Attualità
“Teatri Abitati” a Lecce: così il mese di maggio

Con questo progetto Astràgali Teatro, in partenariato con il Comune di Lecce, inaugura una ricca stagione di appuntamenti culturali. “Teatri Abitati” prevede una serie di iniziative che si susseguiranno nell’arco di due anni presso il Teatro Paisiello, il teatro storico di Lecce. Questo progetto di residenza rientra in “Teatri Abitati, una rete del contemporaneo” sostenuto dal Teatro Pubblico Pugliese e dalla Regione Puglia nell’ambito della convenzione stipulata per la realizzazione del “Potenziamento e valorizzazione della programmazione di spettacolo dal vivo sul territorio regionale-Consolidamento delle attività della rete delle residenze e suo ampliamento“, previsto dal Programma Pluriennale dell’Asse IV, Linea di intervento 4.3.2, FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) 2007 – 2013. Nei prossimi due anni Astràgali animerà il Teatro Paisiello con eventi, iniziative, concerti, incontri, spettacoli, laboratori, incontri con persone di teatro, artisti, musicisti e intellettuali della scena nazionale e internazionale con l’intento di dar vita ad un laboratorio aperto di attività culturali incessanti.
Mercoledì 5, giovedì 6 e venerdì 7 maggio, ore 21
Lysistrata-primo studio sull’oscenità del potere
Ultima produzione di Astràgali Teatro, per la regia di Fabio Tolledi.
Dopo il successo riscosso a marzo nel prestigioso XVI Amman International Theatre Festival (Giordania), Astràgali porta di nuovo nel Salento, lo spettacolo Lysistrata-primo studio sull’oscenità del potere, che pone l’attenzione sulla congiunzione tra oscenità, riso e potere.
Lysistrata parte da una completa riscrittura del testo di Aristofane, operata da Fabio Tolledi e Benedetta Zaccarello (filosofa e ricercatrice del CNRS di Parigi).
L’ateniese Lysistrata è, letteralmente, “colei che scioglie gli eserciti”, la donna ateniese che pone fine alla sanguinosa guerra del Peloponneso. Con un rovesciamento propulsivo, Lysistrata convince tutte le donne ad occupare l’Acropoli, indicendo il primo sciopero della storia: lo sciopero del sesso.
La scelta di Lysistrata, per Astràgali, si inscrive nella possibilità di interrogarsi sull’orizzonte del pre-comico, per riaffermare la centralità del femminile e del desiderio e smascherare l’inutilità della guerra, fino ad esplodere in una risata che tutto muta, che denuda il potere.
Venerdì 14 maggio, ore 21
Roads and desires- appunti di viaggio di un teatro in Palestina
Serata di presentazione delle attività realizzate da Astràgali all’interno del progetto Roads and desires-theatre overcomes frontiers, unico progetto approvato in Italia dal Programma Cultura 2007-2013 dell’Unione Europea e del quale Astràgali Teatro è partner leader.
La serata si svilupperà attorno alla seconda tappa del viaggio, quella palestinese,
che ha visto Astràgali Teatro impegnato in una intensa residenza artistica a Nablus nei villaggi di Sebastiya, Aasyra e Nasfjibil (in Cisgiordania) con workshop, interventi performativi e iniziative culturali.
Durante la serata sarà anche presentato un video-documentario che racconta di questa esperienza, delle persone, delle danze, dei canti delle memorie incontrate in Palestina, attraverso i volti e le storie dei ragazzi, degli attori, delle donne dei villaggi che hanno partecipato a questa fase del lavoro. Il video è soprattutto testimonianza diretta e sofferta di questi luoghi, di questa terra lacerata dal conflitto, di questo luogo dove il desiderio fa i conti con l’occlusione e dove la bellezza resiste nella comunanza, nella condivisione.
Domenica 16 maggio, ore 21
Cuore di Bruno- omaggio a Bruno Brancher
Serata-omaggio a Bruno Brancher, lo scrittore e poeta milanese recentemente scomparso. La serata si diramerà attraverso immagini, letture di alcuni testi di Brancher, curate da Fabio Tolledi (che con Brancher, Anna Maria Cenerini, Luisa Elia ha ideato Salento-Poesia) e con la partecipazione di amici e intellettuali che hanno conosciuto nel Salento lo “scrittore dei Navigli”. Brancher, nato a Milano nel 1931, ha conosciuto nella sua vita l’esperienza della reclusione e del lavoro nella miniere del Belgio. Qui ha scoperto la scrittura confluita in opere quali L’ultimo picaro, l’uomo delle biciclette gialle (1991), Tre monete d’oro (1992) e Disamori vecchi e nuovi (1995). Brancher ha collaborato con numerosi quotidiani e mensili, tra cui ControInformazione, Alteralter, Linus e Cuore.
