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Tricase, Locanda della Fraternità: novità in cucina
Lunedì 16 settembre inaugurazione delle nuove attrezzature della cucina della mensa presso la Casa accoglienza Maior Charitas
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Si rinnova la cucina della “Locanda della fraternità”, la mensa Caritas di Tricase.
Con l’inaugurazione delle nuove attrezzature prevista per lunedì 16 settembre alle ore 16.30 presso la Casa accoglienza Maior Charitas, sita in via Galvani, 44 (lungo la strada provinciale che da Tricase conduce a Montesano Salentino, a circa 800 metri dall’Ospedale “Card. G. Panico”).
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Tricase Antonio De Donno, interverranno: mons. Vito Angiuli, Vescovo Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca; Antonio Ciriolo, presidente del GAL Capo di Leuca; don Lucio Ciardo, direttore della Caritas diocesana; Enzo Chiarello, presidente IPAD Mediterranean cooperativa sociale; Maria Rosaria Ciardo, presidente del Banco delle opere di Carità.
Al termine del dialogo, coordinato e moderato dalla giornalista Luana Prontera, i presenti potranno partecipare ad un aperitivo preparato da alcuni volontari.
I nuovi elettrodomestici per l’ammodernamento della cucina della Locanda sono stati acquistati nell’ambito del PSR Puglia 2014/2020 – Misura 19 – Sottomisura 19.2 – Azione 3. Servizi per la popolazione rurale nel Capo di Leuca – Bando Intervento 3.2. “Mense Collettive” – Piano di Azione Locale “il Capo di Leuca e le Serre Salentine”, attuato dal GAL Capo di Leuca, è stato finanziato, con un contributo a fondo perduto.
Nello specifico, grazie al Bando pubblicato dal GAL Capo di Leuca sono state acquistati degli elettrodomestici tecnologicamente più avanzati, con l’obiettivo di rendere la cucina della mensa ancora più funzionale, installando un nuovo forno elettrico completo di cappa, un abbattitore di temperatura, un’affettatrice a gravità, un armadio refrigerato e un tagliere in polietilene.
La Locanda della fraternità a Tricase è aperta a pranzo dal lunedì al venerdì e accoglie 30 utenti quotidianamente.
Non è solo una mensa nel senso letterale della parola, ma anche il centro di una rete di sostegno e umanizzazione dell’area: punto di ascolto privilegiato dei bisogni e dei mutamenti della povertà estrema, che non rappresenti solo la possibilità di sopravvivere.
I poveri sono messi al centro, sono serviti a tavola: raggiungono la mensa e mangiano insieme alle loro famiglie, contando su una rete di sostegno che mira, anzitutto, a ricreare relazioni umane e a ridurre l’isolamento.
Il progetto di ammodernamento della mensa, oltre alla Diocesi di Ugento – S. Maria di Leuca, ha visto la partecipazione di altri due soggetti partner: L’I.P.A.D. Mediterranean – Cooperativa Sociale di Tipo B e il Banco delle Opere di Carità Puglia – Onlus, un Ente Terzo Settore costituito nel 2009 e fa parte della struttura nazionale Fondazione Banco delle Opere di Carità, con sede a Caserta.
Opera sul territorio salentino con l’obiettivo prioritario di contrastare le diverse forme di povertà e con la mission di raccogliere e ridistribuire i prodotti alimentari e non, contro lo spreco e promuovendo uno stile sobrio e attento ai bisogni dei più poveri. L’attività istituzionale è rappresentata dalla raccolta di derrate alimentari, provenienti principalmente dall’AGEA, attraverso il Programma europeo FEAD, ma anche da donazioni di aziende ed organizzazioni di produttori agricoli e dalla relativa distribuzione agli enti convenzionati, i quali si occupano di elargire tali derrate ai propri assistiti, alle persone ed ai nuclei familiari in condizioni di indigenza.
L’IPAD Mediterranean – Cooperativa Sociale di Tipo B, opera in campo agricolo e sarà il fornitore di prodotti ortofrutticoli alla Locanda della Fraternità, costituitasi nel 2019 da un gruppo di amici provenienti da diverse realtà, riassume nell’acronimo I.P.A.D. (Integration, Peace And Development) i caratteri essenziali della cooperativa e il termine “Mediterranean” ricorda che siamo collocati all’interno di un grande bacino dove si affacciano territori e culture ognuno portatore di valori.
La cooperativa è impegnata nella valorizzazione di una cultivar tipica del territorio: la pestanaca Sant’Ippazio, la carota dolce di Tiggiano.
