Attualità
Gabellone: “Fin qui molto soddisfatto”
A distanza di poco più di quattro mesi dalla salita sul ponte di comando dell’Amministrazione provinciale, abbiamo incontrato il presidente Antonio Gabellone per fare il punto sulla situazione. “Sono soddisfatto del lavoro svolto finora. Certo, esistono delle criticità che, per quanto previste, non pensavamo fossero di tale entità. Mi riferisco soprattutto all’aspetto economico. I primi mesi sono stati utilizzati in modo particolare, anche se non esclusivo, per predisporre una verifica di quella che era la situazione economica e poter apportare i dovuti correttivi, quindi un piano di risanamento che giocoforza costringerà l’Ente a dei sacrifici di non poco conto”.
Ed ecco la prima svolta con le ormai famose “macrostrutture”. “A mio avviso una eccessiva frammentazione e dilatazione delle postazioni direttive possono aver determinato una deresponsabilizzazione del personale. Con questo passaggio, abbiamo ridotto da sei a cinque le aree nelle quali si articola la struttura burocratica. E questo, al di là del contenimento dei costi, è importante proprio dal punto di vista organizzativo. Ma ci sono anche altri passi significativi, alcuni dei quali già concretizzati ed altri che si concretizzeranno, e che riguardano tutto l’arcipelago delle fondazioni, degli enti, degli organismi che ruotano intorno alla Provincia. In termini di indirizzo, ci siamo già mossi e spero che entro novembre, anche attraverso un’ampia discussione in Consiglio Provinciale, si riesca a intervenire concretamente”.
Turismo: finalmente è diventata una convinzione l’idea del “Sistema Salento”. “Noi abbiamo dei tratti identitari che contraddistinguono aree particolari del Salento, che però devono esser ricompresi in un disegno complessivo. E su questo ci siamo spesi, varando un sistema turistico territoriale che diventa “la Bibbia” per quella che sarà l’attività in campo turistico, dalle infrastrutture ai servizi, per i prossimi anni. Lo abbiamo fatto tentando di avere intorno alla Provincia il maggior numero di Comuni. In questo progetto ce ne sono 70, ma anche l’altro “Sistema turistico territoriale”, quello della terra d’Otranto, ha manifestato la volontà di fondere i due progetti e quindi di andare avanti insieme. Per la Provincia, che ha il compito di coordinamento e pianificazione, questo è un punto fondamentale”. E qui Gabellone lancia una stoccata al suo predecessore, ricordando che “la partita è iniziata un anno fa con la Provincia completamente assente. Se noi recuperiamo questo ruolo, la nostra azione diventa propulsiva per un territorio che ha bisogno di recuperare terreno”.
L’altra criticità riguarda il settore ambientale ed in particolare i rifiuti. “Non siamo entrati nelle dispute in relazione a responsabilità o quant’altro, ma abbiamo lavorato per tirar fuori da un’emergenza reale soprattutto la parte sud del Salento”. Emergenza finita o rischiamo ancora di ritrovarci i rifiuti per le strade? “Abbiamo un sistema che ha accumulato nel tempo dei ritardi. Tutto questo ci spinge a muoverci secondo due direttrici. La prima è quella di monitoraggio costante per evitare fibrillazioni in situazioni d’emergenza. L’altra, di carattere generale e pianificatoria, riguarda in modo particolare l’impiantistica. Processo che avanza, ma che mostra in alcuni momenti situazioni di difficoltà. Con questa doppia azione abbiamo ridotto l’emergenza, le fibrillazioni sono contenute. Non più tardi di qualche giorno fa la Provincia è dovuta intervenire per evitare in quel di Cavallino situazioni di conflittualità che spesso si determinano per provvedimenti che vengono da lontano e non tengono conto della situazione locale, mettendo le Municipalità nelle condizioni di confliggere tra di loro. Così come a luglio avevamo collaborato per far sparire dalle strade circa 2mila tonnellate di rifiuti che riguardavano in modo particolare il sud Salento. L’impiantistica si sta realizzando, ma occorrono anche delle scelte da parte del territorio. Come Commissario Delegato, ho approvato il Piano d’Ambito dell’Ato Lecce 3, così come era stato fatto nelle altre due Ato leccesi. Ora restano delle scelte da fare in riferimento soprattutto agli impianti di compostaggio perché in campo ambientale non può bastare la differenziata. Aperta “Burgesi” ad Ugento, mi auguro che per i primi di dicembre anche gli impianti di Poggiardo e Corigliano possano essere attivi. Ciò non consentirà di raggiungere il top, cioè il 50-55% di differenziata, ma ci avvia verso la strada giusta. La scommessa che rimane riguarda gli impianti di compostaggio per i quali abbiamo già individuato il numero per l’Ato Lecce 3, due per ogni Aro (sottoambiti delle Ato). I Comuni ora dovranno deciderne i criteri: insieme dovremo individuare i siti, compiere delle scelte condivise e metterci nelle condizioni di raggiungere gli obiettivi prefissati”.