Martedì 25 e mercoledì 26 maggio, ore 21
Sound Movie, concerto per musicista e film
Proiezione di film le cui le immagini saranno accompagnate dall’esecuzione di musica dal vivo da parte di alcuni musicisti della scena contemporanea.
La colonna sonora originale composta live dai musicisti presenti darà un ritmo e un senso nuovi alla pellicola, riprendendo una pratica importante, dei primi anni della storia del Cinema, quando i film erano musicati dal vivo da singoli pianisti o da piccoli ensemble. Capolavori del cinema dialogheranno con le suggestioni e le sperimentazioni musicali rese dal vivo dai musicisti in uno sconfinamento visuale e musicale.
Roberta Quarta
Manuela Mastria
Appuntamenti
#TAURISANOSVAPO, nuova apertura dopo Maglie e Tricase
“Abbiamo sempre lavorato per fornire il miglior servizio possibile, anche esponendoci di persona per cercare di diventare trend setter in questo settore”…

Nuova apertura a Taurisano per Svapo già presente a Tricase e Maglie.
«Già presenti sul territorio leccese con due negozi», spiega Dario Surano, «abbiamo deciso di arricchire il sud Salento con un terzo punto vendita. Lo scopo cardine è di espandere la nostra rete di negozi per avvicinare sempre più persone alla nostra visione».
Infatti, prosegue, «operando nel settore svapo dal 2015, abbiamo affinato esperienza e coltivato la clientela con un rapporto che va oltre il mero aspetto lavorativo. Vogliamo mettere a disposizione, tutta l’esperienza maturata in questo tempo per creare luoghi dove passione e professionalità incontrano il meglio che il mercato della sigaretta elettronica possa offrire. Al centro dell’attenzione mettiamo sempre le esigenze e le richieste di tutti coloro che negli anni si sono approcciati o che si vogliono avvicinare alla sigaretta elettronica».
Come si è arrivati alla nuova apertura?
«Insieme a tutti i nostri collaboratori», premette Surano, «abbiamo sempre lavorato per fornire il miglior servizio possibile, anche esponendoci di persona per cercare di diventare trend setter in questo settore che amiamo e in cui mettiamo tutti noi stessi. Con l’apertura di #TAURISANOSVAPO ci rimettiamo in gioco ma siamo sicuri che riusciremo a vincere anche questa una sfida con l’aiuto e anche l’apprezzamento di tutti i consumatori che si affidano a noi con fiducia».
«Vogliamo che ogni cliente di senta parte del nostro progetto», insiste, «offrire il meglio nel mondo dello svapo, con prodotti di qualità e un servizio che faccia sentire ogni persona importante grazie alla professionalità dei nostri collaboratori.
Tutti insieme ci divertiamo, certamente, ma non dobbiamo mai dimenticare che lo svapo è prima di tutto salute, ovvero uno strumento per abbandonare il vizio del fumo. Se riusciremo a trasmettere questo messaggio in allegria e con il sorriso sulle labbra, secondo me, avremo ancora più successo».
Attualità
Maria Antonietta I di Puglia
È in primo luogo necessario elaborare una strategia di massima che riguarda, per così dire, una più profonda capacità di comprendere, anticipare e soddisfare le attese e le potenzialità del territorio e un aumento del numero dei corsi di laurea e dei dipartimenti, ossia di quelle che una volta (sino al 2010) si chiamavano facoltà….

Unisalento, ecco la prima rettrice
Maria Antonietta Aiello: «Per me motivo di orgoglio diventare la prima rettrice: non ho dubbi che altre ce ne saranno, perché non c’è alternativa a un futuro di reali pari opportunità»
La professoressa sarà rettrice per il sessennio 2025-2031.
Al primo turno il voto pesato per ciascuno dei tre candidati ammessi alla procedura elettorale era stato: Maria Antonietta Aiello, 338,269; Luigi Melica, 278,944; Salvatore Rizzello, 138,239.
