Attualità
Coronavirus: l’Oms dichiara l’emergenza globale
Quasi diecimila i casi accertati in venti paesi. In Cina 213 morti, il Paese sempre più isolato. La Russia chiude le frontiere. Due casi accertati in Italia

L’epidemia di coronavirus è un’emergenza sanitaria mondiale.
L’Oms ha certificato che il livello di attenzione massima ha oltrepassato la Grande Muraglia.
In Cina i numeri cominciano a far paura: 213 morti e quasi 10mila contagi.
Il paese del Dragone è sempre più isolato, dopo che la Russia che ha chiuso il confine orientale e altre compagnie aeree internazionali hanno interrotto i collegamenti. Anche la Corea del Nord ha chiuso tutti i collegamenti aerei e ferroviari con la Cina a causa del rischio di contagio del coronavirus di Wuhan. Il Pakistan ha sospeso i voli da e per la Cina almeno fino al 2 febbraio.
Il Giappone ha invitato i cittadini ad evitare qualsiasi viaggio non necessario verso la Cina e, categoricamente, anche se necessario di evitare di recarsi nella provincia di Hubei (Cina centrale), focolaio dell’epidemia.
Anche gli Stati Uniti hanno esortato i cittadini a non recarsi in Cina così come tanti altri paesi hanno rafforzato le misure precauzionali.
Diverse compagnie aeree – dopo Lufthansa, British e Klm, anche Air France – hanno fermato i voli da e per la Cina.
Per la seconda economia del mondo i contraccolpi sono durissimi, non solo sul fronte del turismo, perché anche i grandi colossi internazionali con basi nel paese corrono ai ripari.
Google, Ikea, Starbucks and Tesla hanno chiuso i loro negozi o sospeso le operazioni e dopo Toyota anche la Bmw ha fermato tre stabilimenti e Volkswagen ha allungato le ferie dei dipendenti.
A risentirne è anche il settore sportivo: sospese le gare di sci e di atletica indoor, ora rischia anche il gran premio di Shanghai. Il governo ha stanziato 3,5 miliardi di dollari in sussidi e il presidente Xi Jinping ha minacciato di punire severamente i funzionari che non seguissero le regole per far fronte all’epidemia.
Slitta il rientro degli italiani da Wuhan Il caos in Cina ha delle conseguenze anche sui rimpatri delle migliaia di stranieri bloccati a Wuhan, perché i singoli paesi attendono, in una sorta di coda, l’autorizzazione di Pechino a partire. Gruppi di americani e giapponesi sono già rientrati da Wuhan, 200 francesi sono partiti, l’evacuazione dei britannici è stata posticipata di un giorno.
Anche l’Italia, che aveva annunciato per oggi la partenza per Wuhan di un aereo per prendere una settantina di connazionali, sta ancora trattando l’autorizzazione con la Cina.
L’aereo militare destinato a riportarli in patria dovrebbe partire nella giornata di sabato.
Un kit per la diagnosi rapida
Un kit per la diagnosi rapida del coronavirus è stato sviluppato dagli scienziati di Wuxi, nella provincia dello Jiangsu, nell’est della Cina. Ci mette tra gli 8 e i 15 minuti per rivelare se una persona abbia contratto il virus . Il kit è facile da usare e trasportare ed è decisivo per la prevenzione ed il controllo dell’epidemia. Ora sarà prodotto su larga scala.
L’annuncio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
Il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha convocato una riunione d’emergenza dei suoi esperti a Ginevra e poi ha rilasciato l’annuncio ufficiale: «Dobbiamo agire insieme per limitare ulteriormente la diffusione del virus», e per questo ha dichiarato «l’emergenza sanitaria globale. L’unico modo per sconfiggere questa epidemia è che tutti i paesi lavorino insieme in uno spirito di solidarietà e cooperazione. Siamo tutti insieme, e possiamo solo fermarlo insieme».
«La nostra preoccupazione principale», ha aggiunto Ghebreyesus, «riguarda la potenziale diffusione del virus in nazioni con sistemi sanitari non in grado di farvi fronte. Questa dichiarazione», ha sottolineato, «non è un voto di sfiducia nei confronti della Cina, al contrario l’Oms continua ad avere fiducia nelle capacità della Cina di tenere sotto controllo l’epidemia“.
Consigli utili
Non esiste alcun vaccino contro i coronavirus. Esistono però degli utili rimedi che riducono in maniera efficace, il rischio di infezione: lavarsi le mani con sapone e acqua calda o con soluzioni a base di alcol, studiati appositamente per non irritare la pelle. Se non sia la possibilità di lavare le mani, tenere lontano le dita da occhi, naso e bocca.
I due casi in Italia
Intanto, come riporta l’Ansa, la coppia di turisti cinesi risultata contaminata dal coronavirus era in Italia da circa dieci giorni. La stanza in cui marito e moglie alloggiavano nell’ hotel Palatino a Roma è stata sigillata per consentire alla Asl di effettuare la decontaminazione.
La coppia di cinesi ricoverata allo Spallanzani è originaria della provincia di Wuhan. Secondo quanto si è appreso erano arrivati dieci giorni fa, il 23 gennaio a Milano. Dopo alcune tappe per l’Italia sono arrivati a Roma. Ieri sera si sono sentiti male e, visti i sintomi che presentavano, sono stati presi in carico da personale del 118 e ricoverati allo Spallanzani.
La coppia di turisti cinesi faceva parte di una comitiva che era arrivata in Italia per un tour. Il resto del gruppo oggi era diretto in pullman a Cassino per una gita ma, scattate le procedure di sorveglianza sanitaria, sono stati recuperati dalle forze dell’ordine e scortati fino allo Spallanzani.
Saloni vuoti al Grand Hotel Palatino di Roma dove ha soggiornato la coppia di turisti cinesi ora ricoverata allo Spallanzani. Nell’albergo nel centro di Roma, un quattro stelle con 200 stanze e tre sale da pranzo, la stanza dei turisti è stata sigillata. Un’auto della polizia staziona davanti all’hotel dove si sono già radunati alcuni giornalisti. Dentro il personale lavora al desk.
“È già stata attivata la sorveglianza sanitaria sulle persone venute in contatto con la coppia ricoverata presso l’istituto nazionale malattie infettive Spallanzani. Sono scattate tutte le misure previste dai protocolli sia per quanto riguarda alcune persone dell’albergo, sia riguardo gli altri componenti del gruppo di turisti. Al momento sono tutti asintomatici e non destano preoccupazione”. Lo comunica in una nota l’assessorato alla Sanità della Regione Lazio.
Nessuna limitazione ai viaggi
L’Organizzazione mondiale della Sanità, ha detto ancora il direttore generale, per il momento «non raccomanda di limitare i viaggi, il commercio e il movimento (della popolazione) e si oppone persino a qualsiasi restrizione di viaggio».
L’Oms raccomanda invece a tutti i Paesi di applicare misure fondate come «appoggiare paesi con sanità debole, accelerare sui vaccini, contrastare la diffusione di voci infondate».
Gli esperti cinesi osservano che con adeguate misure di contenimento e prevenzione i contagi potrebbero calare, ma la priorità è trovare un vaccino: secondo i ricercatori cinesi, serviranno almeno 3 mesi. Un laboratorio in California ha previsto i primi test tra giugno e luglio.
Al lavoro anche russi e australiani. Il Coronavirus nel frattempo è approdato in altri due paesi, l’India e le Filippine, portando ad oltre un centinaio i casi in 20 paesi. Negli Stati Uniti si è registrato il primo contagio uomo a uomo, di infezione contratta fuori alla Cina, come era già accaduto in Vietnam, Giappone e Germania.
In Italia seimila turisti di una nave della Costa Crociere sono stati bloccati a bordo, nel porto di Civitavecchia, per verificare due casi sospetti su una coppia cinese, poi risultati negativi.
Attualità
Lucugnano: l’amicizia vince sempre, nonostante tutto
I compagni dell’anno di nascita 1982, di Lucugnano di Tricase, far radici e motivazioni in comune….