A proposito di criticità, in quest’autunno stiamo seguendo con apprensione le vicende dei dipendenti dell’Adelchi, di quelli della CoperSalento di Maglie e di quelli della SES di Nardò. “Ho partecipato personalmente a numerosi tavoli di concertazione. Il territorio di Tricase vive drammaticamente la condizione dell’azienda Adelchi, che è un problema che si trascina da quasi dieci anni ma che non è stato affrontato per tempo. Ci siamo spesi per evitare che un solo posto di lavoro vada perduto. Abbiamo tentato, e crediamo di esserci riusciti, di tenere al tavolo tutte le parti. Ognuna di esse ha fatto un passo indietro per riuscire a giungere alla soluzione migliore. Non è semplice, non è detto che ci siamo già riusciti, ma continueremo ad agire. Parallelamente, però, dovremo intervenire per creare nuove condizioni di sviluppo”. E come? “In campo infrastrutturale questo territorio ha bisogno di migliori collegamenti e il recente incontro con i Presidenti delle Province di Taranto e Brindisi è la chiara dimostrazione di quanto la Provincia di Lecce ci tenga ad allargare i proprio confini mettendosi in rete. Da una posizione di isolamento rispetto ai mercati europei, questo territorio dovrà diventare il cuore di una serie di interessi che guardano al Mediterraneo”.
Progetto ambizioso. Come si potrebbe fare? “Attrezzando una piattaforma logistica che possa servire da stazione di ricevimento del mercato che il Mediterraneo offre, con la possibilità di rilanciare, di diversificare, verso l’Europa il trasferimento non solo di prodotti, ma anche di servizi su cui il Salento è chiamato ad attrezzarsi. A mio avviso questo rappresenta il futuro per il nostro territorio e la Provincia si è molto spesa in questa direzione”.
In campagna elettorale, tra i suoi obiettivi dichiarati c’era quello di rendere meno “Leccecentrico” l’Ente provinciale e di dare luce alle periferie, in particolare nel sud Salento. “E credo che i fatti stiano confermando le intenzioni. L’impegno per la crisi Adelchi, il sistema turistico territoriale che vede tanti nostri Comuni in primo piano e al centro di un lancio di sviluppo turistico, sono un segno tangibile di come non solo Lecce, ma il capoluogo insieme a tutte le espressioni e le potenzialità del territorio, possano essere attori di un progetto di sviluppo al passo con i tempi. Se pensiamo al turismo nel Mediterraneo, abbiamo una competizione pazzesca e se non riusciamo ad offrire servizi di ottimo livello a costi accessibili, restiamo fuori mercato. Ci viene riconosciuta a tutti i livelli la capacità di fare marketing per il nostro territorio ed abbiamo acquisito delle posizioni che proprio non ci possiamo permettere di rischiare di perdere”.