Dopo il ritiro degli altri due candidati, ovvero il direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche Luigi Melica e il direttore della Scuola superiore ISUFI Salvatore Rizzello, i voti della comunità accademica si sono indirizzati in blocco, infatti, sull’attuale prorettrice vicaria e ordinaria di Tecnica delle Costruzioni al Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione. Di Marzi (Cosenza), sarà dal prossimo 1° novembre, a prendere il testimone dal rettore Fabio Pollice.
La vera sfida del futuro
di Hervé Cavallera
Il 2025 è un anno importante per l’Università del Salento. Da non molto sono trascorsi i festeggiamenti per il suo 70° anno di vita ed è stato appena eletto, nella persona della prof.ssa Maria Antonietta Aiello, il suo 11° rettore, anzi la prima Rettrice di Unisalento.
Il primo rettore, e inoltre fondatore dell’Università, fu Giuseppe-Codacci-Pisanelli (nel 1955 rettore del Consorzio Universitario Salentino, dal 1956 al 1976 rettore dell’Università di Lecce), quindi Saverio Mongelli (1976-1979), Mario Marti (1979-1981), Alberto Sobrero (1981-1983), Donato Valli (1983-1992), Angelo Rizzo (1992-2001), Oronzo Limone (2001-2007) che mutò (2007) il nome da Università di Lecce in Università del Salento, Domenico Laforgia (2007-2013), Vincenzo Zara (2013-2019), Fabio Pollice (2019-2025).
In 70 anni, ovviamente, non solo è cresciuta l’offerta formativa dell’Università salentina (sorta con la Facoltà di Magistero a cui seguì quella di Lettere e Filosofia), ma è cambiato l’intero panorama nazionale.
L’Università di Lecce fu la terza ad esistere, dopo Napoli e Bari, nell’Italia meridionale continentale.
Oggi numerose sono le università statali nelle diverse regioni del Sud, a cui devono aggiungersi quelle non statali legalmente riconosciute e quelle telematiche. Il che, si capisce, comporta una serie di problemi di natura economica, che crescono ulteriormente pensando al numero consistente di studenti del Sud che preferiscono recarsi in università del Centro-Nord e, non ultimo, alla denatalità che riduce il numero dei giovani.
Mantenere al meglio l’esistente è ciò che diventa immediatamente evidente per chi assurge alla carica rettorale.
Ma “mantenere”, in una realtà sempre più complessa, concorrenziale e globalizzata, non è invero sufficiente. Nel mondo della flessibilità, non si mantiene: si sviluppa. Occorre crescere ulteriormente e divenire sempre più concorrenziali.
Sotto tale profilo il compito che attende la Rettrice, non è affatto facile.
È in primo luogo necessario elaborare una strategia di massima che riguarda, per così dire, una più profonda capacità di comprendere, anticipare e soddisfare le attese e le potenzialità del territorio e un aumento del numero dei corsi di laurea e dei dipartimenti, ossia di quelle che una volta (sino al 2010) si chiamavano facoltà.
Al tempo stesso è opportuno migliorare la qualità dell’assistenza studentesca, dei servizi che si offrono.
Basti pensare agli alloggi, ai collegamenti, alla viabilità, alle mense universitarie.
Si tratta di una serie di obiettivi che – una volta raggiunti – farebbero risaltare l’immagine di una università dinamica, accorta ai bisogni del presente e del territorio, volta all’innovazione.
E’ opportuno che per raggiungere tutto questo la Rettrice sia coadiuvata da uno staff efficiente e coeso.
Certo, quello che si è indicato pare necessario e tuttavia non facile da conseguire in quanto comporta in primo luogo una serie di interazioni con il mondo politico ed economico abbastanza complesse. Soprattutto non sono trascurabili, ad avviso di chi scrive, i dati già rilevati connessi alla denatalità e alla volontà giovanile di spostarsi altrove, anche fuori d’Italia, in vista di una più proficua occupazione dopo aver conseguito la laurea.
Alla luce di quanto sopra il problema diventa allora quello di rendere appetibile – mi si passi il termine – Unisalento.
Affinché questo sia, bisogna tornare ad essere quello che l’università ha voluto essere nel suo significato pieno, come del resto è attestato dalla storia.
Certo, è il luogo ove studiare le discipline che consentono di acquisire le conoscenze e le competenze di base della propria professione per il bene personale e del prossimo, ma in primo luogo è un centro di ricerca di alta cultura.
Solo puntando alla realizzazione di uno stimolante centro di ricerca è possibile dare veramente vita ad una università.
Si tratta, insomma, di mettere totalmente da parte sia l’idea di un mero titolificio sia quella di un’azienda che offre pure velleitarie illusioni.