Appuntamenti
Meeting dei Due Mari
Raduno Internazionale di Auto Storiche dal 10 al 13 ottobre. Oltre Gallipoli la manifestazione interesserà anche Otranto, Santa Cesarea, Castro, Tricase, Morciano di Leuca e Santa Maria di Leuca
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Ci sarà anche una Giulia 1600 Super Radiomobile dei Carabinieri (con relativo equipaggio) al 31° Meeting dei Due Mari, Raduno Internazionale di Auto Storiche, organizzato dal Salento Club Auto Storiche di Lecce e da Caroli Hotels e che si svolgerà dal 10 al 13 ottobre.
L’auto storica dell’Arma sarà presente per la seconda volta e potrà essere ammirata all’Ecoresort Le Sirenè e all’Hotel Terminal.
L’evento vedrà la partecipazione di circa 50 vetture provenienti da ogni parte d’Italia che percorreranno suggestivi itinerari tra le bellezze del basso Salento.
Il programma prevede per giovedì 10 e venerdì 11, dalle 15 alle 17, i due momenti di ritrovo a Gallipoli presso l’Ecoresort Le Sirene Caroli Hotels.
Sabato, dalle 9, è prevista una suggestiva passeggiata e sfilata di auto storiche su un percorso che partirà da Gallipoli, proseguirà per Maglie con attraversamento delle campagne salentine e lungo la litoranea salentina, dorsale adriatica per Otranto, Santa Cesarea, Castro, Tricase e Santa Maria di Leuca.
Sosta e pranzo sul lungomare presso l’Hotel Terminal Caroli Hotels.
Nel pomeriggio partenza da Leuca sfilava sul lungomare, proseguimento per il Kartrodomo Imola 2 (Morciano di Leuca) e successivo rientro a Gallipoli con serata di gala, cena e musica.
Domenica 13 partenza da Gallipoli (Ecoresort Le Sirene), alle 9, per la dorsale jonica della litoranea sino alla pista Imola 2.
Dopo il rientro a Gallipoli, sono previsti pranzo, premiazione e commiato.
«Oltre che 31 anni del Meeting dei Due Mari», sottolinea Franco D’Agostino, presidente del Salento Club Auto Storiche, «celebriamo anche gli oltre quarant’anni di collaborazione con Caroli Hotels, che ringrazio, nella realizzazione delle varie manifestazioni. La prima è stata nel settembre del 1978. Confermata anche quest’anno la presenza di un’auto storica dei carabinieri e per questo ringrazio il Comando Generale dell’Arma».
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Otranto di luce e di stupore
Tezo convegno internazionale da giovedì 10 a sabato 12 ottobre. L’arte e l’architettura per la liturgia cristiana: spazi di riflessione in cui tornare a mettere a fuoco l’essenziale e riacquisire confidenza con le figure e i simboli da sempre intimamente correlati allo spazio e al tempo della liturgia
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Ad Otranto il terzo convegno Internazionale “Di luce e di stupore”, organizzato dall’Arcidiocesi di Otranto e dall’Associazione Pantaleone – per il rinnovamento dell’arte cristiana, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della provincia di Lecce e con il patrocinio del Comune di Otranto.
L’Associazione Pantaleone nasce con la finalità di promuovere iniziative culturali orientate alla ricerca sull’arte e l’architettura per il culto, al rinnovamento dell’arte cristiana e alla valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici.
L’appuntamento, in programma da giovedì 10 a sabato 12 ottobre, parte del ciclo di simposi dedicati appunto al tema articolato dell’arte e dell’architettura per la liturgia cristiana, intende aprire spazi di riflessione in cui tornare a mettere a fuoco l’essenziale e riacquisire confidenza con le figure e i simboli da sempre intimamente correlati allo spazio e al tempo della liturgia.
«Tale obiettivo», spiegano gli organizzatori, «sarà perseguito attingendo alla preziosa lezione della storia passata e recente attraverso un confronto con esponenti del Cattolicesimo e dell’Ortodossia, tracciando un itinerario di approfondimento la cui terza tappa si propone di indagare il tema suggestivo della luce nelle sue molteplici sfaccettature”.
Il convegno si caratterizzerà per «il respiro internazionale e un evidente carattere di novità che, si auspica, potranno contribuire al cammino di ricerca sviluppatosi negli ultimi anni e al dialogo tra le Chiese cristiane».