Un’ultima domanda su Tricase. Sappiamo che lei ha seguito quasi quotidianamente le recenti vicende, al limite della farsa, dell’Amministrazione comunale. Che idea si è fatto? “Sono fiducioso perché vedo tanto entusiasmo e tanta volontà di ripartire. Momenti di confronto e di dialettica interna sono importanti purchè non si degeneri. Gli amministratori devono sentire forte il peso del consenso popolare ricevuto, sentirne la responsabilità anche perché non riguarda solo il paese ma una serie di comunità che a Tricase possono guardare come punto di riferimento. Se Tricase farà bene, gli influssi positivi saranno per tutto il territorio perché si vedrà ben rappresentato dal suo punto di riferimento più importante”.
Giuseppe Cerfeda
Attualità
Cantieri aperti sotto al sole: “Rispetto per i lavoratori”
La nota dell’Associazione Sicurezza in Edilizia Lecce

L’Associazione Sicurezza in Edilizia (ASE RSLT LECCE), insieme ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale (RLST) di Feneal UIL Lecce, Filca CISL Lecce e Fillea CGIL Lecce, esprime forte preoccupazione e rammarico per la persistenza di cantieri attivi in orario da “bollino rosso” sulle strade e nei cantieri del Salento, nonostante le condizioni di caldo torrido insostenibile che stanno affliggendo il territorio.
“È inaccettabile che, in un momento di emergenza climatica come quello attuale, si continuino a ignorare le disposizioni a tutela dei soggetti vulnerabili”, dichiara Angelo Pezzuto, Presidente di ASE RSLT LECCE. “L’Ordinanza n. 350 del Presidente della Giunta della Regione Puglia è chiara eppure, quotidianamente, siamo costretti a constatare la presenza di lavoratori esposti al sole cocente durante le ore più critiche della giornata.”
L’Articolo 3 dell’Ordinanza regionale stabilisce un divieto inequivocabile: “È fatto divieto di svolgere attività lavorativa anche nei cantieri edili e nei settori in condizioni di esposizione prolungata al sole, nella fascia oraria dalle ore 12:30 alle ore 16:00, limitatamente ai giorni in cui la mappa Worklimate riferita a “lavoratori esposti al sole – attività fisica intensa”, fascia oraria delle ore 12:00, segnali un livello di rischio “ALTO”.” Il monitoraggio, come specificato, deve essere effettuato tramite il portale ufficiale worklimate.it.
“Ci chiediamo che fine abbiano fatto le disposizioni a tutela dei soggetti vulnerabili”, prosegue Pezzuto. “Sembra che la salute e la sicurezza dei lavoratori siano passate in secondo piano, nonostante esista una normativa chiara e vincolante.”
L’Articolo 4 dell’Ordinanza, inoltre, fornisce disposizioni operative per i datori di lavoro, indicando misure idonee da adottare nei giorni in cui il rischio è moderato o alto, in coerenza con le indicazioni di OMS, INAIL e Regione Puglia. Tra queste, si menzionano l’anticipazione dell’orario di inizio delle attività, l’aumento delle pause in zone ombreggiate con acqua potabile disponibile, la fornitura di abbigliamento tecnico traspirante o ventilato, la rotazione dei lavoratori e la riduzione dell’impegno fisico, l’attivazione del “sistema del compagno” per l’identificazione precoce dei sintomi di calore e l’indicazione multilingue ai lavoratori sulle misure e i comportamenti da adottare.
ASE RSLT LECCE e i RLST di Feneal UIL Lecce, Filca CISL Lecce e Fillea CGIL Lecce chiedono un’immediata e rigorosa applicazione dell’Ordinanza regionale e invitano gli enti preposti a intensificare i controlli per garantire il rispetto delle norme e tutelare la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori del Salento.
