario per poter svolgere al meglio le attività.

IL CENTRO ANTIDISCRIMINAZIONE “L’AMARA”

Il Centro antidiscriminazione “L’Amara” di Lecce, si trova nella sede dello Spazio Sociale Zei in Corte dei Chiaramonte, 2 ed è promosso dall’ATS composta da Spazio Sociale Zei (capofila), DiVagare, 73100 GAYA, Transparent, LeA- Liberamente e Apertamente, Arci Cassandra e Arcigay Salento, con il contributo dell’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) e la collaborazione di altri enti pubblici e privati come Comune di Lecce, ASL Lecce, Cgil, Arpal, Polo Biblio-museale di Lecce, Disus Unisalento, Antigone, Agedo, Mixed – Cad Bari, Arcigay Foggia “Le bigotte”, Open group, Camera a sud, Mediterranea, 34° Fuso, Polis Aperta. I centri antidiscriminazione, istituiti a livello nazionale in seguito alla non approvazione del Ddl Zan, in Puglia sono riconosciuti nel solco della Legge regionale contro l’omolesbobitransfobia e l’abilismo, approvata il 9 luglio 2024, promossa da Donato Metallo.

“L’Amara” è uno sportello di primo ascolto e supporto, non di emergenza, per chiunque subisca esclusioni o violenze legate all’identità di genere e all’orientamento sessuale aperto dal lunedì al venerdì, in sede, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19; in tutti gli altri giorni e orari è attivo via telefono, WhatsApp e Telegram al numero 379/1625246. Ad accogliere e rispondere alle telefonate ci sono le persone del segretariato sociale che applicano i protocolli condivisi con la supervisione del gruppo di coordinamento per rimandare alle figure professionali necessarie: psicologhe, psicoterapeute, avvocate, educatrici, assistenti sociali e mediatrici sociali, esperte per l’accompagnamento e l’inserimento lavorativo.

Uno spazio sicuro che offre un sostegno concreto attraverso servizi gratuiti a cura delle associazioni della ATS i cui membri metteranno a disposizione le esperienze maturate negli anni e le specifiche professionalità. Chi si rivolge al Cad trova supporto psicologico, consulenza legale per casi di discriminazione, accompagnamento al lavoro e orientamento professionale e orientamento ai servizi sociosanitari del territorio.

LA MARA

Non solo servizi: le associazioni promuovono parallelamente attività di sensibilizzazione e prevenzione di comportamenti violenti e discriminatori rivolti all’intera comunità e attività di formazione e informazione per operatori e altri professionisti che interagiscono con persone LGBTQIA+. Sono in programma incontri tra pari con educatrici e psicologhe su diversi temi: relazione, pregiudizio, fiducia, emozioni, socialità; incontri con personale medico e professionalità legate alla sfera intima e sessuale e alla salute riproduttiva, informazione e prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili con particolare attenzione allo stigma e al pregiudizio collegati. Incontri informativi e di ascolto si terranno anche nella Casa circondariale di Lecce, insieme all’associazione partner Antigone.

Il centro antidiscriminazione prende il proprio nome da La Mara, la prima donna transessuale leccese, figura controversa, ma nota in tutto il territorio per la sua storia personale, per la ricchezza accumulata, e anche per tutti gli episodi di discriminazione, bullismo, esclusione che ha subito a causa del suo orientamento sessuale e della sua identità di genere.

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