«Il tema su cui i tre giorni di Otranto ci invitano a sostare e a riflettere è quanto mai rilevante e direi fondamentale per l’intero mondo dell’architettura e per chi si confronta quotidianamente con la relazione intima tra architettura e luce, sia naturale che artificiale, e questo anche oltre l’ambito legato alla progettazione e realizzazione dello spazio liturgico che convoca, come è giusto che sia, una complessità di questioni di natura filosofica e di rapporto con il sacro», dichiara l’Arch. Tommaso Marcucci – Presidente dell’Ordine degli Architetti della PPeC Provincia di Lecce, «Vale quanto ci hanno insegnato, tra gli altri, Le Corbusier quando ci ricorda come l’architettura sia il ‘gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi assemblati nella luce’ o Louis Kahn quando avverte che ‘la struttura determina la luce’, ed è evidente che, a differenza della luce artificiale, sempre l’architettura, sacra o civile, è immersa e attraversata dalla luce naturale che in qualche modo ne determina estetica, senso, funzione, relazioni. È la ragione per cui questi tre giorni, che l’Associazione Pantaleone di Otranto ha accortamente e sapientemente orchestrato anche in collaborazione con il nostro Ordine, grazie alla presenza di ospiti di altissimo rilievo, saranno un momento straordinario di apprendimento, discussione, dialogo. Ed è la ragione per cui è indispensabile tornare a confrontarsi con la lezione borrominiana, al limite anche al servizio di un borrominismo modernizzato, e con gli elementi del suo metodo progettuale, dalle camere di luce ai tracciati regolatori, dalla continuità plastica al mistillineo, dalle strutture curvate alle fluenze decorative, non per replicare l’irreplicabile ma perché il suo è un magistero che non smette di parlare anche alla nostra contemporaneità».
IL PROGRAMMA
Tre giornate con dei momenti destinati solo agli iscritti e altri pubblici aperti a tutti.
Giovedì 10 ottobre
Basilica Cattedrale, ore 17,30, Saluti istituzionali
Padre Francesco Neri O.F.M. Cap. – Arcivescovo di Otranto
Don Nunzio Falcicchio – Incaricato regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici
La luce dell’Eterno nel Tempo: la Cappella degli Scrovegni di Giotto, tra Oriente e Occidente
Prof. Roberto Filippetti – Saggista, scrittore e conferenziere, Venezia
Venerdì 11 ottobre
Sala Congressi Resort Basiliani
I SESSIONE – SIMBOLOGIA E ESEPRIENZA DELLA LUCE NELLE PRIME CHIESE CRISTIANE
Ore 9,15, Saluti istituzionali
Don Enzo Vergine – Incaricato diocesano per l’Edilizia di Culto e i Beni culturali ecclesiastici – Otranto Presidente Associazione Pantaleone
Don Luca Franceschini – Direttore Ufficio Nazionale per i Beni Culturali e l’Edilizia di Culto della CEI
Arch. Maria Piccarretta – Segretario regionale del MiC per la Puglia
Arch. Tommaso Marcucci – Presidente Ordine Architetti e P.P.C. della Provincia di Lecce
Ore 9,45, Tenebre e luce nella Sacra Scrittura
Prof.ssa Donatella Scaiola – Pontificia Università Urbaniana, Roma
Ore 10,30, Mysticism of darkness and light: artificial light as mediation for the sacred in the early churches
Prof. Davor Dzalto – University College Stockholm / Institute for the Study of Culture and Christianity – Belgrado
Ore 11,45, L’Epifania della Luce nella simbologia liturgica orientale dell’icona scritta, dipinta e cantata
Rev.mo Prof. Ivan Stoyanov Ivanov – Facoltà di Teologia dell’Università di Sofia e Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense / Patriarcato di Bulgaria
Ore 12,30, Luce diffusa: le chiese in legno della Transilvania
Rev. P. Virgil Jicarean – Direttore Ufficio Arte Sacra/Diocesi Ortodossa Rumena dì Maramures e Satmar
II SESSIONE – LA LUCE DELL’AZIONE LITURGICA
Ore 15, Versus orientem: la luce naturale tra cosmologia ed escatologia
Prof. Sible De Blaauw – Radboud Universiteit – Nimega
Ore 15,45, La luce nella celebrazione della Pasqua bizantina
S. E. Job Getcha – Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli/Consiglio Mondiale delle Chiese Ginevra
Ore 17, “Figli della Luce”: il rito del battesimo
Prof. Roberto Nardin Osb Oliv. – Pontificia Università Lateranense, Roma – Abbazia Santuario di S. Maria del Pilastrello, Lendinara (RO)
Ore 17,45, Quand les artistes s’emparent de la lumière divine: le vitrail contemporain en France
Prof.ssa Veronique David – Centre André Chastel, Paris