Attualità
Franco Simone di nuovo in corsa per la Targa Tenco
Anche il secondo volume di “Sarò Franco – Canzoni inedite di Franco Califano” è entrato nella cinquina dei prossimi Premi Tenco

Con l’album “Carissimo Luigi-Franco Simone canta Luigi Tenco“, alcuni anni fa il cantautore salentino fu inserito tra i candidati come migliore interprete per la Targa Tenco.
L’anno scorso l’album dedicato agli inediti di Franco Califano, in cui figurava come cantante, come autore di un testo in spagnolo e come direttore artistico, ha vinto una Targa Tenco come migliore album a progetto speciale.
È stato pubblicato un secondo volume su Califano, in cui il poeta con la chitarra di Presicce – Acqaurica, Franco Simone, è presente come cantante e come direttore artistico.
Ed anche questo secondo volume è entrato nella cinquina dei prossimi Premi Tenco.
Sarò Franco, Vol.2
Il secondo volume dell’album “Sarò Franco – Canzoni inedite di Franco Califano” è intitolato “Sarò Franco, Vol.2” ed è stato pubblicato il 14 settembre 2024.
Questo secondo volume contiene quattordici brani inediti interpretati da vari artisti, tra cui Franco Simone, che interpreta “Io so amare così“.
Il progetto “Sarò Franco” è un’iniziativa che mira a valorizzare il repertorio inedito di Franco Califano, con la direzione artistica di Grazia Di Michele, Dori Ghezzi, Franco Simone e Federico Zampaglione, e la supervisione musicale di Frank Del Giudice e Silvia Califano.
“Sarò Franco, Vol.2” è disponibile sia in CD che in vinile.
Tra gli artisti che partecipano a questo secondo volume, oltre a Franco Simone, troviamo Carlotta Proietti, The Andre, Mariella Nava, Ernesto Bassignano, Karin Mensah, Ronnie Jones, e altri.
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Attualità
Leuca, Asl non paga le bollette e la guardia medica apre in ritardo!
Mancava l’acqua! Bollette non pagate dall’Asl, AQP ha tagliato la fornitura alla sede dell’assistenza sanitaria turistica. Dopo il nostro interessamento, però, la corsa contro il tempo ha fato miracoli

di Lorenzo Zito
È il pomeriggio di martedì quando iniziamo ad approfondire la questione del presidio di assistenza sanitaria turistica estiva dell’Asl di Lecce presso Leuca.
Siamo al 24 giugno e il servizio, che sarebbe dovuto partire il 15 come nelle altre marine, non è operativo.
Il cancello (come in foto) è chiuso: nessun medico, nessun avviso.
Quella di Leuca è una delle marine più frequentate dell’intera provincia.
La guardia medica estiva è un faro per i tantissimi turisti che sbarcano sull’ultimo lembo di terra della penisola salentina.
Non a caso, il fatto che il presidio sia chiuso qui non è più notizia: tutti lo sanno, in particolar modo la locale farmacia sul lungomare, cui sempre più persone si rivolgono.
Un viavai di clienti che, in assenza d’altro, si appoggiano alla preziosa consulenza di quel che è divenuto l’unico punto di riferimento sanitario del posto.
Non senza difficoltà, per via del fatto che, in assenza di un parere medico, non tutte le richieste di aiuto, in questa sede, possono essere soddisfatte.
Intanto, mentre i disagi aumentano (tra le prime cadute sugli scogli dei bambini e i primi adulti indisposti e non automuniti che non sanno a chi rivolgersi), suona un campanello d’allarme.
Mercoledì, all’ora di pranzo, un uomo perde tragicamente la vita soffocato da una fetta di prosciutto.
La presenza di una guardia medica, in questo caso, non avrebbe cambiato il corso delle cose: il fatto è avvenuto (fatalità) sulla soglia della farmacia e il malcapitato è deceduto nonostante i pronti soccorsi prestati sul posto.
Resta però un segnale chiaro di come l’estate sia decollata, le presenze siano considerevolmente salite e la necessità di un faro sanitario in loco sia già alta.