Un centro di ricerca, con docenti scientificamente qualificati, sarebbe certamente in grado di diventare punto di riferimento dell’utenza studentesca e quindi motore di crescita territoriale proprio perché in sé garante della serietà e della qualità degli studi.
In un momento storico in cui prevale l’innovazione è evidente che solo un serio approfondimento nei diversi campi dello scibile umano può diventare forza attrattiva e positivamente propulsiva.
Come scrive Dante nel Canto VI del Paradiso, grande merito dell’imperatore Giustiniano fu quello di aver tolto dalle leggi, nel suo Corpus iuris, «il troppo e ‘l vano».
Ecco: il compito della Rettrice Maria Antonietta Aiello (e ciò in realtà vale per ogni università) è di snellire le lungaggini burocratiche e di puntare sull’essenziale, ossia sull’apporto di docenti veramente all’altezza del presente, che siano in grado di contribuire, ognuno per il proprio settore scientifico-disciplinare, allo sviluppo della ricerca nazionale e internazionale. Infatti, solamente rendendo ancor di più l’Università del Salento un polo di eccellenza scientifica non soltanto i giovani sarebbero indotti ad iscriversi, ma essa diventerebbe un notevole centro di promozione dell’intero territorio.
Tutto questo, si comprende bene, non si realizza in un batter d’ali e richiede lungimiranza e capacità di costituire un corpo docente di rilievo. È ciò che si augura alla Rettrice neoeletta in un momento storico in cui l’Occidente sembra scivolare nei vaniloqui e nell’asservimento alla tecnologia.
Attualità
Albaservice: Risanamento e tutela dell’occupazione le parole d’ordine
Il percorso di rilancio è stato reso possibile grazie all’impegno del Consiglio Provinciale e alla piena collaborazione dei dirigenti e funzionari dell’Ente….

Dopo oltre un decennio segnato da difficoltà economiche, ammortizzatori sociali e incertezza occupazionale, Albaservice spa, società interamente partecipata dalla Provincia di Lecce, volta finalmente pagina.
Grazie a un lavoro sinergico e determinato, guidato dal presidente della Provincia Stefano Minerva e dall’amministratore unico Marco Miceli, è stato raggiunto un risultato straordinario: dal 2025 nessun lavoratore sarà lasciato indietro. Tutti i dipendenti torneranno all’orario pieno di 40 ore settimanali, senza più ricorso alla cassa integrazione o altri strumenti di sostegno al reddito.
Un traguardo impensabile fino a pochi mesi fa, ottenuto attraverso un’azione politica e amministrativa forte, che ha visto la rimodulazione delle convenzioni quadro tra Provincia e partecipata, relative alla gestione degli edifici scolastici e alla manutenzione della rete viaria, e l’affidamento di nuovi servizi strategici per garantire la sostenibilità dell’azienda.
Il percorso di rilancio è stato reso possibile grazie all’impegno del Consiglio Provinciale e alla piena collaborazione dei dirigenti e funzionari dell’Ente. In soli sei mesi, la nuova amministrazione ha saputo imprimere una svolta concreta, restituendo ad Albaservice un’identità operativa, una prospettiva industriale e una dignità occupazionale.
“Non parliamo solo di un risultato economico, ma di un atto di responsabilità istituzionale e di giustizia sociale. Albaservice torna a essere una risorsa per il territorio, per le scuole, per le strade, per i cittadini, e questo è stato possibile anche grazie alla disponibilità dei lavoratori e al lavoro infaticabile dei sindacati, che ringrazio per il proficuo confronto e la piena convergenza per il raggiungimento di questo importante traguardo”, ha dichiarato il presidente Minerva.
Albaservice rappresenta oggi un modello di servizio pubblico efficiente e vicino alle comunità, con operatori che garantiscono quotidianamente la sicurezza e il decoro del patrimonio scolastico e stradale provinciale. Un ruolo che torna a essere valorizzato, anche grazie alla stabilità lavorativa finalmente restituita a tutte le maestranze.
Anche l’amministratore unico Marco Miceli ha espresso la propria soddisfazione: “Abbiamo lavorato con rigore, visione e rispetto per ogni lavoratore. Questo risultato è la dimostrazione che le partecipate pubbliche, se ben governate, possono essere centri di eccellenza e coesione sociale.”
Il futuro di Albaservice riparte dunque da basi solide: un piano industriale sostenibile, una squadra di lavoro motivata e un ente pubblico che ha saputo credere e investire nel cambiamento.
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