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO
“Ma quali sono le motivazioni che spingono un gruppo eterogeneo di persone a ritrovarsi dopo tanto tempo?
Forse sarebbe meglio conservare i ricordi della giovinezza così come sono, incastonati nel passato ideale.
E poi perché sottoporsi allo stress di venire giudicati, soppesati per l’aspetto, per la riuscita professionale e personale, quando sarebbe così facile lasciare le cose come stanno.
Ma qualcosa che resta, al di là delle chiacchiere e dei ricordi tra vecchi compagni di scuola, c’è.
È l’emozione di guardarsi indietro e, con un senso di vertigine, scoprire quanta strada abbiamo fatto e la direzione che abbiamo preso.
È la certezza di venire proprio da lì, di avere delle radici e delle motivazioni in comune con quelli che, a prima vista, sono solo un gruppo di signore e signori adulti.
E invece sono proprio loro: i tuoi compagni di scuola. I nostri 43 anni sempre insieme…”
I RAGAZZI DEL 1982 DI LUCUGNANO
Alessano
Melpignano: tutto pronto per la Notte della Taranta
Tra gli artisti: Giuliano Sangiorgi che canterà Lu rusciu de lu mare e Quannu te llai la facce la matina, Ermal Meta; Serena Brancale; Settembre…
Attualità
Frontale auto-moto a Montesardo: un codice rosso
Scontro ad un incrocio nella frazione di Montesardo: 50enne condotto al “Panico” di Tricase con diverse ferite e sospetto di più fratture

di Lor. Zito
Un uomo è finito in ospedale in condizioni critiche nella giornata di oggi a seguito di un incidente nel territorio di Montesardo, frazione di Alessano.
Nel primo pomeriggio lo scontro tra una Renault Clio ed una moto, ad un incrocio del centro abitato. In sella alla moto il malcapitato, un 50enne del posto, che nello schianto è rovinato sull’asfalto.
L’impatto è stato praticamente frontale, con l’auto che è rimasta considerevolmente danneggiata sulla parte anteriore, lato conducente. Se per quest’ultimo, il conducente della vettura, tutto potrebbe risolversi con un grosso spavento, lo stesso non può dirsi per il centauro, che è stato soccorso sul posto dai sanitari del 118.
Le numerose ferite patite hanno portato ad una corsa in ospedale in codice rosso. Si sospettano diverse fratture, in più parti del corpo. L’uomo è stato preso in carico dal nosocomio “Cardinale Panico” di Tricase.
Per i rilievi del caso, sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Tricase.
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