COSA È SUCCESSO
Era martedì pomeriggio, dicevamo, quando le nostre prime ricerche hanno aperto allo scenario sin qui illustrato. Il capitolo più interessante è quello delle cause.
Non è la carenza di personale, come si potrebbe credere, il problema.
Il bando annuale per la selezione dei medici è già stato portato a termine: dallo scorso 6 giugno tre dottori sono pronti a entrare in servizio a Leuca.
I professionisti degli altri presidi stagionali dell’Asl di Lecce sono all’opera, anche quelli ricadenti nel distretto sanitario di Gagliano (Torre San Giovanni, Torre Vado e Tricase).
Le vere cause del disservizio sono altre. Una, quella palese e manifesta, di natura tecnica.
L’altra, quella vociferata ma non confermata, di natura burocratica.
Partiamo da quest’ultima.
Secondo ben informati, l’immobile sede del presidio di assistenza sanitaria turistica di Leuca era tra i beni dell’Asl di Lecce in lista per essere trasferiti a una società di cartolarizzazione.
Si tratta della Puglia Valore Immobiliare S.r.l., istituita dalla Regione nel 2010 per gestire, valorizzare e dismettere beni immobili delle Asl pugliesi. Ciò avrebbe determinato un ritardo nella predisposizione dello studio medico.
n altre parole, forse la sede del presidio avrebbe dovuto cambiare, ma ciò non è stato possibile e si è tornati alla base, dovendola, però, prima svincolare.
A catena, questo elemento sarebbe gravato sulla causa numero due, quella evidente e di natura tecnica.
Si tratta dell’approvvigionamento idrico.
Una spiacevole sorpresa è venuta a galla al momento della riapertura dell’immobile: manca l’acqua!
È partita allora una corsa contro il tempo, con il coinvolgimento anche del vicinato.
Per fugare ogni dubbio, la proprietaria dell’immobile sottostante, una signora che vive a Brindisi, è giunta appositamente a Leuca per verificare che l’impedimento non fosse il suo rubinetto generale.
Gli immobili risalgono all’inizio del secolo scorso e i tubi che portano l’acqua alla guardia medica passano da quella casa.
Ma si scopre che non è lei il problema.
Il punto sono gli insoluti: bollette AQP non pagate!
UNA PEC AL GIORNO… TOGLIE IL MEDICO DI TORNO
Lo conferma mercoledì il dottor Pierpaolo D’Arpa, direttore del Distretto Asl di Gagliano: «Si tratta certamente di un intoppo burocratico-amministrativo, dato che le bollette non sono mai arrivate in sede e, per questo, la Direzione Generale sta inviando una PEC al giorno».
Sulla possibile data di apertura, ammette di non poter fare previsioni: «La sede, le attrezzature, i farmaci, i medici: è tutto pronto. Manca l’acqua ed attendiamo solo che AQP risponda ai nostri solleciti».
Sulla questione cartolarizzazione, invece, non può confermare né smentire: «La mia responsabilità è limitata al Distretto, non posso esprimermi su ciò che compete alla Direzione».
Poco prima dell’ora di pranzo ci congediamo dal dottor D’Arpa senza una tempistica: non è dato sapere quando la sede sarà operativa. Il lieto fine arriva poco dopo.
La sera dello stesso giorno (mercoledì 25) partono le chiamate al personale.
L’indomani mattina, il primo medico è in turno a Leuca! Improvvisamente il presidio di assistenza sanitaria turistica estiva più a sud dell’Asl di Lecce è aperto e operativo.
E c’è anche l’acqua!
Era martedì pomeriggio, dicevamo, quando abbiamo iniziato ad approfondire la questione.
Ventiquattro ore dopo, con 11 pesanti giorni di assenza del servizio e di risposte alle spalle, il problema è stato improvvisamente risolto. Certamente non è merito nostro.
Ma, quantomeno, possiamo dire di… aver portato bene!
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