Ore 21, Cattedrale di Otranto, Di luce e di stupore
Performance musical-teatrale
Voce recitante – Paola Gatta
Violoncello – Marco Schiavone
Sabato 12 ottobre
Sala Congressi Resort I Basiliani
III SESSIONE – FENOMENOLOGIA DELLA LUCE NELLO SPAZIO CONTEMPORANEO
Ore 9,15 La luce, forma dell’immateriale: progetti e realizzazioni di artisti del nostro tempo
Prof. Francesco Tedeschi
Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
Ore 10, De Disputatione: artista e teologo a confronto
Luce e esperienza del sacro nell’arte contemporanea
Mario Airò – Don Giuliano Zanchi
Accademia di Belle Arti, Venezia
Museo Diocesano Adriano Bernareggi, Bergamo / Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
Modera: Arch. Carlo Capponi
Incaricato Beni Culturali Regione Lombardia
Ore 11,15, Elogio della penombra: convocare, accogliere e orientare nello spazio liturgico
Prof. Arch. Elisa Valero Ramos
Universidad de Granada
Ore 12,30, Conclusioni
Padre Francesco Neri O.F.M. Cap Arcivescovo di Otranto
Appuntamenti
Sorvegliate Garibaldi
Doppio appuntamento per la presentazione del nuovo libro di di Aldo Quarta. Domani a Lecce e giovedì a Patù, paese natale di Liborio Romano il cui contributo da ministro dell’Interno del governo borbonico fu fondamentale per l’Unità di Italia
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L’Unità d’Italia non sarebbe stata possibile senza il contributo del sud e dei meridionali nell’estate 1860.
Decisivo fu il contributo di Liborio Romano (avvocato, originario di Patù), allora ministro dell’Interno del governo borbonico.
Si parlerà di tutto questo in due incontri pubblici in programma a Lecce domani, mercoledì 9 ottobre (libreria Palmieri, via Trinchese 62, ore 18,30) e a Patù il giorno seguente, giovedì 10 ottobre (palazzo Romano, piazza Indipendenza, ore 18) per presentare il libro di Aldo Quarta, “Sorvegliate Garibaldi” (Edizioni Milella).
Liborio Romano era uno dei componenti di punta del Governo presieduto da Antonio Spinelli e fu proprio lui a coordinare il cambio ai vertici nelle province, nei distretti, nei circondari, nei comuni più importanti.
Grazie all’opera del suo ministero vennero sostituiti vecchi rappresentanti del regime assolutistico con nuovo personale di fede liberale, più disponibile al cambiamento in senso costituzionale.
Il Governo borbonico stava lavorando in vista di un’intesa possibile tra Regno dei Savoia e Regno dei Borbone, tra Nord e Sud, con garanzie internazionali.
Il cambio ai vertici delle istituzioni territoriali fu una vera e propria rivoluzione, che consentì al Risorgimento meridionale di neutralizzare le spinte reazionarie di buona parte della corte borbonica e a Garibaldi di entrare pacificamente a Napoli nel settembre 1860, seguito dall’esercito meridionale.
Uno dei protagonisti di quella “rivoluzione” fu proprio il ministro dell’Interno Liborio Romano.
Nell’incontro di Lecce, l’autore dialogherà con Carlo Alberto Augieri (Università del Salento); a Patù, insieme all’autore, interverranno il sindaco Gabriele Abaterusso, il presidente della pro loco Vitantonio Grecuccio, il sociologo Angelo Donno e Mario Carparelli (Università del Salento).
IL LIBRO
Il protagonista parte da Genova con i volontari al seguito del generale Medici nel luglio 1860 per sostenere l’impresa di Garibaldi in Sicilia. Avanza con l’Esercito Meridionale fino all’ingresso pacifico a Napoli. Poi segue da vicino il Governo dittatoriale e il braccio di ferro tra favorevoli alla Costituente e fautori dell’annessione incondizionata del Sud al Regno dei Savoia. Un braccio di ferro che poteva sfociare persino in uno scontro armato tra Nord e Sud della penisola italiana.
L’AUTORE
Aldo Quarta, giornalista, 73 anni, ha collaborato con Paese Sera, TeleLecce, TeleSud, RadioLecceuno, La Tribuna del Salento, Salento Domani.
Altre sue pubblicazioni: Il dubbio (Lacaita, Manduria, 1992), Gli anni di Oronzo Massari (Milella, Lecce, 1994), La via dell’unità (Oistros, Lecce, 1996), La fuga (Pensa, Lecce, 2002), La ragazza della rosa rossa (Panico, Galatina, 2005), Meridiano amore (Lupo, Copertino, 2011), Dieci anni di inquietudine (Pensa, Lecce, 2013), Fine terra (Spagine, Lecce, 2019).
* nel disegno in alto l’incotro a Napoli tra Liborio Romano e Garibaldi (da Wikipedia)
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